pantoprazolo eg 14 compresse 40mg eg spa

Che cosa è pantoprazolo eg 14cpr 40mg?

Pantoprazolo eg compresse gastroresistenti prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Pantoprazolo eg risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa acida.
Contiene i principi attivi: pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pantoprazolo.
Codice AIC: 038440145 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Terapia di associazione con due antibiotici adatti per l'eradicazionedell' Helicobacter pylori e per la prevenzione della recidiva di ulcera peptica in pazienti affetti da ulcere associate all' Helicobacter pylori; ulcere duodenali; ulcere gastriche; esofagite da reflusso di grado moderato e grave; trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison ed altri disturbi associati ad ipersecrezione patologica di acido gastrico.

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Posologia

>>Adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta'. Esofagite da reflusso di grado moderato e grave: una compressa gastroresistente di pantoprazolo 40 mg al giorno. In casi individuali, soprattutto nei pazienti che non hanno risposto ad altri trattamenti, la dose puo' essere raddoppiata (quindi aumentata a due compresse gastroresistenti da 40 mg al giorno). >>Adulti. Terapia di eradicazione: nei pazienti positiviall' Helicobacter pylori ed affetti da ulcera gastrica e duodenale, imedici devono cercare di eradicare l'infezione ricorrendo ad una terapia di associazione. A seconda del grado di resistenza si raccomandanole seguenti associazioni per l'eradicazione dell' Helicobacter pylori: una compressa gastroresistente da 40 mg due volte al giorno + 1000 mg di amoxicillina due volte al giorno + 500 mg di claritromicina due volte al giorno; una compressa gastroresistente da 40 mg due volte al giorno + 400 - 500 mg di metronidazolo due volte al giorno + 250 - 500 mg di claritromicina due volte al giorno; una compressa gastroresistente da 40 mg due volte al giorno + 1000 mg di amoxicillina due volte algiorno + 400 - 500 mg di metronidazolo due volte al giorno. Si tengano in considerazione le linee guida ufficiali circa la resistenza batterica, la durata del trattamento e l'esatta prescrizione degli antibiotici. Ulcere gastriche e duodenali: se i pazienti non sono adatti alla terapia di associazione, ad es. il paziente e' risultato negativo per l' Helicobacter pylori, si applicano i seguenti dosaggi alla monoterapia con pantoprazolo 40 mg. Per le ulcere duodenali/gastriche la dose e' pari a una compressa gastroresistente da 40 mg al giorno. In casi individuali, soprattutto nei pazienti che non hanno risposto ad altri trattamenti, la dose puo' essere raddoppiata (quindi aumentata a due compresse gastroresistenti da 40 mg al giorno). Sindrome di Zollinger-Ellison: il trattamento a lungo termine della sindrome di Zolliger-Ellison e di altre condizioni ipersecretorie prevede una dose iniziale di 80mg/die (2 compresse gastroresistenti da 40 mg). Dopodiche' il dosaggio puo' essere aumentato o diminuito individualmente servendosi delle misurazioni della secrezioni acide gastriche come guida. Con dosaggi superiori a 80 mg/die, la dose deve essere suddivisa in due somministrazioni giornaliere. Un aumento temporaneo del dosaggio oltre 160 mg di pantoprazolo e' possibile, ma non deve essere mantenuto piu' a lungo diquanto necessario per ottenere un adeguato controllo dell'acidita' gastrica. La durata del trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison e di altre condizioni ipersecretorie non e' limitata e deve essere adattata alle esigenze cliniche. Pazienti con ridotta funzionalita' epatica: nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica la dose deve essere ridotta ad una compressa (40 mg di pantoprazolo) da somministrare a giorni alterni. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Pazienti anziani: non superare la dose giornaliera di 40 mg di pantoprazolo, tranne che nel caso della terapia di associazione per l'eradicazione dell' Helicobacter pylori , nella quale anche i pazienti anziani dovranno assumere pantoprazolo al dosaggio pieno (2 x 40 mg pro die) per 1 settimana. Bambini di eta' inferiore ai 12 anni: pantoprazolo non e' raccomandato per l'uso nei bambini di eta' inferiore ai 12 annia causa di dati insufficienti in questo gruppo d'eta'. Le compresse gastroresistenti non devono essere masticate o frantumate. Devono essere ingerite intere con dell'acqua. Nella terapia di associazione per l'eradicazione dell' Helicobacter pylori , la seconda compressa di pantoprazolo deve essere assunta prima del pasto serale. La terapia combinata per l'eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori viene somministrata nella maggior parte dei casi per 7 giorni e puo' essere prolungata per un massimo di 2 settimane. Se la continuazione del trattamento con pantoprazolo sembra indicata per assicurare la guarigione dell'ulcera si applichi la posologia prevista per le ulcere gastriche e duodenali. Le ulcere duodenali si risolvono generalmente entro due settimane. Se un trattamento di due settimane non e' sufficiente, la guarigione si verifica nella quasi totalita' dei casi, dopo altre 2 settimane di terapia. La durata richiesta per il trattamento di ulcere gastriche ed esofagite da reflusso e' in genere di 4 settimane. Se tale periodo non e' sufficiente, la guarigione si otterra' normalmente, prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane.

Effetti indesiderati

Si usa la seguente convenzione di frequenza per valutare gli effetti indesiderati. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia; trombocitopenia. Patologie del sistema immunitario. Molto raro: reazioni anafilattiche incluso lo shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e nutrizione. Non nota: ipomagnesiemia. Disturbi psichiatrici. Raro: depressione, allucinazioni, disorientamento e confusione, soprattutto in pazienti predisposti come pure aggravamento di questi sintomi se pre-esistenti. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea;non comune: capogiri; disturbi della vista (visione offuscata). Patologie gastrointestinali. Comune: disturbi all'addome superiore; diarrea; stipsi; flatulenza; non comune: nausea/vomito; raro: secchezza dellefauci. Patologie epatobiliari. Molto raro: grave danno epatocellularefino ad ittero con o senza insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. non comune: reazioni allergiche come prurito e rash cutaneo; molto raro: orticaria; angioedema, gravi reazionicutanee come Sindrome di Stevens- Johnson; eritema multiforme, sindrome di Lyell; reazione di fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale; raro: artralgia; molto raro: mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione. Molto raro: edema periferico. Esami diagnostici. Molto raro: aumento degli enzimi epatici (transaminasi, gamma GT); aumento dei trigliceridi; aumento della temperatura corporea; ipersodiemia negli anziani.

Indicazioni

Terapia di associazione con due antibiotici adatti per l'eradicazionedell' Helicobacter pylori e per la prevenzione della recidiva di ulcera peptica in pazienti affetti da ulcere associate all' Helicobacter pylori; ulcere duodenali; ulcere gastriche; esofagite da reflusso di grado moderato e grave; trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison ed altri disturbi associati ad ipersecrezione patologica di acido gastrico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il medicinale non deve essere usato nella terapia di associazione perl'eradicazione di Helicobacter pylori in pazienti con grave disfunzione epatica: non vi e' infatti esperienza clinica relativamente all'efficacia e alla sicurezza d'impiego della terapia di associazione in questi pazienti; ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o dei farmaci usati in associazione; come gli altri inibitori della pompa protonica, non deve essere cosomministrato con atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: maltitolo (E 965), crospovidone tipo B, carmellosa sodica, sodio carbonato anidro (E 500), calcio stearato. Rivestimento della compressa: alcool polivinilico, talco (E 553b), titanio diossido (E 171), macrogol 3350, lecitina di soia (E 322), ferro ossido giallo (E 172), sodio carbonato anidro (E 500), acido metacrilico- etile acrilato copolimero (1:1), trietile citrato (E 1505).

Avvertenze

Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison o altri disturbi ipersecretori che richiedono trattamenti a lungo termine, il pantoprazolo -come nel caso di tutti gli altri farmaci inibitori della secrezione acida, puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina)a causa della ipocloridria o dell'acloridria. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione nel caso si manifestino sintomi clinici associati. In presenza di sintomi premonitori (ad es. significativo calo ponderale non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e nel caso in cui si sospetti o sia diagnosticata un'ulcera gastrica, e' necessario escluderne la natura maligna poiche' iltrattamento con pantoprazolo puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. Se i sintomi persistono per oltre 4 settimane nonostante un adeguato trattamento si consideri la necessita' di effettuare ulteriori accertamenti. Nei pazienti con grave compromissione epatica e' necessario adattare il dosaggio. Nei pazienti con grave compromissione epatica e' necessario eseguire un controllo regolare degli enzimi epatici durante il trattamento, soprattutto nel caso di trattamenti a lungo termine. L'aumento di questi enzimi impone l'interruzione del trattamento. La diminuita acidita' gastrica, dovuta a qualsiasi ragione - inclusi gli inibitori della pompa-protonica - aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastro-intestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l'acidita' comporta un modesto aumento del rischio di infezioni gastrointestinali, come Salmonella e Campylobacter. A tutt'oggi non vi sono esperienze con il trattamento dei bambini al di sotto dei 12 anni d'eta'. Questo medicinale contiene maltitolo. I pazienti con rari disturbi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono prendere questo medicinale. Rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale: gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, sopratutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. Ipomagnesiemia: e' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come pantoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare iltrattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).

Gravidanza e Allattamento

L'esperienza clinica nelle donne in gravidanza e' limitata. Negli studi sulla riproduzione animale sono stati osservati segni di leggera fetotossicita'. La prescrizione alle donne in gravidanza deve avvenire con cautela. Non si hanno dati sull'escrezione del pantoprazolo nel latte umano. Durante l'allattamento le compresse di pantoprazolo devono essere usate solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischiopotenziale per il feto o per il bambino.

Interazioni con altri prodotti

Pantoprazolo puo' ridurre l'assorbimento di farmaci la cui biodisponibilita' e' pH-dipendente (ad es. ketoconazolo o itraconazolo). E' stato dimostrato che la co-somministrazione di atazanavir 300 mg/ritonavir100 mg con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) o atazanavir 400 mgcon lansoprazolo (60 mg in dose singola) in volontari sani ha determinato una riduzione sostanziale della biodisponibilita' di atazanavir. L'assorbimento dell'atazanavir dipende dal pH. Per questa ragione gli inibitori della pompa protonica, compreso il pantoprazolo, non devono essere co-somministrati con atazanavir. Il principio attivo di pantoprazolo viene metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. Non possono essere escluse interazioni con altri medicinali o sostanze metabolizzate attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia non si sono osservate interazioni clinicamente significative in seguito a test specifici su alcuni di questi farmaci o sostanze. Sono stati eseguiti test su carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, digossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina,fenitoina, piroxicam, teofillina e un contraccettivo orale. Anche se nell'ambito di studi clinici di farmacocinetica non sono state osservate interazioni tra pantoprazolo e fenprocumone o warfarin, dopo la commercializzazione sono stati segnalati pochi casi isolati di modificazioni del tempo di protrombina/INR durante il trattamento concomitante con queste sostanze. Il monitoraggio del tempo di protrombina/INR vienepertanto raccomandato nei pazienti in trattamento con anticoagulanti cumarinici dopo l'inizio, la conclusione o durante l'impiego irregolare di pantoprazolo. Inoltre non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. Nell'ambito di studi di interazione cinetica negli umani, il pantoprazolo e' stato somministrato inassociazione a determinati antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.