pantoprazolo zent 14 compresse 40mg zentiva italia srl

Che cosa è pantoprazolo zent 14cpr 40mg?

Pantoprazolo zent compresse gastroresistenti prodotto da zentiva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Pantoprazolo zent risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pantoprazolo 40 mg (equivalente a 45,1 mg di pantoprazolo sodico sesquidrato).
Codice AIC: 038881013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcere duodenali. Ulcere gastriche. Esofagiti da reflusso di grado moderato e grave. Trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison e altri disturbi associati a ipersecrezione patologica di acidi gastrici.

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Posologia

>>Adulti e adolescenti da 12 anni di eta'. Esofagiti da reflusso di grado moderato e grave: 40 mg. In casi singoli, in particolare in pazienti che non hanno risposto ad altri tipi di trattamento, la dose puo' essere raddoppiata (aumentata a due compresse da 40 mg al giorno). >>Adulti. Ulcere gastriche e duodenali: 40 mg al giorno. In casi singoli,in particolare in pazienti che non hanno risposto ad altre forme di trattamento, la dose puo' essere raddoppiata (incrementata a due compresse da 40 mg al giorno). Sindrome di Zollinger-Ellison: 80 mg al giorno. Tuttavia, la dose puo' essere stabilita individualmente, sulla basedei valori della secrezione acida gastrica. A dosi superiori a 80 mg al giorno, il dosaggio giornaliero deve essere diviso in due somministrazioni separate. Aumenti temporanei della dose al di sopra di 160 mg di pantoprazolo sono possibili, ma non devono essere mantenuti per un tempo piu' lungo di quello necessario a raggiungere un adeguato controllo della secrezione acida. Non ci sono limitazioni sulla durata del trattamento per la Sindrome di Zollinger-Ellison o altri disturbi associati a ipersecrezione patologica di acido gastrico; il trattamento deve continuare per il tempo richiesto clinicamente. Pazienti con funzione epatica compromessa In caso di funzione epatica gravemente compromessa la dose deve essere ridotta a una compressa (40 mg di pantoprazolo)a giorni alterni. >>Pazienti con funzione renale compromessa: non e' consigliato nessun aggiustamento di dose. >>Anziani: non si deve superare la dose giornaliera di 40 mg di pantoprazolo nei pazienti anziani.>>Bambini al di sotto di 12 anni di eta': non e' raccomandato l'uso del farmaco nei bambini al di sotto di 12 anni di eta' a causa dei datilimitati in questo gruppo di soggetti. Le compresse non devono esseremasticate o frantumate, ma deglutite intere con un po' d'acqua. Nellamaggioranza dei casi, nell'ulcera duodenale la cicatrizzazione della lesione ulcerosa si ottiene generalmente entro 2 settimane dall'iniziodel trattamento. Se tale periodo non e' sufficiente, la cicatrizzazione si verifica, nella quasi totalita' dei casi, dopo altre due settimane di trattamento. Nella maggioranza dei casi, nell'ulcera gastrica e nell'esofagite da reflusso la durata del trattamento e' in genere di 4settimane. Se tale periodo non e' sufficiente, la cicatrizzazione si ottiene, solitamente, prolungando il trattamento per altre 4 settimane.

Effetti indesiderati

Comune (>=1/100 =1/1.000 =1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'esperienza clinica in donne in gravidanza e' limitata. In studi di riproduzione nell'animale, si sono osservati segni di lieve tossicita'fetale a dosi maggiori di 5 mg/kg. Si deve osservare cautela nella prescrizione a donne in gravidanza. Non sono disponibili dati sull'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Durante l'allattamento le compresse devono essere somministrate solo quando il beneficio per la madre sia considerato maggiore del rischio potenziale per il feto o il lattante.

Indicazioni

Ulcere duodenali. Ulcere gastriche. Esofagiti da reflusso di grado moderato e grave. Trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison e altri disturbi associati a ipersecrezione patologica di acidi gastrici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Non deve essere impiegato in terapia combinata per l'eradicazione di Helicobacter pylori nei pazienti con gravi disfunzioni epatiche perche' al momento non sono disponibili dati di efficacia e sicurezza sull'uso della terapia combinata in questi pazienti. Ipersensibilita' al principio attivo, a uno qualsiasi degli eccipienti o a uno dei farmaci assunti con la terapia combinata. Non deve essere somministrato insieme con l'atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

>>Nucleo: maltitolo E965, crospovidone tipo B, carmellosa sodica, sodio carbonato anidro E500, calcio stearato. >>Rivestimento: polivinil alcool, talco E553b, titanio diossido E171, macrogol 3350, lecitina di soia E322, ferro ossido giallo E172, sodio carbonato anidro E500, acido metacrilico/etilacrilato copolimero 1:1, trietilcitrato E1505.

Avvertenze

In pazienti con la Sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche caratterizzate da ipersecrezione acida che richiedono un trattamento a lungo termine, pantoprazolo, come tutti gli altri farmaci che bloccano l'acidita', puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) causata da ipo o acloridria; cio' deve essere considerato se vengono osservati i relativi sintomi clinici. In presenza di qualsiasi sintomo di allarme (ad es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando l'ulcera gastrica e' sospetta o presente, si deve escludere l'eventuale natura maligna, dato che il trattamento con pantoprazolo puo', alleviandone la sintomatologia, ritardare la diagnosi. Un ulteriore accertamento clinico deve essere preso in considerazione se i sintomi persistono dopo 4 settimane di adeguato trattamento. In pazienticon grave compromissione epatica, la dose deve essere adattata. In pazienti con grave compromissione epatica, gli enzimi epatici devono essere controllati regolarmente durante il trattamento, specialmente durante il trattamento a lungo termine. In caso di aumento di questi enzimi, il trattamento deve essere sospeso. La diminuzione dell'acidita' gastrica dovuta a qualsiasi causa, inclusi gli inibitori della pompa protonica, aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti neltratto gastrointestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l'acidita' puo' causare un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali, come quelle da Salmonella e Campylobacter. Non sono disponibili al momento esperienze cliniche sull'uso di pantoprazolo nei bambini al di sotto di 12 anni di eta'. Questo medicinale contiene maltitolo. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

L'esperienza clinica in donne in gravidanza e' limitata. In studi di riproduzione nell'animale, si sono osservati segni di lieve tossicita'fetale a dosi maggiori di 5 mg/kg. Si deve osservare cautela nella prescrizione a donne in gravidanza. Non sono disponibili dati sull'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Durante l'allattamento le compresse devono essere somministrate solo quando il beneficio per la madre sia considerato maggiore del rischio potenziale per il feto o il lattante.

Interazioni con altri prodotti

Puo' ridurre l'assorbimento di farmaci la cui biodisponibilita' e' pH-dipendente (ad es. ketoconazolo o itraconazolo). E' stato osservato che la somministrazione concomitante di atazanavir 300 mg/ritonavir 100mg con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) o atazanavir 400 mg conlansoprazolo (60 mg in singola dose) a volontari sani causa una sostanziale riduzione della biodisponibilita' dell'atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir e' pH-dipendente. Pertanto, i PPI, incluso il pantoprazolo, non devono essere somministrati in concomitanza con l'atazanavir. Il principio attivo e' metabolizzato nel fegato mediante il sistema enzimatico del citocromo P450. Non puo' essere esclusa un'interazione con altri farmaci o composti metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia, in test specifici non si sono osservate interazioni clinicamente significative con alcuni di questi farmaci. I test sono stati eseguiti su carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, diossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam, teofillina e un contraccettivo orale. Anche se non sono state osservate interazioni negli studi clinici di farmacocinetica durante la somministrazione concomitante di fenprocumone o warfarin, sono stati segnalati alcuni casi isolati di cambiamenti del tempo di protrombina/INR durante il trattamento concomitante nel periodopost-marketing. Di conseguenza, in pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, si raccomanda il controllo del tempo di protrombina/INRquando si inizia il trattamento con pantoprazolo, quando lo si interrompe o quando il medicinale viene somministrato in maniera discontinua. Similmente, si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. In studi di interazione farmacocinetica nell'uomo, pantoprazolo era stato somministrato in concomitanza con appropriati antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina) e non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.