oxaliplatino win*ev 1fl 100mg oxaliplatino winthrop pharm.italia srl

Che cosa è oxaliplatino win ev 1fl 100mg?

Oxaliplatino win preparazione iniettabile prodotto da winthrop pharm.italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Oxaliplatino win risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antineoplastici, composti del platino.
Contiene i principi attivi: oxaliplatino
Composizione Qualitativa e Quantitativa: oxaliplatino.
Codice AIC: 037803020 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

In associazione con 5 fluorouracile (5 FU) e acido folinico (AF) per:trattamento adiuvante del cancro al colon di stadio III (C di Duke) dopo resezione completa del tumore primario; trattamento del cancro colorettale metastatico.

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Posologia

La preparazione di soluzioni iniettabili di agenti citotossici deve essere effettuata da personale specializzato e appositamente addestrato, che conosca i medicinali utilizzati e che operi in condizioni tali da garantire l'integrita' del medicinale, la protezione dell'ambiente e, in particolare, la protezione del personale addetto alla manipolazione del medicinale, in accordo con le procedure dell'ospedale. Tutto cio' richiede un locale di preparazione riservato a questo scopo. In questo locale e' proibito fumare, mangiare o bere. >>Adulti: 85 mg/m^2, per infusione endovenosa ripetuto ogni 2 settimane per 12 cicli (6 mesi). La dose consigliata nel trattamento del cancro colorettale metastatico e' 85 mg/m^2 ripetuta ogni due settimane, per infusione endovenosa. La dose deve essere modificata in funzione della tollerabilita'. La somministrazione deve sempre precedere quella delle fluoropirimidine cioe' il 5 fluorouracile (5 FU). Somministrare in infusione endovenosa della durata di 2-6 ore, in 250-500ml di una soluzione glucosata al 5%(50 mg/ml) in modo da ottenere una concentrazione tra 0,2 mg/ml e 0,70 mg/ml; 0,70 mg/ml e' la concentrazione piu' elevata nella pratica clinica per una dose di oxaliplatino di 85 mg/m^2. Il prodotto e' stato utilizzato in prevalenza in associazione ad un'infusione continua di 5fluorouracile (5 FU). Per il trattamento ogni due settimane, sono stati usati schemi di trattamento di 5 fluorouracile (5 FU) che hanno associato bolo e infusione continua. >>Soggetti con funzionalita' renale compromessa. Non e' stato studiato in pazienti con grave alterazione della funzionalita' renale. Nei pazienti con alterazione della funzionalita' renale moderata, si deve iniziare il trattamento con la dose consigliata normalmente. Non e' necessario modificare la dose nei pazienti con alterazione della funzionalita' renale lieve. >>Soggetti con insufficienza epatica. Non e' richiesto nessun aggiustamento specifico della dose per i pazienti con test della funzionalita' epatica anormale.>>Anziani. Non e' richiesto nessun adattamento specifico della dose. >>Pazienti in eta' pediatrica. Non ci sono dati rilevanti relativi all'uso nei bambini; l'attivita' di oxaliplatino in monoterapia non e' stata determinata nei pazienti in eta' pediatrica affetti da tumori solidi. >>Modo di somministrazione. Somministrare per infusione endovenosa. Non richiede iperidratazione. Oxaliplatino, diluito in 250-500 ml disoluzione glucosata al 5% (50 mg/ml) in modo da ottenere una concentrazione non inferiore a 0,2 mg/ml, deve essere infuso tramite una lineavenosa centrale o una vena periferica in un tempo di 2-6 ore. L'infusione deve sempre precedere la somministrazione di 5 fluorouracile (5 FU). In caso di travaso, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente. Il prodotto deve essere ricostituito e poi ulteriormente diluito prima dell'uso. Per ricostituire e poi diluire il medicinale liofilizzato deve essere utilizzata solo soluzione glucosata al 5% (50 mg/ml).

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi piu' frequenti sono stati di tipo gastrointestinale (diarrea, nausea, vomito e mucositi), ematologico (neutropenia, trombocitopenia) e neurologico (neuropatia sensoriale periferica acuta e che aumenta con il dosaggio). >>Studi clinici. Molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 =1/1000 =1/10000 >Post-marketing (frequenza non nota): sindrome emolitico-uremica. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche, allergie. Patologie del sistema nervoso: la tossicita' che limita la somministrazione e' di tipo neurologico. Comprende una neuropatia sensoriale periferica caratterizzata da disestesie e/o parestesie delle estremita' accompagnate omeno da crampi, spesso scatenate dal freddo. Sono state segnalate reazioni neurosensoriali acute. Di solito si manifestano come parestesia transitoria, disestesia e ipoestesia. Sono stati occasionalmente osservati altri sintomi come spasmo della mandibola/crampi muscolari/contrazioni muscolari involontarie/spasmi muscolari/mioclono, coordinazione anormale/andatura anormale/atassia/alterazioni dell'equilibrio/oppressione alla gola o al petto/pressione/disagio/dolore. In aggiunta, possono essere associate disfunzioni del nervo cranico anche come evento isolato come ptosi, diplopia, afonia/disfonia/raucedine, qualche volta descritta come paralisi delle corde vocali, sensazione di lingua anormale o disartria, talvolta descritta come afasia, nevralgia trigeminale/dolore facciale/dolore agli occhi, diminuzione della vista, alterazioni del campo visivo. Sono stati segnalati altri sintomi neurologici come disartria, perdita del riflesso tendineo profondo e segno di Lhermittes. Sono stati segnalati casi isolati di neurite ottica. >>Post-marketing (frequenza non nota): convulsioni. Patologie gastrointestinale: nausea, diarrea, vomito, mucosite/stomatite. Patologie epatobiliari. Molto raro (< 1/10000): sindrome da ostruzione sinusoidale epatica, notaanche come malattia veno-occlusiva del fegato, o manifestazioni patologiche correlate a tale alterazione epatica, che comprendono peliosi epatica, iperplasia nodulare rigenerativa, fibrosi perisinusoidale. Le manifestazioni cliniche possono essere ipertensione portale e/o aumento delle transaminasi. Patologie renali ed urinarie. Molto raro: necrosi tubulare acuta, nefrite interstiziale acuta e insufficienza renale. acuta.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono finora disponibili informazioni sulla sicurezza d'impiego dioxaliplatino in gravidanza. In studi sugli animali si e' osservata tossicita' riproduttiva. Di conseguenza non e' raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. L'uso deve essere preso in considerazione solo con il consenso della paziente e dopo averla informata in modo adeguato sul rischio per il feto. Devono essere utilizzati metodi contraccettivi appropriati durante e dopo la fine della terapia, per le donne fino a 4 mesi dopo la fine della terapia e fino a 6 mesi per gli uomini. Non e' stata studiata l'escrezione nel latte materno. E' controindicato durante l'allattamento al seno. Puo' dare sterilita'.

Indicazioni

In associazione con 5 fluorouracile (5 FU) e acido folinico (AF) per:trattamento adiuvante del cancro al colon di stadio III (C di Duke) dopo resezione completa del tumore primario; trattamento del cancro colorettale metastatico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a oxaliplatino o all'eccipiente. Allattamento. Pazienti che presentano mielosoppressione antecedente all'inizio del primo ciclo, come evidenziato in condizioni di conta basale da neutrofili < 2x10^9 /l e/o conta piastrinica <100x10^9 /l. Pazienti che soffrono diuna neuropatia sensoriale periferica con alterazione funzionale antecedente al primo ciclo. Funzionalita' renale gravemente compromessa (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min).

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato.

Avvertenze

Utilizzare esclusivamente dai reparti specializzati di oncologia e somministrare sotto la supervisione di un medico oncologo qualificato. Acausa delle limitate informazioni sulla sicurezza nei pazienti con funzionalita' renale moderatamente compromessa, la sua somministrazione deve essere considerata dopo una valutazione del rapporto beneficio/rischio per il paziente. Monitorare, molto attentamente, la funzionalita' renale e la dose deve essere aggiustata in base alla tossicita'. I pazienti con anamnesi di manifestazioni allergiche a prodotti contenenti platino devono essere osservati per l'eventuale comparsa di sintomi allergici. In caso di comparsa di manifestazioni di tipo anafilattico all'oxaliplatino, l'infusione deve essere immediatamente interrotta e deve iniziare un trattamento sintomatico appropriato. In questi pazienti una nuova somministrazione di oxaliplatino e' controindicata. In caso di travaso, l'infusione deve essere interrotta immediatamente e si deve iniziare un trattamento sintomatico locale. La tossicita' neurologica del prodotto deve essere monitorata attentamente, in particolare nel caso di associazione con altri medicinali che presentano una tossicita' neurologica particolare. Un esame neurologico deve essere effettuato prima di ogni somministrazione e periodicamente in seguito. Nei pazienti che presentano delle disestesie faringolaringee acute, duranteo nelle ore che seguono l'infusione di due ore, la successiva infusione di oxaliplatino deve essere effettuata in sei ore. In caso di comparsa di sintomi neurologici (parestesie, disestesie), la dose di oxaliplatino deve essere aggiustata in funzione della durata e della gravita' di questi sintomi, con le seguenti raccomandazioni: nel caso in cui i sintomi durino piu' di 7 giorni e siano dolorosi, la dose di oxaliplatino per il trattamento seguente deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m^2 (nel metastatico) o 75 mg/m^2 (nella terapia adiuvante); se le parestesie, senza disturbo funzionale, persistono fino all'inizio del cicloseguente, la dose di oxaliplatino successiva deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m^2 (nel metastatico) o 75 mg/m^2 (nella terapia adiuvante);nel caso in cui le parestesie con disturbo funzionale persistano finoall'inizio del ciclo seguente il trattamento deve essere interrotto; nel caso in cui si constati un miglioramento dei sintomi dopo l'interruzione del trattamento con oxaliplatino, la ripresa della terapia puo'essere considerata. Parestesie moderate localizzate o parestesie che possono interferire con le attivita' funzionali possono persistere fino a 3 anni dopo la fine del trattamento adiuvante. Le manifestazioni di tossicita' gastrointestinale, quali nausea e vomito, giustificano untrattamento antiemetico profilattico e/o curativo. Diarrea/vomito gravi possono causare disidratazione, ileo paralitico, ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e insufficienza renale, in particolare in caso di somministrazione concomitante di oxaliplatino e 5 fluorouracile (5 FU). In caso di tossicita' di tipo ematologico (neutrofili < 1,5x10^9 /l o piastrine < 50x10^9 /l), deve essere ritardato il ciclo seguente di terapia fino al ritorno dei valori ematologici a valori accettabili. Deve essere effettuata una completa conta del sangue con formula leucocitaria prima di iniziare il trattamento con oxaliplatino e prima di ogni nuovo ciclo. Se si presenta mucosite/stomatite con o senza neutropenia, il trattamento seguente deve essere rimandato fino a che la mucosite/stomatite e' di grado 1 o inferiore e/o fino a che la conta dei neutrofili e' >= 1,5x10^9 /I. Per oxaliplatino somministrato in associazione a 5 fluorouracile (5 FU) (con o senza acido folinico (AF)), bisogna comunque effettuare l'usuale aggiustamento di dose per il 5 fluorouracile (5 FU) in relazione alla tossicita' di quest'ultimo. In caso di comparsa di diarrea di grado 4, di neutropenia di grado 3 o 4 (neutrofili < 1,0x10^9 /l) o di trombocitopenia di grado 3 o 4 (piastrine < 50x10^9 /l), bisogna ridurre da 85 a 65 mg/m^2 (nel metastatico) o 75 mg/m2 (nella terapia adiuvante) la dose di oxaliplatino ed in aggiunta adattare quella di 5 fluorouracile (5 FU). In caso di sintomi respiratori inspiegati quali, tosse non produttiva, dispnea,crepitii o infiltrati polmonari radiologici, si deve interrompere il trattamento con oxaliplatino, fino a quando ulteriori indagini polmonari escludano una malattia polmonare interstiziale. In caso di alterazione dei test di funzionalita' epatica o di ipertensione portale, che non deriva ovviamente da metastasi epatiche, si deve pensare a casi molto rari di alterazioni vascolari epatiche indotte dal farmaco. Negli studi preclinici con oxaliplatino sono stati osservati effetti genotossici. I pazienti maschi trattati non devono concepire un figlio durantee fino a sei mesi dopo la fine della terapia e di chiedere un parere riguardo alla conservazione di liquido seminale prima del trattamento poiche' oxaliplatino puo' portare a sterilita' che puo' essere irreversibile. Le donne devono evitare la gravidanza durante il trattamento edevono usare un efficace metodo contraccettivo.

Gravidanza e Allattamento

Non sono finora disponibili informazioni sulla sicurezza d'impiego dioxaliplatino in gravidanza. In studi sugli animali si e' osservata tossicita' riproduttiva. Di conseguenza non e' raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. L'uso deve essere preso in considerazione solo con il consenso della paziente e dopo averla informata in modo adeguato sul rischio per il feto. Devono essere utilizzati metodi contraccettivi appropriati durante e dopo la fine della terapia, per le donne fino a 4 mesi dopo la fine della terapia e fino a 6 mesi per gli uomini. Non e' stata studiata l'escrezione nel latte materno. E' controindicato durante l'allattamento al seno. Puo' dare sterilita'.

Interazioni con altri prodotti

Non si e' osservata nessuna modifica del livello d'esposizione al 5 fluorouracile (5 FU) nei pazienti che hanno ricevuto un'unica dose di 85 mg/m^2 di oxaliplatino immediatamente prima della somministrazione di 5 fluorouracile (5 FU). In vitro non si e' osservato alcuno spiazzamento significativo del legame di oxaliplatino alle proteine plasmatiche con i seguenti farmaci: eritromicina, salicilati, granisetron, paclitaxel e sodio valproato.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione. Soluzione ricostituita: deve essere diluita immediatamente. Preparazione perinfusione: conservare a 2-8 gradi C per non piu' di 24 ore. Esaminarevisivamente prima dell'uso. Devono essere utilizzate soltanto le soluzioni limpide, senza particelle. Il medicinale e' da usarsi una sola volta. Tutte le soluzioni non utilizzate devono essere eliminate.