prazepam eg 30 compresse 10mg prazepam eg spa

Che cosa è prazepam eg 30cpr 10mg?

Prazepam eg compresse prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Prazepam eg risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ansiolitici.
Contiene i principi attivi: prazepam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: prazepam.
Codice AIC: 039271022 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico dell'ansia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave e disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

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Posologia

>>Adulti: 10-30 mg/die. Dosi piu' alte fino a 60 mg devono essere riservate a pazienti psichiatrici affetti da condizioni ansiose particolarmente gravi. Questo dosaggio puo' essere somministrato in dose unica oppure in dosi suddivise nelle 24 ore, ad esempio: una dose completa alla sera oppure un quarto della dose al mattino, un quarto a mezzogiorno ed mezza alla sera oppure meta' della dose al mattino, meta' alla sera. >>Anziani o pazienti debilitati: 10 o 15 mg di prazepam, da somministrare in dosi suddivise nel corso della giornata e da aumentare in seguito se necessario. E' generalmente sufficiente dimezzare le dosi per ottenere la risposta terapeutica. >>Adolescenti (da 12 a 17 anni dieta'): si consiglia un adattamento della dose in base all'eta' ed al peso del paziente; non deve eccedere 1 mg per kg di peso corporeo al giorno. >>Bambini: non sono disponibili dati clinici relativamente all'uso in bambini con meno di 6 anni di eta'. >>Tutti i pazienti. In alcuni casi lo stato di salute del paziente potrebbe richiedere una somministrazione a lungo termine. All'interruzione del trattamento si raccomanda cautela. Si consideri una riduzione della dose in pazienti con ridotta funzionalita' renale oppure con compromissione epatica da lieve a moderata. >>Durata del trattamento: deve essere la piu' breve possibile. Si deve regolarmente rivalutare lo stato di salute del paziente ela necessita' di proseguire il trattamento, soprattutto nel caso di pazienti asintomatici. La durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo raccomandato di trattamento; in tal caso, cio' deve avvenire dopo rivalutazione della condizione del paziente da parte di uno specialista. Il trattamento deve essere iniziato somministrando la minima dose efficace.

Effetti indesiderati

Disturbi psichiatrici. Comune (>=1/100, =1/10): sonnolenza. Comune: sonnolenza, capogiri, atassia, cefalea, tremori, disturbi della parola. Non comune (>=1/1.000, =1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon si raccomanda la somministrazione di benzodiazepine in caso di gravidanza sospetta o confermata e durante l'allattamento. Gli studi finora condotti su prazepam non hanno stabilito se sussiste il rischio dimalformazioni congenite in caso di utilizzo del prodotto durante la gravidanza. Tuttavia, alcuni studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Non si conoscono i potenziali rischi per gli esseri umani. Dato che solo raramente l'impiego di prazepam e' estremamente urgente, e' preferibile che lo stesso non venga somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. In caso di somministrazione del medicinale durante l'ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotensione e depressione respiratoria. Poiche' i neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine durante la gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica, e' possibile la comparsa di sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Non si raccomanda la somministrazione di prazepam durante il parto e durante l'allattamento a causa del rischio diipotensione, ipotermia e persino di sintomi da astinenza nel neonato.Le benzodiazepine attraversano la barriera feto-placentare e vengono escrete nel latte materno.

Indicazioni

Trattamento sintomatico dell'ansia. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave e disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti con precedenti di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con precedenti di ipersensibilita' verso altre benzodiazepine. Casi di glaucoma e miastenia gravis.Bambini con meno di 6 anni di eta'. Pazienti con grave insufficienza respiratoria. Sindrome apneica durante il sonno. Pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l'encefalopatia.

Composizione ed Eccipienti

Compresse: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, amido di mais, magnesio stearato. Solo in cpr 10 mg: indigotina lacca (E132). Solo in cpr 20 mg: silice colloidale. >>Gocce orali: glicole propilenico, glicole dietilenico monoetiletere, saccarina sodica, polisorbato 80, mentolo, anetolo, blu patent V (E 131).

Avvertenze

Non si raccomanda l'impiego per il trattamento di disturbi psichiatrici e stati psicotici in cui l'ansia non e' uno dei fattori predominanti. Di conseguenza deve essere usato solo come adiuvante nel trattamento delle psicosi. Negli anziani e nei pazienti debilitati possono manifestarsi una lieve sonnolenza e/o una riduzione della capacita' di concentrarsi come pure una riduzione del tono muscolare. Nei pazienti anziani o molto debilitati si raccomanda di iniziare il trattamento con una dose piu' bassa, ad esempio 10 o 15 mg di prazepam, da somministrarein dosi suddivise nel corso della giornata e da aumentare in seguito se necessario. Negli adolescenti (da 12 a 17 anni di eta') e' consigliabile una riduzione della dose in base all'eta' ed al peso del paziente. Non sono disponibili dati clinici relativamente all'uso in bambini con meno di 6 anni di eta'. Compromissione renale: si consideri una riduzione della dose. Si consideri, inoltre, una riduzione della dose inpazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Le benzodiazepine possono indurre sintomi della tolleranza. La somministrazione dibenzodiazepine puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psicologica. Il rischio di dipendenza aumenta in funzione della dose e della durata del trattamento. E' inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di alcolismo o di dipendenza dalle droghe. Se interviene dipendenza fisica, interrompere bruscamente il trattamento puo' portare a sintomi di astinenza. Una sindrome transitoria in cui i sintomi che hannocondotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata puo' manifestarsi all'interruzione del trattamento. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o di rimbalzo e' maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente ladose. La durata del trattamento dovrebbe essere la piu' breve possibile e non dovrebbe superare le otto-dodici settimane, compreso il periodo di sospensione graduale del medicinale. L'estensione della terapia oltre questi periodi non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Cio' accade in genere parecchie ore dopo l'ingestione del medicinale. Sebbene sia possibile la comparsa di attacchi epilettici in seguito alla sospensione improvvisa del trattamento, tale rischio sara' probabilmente maggiore con benzodiazepine a breve emivita. Questo aspetto deve essere considerato quando si trattano pazienti con precedenti di epilessia. Durante l'uso di benzodiazepine possono verificarsi reazioni come inquietudine, agitazione, irritabilita', aggressivita', delirio, collera, incubi, delusione, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato e altri effetti indesiderati di tipo comportamentale. Se cio' dovesse avvenire, l'uso di Prazepam EG deve essere sospeso. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani. Le benzodiazepine non sono raccomandate per il trattamento primario della malattia psicotica. Non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione o l'ansia connessa con la depressione (il suicidio puo' essere precipitato in tali pazienti). Usare con estrema cautela in pazienti conprecedenti di abuso di alcool o di stupefacenti. A causa del rischio di grave depressione respiratoria si raccomanda la somministrazione diuna dose piu' bassa in pazienti affetti da condizioni respiratorie croniche non specifiche o da insufficienza respiratoria. Le compresse contengono lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono prendere questa specialita' medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Non si raccomanda la somministrazione di benzodiazepine in caso di gravidanza sospetta o confermata e durante l'allattamento. Gli studi finora condotti su prazepam non hanno stabilito se sussiste il rischio dimalformazioni congenite in caso di utilizzo del prodotto durante la gravidanza. Tuttavia, alcuni studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Non si conoscono i potenziali rischi per gli esseri umani. Dato che solo raramente l'impiego di prazepam e' estremamente urgente, e' preferibile che lo stesso non venga somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. In caso di somministrazione del medicinale durante l'ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotensione e depressione respiratoria. Poiche' i neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine durante la gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica, e' possibile la comparsa di sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Non si raccomanda la somministrazione di prazepam durante il parto e durante l'allattamento a causa del rischio diipotensione, ipotermia e persino di sintomi da astinenza nel neonato.Le benzodiazepine attraversano la barriera feto-placentare e vengono escrete nel latte materno.

Interazioni con altri prodotti

Non si raccomanda la somministrazione concomitante con altre sostanzecon effetto deprimente del SNC (es. narcotici, anestetici, anticonvulsivi, antistaminici sedativi, barbiturici, MAO-inibitori, antidepressivi, antipsicotici, ipnotici, ansiolitici/sedativi, analgesici e alcool). Non si raccomanda la contemporanea assunzione di alcool. L'effetto sedativo puo' essere accresciuto nei casi di uso concomitante di prodotti contenenti alcool con possibili effetti sulla capacita' di guidaree usare macchinari. Nel caso degli analgesici narcotici puo' avvenireun aumento dell'euforia con conseguente aumento della dipendenza psichica. L'uso concomitante di benzodiazepine e acido valproico sembra causare un aumento del rischio di psicosi. L'uso contemporaneo di cimetidina e/o omeprazolo determina un aumento delle concentrazioni plasmatiche delle benzodiazepine. Sono state osservate interazioni farmacocinetiche, il cui impatto clinico non e' completamente chiaro, tra le varie benzodiazepine ed i seguenti medicinali: barbiturici, rifampicina, fenitoina, contraccettivi orali, isoniazide e disulfiram. Gli inibitoriCYP3A4 e CYP450 possono ridurre il metabolismo del prazepam ed aumentare la potenziale tossicita'. La teofillina antagonizza l'effetto farmacologico delle benzodiazepine. I contraccettivi orali e le terapie ormonali sostitutive possono aumentare gli effetti del prazepam tramite inibizione del metabolismo ossidativo con conseguente aumento delle concentrazioni sieriche delle benzodiazepine metabolizzate mediante ossidazione quando somministrate contemporaneamente. Le pazienti che assumono contraccettivi orali devono essere monitorate per poter determinare qualsiasi aumento degli effetti del prazepam. La somministrazione concomitante di clozapina e benzodiazepine deve avvenire con cautela a causa della possibilita' di effetti depressivi supplementari sul SNC. Sono state raramente osservate grave confusione, ipotensione e depressione respiratoria in pazienti in trattamento con clozapina contemporaneamente o dopo un trattamento con benzodiazepine. Ai pazienti che ricevono simultaneamente clozapina deve essere inizialmente somministrata la meta' della dose normale di benzodiazepina. Tale schema posologico deve essere mantenuto fino al raggiungimento di una sufficiente esperienza con il paziente. In caso di somministrazione concomitante di buprenorfina e prazepam, il rischio di una possibile depressione respiratoria e' aumentato. E' pertanto necessario valutare con attenzione il rapporto rischio/beneficio di questa combinazione.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede particolari condizioni di conservazione.