rabeprazolo doc 14 compresse gastr 20 doc generici srl

Che cosa è rabeprazolo doc 14cpr gastr 20?

Rabeprazolo doc compresse rivestite gastrores prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Rabeprazolo doc risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi: rabeprazolo sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: rabeprazolo.
Codice AIC: 040681025 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di ulcera duodenale attiva; ulcera gastrica benigna attiva; malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa; gestione a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE); trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica); sindrome di Zollinger-Ellison; eradicazione dell'Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici in pazienti con ulcera peptica.

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Posologia

>>Adulti/anziani. Ulcera duodenale attiva ed ulcera gastrica benigna attiva: la dose orale raccomandata sia nell'ulcera duodenale attiva che nell'ulcera gastrica benigna attiva e' di 20 mg una volta al giorno da assumere al mattino. Nella maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale attiva la guarigione avviene entro 4 settimane. Tuttavia alcuni pazienti possono richiedere, per raggiungere la guarigione, altre 4 settimane di terapia. La maggior parte di pazienti con ulcera gastricabenigna attiva guariscono entro 6 settimane. Anche in questo caso, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere necessarie per la guarigionealtre 6 settimane di terapia. Malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa: la dose orale raccomandata in questa patologia e' di 20 mg una volta al giorno per 4-8 settimane. Gestione a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE): per la gestione a lungo termine, puo' essere usatauna dose di mantenimento di 10 mg o 20 mg, una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente. Trattamento dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica): 10 mg una volta al giorno in pazienti senza esofagite. Se non siottiene il controllo dei sintomi entro 4 settimane, il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti. Una volta risolta la sintomatologia, il successivo controllo dei sintomi puo' essere ottenuto adottando un regime di assunzione di 10 mg una volta al giorno al bisogno, quando necessario. Sindrome di Zollinger-Ellison: negli adulti, ladose iniziale raccomandata e' di 60 mg una volta al giorno. La dose puo' essere titolata fino a 120 mg/die, in base alle necessita' del singolo paziente. Possono essere somministrate dosi singole giornaliere fino a 100 mg/die. La dose da 120 mg puo' richiedere dosi frazionate da60 mg due volte al giorno. Il trattamento deve proseguire sino a quando clinicamente indicato. Eradicazione dell'H. pylori: i pazienti con infezione da H. pylori devono essere trattati con la terapia di eradicazione. Si raccomanda la seguente combinazione da somministrare per 7 giorni: 20 mg 2 volte al giorno + claritromicina 500 mg 2 volte al giorno e amoxicillina 1 g 2 volte al giorno. Per le indicazioni che richiedono il trattamento una volta al giorno, le compresse devono essere ingerite al mattino, prima di mangiare; sebbene infatti non siano stateevidenziate interferenze sull'attivita' del rabeprazolo sodico da parte del cibo o del momento della giornata in cui viene assunto il farmaco, questo regime facilitera' la compliance al trattamento. I pazientidevono essere avvisati che le compresse non devono essere masticate ofrantumate ma devono essere ingerite intere. Compromissione della funzione epatica o renale: non sono necessari aggiustamenti del dosaggio nei pazienti con funzione epatica o renale compromessa. Bambini: l'usodi rabeprazolo non e' raccomandato nei bambini poiche' mancano dati sulla sicurezza e l'efficacia.

Effetti indesiderati

Durante gli studi clinici controllati con il rabeprazolo, le reazioniavverse al farmaco piu' comunemente segnalate sono state cefalea, diarrea, dolora addominale, astenia, flatulenza, eruzione cutanea e boccasecca. La maggior parte degli eventi avversi verificatisi durante glistudi clinici erano di gravita' lieve o moderata e di natura transitoria. I seguenti eventi avversi sono stati segnalati in seguito a studiclinici o all'esperienza post-marketing. La frequenza e' definita come: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a < 1/10); non comune (da>=1/1000 a < 1/100); raro (da >= 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota. Infezioni e infestazioni. Comuni: infezioni. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: neutropenia, leucopenia, trombocitopenia, leucocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita' (Incluso gonfiore del viso, ipotensione e dispnea, Eritema, reazioni bollose e reazioni di ipersensibilita' si sono generalmente risolte dopo l'interruzione della terapia). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia; non nota: iponatremia. Disturbipsichiatrici. Comune: insonnia; non comune: nervosismo; raro: depressione; non nota: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; non comune: sonnolenza. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi visivi. Patologie vascolari. Non nota: edema periferico. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse, faringite, rinite; non comune: bronchite, sinusite. Patologie gastro-intestinali. Comune: diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, costipazione, flatulenza; non comune: dispepsia, bocca secca, eruttazioni; raro: gastrite, stomatite, alterazione del gusto. Patologie epato-biliari. Raro:epatite, ittero, encefalopatia epatica (in pazienti con cirrosi pre-esistente sono state riferite rare segnalazioni di encefalopatia epatica). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash,eritema; raro: prurito, sudorazione, reazioni bollose; molto raro: eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore non specifico, mal di schiena; non comune: mialgia, crampi alle gambe, artralgia. Patologie renali ed urinarie. Non comune: infezioni del tratto urinario; raro: nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, sindrome similinfluenzale; non comune: dolore al torace, brividi, piressia. Esami diagnostici. Non comune: aumento degli enzimi epatici; raro: aumento di peso. Nel trattamento di pazienti con grave disfunzione epatica, il medico deve prestare cautela quando il trattamento con rabeprazolo viene iniziato per la prima volta in questo tipo di pazienti.

Indicazioni

Trattamento di ulcera duodenale attiva; ulcera gastrica benigna attiva; malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa; gestione a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE); trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica); sindrome di Zollinger-Ellison; eradicazione dell'Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici in pazienti con ulcera peptica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravidanza; allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: povidone, idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, magnesio ossido leggero, mannitolo (E421), magnesiostearato. Rivestimento: etil-cellulosa, magnesio ossido leggero. Rivestimento gastroresistente: copolimero dell'acido metacrilico-etil acrilato, talco, polisorbato 80, sodio laurilsolfato, glicole propilenico,ferro ossido giallo (E172), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172) (solo le compresse da 10 mg).

Avvertenze

La risposta sintomatica alla terapia con il rabeprazolo sodico non esclude la presenza di patologie maligne a livello gastrico o esofageo, di conseguenza tale possibilita' deve essere esclusa prima di iniziareil trattamento con rabeprazolo. I pazienti sottoposti a trattamento alungo termine (in particolare quelli trattati per piu' di un anno) devono essere tenuti sotto regolare osservazione. Non puo' essere escluso il rischio di reazioni di ipersensibilita' crociata con altri inibitori di pompa protonica o sostituti benzimidazolici. I pazienti devono essere avvertiti che le compresse non devono essere masticate o rotte,ma ingerite intere. L'uso di rabeprazolo non e' raccomandato nei bambini poiche' mancano dati sulla sicurezza e l'efficacia. Ci sono state segnalazioni post-marketing di discrasia del sangue (trombocitopenia eneutropenia). Nella maggior parte dei casi in cui non si era potuta identificare un'eziologia alternativa, gli eventi erano senza complicazioni e si risolvevano con l'interruzione del rabeprazolo. In alcuni studi clinici e anche dopo l'autorizzazione all'immissione in commercio sono stati segnalati valori anormali degli enzimi epatici. Nella maggior parte dei casi in cui non e' stato possibile individuare un'eziologia alternativa, gli eventi non hanno presentato complicazioni e si sono risolti con la sospensione del rabeprazolo. In uno studio su pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non c'e' stata evidenza di significativi problemi di sicurezza correlati al farmaco rispetto al gruppo di controllo corrispondenti per sesso ed eta'. Tuttavia, poiche' non ci sono dati clinici sull'uso del rabeprazolo nel trattamento dei pazienti con grave disfunzione epatica, si consiglia di fare attenzione quando si inizia per la prima volta un trattamento con rabeprazolo in questo tipo di pazienti. La somministrazione concomitante dell'atazanavir con il rabeprazolo non e' raccomandata. La diminuzione dell'acidita' gastrica per qualsiasi motivo compresa l'assunzione di inibitori di pompa protonica aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con gli inibitori di pompa protonica puo' portare ad un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali come quelle causate dalla Salmonella e dal Campylobacter.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sulla sicurezza del rabeprazolo nella gravidanza umana. Studi sulla riproduzione condotti su ratti e conigli non hanno evidenziato compromissione della fertilita' o danni al feto dovuti al rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si riscontra un modesto passaggio feto-placentare. Il medicinale e' controindicato in gravidanza. Non e'noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte materno umano. Non sono stati condotti studi nelle donne che allattano. Il rabeprazolo sodico viene comunque escreto nelle secrezioni mammarie di ratto. Ilfarmaco non deve quindi essere usato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il rabeprazolo sodico produce una intensa e duratura inibizione dellasecrezione acida dello stomaco. Puo' verificarsi un'interazione con icomposti il cui assorbimento e' pH dipendente. La somministrazione concomitante del rabeprazolo sodico e del ketoconazolo o dell'itraconazolo puo' determinare una riduzione significativa dei livelli plasmaticidegli antimicotici. Quindi i singoli pazienti possono necessitare di un monitoraggio per determinare se e' necessario un aggiustamento della dose del dosaggio quando il ketoconazolo o l'itraconazolo vengono assunti contemporaneamente al rabeprazolo. In studi clinici, sono stati somministrati farmaci antiacidi insieme al rabeprazolo e, in uno studio specifico di interazione farmaco-farmaco, non e' stata osservata alcuna interazione con gli antiacidi liquidi. La somministrazione concomitante dell'atazanavir 300 mg/ritonavir 10 mg con l'omeprazolo (40 mg una volta al giorno) o l'atazanavir 400 mg con il lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) a volontari sani e' risultata in una sostanziale diminuzione dell'esposizione all'atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir e' pH dipendente. Sebbene non studiati, risultati simili sono attesi con altri inibitori di pompa protonica. Di conseguenza, gli inibitori di pompa protonica, rabeprazolo compreso, non devono essere somministrati insieme all'atazanavir.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Blister: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.