platinex*infus fl 20ml 10mg/20 cisplatino bristol-myers squibb srl

Che cosa è platinex infus fl 20ml 10mg/20?

Platinex preparazione iniettabile prodotto da bristol-myers squibb srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Platinex risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaco antineoplastico.
Contiene i principi attivi: cisplatino
Codice AIC: 024254017 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Puo' esser usato come terapia palliativa nelle seguenti indicazioni:Tumori metastatici del testicolo : sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici del testicolo gia'trattati con terapia radiante e/o chirurgica. Un'associazione chemioterapica e' costituita da Platinex, bleomicina solfato e vinblastina solfato. Tumori metastatici dell'ovaio: sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici dell'ovaio gia' trattate con terapia radiante e/o chirurgica. Un'associazione chemioterapica e' costituita da Platinex e adriamicina e/o ciclofosfamide. Platinexcome singolo agente terapeutico e' indicato come terapia di seconda scelta in pazienti con tumori metastatici dell'ovaio refrattari alla chemioterapia standard e che non abbiano ricevuto precedentemente terapia con Platinex. Cancro avanzato della vescica: E' indicato come singolo agente terapeutico nei pazienti affetti da cancro della vescica avanzato non piu'suscettibili a trattamento radiante e/o chirurgico. Carcinoma della testa e del collo : E' indicato in seguito a terapia chirurgica e/o radiante in pazienti affetti da carcinoma della testa e delcollo in associazione ad altri chemioterapici in combinazioni stabilite.

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Posologia

Deve essere somministrato in soluzione per uso endovenoso contenente almeno 0,3% di cloruro di sodio. Questa percentuale di ioni cloro e' indispensabile per mantenere la stabilita' del cisplatino in soluzione.Pertanto, Platinex puo' essere diluito in soluzione salina 0,9% o in soluzione fisiologica 1/2 o 1/3 N con destrosio al 5%. Una diuresi di 100 cc/h o superiore, e' in grado di ridurre la vasotossicita' renale indotta da Platinex. Per ottenere questo effetto, somministrare prima 2 litri di una appropriata soluzione per uso endovenoso, e a seguire praticare ulteriore idratazione fino a 2500 ml/m2/24 h. Se l'idratazione non e' in grado di provocare un'adeguata diuresi puo' essere somministrato un diuretico osmotico quale il mannitolo.Platinex essere somministrato alla velocita' di infusione 1mg/min, quando preceduto o seguito da idratazione, come sopra descritto. In alternativa puo' essere somministrato in un tempo di 6-8 ore contemporaneamente ad una adeguata quantita' di liquidi in modo da mantenere la diuresi adeguata durante edopo la somministrazione. La somministrazione di cisplatino e' stata associata a uno squilibrio degli elettroliti, tra i quali di ipomagnesiemia sintomatica. E' opportuno pertanto il monitoraggio degli elettroliti sierici prima, durante e dopo ogni ciclo di terapia. La successiva dose non deve essere somministrata fino a quando il valore della creatinina sierica non sia inferiore a 1,5 mg/100 ml e/o il valore dell'azotemia non sia inferiore a 25 mg/100 ml. La dose successiva non deve, inoltre, essere somministrata fino a quando le piastrine siano 100.000/mm3, GB 4.000 mm3. Inoltre la successiva dose non deve essere somministrata prima che un esame audiometrico non abbia accertato una capacita' auditiva entro i limiti della norma. Come per altri agenti chemioterapici occorre esercitare cautela nella manipolazione. Occorre considerare le procedure per l'impiego e la manipolazione di farmaci oncologici. Nel caso di contatto accidentale della cute con il farmaco possono verificarsi reazioni locali. E' raccomandato l'uso di guanti. Nel caso venisse a diretto contatto con la cute o le mucose occorre lavareimmediatamente la zona con acqua e sapone.

Effetti indesiderati

Nefrotossicita': I danni renali, correlati alla dose e l'insufficienza renale cumulativa costituiscono la principale tossicita'dose limitante di Platinex. E' stata inizialmente osservata nella seconda settimana dopo il trattamento elevazione dei valori di azotemia, creatinina, acido urico sierico e/o diminuzione della clearance della creatinina. La tossicita' renale si prolunga e si aggrava con il ripetersi dei cicli di trattamento. Prima di una successiva dose la funzione renale deve tornare nella norma. Sono stati inoltre osservati casi di microematuria. L'alterazione della funzionalita' renale e' stata associata a danni dei tubuli renali. Al fine di minimizzare la nefrotossicita', Platinex viene somministrato con idratazione e diuresi forzata con mannitolo in un tempo di 6-8 ore. La tossicita' renale puo' comunque verificarsi nonostante questi accorgimenti. Ototossicita': Si e' manifestata con tinnito e/o perdita dell'udito per l'alta frequenza (da 4.000 a 8.000 Hz). Occasionale e' stato il riscontro di una diminuzione della capacita' di udire un normale tono di conversazione. Nei bambini le reazioni ototossiche sono piu' gravi. La perdita dell'udito puo' essere sia unilaterale che bilaterale e tende ad essere piu' frequente e piu' grave con il proseguimento del trattamento. L'ototossicita' puo' essere aggravata da una precedente o contemporanea irradiazione del cranio e puo' essere correlata alle concentrazioni plasmatiche di picco di Platinex. Prima di iniziare o continuare la terapia e' opportuno un controllo audiometrico. E' stata riportata tossicita' vestibolare. Ematologia: La mielosoppressione si evidenzia nel 25-30% dei pazienti trattati.Nella maggior parte dei pazienti il recupero avviene dal 39ø giorno (13-62). Leucopenia e trombocitopenia sono piu' marcate con la somministrazione di alte dosi (> 50 mg/m2). L'anemia con diminuzione di emoglobina superiore ai 2 grammi/100 ml si e' verificata con frequenza quasi simile a quella della leucopenia e trombocitopenia. Platinex ha mostrato di alterare, sensibilizzandola, la superficie dei globuli rossi, conconseguenti casi di anemia emolitica positivi al test di Coombs. L'incidenza, la gravita' e la relativa importanza di questo effetto confrontate con altre tossicita' ematologiche, non sono state stabilite, ma la possibilita' di un processo emolitico dovra'essere considerata in ogni paziente sottoposto a terapia con cisplatino nel quale si verifichi un'inspiegabile diminuzione dei livelli di emoglobina. Il processoemolitico si risolve con l'interruzione della terapia. Lo sviluppo dileucemia acuta associato all'uso di Platinex e' stato riportato raramente nell'uomo, considerando anche che il prodotto era stato generalmente somministrato in combinazione con altri agenti leucemogeni. Trattogastro-intestinale: Nausea marcata e vomito si osservano in quasi tutti i pazienti sottoposti al trattamento e in alcuni casi sono di talegravita' da dover procedere alla sospensione del trattamento. Nausea e vomito ritardati (che iniziano o persistono 24 ore dopo la chemioterapia) si sono manifestati in pazienti con emesi ben controllata nel giorno della terapia con Platinex. Sono stati riportati anche casi di diarrea. Elettroliti del siero: In pazienti trattati si e' verificata ipomagnesiemia, ipocalcemia, iposodiemia, ipopotassiemia e ipofosfatemiacorrelati probabilmente a un danno tubulare. Tetania e' stata riportata occasionalmente nei pazienti con ipocalcemia ed ipomagnesiemia. Generalmente e' possibile riportare i livelli sierici degli elettroliti entro i valori normali con la somministrazione di supplementi e con la sospensione della somministrazione. E' stata riportata anche una patologia simile alla sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico. Iperuricemia: E' stato osservato che l'iperuricemia si manifesta con la stessa frequenza dell'aumento dei valori dell'azotemia e della creatinina sierica. Un trattamento con allopurinolo puo' dimostrarsi efficace nella riduzione dei livelli di acido urico. Neurotossicita': In alcuni pazienti e' stata osservata neurotossicita', generalmentecaratterizzata da neuropatie periferiche. Le neuropatie indotte da Platinex possono verificarsi dopo trattamenti prolungati (da 4 a 7 mesi); la sintomatologia neurologica e' stata tuttavia osservata anche dopo somministrazione di una singola dose. Sebbene i segni e i sintomi simanifestino durante il trattamento, in rari casi possono presentarsi al termine del trattamento. La neuropatia puo' progredire dopo l'interruzione della terapia. Sono stati riportati inoltre segno di Lhermitte, mielopatia della colonna dorsale e neuropatia autonomica. Il trattamento deve essere sospeso non appena questa sintomatologia viene osservata. I dati preliminari fanno ritenere che le neuropatie periferiche siano in alcuni pazienti irreversibili. Sono stati riportati crampi muscolari, improvvisi e di breve durata. Questi sono stati generalmente osservati in pazienti che avevano ricevuto una dose cumulativa relativamente alta di Platinex, e che presentavano neuropatia periferica relativamente grave. Sono stati segnalati anche perdita del gusto e convulsioni. Tossicita' oculare: In pazienti trattati alle dosi standard raccomandate, sono stati riportati raramente: neurite ottica, edema della papilla del nervo ottico e cecita'cerebrale.Offuscamento della vista epercezione alterata dei colori sono stati riportati a seguito di somministrazione a dosaggi superiori o ad intervalli piu' brevi di quelli raccomandati.L'unica alterazione osservabile all'esame del fondo oculare e' una pigmentazione retinica irregolare relativamente all'area maculare.Reazioni di tipo anafilattico: Reazioni di tipo anafilattico sono state raramente osservate nei pazienti precedentemente sottoposti a trattamento. Le reazioni comprendono edema facciale, dispnea, tachicardia e ipotensione che si manifestano entro pochi minuti dalla somministrazione del farmaco.Tossicita' epatica: Durante la terapia, somministrato alle dosi raccomandate, si possono verificare aumenti transitori degli enzimi epatici e della bilirubina. Altre tossicita': Raramente sono state riportate tossicita' a carico del sistema vascolare. Le reazioni clinicamente eterogenee comprendono: infarto del miocardio, ictuscerebrale, microangiopatia trombotica (sindrome uremico emolitica) o arterite cerebrale.Sono stati riportati anche casi di fenomeno di Raynaud in pazienti trattati con una combinazione di bleomicina, vinblastina, con o senza Platinex.Altre tossicita' raramente riportate sono: disturbi cardiaci, singhiozzo, elevata amilasi sierica e rash. Dall'esperienza successiva alla commercializzazione sono state segnalate anche alopecia , astenia e malessere.E' stata raramente riportata tossicita'locale dei tessuti molli.

Indicazioni

Puo' esser usato come terapia palliativa nelle seguenti indicazioni:Tumori metastatici del testicolo : sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici del testicolo gia'trattati con terapia radiante e/o chirurgica. Un'associazione chemioterapica e' costituita da Platinex, bleomicina solfato e vinblastina solfato. Tumori metastatici dell'ovaio: sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici dell'ovaio gia' trattate con terapia radiante e/o chirurgica. Un'associazione chemioterapica e' costituita da Platinex e adriamicina e/o ciclofosfamide. Platinexcome singolo agente terapeutico e' indicato come terapia di seconda scelta in pazienti con tumori metastatici dell'ovaio refrattari alla chemioterapia standard e che non abbiano ricevuto precedentemente terapia con Platinex. Cancro avanzato della vescica: E' indicato come singolo agente terapeutico nei pazienti affetti da cancro della vescica avanzato non piu'suscettibili a trattamento radiante e/o chirurgico. Carcinoma della testa e del collo : E' indicato in seguito a terapia chirurgica e/o radiante in pazienti affetti da carcinoma della testa e delcollo in associazione ad altri chemioterapici in combinazioni stabilite.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato nei pazienti che abbiano manifestato reazioni allergiche al principio attivo, ad altri composti del platino o ad uno qualsiasi degli eccipienti. E' controindicato in pazienti con una preesistente compromissione della funzionalita' renale ed uditiva, salvo i casi in cui a giudizio del medico e del paziente i possibili benefici superino i rischi legati al trattamento. Non deve essere somministrato sepresente depressione midollare. Gravidanza e allattamento: Somministrato durante la gravidanza, puo' causare danni al feto. Platinex si e' dimostrato teratogenico ed embriotossico nei topi. Le pazienti dovranno essere avvertite di non iniziare una gravidanza. Se il prodotto viene somministrato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante la terapia, dovra' essere informata dei rischi potenziali peril feto. Cisplatino e' escreto nel latte materno; le pazienti in terapia con cisplatino non devono allattare.

Interazioni con altri prodotti

I livelli plasmatici dei prodotti anticonvulsivanti, durante la terapia con cisplatino, possono essere inferiori alla soglia terapeutica. In uno studio randomizzato in pazienti affette da tumore dell'ovaio in fase avanzata, la durata della risposta e' stata influenzata negativamente in caso di somministrazione combinata di piridossina, altretamina(exametilmelamina) e Platinex.

Forme Farmacologiche


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