prepidil gel 1sir 0,5mg/3g dinoprostone pfizer italia srl

Che cosa è prepidil gel 1sir 0,5mg/3g?

Prepidil gel vaginale prodotto da pfizer italia srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Prepidil risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di ossitocici.
Contiene i principi attivi: dinoprostone
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una siringa preriempita da 3 g contiene, come principio attivo, 0,5 mg di dinoprostone.
Codice AIC: 028439014 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Induzione della maturazione cervicale (rammollimento e dilatazione) in gravide a termine o prossime ad esso e nella gravidanza protratta quando, per indicazione medica od ostetrica, sia necessario indurre il travaglio di parto.

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Posologia

La dose di gel endocervicale e' di 0,5 mg. L'intero contenuto della siringa deve essere somministrato mediante estrusione lenta, nel canalecervicale poco prima dell'orifizio uterino interno, utilizzando l'applicatore appositamente fornito. Dopo la somministrazione del gel, la paziente dovra' rimanere in posizione supina per 10-15 minuti onde evitarne la fuoriuscita dal canale cervicale. Quando la risposta terapeutica ottenuta e' soddisfacente, attendere un intervallo di tempo di 6-12ore prima dell'eventuale somministrazione di ossitocina ev. In assenza di segni di maturazione cervicale e/o di risposta uterina, puo' essere somministrata una seconda dose di gel endocervicale dopo un intervallo di 6 ore. L'opportunita' di ulteriori somministrazioni ed i relativi intervalli di tempo saranno stabiliti dal medico sulla base dell'evoluzione degli eventi clinici. Si raccomanda di non superare la dose massima totale di 1,5 mg gel nelle 24 ore.

Effetti indesiderati

I seguenti eventi avversi sono materni. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita'. Patologie gastrointestinali: nauseae/o vomito, diarrea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: lombalgia. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali: ipercinesia o ipertono uterino, rottura dell'utero, emorragia post-partum. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: sensazione di calore in vagina. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre. I seguenti eventi avversi,invece, sono fetali. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali: morte fetale. Esami diagnostici: alterazioni del battito cardiaco fetale durante il travaglio e sofferenza fetale, depressione neonatale alla nascita, con indice di Apgar inferiore a 7. I segueti eventi avversi derivano da sorveglianza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico: e' stato riportato un aumento del rischio di coagulazione intravascolare disseminata post-partum in quelle pazienti nelle quali il travaglio era stato indotto farmacologicamente, sia con dinoprostone sia con ossitocina. Tuttavia, la frequenza di questo evento avverso sembra essere rara (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIl farmaco e' un agente ossitocico, pertanto il suo impiego appropriato durante la gravidanza e' al termine della gestazione o in prossimita' di esso. Le prostaglandine sono escrete nel latte materno a concentrazioni molto basse. Non sono state osservate differenze rilevabili tra il latte delle donne che hanno partorito prematuramente e il latte di quelle che hanno portato a termine la gravidanza.

Indicazioni

Induzione della maturazione cervicale (rammollimento e dilatazione) in gravide a termine o prossime ad esso e nella gravidanza protratta quando, per indicazione medica od ostetrica, sia necessario indurre il travaglio di parto.

Controindicazioni ed effetti secondari

La somministrazione non e' indicata nelle pazienti per le quali i farmaci ossitocici sono generalmente controindicati e quando contrazioni uterine prolungate sono considerate inappropriate, come nei seguenti casi: precedenti interventi chirurgici a livello uterino, quali taglio cesareo o isterotomia; sproporzione cefalo-pelvica; precedenti travagli di parto difficili e/o parti traumatici; grandi multipare (6 o piu' precedenti gravidanze a termine); gravidanze multiple. Inoltre e' controindicata nelle seguenti situazioni: in presenza di rottura delle membrane; presentazione non cefalica del feto; in presenza di perdite ematiche vaginali di natura sconosciuta durante l'attuale gravidanza; quando l'andamento della frequenza cardiaca fetale suggerisce una incipiente compromissione fetale; in presenza di condizioni ostetriche tali per cui il rapporto beneficio/rischio, sia materno sia fetale, e' a favore di un intervento chirurgico; ipersensibilita' al principio attivo,verso le prostaglandine o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Silice colloidale anidra, triacetina.

Avvertenze

Le prostaglandine sono in grado di potenziare l'effetto dell'ossitocina. L'uso contemporaneo con ossitocina e' sconsigliabile. Qualora si decida di somministrare i due farmaci in sequenza, deve essere trascorso un intervallo minimo di 6-12 ore. Prima e durante la somministrazione del gel deve essere effettuato un continuo monitoraggio dell'attivita' uterina, della frequenza cardiaca fetale e delle condizioni della cervice (dilatazione e appianamento). Qualora si sviluppasse ipertono uterino od ipercinesia, oppure il battito cardiaco fetale fosse poco rassicurante, il trattamento della paziente deve essere praticato prestando attenzione al benessere materno e fetale. Come con qualsiasi agente ossitocico deve essere considerata la possibilita' di rottura dell'utero quando ci si trovi in presenza di eccessiva attivita' miometrialeo inusuale dolore uterino. La risposta all'ossitocina puo' essere accentuata in presenza di terapia con prostaglandine esogene. Somministrare con cautela nelle pazienti con compromessa funzionalita' cardiovascolare, epatica, renale o nelle pazienti asmatiche o affette da glaucoma. Il rapporto cefalo-pelvico deve essere attentamente valutato prima dell'impiego del farmaco. Non introdurre oltre il livello dell'orifizio uterino interno. La sua somministrazione nello spazio extra amniotico e' stata associata a iperstimolazione uterina. E' stato osservato unincremento del rischio di coagulazione intravascolare disseminata post-partum nelle donne aventi un'eta' pari o superiore a 35 anni, nelle donne con complicanze durante la gravidanza e nelle donne che si trovano in un periodo di gestazione superiore a 40 settimane. In aggiunta, tali fattori possono ulteriormente aumentare il rischio associato all'induzione del travaglio. Quindi, in queste donne, il gel deve essere usato con cautela. Devono essere adoperate deel precauzioni per individuare quanto prima l'evolversi di una fibrinolisi nella fase immediatamente successiva al parto. Il medico deve essere consapevole che la somministrazione intracervicale puo' causare una interruzione involontaria ed una successiva embolizzazione di tessuto antigenico determinando in rari casi lo sviluppo di Sindrome Anafilattoide della Gravidanza (Embolia da Liquido Amniotico).

Gravidanza e Allattamento

Il farmaco e' un agente ossitocico, pertanto il suo impiego appropriato durante la gravidanza e' al termine della gestazione o in prossimita' di esso. Le prostaglandine sono escrete nel latte materno a concentrazioni molto basse. Non sono state osservate differenze rilevabili tra il latte delle donne che hanno partorito prematuramente e il latte di quelle che hanno portato a termine la gravidanza.

Interazioni con altri prodotti

La risposta all'ossitocina puo' essere accentuata in presenza di terapia con prostaglandine esogene. L'uso contemporaneo con ossitocina e' sconsigliabile. Qualora si decida di somministrare i due farmaci in sequenza, deve essere trascorso un intervallo minimo di 6-12 ore. I farmaci beta-mimetici sono in grado di antagonizzare gli effetti indotti dalla PGE 2.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero a temperatura compresa tra +2 gradi e +8 gradi C. Non congelare. Proteggere dalla luce.