pantoprazolo ratio*14cpr 20mg pantoprazolo ratiopharm italia srl

Che cosa è pantoprazolo ratio 14cpr 20mg?

Pantoprazolo ratio compresse gastroresistenti prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Pantoprazolo ratio risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto pantoprazolo teva 14cpr 20mg

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 20 mg di pantoprazolo (equivalente a 22,6 mg di pantoprazolo sodico sesquidrato).
Codice AIC: 039061027 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento della malattia da reflusso di grado lieve e sintomi associati. Trattamento a lungo termine e prevenzione della recidiva di esofagite da reflusso. Prevenzione dell'ulcera gastroduodenale indotta da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi nei pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS.

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Posologia

Adulti e adolescenti di eta' uguale o superiore a 12 anni. Malattia da reflusso di grado lieve e sintomi associati: la dose orale raccomandata e' 1 compressa al giorno. Il sollievo dai sintomi si ottiene generalmente entro 2-4 settimane, mentre per la guarigione dell'esofagite associata e' solitamente richiesto un periodo di trattamento di 4 settimane. Se tale periodo non fosse sufficiente, la guarigione si ottiene normalmente con ulteriori 4 settimane di trattamento. Una volta ottenuta la remissione dei sintomi, la loro eventuale recidiva puo' essere controllata ricorrendo a una dose al bisogno di 20 mg di pantoprazolo una volta al giorno. Se non si riesce a mantenere un adeguato controllodei sintomi con il trattamento al bisogno si deve prendere in considerazione una terapia continuativa. Per il trattamento a lungo termine e' raccomandata una dose di mantenimento di una compressa al giorno, che puo' essere aumentata a 40 mg di pantoprazolo al giorno in caso di recidiva. Una volta risolto l'episodio di recidiva, la dose puo' di nuovo essere ridotta a 20 mg di pantoprazolo. Nella terapia a lungo termine, la lunghezza del trattamento puo' superare un anno solo dopo attenta analisi del rapporto rischio/beneficio, in quanto la sicurezza del farmaco non e' stata sufficientemente testata su periodi di diversi anni. Adulti. Prevenzione dell'ulcera gastroduodenale indotta da farmaciantiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi nei pazienti a rischio in trattamento continuativo con FANS: e' una compressa al giorno. Non si deve superare la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo nei pazienti con grave compromissione della funzione epatica. Non e' necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzione renale compromessa. Non e' necessario un aggiustamento della dose nei pazientianziani. L'uso non e' raccomandato nei bambini al di sotto di 12 annidi eta' a causa della scarsa disponibilita' di dati relativa ai pazienti di questa fascia di eta'. Le compresse non devono essere masticateo frantumate. Devono invece essere ingerite intere con un po' d'acqua.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro < 1/10000: leucopenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico. Disturbi psichiatrici. Raro da >= 1/10000 a < 1/1000: depressione, allucinazioni, disorientamento e confusione, specialmente in pazienti predisposti e aggravamento di questi sintomi nel caso siano preesistenti. Patologie del sistema nervoso. Comune da >= 1/100 a < 1/10: cefalea; non comune da >= 1/1000 a < 1/100: capogiri, disturbi visivi. Patologie gastrointestinali.Comune: dolore all'addome superiore, diarrea, stipsi, flatulenza; noncomune: nausea/vomito; raro: secchezza delle fauci. Patologie epatobiliari. Molto raro: danno epatocellulare grave con ittero, associato o meno a insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: reazioni allergiche quali prurito ed eruzione cutanea; molto raro: orticaria, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, sindrome di Lyell, reazioni di fotosenibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro:artralgia; molto raro: mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: edema periferico. Esami diagnostici. Molto raro: aumento dei livelli degli enzimi epatici, aumento dei trigliceridi, aumento della temperatura corporea, ipernatriemia negli anziani.

Indicazioni

Trattamento della malattia da reflusso di grado lieve e sintomi associati. Trattamento a lungo termine e prevenzione della recidiva di esofagite da reflusso. Prevenzione dell'ulcera gastroduodenale indotta da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi nei pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti. Non deve essere co-somministrato con l'atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: maltitolo (E 965), crospovidone tipo B, carmellosa sodica, sodio carbonato anidro (E 500), calcio stearato. Rivestimento della compressa: alcol polivinilico, talco (E 553b), titanio biossido (E 171), macrogol 3350, lecitina di soia (E 322), ferro ossido giallo (E 172), carbonato di sodio anidro (E 500), acido metacrilico-etilacrilato copolimero (1:1), trietilcitrato (E 1505).

Avvertenze

Nei pazienti con grave compromissione della funzione epatica, e' necessario monitorare regolarmente gli enzimi epatici durante l'uso del pantoprazolo, specialmente durante il trattamento a lungo termine. In caso di aumento degli enzimi epatici, il trattamento con il farmaco deveessere interrotto. L'uso per la prevenzione dell'ulcera gastroduodenale indotta da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi deve essere limitato a pazienti che richiedono un trattamento continuato con FANS e che presentano un rischio maggiore di sviluppare complicazioni gastrointestinali. L'aumento del rischio deve essere valutato sulla base di fattori di rischio individuali. Il pantoprazolo puo' causare malassorbimento di vitamina B12, come conseguenza di ipo o acloridria. In presenza di qualunque sintomo allarmante e qualora si sospetti sia presente un'ulcera gastrica, si deve escludere l'eventuale presenza di un tumore, in quanto il trattamento con il pantoprazolo puo'alleviarne i sintomi, ritardando cosi' la diagnosi. Se i sintomi persistono anche dopo un adeguato trattamento, e' necessario procedere conulteriori accertamenti. La diminuzione dell'acidita' gastrica a seguito di qualunque tipo di trattamento, aumenta la carica batterica gastrica normalmente presente nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l'acidita' puo' accrescere leggermente il rischio di infezioni gastrointestinali. Durante il trattamento a lungo termine, i pazienti devono essere sottoposti a regolari controlli. I pazienti che non rispondono al trattamento dopo 4 settimane devono essereesaminati. Non ci sono esperienze con questo trattamento nei bambini sotto i 12 anni di eta'. Contiene maltitolo.

Gravidanza e Allattamento

L'esperienza con l'uso di questo farmaco nelle donne in gravidanza e'limitata. E' necessaria cautela nella prescrizione del farmaco alle donne in gravidanza. Non ci sono informazioni sull'escrezione del pantoprazolo nel latte umano. Durante l'allattamento le compresse devono essere somministrate solo se il beneficio per la madre e' considerato superiore al rischio potenziale per il feto o il lattante.

Interazioni con altri prodotti

Puo' ridurre l'assorbimento di medicinali la cui biodisponibilita' e'pH dipendente. E' stato dimostrato che la co-somministrazione di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg con omeprazolo oppure di atazanavir 400mg con lansoprazolo, induce una riduzione sostanziale della biodisponibilita' dell'atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir e' pH-dipendente. Il pantoprazolo, non deve essere somministrato contemporaneamenteall'atazanavir. Il principio attivo del farmaco e' metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. Non puo' essere esclusa un'interazione del pantoprazolo con altri farmaci o sostanze metabolizzate attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia, non sono state osservate interazioni clinicamente significative in test specifici con alcuni di questi farmaci. I test sono stati eseguiti con carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, digossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam, teofillina e un contraccettivo orale. Sebbene in studi clinici di farmacocinetica non si siano osservate interazioni durante la somministrazione concomitante di pantoprazolo e fenprocumone o warfarin, sono stati evidenziati alcuni casi isolati di variazioni del tempo di protrombina/INRdurante trattamento concomitante nel periodo successivo alla commercializzazione. Nei pazienti in trattamento con anticoagulanti cumarinici, si raccomanda di eseguire controlli del tempo di protrombina/INR dopo l'inizio, la fine o l'uso irregolare del pantoprazolo. Non sono state evidenziate interazioni con la somministrazione concomitante di antiacidi.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 30 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede condizioni speciali di conservazione.