quinapril eg*14cpr riv 10mg quinapril eg spa

Che cosa è quinapril eg 14cpr riv 10mg?

Quinapril eg compresse rivestite prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Quinapril eg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori.
Contiene i principi attivi: quinapril cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: quinapril cloridrato.
Codice AIC: 037203128 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale. Trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia.

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Posologia

La dose deve essere individualizzata. Ipertensione Monoterapia: la dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno. La dose puo'essere aggiustata successivamente, a seconda della risposta clinica. In generale se l'effetto terapeutico desiderato non puo' essere ottenuto in un periodo da 3 a 4 settimane ad un certo livello di dosaggio, la dose puo' essere aumentata ulteriormente. La dose di mantenimento accettata e' di 20-40 mg / die. Il quinapril deve essere dato come una singola dose o in due dosi divise. La maggior parte dei pazienti possono essere trattati con una sola dose giornaliera. Pazienti trattati condiuretici: l'ipotensione sintomatica puo' verificarsi dopo l'inizio della terapia con quinapril. Questo e' piu' probabile in pazienti che stanno assumendo diuretici. Si raccomanda, percio', cautela, poiche' questi pazienti possono presentare deplezione di volume e/o di sali. Se possibile, si deve interrompere la somministrazione di diuretici da 2 a 3 giorni prima di incominciare la terapia con quinapril. Nei pazienti ipertesi per i quali il trattamento con diuretici non puo' essere interrotto, la terapia con quinapril deve essere iniziata con una dose di 2,5 mg. Devono essere monitorati la funzionalita' renale e il potassio sierico. Il dosaggio successivo di quinapril deve essere aggiustatoa seconda della risposta della pressione sanguigna. Se necessario, laterapia con diuretici puo' essere ripresa. Insufficienza cardiaca. Deve essere dato in aggiunta oppure in combinazione con un diuretico e/odigitale, quando il caso lo richiede. Il trattamento puo' essere iniziato ambulatorialmente. Nei pazienti con insufficienza cardiaca grave o instabile, ridotta funzionalita' renale, ipovolemia, iponatriemia o con pressione sistolica < 90 mm Hg il trattamento deve pero' essere iniziato in ospedale. Questo vale anche in caso di trattamento concomitante con altri farmaci vasodilatatori e diuretici dell'ansa somministrati ad alte dosi (furosemide a dose > 80 mg) e per pazienti di 70 anni o piu' anziani. Il paziente deve essere attentamente monitorato durante le prime due settimane di trattamento e sempre quando si modifica ladose del quinapril o del diuretico. Inizialmente viene somministrata una dose di 2,5 mg, quindi il paziente viene attentamente monitorato per ipotensione sintomatica. La dose puo' essere aggiustata gradualmente fino a 40 mg/die, da somministrare in due dosi suddivise. Di solito i pazienti vengono mantenuti di fatto a dosi di 10-20 mg/die suddivisein due dosi al giorno. Nei pazienti con insufficienza cardiaca di grado lieve o moderato, emodinamicamente stabili dopo assunzione di una dose giornaliera di 20 mg suddivise in due dosi per almeno un mese, la dose puo' essere somministrata anche una volta al giorno. Compromissione renale. La dose iniziale di quinapril deve essere ridotta nei pazienti con funzionalita' renale compromessa poiche' la concentrazione plasmatica di quinaprilato aumenta con clearance della creatinina ridotta. Uso pediatrico. Esiste un'esperienza limitata di studi clinici sull'uso del quinapril in bambini ipertesi con eta' pari o superiore ai 5 anni. Non ci sono dati riguardanti bambini al di sotto dei 5 anni di eta'. Pertanto l'uso nei bambini e negli adolescenti non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento con quinapril e altri ACE-inibitori. In questo paragrafo le frequenze degli effetti indesiderati sono definite come segue: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non conosciuto (non puo' essere stimato dai dati disponibili). Disturbi psichiatrici. Non comune: disturbi del sonno, nervosismo; Raro: depressione, confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro; Non comune: parestesia, sincope; Raro: neuropatia. Patologie dell'occhio. Raro:ambliopia, disturbi della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, dolore al petto, tachicardia, angina pectoris, asistolia. Infarto del miocardio o accidenti cerebrovascolari (probabilmente in associazione ad un'aumentata caduta della pressione sanguigna in pazienti ad alto rischio). Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse; Raro: broncospasmo, peggioramento dell'asma, rinite. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, diarrea; Non comune: dispepsia, dolore addominale, secchezza delle fauci; Raro: gusto alterato, costipazione, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: disturbi della funzionalita' epatica; Molto raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: esantema, prurito, orticaria; Raro: pemfigo, esantema tipo-psoriasi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Raro: mialgia, artralgia, mal di schiena. Patologie renali e urinarie. Raro: funzionalita' renale compromessa, iperkaliemia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza. Patologie sistemiche. Comune: cefalea, stanchezza; Non comune: astenia; Raro: angioedema (con gonfiore della faccia, labbra, lingua, faringe). Sono stati riferiti casi rari di agranulocitosi, ed anche una sindrome che includeva febbre, sierosite, vasculite, mialgia, artralgia/artrite, titolo ANA positivo, aumento delle SR, eosinofilia e leucocitosi. Con altri ACE-inibitori sono stati riportati ginecomastia e vasculite e non si puo' escludere che questi effetti non-desiderati siano gruppo-specifici. Valori di laboratorio: sono stati riscontrati aumenti transitori dei valori di creatinina sierica e di urea, specialmente in associazione con la terapia concomitante con diuretici. Per altri ACE-inibitori sono state riportate leggere diminuzioni dei valori dell'emoglobinae dell'ematocrito. Non si puo' escludere che queste osservazioni siano gruppo-specifiche.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale. Trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a quinapril, ad uno qualsiasi degli eccipienti o a qualsiasi altro ACE-inibitore. Storia di angioedema associato alla precedente terapia con un ACE-inibitore. Angioedema ereditario o idiopatico. Secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: magnesio carbonato pesante, calcio fosfato dibasico anidro, amido pregelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesiostearato. Film di rivestimento: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido (E171), macrogol 400, ossido di ferro rosso (E 172).

Avvertenze

Ipotensione sintomatica. E' riscontrata raramente in pazienti ipertesi senza complicazioni. In pazienti ipertesi trattati con quinapril, e'piu' probabile che l'ipotensione si verifichi se il paziente ha persoliquidi ad esempio attraverso una terapia con diuretici, restrizione di sale con la dieta, dialisi, diarrea o vomito, o ha una grave ipertensione renina-dipendente. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, cono senza insufficienza renale associata, e' stata osservata ipotensione sintomatica. E' molto probabile che questo accada in quei pazienti con gradi piu' severi di insufficienza cardiaca, come riflesso dell'usodi dosi elevate di diuretici dell'ansa, iponatremia o compromissione della funzionalita' renale. Nei pazienti ad aumentato rischio di ipotensione sintomatica, l'inizio della terapia e l'aggiustamento della dose devono essere attentamente monitorati. Stenosi aortica e della valvola mitralica / cardiomiopatia ipertrofica. Somministrare con cautela. Compromissione della funzionalita' renale. In casi di compromissione renale, il dosaggio iniziale di quinapril deve essere aggiustato a seconda della clearance di creatinina del paziente e poi come funzione della risposta del paziente al trattamento. Trapianto del rene. Non c'e' esperienza clinica a riguardo della somministrazione di quinapril nei pazienti con un recente trapianto di rene. Il trattamento non e' raccomandato. Pazienti in emodialisi. Sono state riportate reazioni anafilattoidi nei pazienti in dialisi con membrane ad alto flusso e trattati contemporaneamente con un ACE-inibitore. In questi pazienti si deve considerare l'uso di un tipo diverso di membrana per la dialisi o di unaclasse diversa di agenti antipertensivi. Ipersensibilita'/Angioedema.Raramente e' stato riscontrato angioedema della faccia, delle estremita', delle labbra, della lingua, della glottide e/o della laringe in pazienti trattati con inibitori dell'enzima convertente l'angiotensina,incluso il quinapril. Anche in quei casi dove e' coinvolto solamente il gonfiarsi della lingua, senza difficolta' respiratoria, i pazienti possono avere bisogno di una osservazione prolungata poiche' il trattamento con antistaminici e corticosteroidi puo' non essere sufficiente.Molto raramente, sono stati riscontrati decessi dovuti ad angioedema associato ad edema della laringe od edema della lingua. E' probabile che pazienti con coinvolgimento della lingua, glottide o laringe, sperimentino ostruzione delle vie aeree, specialmente quelli con una storiadi chirurgia delle vie aeree. Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina provocano un tasso piu' alto di angioedema in pazienti neri che in pazienti non-neri. Pazienti con una storia di angioedema non correlato alla terapia con ACE-inibitori possono trovarsi a maggior rischio di angioedema mentre ricevono un ACE-inibitore. Reazionianafilattoidi durante l'aferesi delle lipoproteine a bassa densita' (LDL). Raramente, pazienti che ricevevano ACE-inibitori durante l'aferesi delle lipoproteine a bassa densita' (LDL) con solfato di destrano hanno sperimentato reazioni anafilattoidi rischiose per la vita. Questereazioni sono state evitate sospendendo temporaneamente la terapia con ACE-inibitori prima di ogni aferesi. Desensibilizzazione. Taluni pazienti che ricevevano ACE-inibitori durante trattamento di desensibilizzazione hanno manifestato intense reazioni anafilattoidi. Negli stessipazienti, queste reazioni sono state evitate, quando gli ACE-inibitori sono stati temporaneamente interrotti ma esse sono riapparse dopo involontaria ri-somministrazione del medicinale. Insufficienza epatica. Raramente, gli ACE-inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con itterizia colestatica e progredisce a necrosi epatica fulminante e (qualche volta) fino alla morte. Il meccanismo di questa sindrome non e' conosciuto. Pazienti in trattamento con ACE-inibitori che sviluppano ittero o marcati innalzamenti degli enzimi epatici devono cessare l'assunzione dell'ACE-inibitore e devono ricevere un adatto follow-up medico. Neutropenia / Agranulocitosi: sono state riscontrate in pazienti che assumevano ACE-inibitori. Nei pazienti con funzionalita' renale normale e nessun altro fattore complicante, la neutropenia si verifica raramente. La neutropenia e l'agranulocitosi sono reversibili dopo interruzione dell'ACE-inibitore. Il quinapril deve essere usato con estrema cautela nei pazienti con malattia vascolare del collageno, terapia di immunosoppressione, trattamento con allopurinolo o procainamide o una combinazione di questi fattori complicanti, particolarmentese in presenza di una preesistente funzionalita' renale compromessa. Alcuni di questi pazienti svilupparono gravi infezioni che in alcuni casi non risposero a terapia antibiotica intensiva. Se il quinapril e' usato in tali pazienti, si consiglia il monitoraggio periodico della conta leucocitaria ed i pazienti devono essere istruiti a riferire qualsiasi segno d'infezione. Differenze etniche: come per gli altri ACE-inibitori, il quinapril puo' essere meno efficace nell'abbassare la pressione sanguigna nei pazienti neri che in quelli non-neri, forse a causa di una piu' alta prevalenza di stati a basso livello di renina nellapopolazione ipertesa nera. Tosse: e' stata osservata tosse con l'uso di ACE-inibitori. Caratteristicamente, la tosse e' non-produttiva, persistente e scompare dopo interruzione della terapia. La tosse indotta da ACE-inibitori deve essere considerata come parte della diagnosi differenziale della tosse. Chirurgia/Anestesia: nei pazienti che subiscono una operazione chirurgica maggiore o durante l'anestesia con agenti che producono ipotensione, il quinapril puo' bloccare la formazione diangiotensina II secondaria a rilascio compensatorio di renina. Se si verifica ipotensione e si considera che sia dovuta a questo meccanismo, si puo' correggere mediante espansione di volume. Iperkaliemia. In alcuni pazienti trattati con ACE-inibitori, incluso il quinapril, sono stati osservati innalzamenti nel livello del potassio sierico. Pazienti a rischio per lo sviluppo di iperkaliemia includono quelli con insufficienza renale, diabete mellito o quelli che assumono concomitantemente diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, o quei pazienti che prendono altrifarmaci associati ad aumenti del potassio sierico. Se l'uso contemporaneo degli agenti summenzionati e' ritenuto appropriato, e' raccomandato un regolare monitoraggio del potassio sierico. Pazienti diabetici. Si deve attentamente monitorare il controllo glicemico durante il primo mese di trattamento con un ACE-inibitore. Litio. La combinazione di litio e quinapril non e' generalmente raccomandata.

Gravidanza e Allattamento

L'utilizzo degli ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'utilizzo degli ACE inibitori e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Non si e' ottenuta evidenza epidemiologica conclusiva relativamente al rischio di teratogenicita' in seguito ad esposizione agli ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza; comunque un minimo aumento del rischio non puo' essere escluso. Gli ACE inibitori non devono essere somministrati durante la gravidanza. A meno che la continuazione della terapia con l'ACE inibitore sia ritenuta necessaria, alle pazienti che pianificano una gravidanza il trattamento deve essere cambiato con un antiipertensivo alternativo che abbia un profilo di sicurezza dimostrato per l'utilizzo in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente sospeso e, seappropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza alla terapia con ACE inibitori induce feto tossicita' umana (diminuzione della funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazionedel cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se l'esposizione agli ACE inibitori e' necessaria, siraccomanda dal secondo trimestre di gravidanza un controllo ultrasonico della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere tenuti sotto stretta osservazione per ipotensione. Il quinaprilato che attraversa la placenta, e' stato rimosso dalla circolazione neonatale tramite dialisi peritoneale con qualche beneficio clinico e, in teoria puo' essere rimosso tramite trasfusione a scambio. Allattamento Il quinaprilato e' escreto nel latte materno. L'uso di quinapril non e' raccomandato nelle donne che stanno allattando al seno.

Interazioni con altri prodotti

Tetracicline. Il farmaco contiene magnesio che forma un complesso chelato con le tetracicline riducendo con cio' il loro assorbimento. Questa combinazione deve essere evitata. Diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio Gli ACE-inibitori attenuano la perdita dipotassio indotta dai diuretici. Diuretici risparmiatori di potassio (ad es. spironolattone, triamterene o amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio possono comportare aumentisignificativi del potassio sierico. Se l'uso concomitante e' indicatoa causa di una dimostrata ipokaliemia, essi devono essere usati con cautela e con monitoraggio frequente del potassio sierico. Diuretici (diuretici tiazidici o dell'ansa). Il trattamento precedente con una dose elevata di diuretici puo' dare luogo a deplezione di volume e ad un rischio di ipotensione quando si inizia la terapia con quinapril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti con l'interruzione del diuretico, aumentando il volume o l'assunzione di sali o iniziando la terapia con una dose bassa di quinapril. Altri agenti antipertensivi. L'usoconcomitante di questi agenti puo' aumentare gli effetti ipotensivi di quinapril. L'uso contemporaneo di nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori, puo' ulteriormente ridurre la pressione sanguigna. Furosemide. Studi condotti su pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica hanno dimostrato che il captopril (e molto probabilmentealtri ACE-inibitori) riduce l'effetto diuretico e natriuretico della furosemide. Litio. Sono stati riscontrati aumenti reversibili nelle concentrazioni di litio nel siero e tossicita' durante la somministrazione concomitante di litio con ACE-inibitori. L'uso contemporaneo di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio e puo' potenziare il gia' aumentato rischio di tossicita' da litio con ACE-inibitori. L'uso di quinapril con il litio non e' raccomandato, ma sela combinazione si dimostrasse necessaria, deve essere effettuato un accurato monitoraggio dei livelli di litio nel siero. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici/Narcotici. L'uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicoticicon ACE-inibitori puo' dare luogo ad una ulteriore riduzione della pressione sanguigna. FANS. Quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a FANS puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. L'uso concomitante di ACE-Inibitori e FANS puo' determinare un aumento del rischio di peggioramento della funzionalita'renale, includendo una possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento della creatinina nel siero, soprattutto nei pazienti con precedente scarsa funzionalita' renale. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e la funzionalita' renale deve essere monitoratadopo l'inizio della terapia concomitante ed in seguito periodicamente. Acido acetilsalicilico. Alte dosi di acido acetilsalicilico (> 325 mg) possono alterare gli effetti emodinamici degli ACE-inibitori quandousati per trattare l'insufficienza cardiaca. Quando e' indicata la somministrazione concomitante e' possibile usare una bassa dose antitrombotica (50-100 mg/die) di acido acetilsalicilico, in base alla situazione clinica individuale del paziente. Simpaticomimetici. Possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori. Antidiabetici. Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline, agenti ipoglicemizzanti orali) puo' provocare un aumento dell'effetto di diminuzione della glicemia con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembro' piu' probabile che si verificasse durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con compromissione renale. Trimetoprim. Una grave iperkaliemia si e' riscontrata durante il trattamento concomitante di ACE-inibitori con trimetoprim. Antiacidi. Gli antiacidi riducono la biodisponibilita' degli ACE-inibitori.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.