pioglitazone act*28cpr 30mg pioglitazone aurobindo pharma italia srl

Che cosa è pioglitazone act 28cpr 30mg?

Pioglitazone act compresse prodotto da aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Pioglitazone act risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto pioglitazone auro 28cpr 30mg

E' utilizzato per la cura di farmaci usati nel diabete, farmaci che riducono il glucosio ematico, escluse le insuline.
Contiene i principi attivi: pioglitazone cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pioglitazone (come cloridrato).
Codice AIC: 041901113 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 in monoterapia in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) non adeguatamente controllati dalla dieta e dall'esercizio fisico per i quali iltrattamento con metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza. E' anche indicato in combinazione con insulina neipazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 che non raggiungono un sufficiente controllo glicemico con insulina, per i quali l'uso di metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza. Dopo l'inizio della terapia con pioglitazone, i pazienti devono essererivalutati dopo 3-6 mesi per verificare l'adeguatezza della risposta al trattamento (ad esempio, la riduzione della HbA1c). Nei pazienti che non rispondono adeguatamente, il trattamento con pioglitazone deve essere interrotto. Alla luce dei potenziali rischi di una terapia prolungata, i prescrittori devono confermare, in occasione delle visite successive, che i benefici del trattamento con pioglitazone siano mantenuti.

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Posologia

>>Posologia. Il trattamento con pioglitazone puo' essere iniziato conuna dose iniziale di 15 mg o 30 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aumentata gradualmente fino a 45 mg una volta al giorno. In combinazione con insulina, la dose in uso di insulina puo' essere mantenuta all'inizio del trattamento con pioglitazone. Se i pazienti riferiscono ipoglicemia, la dose di insulina deve essere ridotta. >>Popolazioni speciali. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose;iniziare il trattamento con la dose piu' bassa disponibile ed aumentarla gradualmente, in particolare quando pioglitazone viene utilizzato in combinazione con insulina. Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalita' renale compromessa (clearance della creatinina > 4 ml/min). Non sono disponibili informazioni su pazienti in dialisi, pertanto in tali pazienti pioglitazone non deve essere usato. Insufficienza epatica: pioglitazone non deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica. Popolazionepediatrica: la sicurezza e l'efficacia di pioglitazone nei bambini e negli adolescenti con eta' inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. >>Modo di somministrazione. Le compresse di pioglitazone vengono assunte per via orale una volta algiorno con o senza cibo. Le compresse devono essere inghiottite con un bicchiere d'acqua.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse riportate in misura maggiore (> 0,5%) rispetto alplacebo e in piu' di un caso isolato in pazienti che ricevevano pioglitazone in studi in doppio-cieco sono sotto elencate secondo la terminologia MedDRA per classe sistemica organica e frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100,< 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di incidenza e di gravita'. >>Monoterapia. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite.Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi; non nota: edema maculare. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale; non nota: aumento della aminotransferasi. >>Associazione con metformina. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia, cefalea; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi; non nota: edema maculare. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi).Non comune: carcinoma della vescica. Patologie gastrointestinali. Noncomune: flatulenza. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee, artralgia. Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale; non nota: aumento della aminotransferasi. >>Associazione con sulfonilurea. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezionidelle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia, aumento dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia, capogiro; non comune: cefalea, insonnia. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi; non nota: edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Patologie gastrointestinali. Comune: flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee. Patologie renali e urinarie. Non comune: glicosuria, proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale;non comune: aumento della lattico- deidrogenasi; non nota: aumento della aminotransferasi. >>Associazione con metformina e sulfonilurea. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non nota: edema maculare. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee, artralgia. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale, aumento della creatina fosfochinasi nel sangue; non nota: aumento della aminotransferasi.>>Con insulina. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori, bronchite; non comune: sinusite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non nota: edema maculare. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee, artralgia, dolore alla schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale; non nota: aumento della aminotransferasi. >>Ulteriori informazioni. I disturbi visivi sono stati riportati principalmente all'inizio del trattamento e sono correlati alle modifiche della glicemia dovuti ad un'alterazione temporanea della turgidita'e dell'indice di rifrazione del cristallino. I casi di edema sono stati generalmente da lievi a moderati e di solito non hanno richiesto l'interruzione. L'incidenza di segnalazioni di insufficienza cardiaca riportate con il trattamento con pioglitazone e' stata la stessa osservata nei gruppi trattati con placebo, metformina e sulfonilurea, ma era aumentata quando pioglitazone e' stato utilizzato in terapia di combinazione con insulina. In uno studio di outcome su pazienti con malattiamacrovascolare maggiore preesistente, l'incidenza di insufficienza cardiaca grave e' stata piu' alta con pioglitazone rispetto al placebo, quando aggiunti ad una terapia che includeva insulina. Tuttavia, cio' non ha comportato un aumento nella mortalita' in questo studio. Raramente e' stata riportata insufficienza cardiaca durante la commercializzazione di pioglitazone, ma piu' frequentemente quando e' stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Un'incidenza piu' elevata di fratture e' stata osservata nelle donne trattate con pioglitazone, ma non negli uomini. Negli studi clinici con pioglitazone, l'incidenza dell'aumento dell'ALT di 3 volte i limiti superiori della norma e' stata uguale al placebo ma inferiorea quella osservata nei gruppi di confronto trattati con metformina o sulfonilurea. I livelli medi degli enzimi epatici sono diminuiti con il trattamento con pioglitazone. Nell'esperienza post-marketing si sonomanifestati rari casi di aumento degli enzimi epatici e di disfunzione epatocellulare. Sebbene in casi molto rari siano stati riportati eventi fatali, la relazione causale non e' stata stabilita.

Indicazioni

E' indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 in monoterapia in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) non adeguatamente controllati dalla dieta e dall'esercizio fisico per i quali iltrattamento con metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza. E' anche indicato in combinazione con insulina neipazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 che non raggiungono un sufficiente controllo glicemico con insulina, per i quali l'uso di metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza. Dopo l'inizio della terapia con pioglitazone, i pazienti devono essererivalutati dopo 3-6 mesi per verificare l'adeguatezza della risposta al trattamento (ad esempio, la riduzione della HbA1c). Nei pazienti che non rispondono adeguatamente, il trattamento con pioglitazone deve essere interrotto. Alla luce dei potenziali rischi di una terapia prolungata, i prescrittori devono confermare, in occasione delle visite successive, che i benefici del trattamento con pioglitazone siano mantenuti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (NYHA stadi da I a IV). Insufficienza epatica. Chetoacidosi diabetica. Carcinoma della vescica in fase attiva o anamnesi positiva per carcinoma della vescica. Ematuria macroscopica di natura non accertata.

Composizione ed Eccipienti

Carmellosa calcica, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato.

Avvertenze

Pioglitazone puo' causare ritenzione idrica che puo' esacerbare o precipitare una insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia (es. precedente infarto del miocardio, malattia coronarica sintomatica o anziani), iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. Osservare i pazienti relativamente a segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso o edema; particolarmente quelli con una ridotta riserva cardiaca. Sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone e' stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Osservare i pazienti rispetto a segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso ed edema quando pioglitazone e' usato in combinazione con insulina. Poiche'sia insulina che pioglitazone sono associati a ritenzione idrica, l'associazione puo' aumentare il rischio di edema. Sospendere pioglitazone se si manifesta qualsiasi deterioramento dello stato cardiaco. In uno studio in pazienti di eta' 2,5 volte il limite superiore della norma) o con qualsiasi evidenza di malattia epatica. Dopo l'inizio della terapia con pioglitazone, si raccomanda di monitorare gli enzimi epatici periodicamente secondo necessita' clinica. Se i livelli di ALT sono aumentati di 3 volte il limite superiore della norma durante la terapia con pioglitazone, rivalutare i livelli degli enzimi epatici appena possibile. Se i livelli di ALT rimangono > 3 volte il limite superiore della norma, interrompere la terapia.Se qualche paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica (che possono includere nausea inspiegabile, vomito, dolore addominale, affaticamento, anoressia e/o urine scure) controllare gli enzimi epatici. La decisione se continuare il trattamento deve essere guidata dal giudizio clinico in attesa delle valutazioni di laboratorio. Sesi manifesta ittero, sospendere il medicinale. Negli studi clinici sie' evidenziato aumento di peso dose correlato, che puo' essere dovutoad accumulo di adipe e in qualche caso associato a ritenzione idrica.In alcuni casi l'aumento di peso puo' essere un sintomo di insufficienza cardiaca, quindi monitorare attentamente il peso. Il controllo della dieta fa parte del trattamento del diabete. I pazienti devono seguire rigorosamente una dieta a calorie controllate. E' stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina media (riduzione relativa del 4%) edell'ematocrito (riduzione relativa del 4,1%) durante la terapia con pioglitazone, consistente in emodiluizione. Modifiche simili sono state osservate in pazienti trattati con metformina (riduzione relativa dell'emoglobina 3-4% e dell'ematocrito 3,6-4,1%) ed in misura minore in quelli trattati con sulfonilurea e insulina (riduzione relativa dell'emoglobina 1-2% e dell'ematocrito 1-3,2%) in studi comparativi controllati con pioglitazone. Come conseguenza dell'aumentata sensibilita' all'insulina, i pazienti che ricevono pioglitazone in duplice o triplice terapia orale con una sulfonilurea o in duplice terapia con insulina possono essere a rischio di ipoglicemia dose- correlata, e puo' essere necessaria una riduzione nella dose della sulfonilurea o dell'insulina. Sono stati riportati casi post-marketing di nuova insorgenza o peggioramento di edema maculare diabetico, con diminuzione della acuita' visiva. Molti di questi pazienti hanno manifestato edema periferico concomitante. Non e' chiaro se esista o meno un'associazione diretta tra pioglitazone ed edema maculare, ma i medici devono fare attenzione allapossibilita' di edema maculare se i pazienti riferiscono disturbi della acuita' visiva; considerare l'opportunita' di una appropriata visita oftalmologica. E' stata osservata un'aumentata incidenza di frattureossee nelle donne, ma non negli uomini. Considerare il rischio di fratture nella terapia a lungo termine nelle donne trattate con pioglitazone. Come conseguenza dell'aumentata azione dell'insulina, il trattamento in pazienti con sindrome dell'ovaio policistico puo' causare la ripresa dell'ovulazione. Queste pazienti possono essere a rischio di gravidanza. Le pazienti devono essere consapevoli del rischio di gravidanza e se la paziente desidera intraprendere una gravidanza o se interviene una gravidanza, interrompere il trattamento. Usare con cautela durante la somministrazione concomitante di inibitori (es. gemfibrozil) oinduttori (es. rifampicina) del citocromo P450 2C8. Monitorare attentamente il controllo glicemico. Considerare l'aggiustamento della dose di pioglitazone all'interno della posologia raccomandata o modifiche nel trattamento del diabete. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

>>Gravidanza. Non sono disponibili dati adeguati sull'uomo per determinare la sicurezza di pioglitazone durante la gravidanza. Studi condotti sull'animale con pioglitazone hanno evidenziato un rallentamento dello sviluppo del feto. Questa osservazione e' stata attribuita all'azione di pioglitazone nel diminuire l'iperinsulinemia materna e all'aumentata insulino-resistenza che si verifica durante la gravidanza riducendo quindi la disponibilita' dei substrati metabolici per la crescita del feto. La rilevanza di un simile meccanismo nell'uomo non e' chiarae pioglitazone non deve essere usato in gravidanza. >>Allattamento. Pioglitazone e' stato ritrovato nel latte di ratti in allattamento. None' noto se pioglitazone passi nel latte materno. Quindi, non deve essere somministrato in donne in allattamento. >>Fertilita'. Negli studi sulla fertilita' nell'animale non e' stato osservato alcun effetto sulla copulazione, sulla fecondazione o sull'indice di fertilita'.

Interazioni con altri prodotti

Studi di interazione hanno dimostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenprocumone e metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sottotipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con medicinali metabolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil (un inibitore del citocromo P450 2C8) ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Poiche' e' possibile un aumento degli eventi avversi dose-correlati, puo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibrozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazionedi pioglitazone con rifampicina (un induttore del citocromo P450 2C8)ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' somministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.