pravastatina sun*28cpr 40mg pravastatina sun pharma italia srl

Che cosa è pravastatina sun 28cpr 40mg?

Pravastatina ranb compresse divisibili prodotto da sun pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Pravastatina ranb risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti riduttori dei lipidi sierici/riduttori del colesterolo e dei trigliceridi/inibitori dell'hmg-coa riduttasi.
Contiene i principi attivi: pravastatina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pravastatina sodica.
Codice AIC: 037613130 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipercolesterolemia, trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta o ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione del peso) e' inadeguata. Prevenzione primaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolari in pazienti con ipercolesterolemia moderata o grave e a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta. Prevenzione secondaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolari in pazienti con anamnesi di infarto del miocardio o angina instabile, con colesterolo normale o aumentato, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio. Post-trapianto, riduzione della iperlipidemia post-trapianto in pazienti in terapia immunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo.

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Posologia

Prima di iniziare la terapia con il farmaco, devono essere escluse lecause secondarie di ipercolesterolemia e i pazienti devono essere sottoposti ad una dieta standard povera di grassi che deve continuare durante il trattamento. Il farmaco va somministrato per via orale una volta al giorno preferibilmente alla sera con o senza cibo. Ipercolesterolemia: l'intervallo di dose raccomandato e' 10-40 mg una volta al giorno. La risposta terapeutica si osserva entro una settimana e il pieno effetto della dose compare entro 4 settimane, pertanto devono essere effettuate determinazioni periodiche dei lipidi e il dosaggio deve essere adeguato di conseguenza. La dose massima giornaliera e' 40 mg. Prevenzione cardiovascolare: in tutti gli studi di prevenzione della mortalita' e morbilita', la sola dose iniziale e di mantenimento studiata e' stata quella di 40 mg/die. Dosaggio dopo il trapianto: dopo trapianto d'organo si raccomanda una dose iniziale di 20 mg/die nei pazienti con terapia immunosoppressiva. In accordo con la risposta dei parametrilipidici, la dose puo' essere aggiustata fino a 40 mg sotto attenta supervisione medica. Bambini ed adolescenti (8-18 anni di eta') con ipercolesterolemia familiare eterozigote: l'intervallo della dose raccomandata e' di 10-20 mg, una volta al giorno, tra 8 e 13 anni di eta', poiche' dosi maggiori di 20 mg non sono state studiate in questa popolazione e di 10-40 mg/die tra 14 e 18 anni di eta'. La pravastatina non e' raccomandata per l'uso in bambini al di sotto di 8 anni a causa degli insufficienti dati di sicurezza ed efficacia. Pazienti anziani: in questi pazienti non e' necessario un aggiustamento della dose a meno che non vi siano fattori predisponenti di rischio. Compromissione renaleo epatica: nei pazienti con compromissione renale moderata o grave o con significativa compromissione epatica si raccomanda una dose iniziale di 10 mg/die. La dose deve essere aggiustata secondo la risposta dei parametri lipidici e sotto supervisione medica. Terapia concomitante: gli effetti ipolipidemizzanti della pravastatina sul colesterolo totale e sull'LDL vengono aumentati dall'associazione con resine sequestranti degli acidi biliari (ad es.: colestiramina e colestipol). Il farmaco deve essere somministrato o un'ora prima o almeno 4 ore dopo queste resine. Nei pazienti che assumono ciclosporina con o senza altri medicinali immunosoppressori, il trattamento deve iniziare con 20 mg una volta al giorno e la titolazione a 40 mg deve essere fatta con cautela.

Effetti indesiderati

Sono state riportate le seguenti reazioni avverse, nessuna delle quali e' comparsa con una frequenza superiore allo 0,3% nel gruppo della pravastatina rispetto a quello del placebo. >>Patologie del sistema nervoso. Non comuni: capogiri, cefalea, disturbi del sonno, insonnia. >>Patologie dell'occhio. Non comuni: disturbi della visione (inclusa visione annebbiata e diplopia). >>Patologie gastrointestinali. Non comuni:dispepsia/bruciore epigastrico, dolore addominale, nausea/vomito, stitichezza, diarrea, flatulenza. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: prurito, eruzione cutanea, orticaria, anomaliedel cuoio capelluto o dei capelli (inclusa alopecia). >>Patologie renali e urinarie. Non comuni: minzione anormale (inclusa disuria, aumentata frequenza della minzione, nicturia). >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzioni sessuali. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: affaticamento. Eventi di particolare interesse clinico. Muscoli scheletrici: negli studi clinici sono stati riportati effetti sui muscoli scheletrici, ad esempio dolore muscolo-scheletrico, inclusa artralgia, crampi muscolari, mialgia, debolezza muscolare ed elevati livelli di CK. Effetti epatici: sono stati riportati aumenti delle transaminasi sieriche. In seguito ai precedenti, i seguenti eventi avversi sono stati riportati durante l'esperienza post-marketing con la pravastatina. >>Patologie del sistema nervoso. Molto rari: polineuropatia periferica, in particolare se usata per un lungo periodo di tempo, parestesia. >>Disturbim del sistema immunitario. Molto rari: reazioni da ipersensibilita', anafilassi, angioedema, sindrome lupus-eritematoso-simile. >>Patologie gastrointestinali. Molto rari: pancreatite. >>Patologie epatobiliari. Molto rari: itterizia, epatite, necrosi epatica fulminante. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico r del tessuto connettivo. Molto rari: rabdomiolisi, che puo' essere associata con insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, miopatia. Isolati casi di disturbi ai tendini, a volte complicati da rottura. I seguenti eventi avversi sono stati riportati con alcune statine: perdita di memoria,depressione, casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, soprattutto con la terapia a lungo termine.

Indicazioni

Ipercolesterolemia, trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta o ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione del peso) e' inadeguata. Prevenzione primaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolari in pazienti con ipercolesterolemia moderata o grave e a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta. Prevenzione secondaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolari in pazienti con anamnesi di infarto del miocardio o angina instabile, con colesterolo normale o aumentato, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio. Post-trapianto, riduzione della iperlipidemia post-trapianto in pazienti in terapia immunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualunque degli eccipienti. Malattie epatiche in fase attiva inclusi aumenti inspiegabili e persistenti delle transaminasi sieriche che superano di 3 volte il limite superiore della norma. Gravidanza e allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio anidro, sodio stearil-fumarato, ferro ossido giallo (E 172).

Avvertenze

La pravastatina non e' stata valutata in pazienti con ipercolesterolemia omozigote. familiare. La terapia non e' adatta quando l'ipercolesterolemia e' dovuta ad elevati livelli di colesterolo HDL. Come per glialtri inibitori della HMG-CoA riduttasi, l'associazione della pravastatina con i fibrati non e' raccomandata. Nei bambini in eta' prepubereil rischio/beneficio del trattamento deve essere attentamente valutato dal medico prima di iniziare il trattamento. Disturbi epatici Come con gli altri agenti ipolipemizzanti, sono stati osservati moderati aumenti dei livelli delle transaminasi epatiche. Nella maggioranza, dei casi i livelli delle transaminasi epatiche sono tornati ai valori basali senza bisogno dell'interruzione della terapia. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti che sviluppino aumenti delle transaminasi e la terapia deve essere sospesa se gli aumenti delle SGOT ed SGPT superano di 3 volte in modo persistente il limite superiore della norma. Si deve esercitare cautela quando si somministra pravastatina a pazienti con anamnesi di malattie epatiche o con forte consumo di alcool.Disturbi muscolari: come con gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi (statine), la pravastatina e' stata associata con insorgenza di mialgia, miopatia e molto raramente di rabdomiolisi. La miopatia deve essere presa in considerazione in ogni paziente in terapia con statine che presenti sintomi muscolari inspiegabili come dolore o sensibilita',debolezza muscolare o crampi muscolari. In questi casi devono essere misurati i livelli di creatin-chinasi (CK). La terapia con statine deve essere temporaneamente interrotta quando i livelli di CK sono maggiori di 5 volte il limite superiore della norma o quando vi siano gravi sintomi clinici. Molto raramente (in circa 1 caso su 100.00 pazienti-anno), compare rabdomiolisi, con o senza insufficienza renale secondaria. La rabdomiolisi e' una condizione acuta, potenzialmente fatale, deimuscoli scheletrici che puo' comparire in ogni momento durante il trattamento ed e' caratterizzata da massiva distruzione muscolare associata con forte aumento della CK che porta alla mioglobinuria. Il rischiodi miopatia con le statine sembra essere dipendente dall'esposizione e pertanto puo' variare con diversi farmaci e dipende dal loro dosaggio e dal potenziale di interazioni con gli altri farmaci. Benche' non vi siano controindicazioni muscolari alla prescrizione delle statine, certi fattori predisponenti possono aumentare il rischio di tossicita' muscolare e pertanto giustificano un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e uno speciale monitoraggio clinico delle CK e' indicato prima di iniziare la terapia con statine in questi pazienti. Il rischio e la gravita' di disturbi muscolari durante la terapia con statine, viene aumentato dalla co-somministrazione di medicinali che possono interagire. L'uso combinato di fibrati da soli e' occasionalmente associato con miopatia. L'uso combinato di statine e fibrati deve in generale essere evitato. La co-somministrazione di statine e acido nicotinico deve essere fatta con cautela. Un aumento dell'incidenza di miopatia e' stato anche descritto in pazienti che ricevevano altre statinein associazione con inibitori del metabolismo del Citocromo P450. Questo puo' essere il risultato di interazioni farmacocinetiche che non sono state documentate per la pravastatina. Quando associati alla terapia con statine, di solito i sintomi muscolari si risolvono dopo interruzione della terapia. Misurazione e interpretazione della creatin-chinasi Il monitoraggio di routine della creatin-chinasi CK o di altri enzimi muscolari non e' raccomandato in pazienti asintomatici in terapia con statine. Tuttavia, la misurazione della CK e' raccomandata prima dell'inizio della terapia in pazienti con particolari fattori predisponenti e in pazienti che sviluppino sintomi muscolari durante la terapiacon statine, come descritto piu' sotto. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, i livelli di CK devono essere misurati dopo circa 5-7 giorni per confermare i risultati. Quando vengono misurati, i livelli di CK devono essere interpretati nel contesto di altri potenziali fattori che possono causare transitori danni muscolari, come lo strenuo esercizio fisico o traumi muscolari. Prima dell'inizio del trattamento Si deve usare cautela in pazienti con fattori predisponenti come compromissione renale, ipotiroidismo, anamnesi di tossicita' muscolare con statine o fibrati, anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditari o di abuso di alcool. In questi casi, il livelli di CK devono essere misurati prima dell'inizio della terapia. La misurazione della CK prima dell'inizio del trattamento, deve essere presa in considerazione anche in pazienti di oltre 70 anni, specialmente in presenza di altri fattori predisponenti di questa popolazione. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, il trattamento non deve iniziare e i risultati devono essere rimisurati dopo circa 5-7 giorni. I valori basali di CK possono inoltre essere utili come riferimento in caso di successivi aumenti durante la terapia con statine. Durante il trattamento I pazienti devono essere avvisati di riportare prontamente dolori muscolari inspiegabili, sensibilita', debolezza o crampi. In questi casi si devono misurare i livelli di CK. Se si trova un livello marcatamente elevato la terapia con statina deve essere sospesa. L'interruzione del trattamento deve inoltre essere considerata se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbo durante il giorno, anche se l'aumento della CK rimane < 5 volte il valore superiore della norma. Se i sintomi si risolvono ed i livelli di CK ritornano nella norma, puo' essere considerata la ripresa della statina alla dose minima e con attento monitoraggio. Se si sospetta una malattia muscolare ereditaria, la ripresa della statina in quel paziente non e' raccomandata. Malattia polmonare interstiziale: sono stati riportati casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale con alcune statine, soprattutto con la terapia a lungo termine. I sintomi manifestabili possono includere dispnea, tosse non produttiva e deperimento dello stato generale di salute. Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato lamalattia polmonare interstiziale, la terapia con le statine deve essere interrotta. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono prendere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: la pravastatina e' controindicata in gravidanza e deve essere somministrata a donne potenzialmente fertili solo se e' improbabile che queste pazienti possano concepire e sono state informate del rischio potenziale. Si raccomanda particolare cautela nelle adolescenti fertili per assicurare una corretta comprensione del rischio potenziale associato alla terapia con pravastatina durante la gravidanza. Se una paziente prevede di rimanere incinta o lo diventa, il medico deve essere immediatamente informato e la pravastatina deve essere interrottaa causa del potenziale rischio per il feto. Allattamento: una piccolaquantita' di pravastatina viene escreta nel latte umano, pertanto la pravastatina e' controindicata nell'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

Fibrati: l'uso di fibrati da soli e' occasionalmente associato a miopatia. Un aumentato rischio di eventi avversi di tipo muscolare, inclusa la rabdomiolisi, e' stato riportato quando i fibrati vengono associati con altre statine. Questi eventi avversi non possono essere esclusicon pravastatina, pertanto l'uso combinato di pravastatina e fibrati (es. gemfibrozil, fenofibrato) deve in generale essere evitato. Se questa associazione e' considerata necessaria, e' richiesto un attento monitoraggio clinico e della CK dei pazienti in questo regime terapeutico. Colestiramina/Colestipolo: la somministrazione concomitante porta ad una diminuzione di circa il 40 - 50% della biodisponibilita' della pravastatina. Non vi e' una diminuzione clinicamente significativa della biodisponibilita' o dell'effetto terapeutico se la pravastatina viene somministrata un'ora prima o 4 ore dopo la colestiramina o un'ora prima del colestipolo. Ciclosporina: la somministrazione concomitante dipravastatina e ciclosporina porta ad un aumento di circa 4 volte dell'esposizione sistemica alla pravastatina. In alcuni pazienti, tuttavia, l'aumento all'esposizione alla pravastatina puo' essere anche maggiore. Si raccomanda un monitoraggio clinico e biochimico dei pazienti che ricevono questa associazione. Warfarin e altri anticoagulanti orali:i parametri di biodisponibilita' della pravastatina allo stato stazionario non sono alterati a seguito della somministrazione di warfarin. La terapia cronica con i due prodotti non produce alterazioni dell'attivita' anticoagulante del warfarin. Prodotti metabolizzati dal Citocromo P450: la pravastatina non viene metabolizzata in modo clinicamente significativo dal sistema del citocromo P450. Questo e' il motivo per cui prodotti che sono metabolizzati dal sistema del citocromo P450 o che lo inibiscono, possono essere associati a un regime stabile di pravastatina senza causare significativi cambiamenti dei livelli plasmatici della pravastatina, come sono invece stati osservati con altre statine. L'assenza di una significativa interazione farmacocinetica con la pravastatina e' stata specificatamente dimostrata per diversi prodotti, particolarmente quelli che sono substrati o inibitori del CYP3A4 ad es.: diltiazem, verapamil, itraconazolo, ketoconazolo, inibitori dellaproteasi, succo di pompelmo e inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo). In uno di due studi di interazione con pravastatina ed eritromicina, e' stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (70%) e della C max (121%). In uno studio simile con la claritromicina, e' stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (110%) e della C max (127%). Benche' questi cambiamenti siano di scarsa importanza, si deve usare cautela quando si associano pravastatina con eritromicina o claritromicina. Altri medicinali In studi di interazione non sono state osservatedifferenze significative nella biodisponibilita' quando la pravastatina e' stata somministrata con acido salicilico, antiacidi (quando somministrati un'ora prima della pravastatina), acido nicotinico o probucolo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.