omeprazolo sa*14cps 20mg omeprazolo sandoz spa

Che cosa è omeprazolo sa 14cps 20mg?

Omeprazolo sa capsule rigide gastrores prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Omeprazolo sa risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto omeprazolo sand 14cps 20mg

E' utilizzato per la cura di farmaco per l'ulcera peptica e per il reflusso gastroesofageo (gord),inibitore della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: omeprazolo
Codice AIC: 037872052 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento e prevenzione delle recidive dell'esofagite da reflusso. Eradicazione dell'Helicobacter pylori in pazienti con ulcere peptiche associate, in combinazione con appropriati regimi antibatterici. Trattamento e prevenzione delle recidive di ulcere duodenali. Trattamento delle ulcere gastriche benigne. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS. La prevenzione delle recidive delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS e' limitata ai pazienti con precedente anamnesi di queste condizioni. Sindrome di Zollinger-Ellison.

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Posologia

Trattamento dell'esofagite da reflusso: la dose abituale e' 20 mg unavolta al giorno: la durata del trattamento e' di 4-8 settimane. In casi gravi/recidivi, la dose di omeprazolo puo' essere aumentata fino a 40 mg una volta la giorno. Trattamento di mantenimento dell'esofagite da reflusso per la prevenzione delle recidive: la dose abituale varia da 10 e 20 mg in base alla risposta clinica. Poiche' l'esperienza clinica nei bambini e' limitata, l'omeprazolo deve essere impiegato solo nei bambini con grave esofagite da reflusso resistente ad altre misure terapeutiche e il trattamento deve essere iniziato da un pediatra ospedaliero. La costante misurazione del pH e la genotipizzazione (riguardo allo stato del CYP 2C19) puo' essere svolta, quando appropriata, perdeterminare il regime terapeutico ottimale. Deve essere utilizzata laseguente dose (equivalente a circa 1 mg/kg/giorno): peso da 10 kg a 20 kg: 10 mg/giorno; peso maggiore di 20 kg: 20 mg/giorno. La durata del trattamento varia di solito da 4 a 8 settimane e non deve superare le 12 settimane a causa della mancanza di dati sull'utilizzo a lungo termine in questo gruppo di eta'. Pazienti con ulcere peptiche dovute adinfezione da Helicobacter pylori ricevono una terapia di eradicazionecon appropriate combinazioni di antibiotici a dosaggi adeguati. La scelta di un regime deve essere basato sulle linee guida terapeutiche e sulle caratteristiche particolari del paziente. E' stato utilizzato l'omeprazolo 20 mg piu' 2 antibiotici due volte al giorno per 1 settimana, per es omeprazolo 20 mg, amoxicillina 1000mg, claritromicina 500 mgtutti bd: omeprazolo 20 mg, claritromicina 250 mg, metronidazolo 400-500 mg tutti bd (vedere paragrafo 5.1). Per evitare lo sviluppo di resistenza, la durata del trattamento non deve essere ridotta. Una terapia combinata che includa il metronidazolo non deve essere considerata come prima scelta a causa del potenziale carcinogenico del metronidazolo e, se utilizzato, il trattamento deve essere limitato a meno di 10 giorni. Nei pazienti con ulcere attive: una estensione della terapia con omeprazolo in monoterapia. L'omeprazolo in monoterapia e' utilizzatosolo se la terapia di eradicazione non e' indicata o non ha avuto successo (es. ulcere che sono ancora attive dopo adeguato regime di eradicazione). Trattamento delle ulcere duodenali. La dose abituale e' 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' 2-4 settimane. Prevenzione delle recidive delle ulcere duodenali: 10 mg una volta al giorno. Trattamento delle ulcere gastriche benigne: la dose abituale e' 20 mg una volta la giorno; la durata del trattamento e' 4-8 settimane. In casi gravi/recidive di ulcere gastriche e duodenali la dose di omeprazolo puo' essere aumentata a 40 mg una volta al giorno. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS. La dose abitualee' 20 mg al giorno. La durata del trattamento e' da 4 a 8 settimane. Trattamento di mantenimento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS per la prevenzione delle recidive nei pazienti con anamnesidi queste condizioni. La dose abituale e' 20 mg al giorno. Sindrome di Zollinger-Ellison: la dose deve essere adattata individualmente e continuata sotto una supervisione specialistica fino a quando clinicamente indicato. La dose iniziale raccomandata e' 60 mg una volta al giorno. Le dosi superiori agli 80 mg al giorno devono essere divise e somministrate due volte al giorno. Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison, il trattamento non e' soggetto a un limite di tempo. Non e' richiesto un aggiustamento della dose negli anziani. L'omeprazolo non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore ai 2 anni. L'aggiustamento della dose non e' richiesto in pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Poiche' la biodisponibilita' e l'emivita possono aumentare nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, potrebbe essere necessario adattare la dose con una dose giornaliera massima di 20 mg. Le capsule devono essere ingoiate intere con sufficiente liquido. NON devono essere masticate o triturate. Nei pazienti condifficolta' di deglutizione, le capsule possono essere aperte e il contenuto ingoiato da solo o sospeso in una piccola quantita' di succo di frutta o yogurt dopo aver mescolato leggermente.

Effetti indesiderati

Frequenze: molto comune(>=1/10); comune(>=1/100 =1/1,000 =1/10,000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'utilizzo dell'omeprazolo durante la gravidanza e l'allattamento richiede un'attenta valutazione rischio-beneficio. Limitati studi epidemiologici non indicano effetti avversi sulla gravidanza o aumenti della percentuale generale di malformazione, ma non ci sono informazioni relative a singole anomalie. Nei ratti, l'omeprazolo e i suoi metaboliti sono escreti nel latte. La concentrazione di omeprazolo nel latte materno umano raggiunge approssimativamente il 6% della concentrazione plasmatica massima nella madre, ma non e' noto se questo puo' influire sul bambino.

Indicazioni

Trattamento e prevenzione delle recidive dell'esofagite da reflusso. Eradicazione dell'Helicobacter pylori in pazienti con ulcere peptiche associate, in combinazione con appropriati regimi antibatterici. Trattamento e prevenzione delle recidive di ulcere duodenali. Trattamento delle ulcere gastriche benigne. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS. La prevenzione delle recidive delle ulcere gastriche e duodenali correlate ai FANS e' limitata ai pazienti con precedente anamnesi di queste condizioni. Sindrome di Zollinger-Ellison.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato in pazienti con ipersensibilita' all'omeprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Bambini di eta' inferiore ai 2 anni.Uso contemporaneo di erba di S.Giovanni/iperico o atazanavir solfato.Una terapia combinata con claritromicina non deve essere impiegata nei pazienti con compromissione epatica.

Avvertenze

Prima di iniziare il trattamento: nei pazienti malati di ulcera peptica, lo status di Helicobacter pylori deve essere determinato se rilevante. Nei pazienti positivi a Helicobacter pylori, l'obiettivo primario, laddove possibile, deve essere l'eliminazione del batterio attraverso una terapia di eradicazione. Se si sospetta un'ulcera gastrica, si deve escludere la possibilita' di un tumore maligno prima di iniziare l'omeprazolo, poiche' il trattamento puo' attenuare i sintomi e ritardare la diagnosi. La diagnosi di esofagite da reflusso deve essere confermata per via endoscopica. Per garantire una migliore efficacia del trattamento delle ulcere correlate ai FANS, si deve fortemente considerare l'interruzione dell'agente causativo. Il trattamento di mantenimento delle ulcere associate all'assunzione di FANS deve essere limitato ai pazienti con una precedente anamnesi di lesioni gastroduodenali. La diminuzione dell'acidita' gastrica aumenta le conte gastriche dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con medicinali antiacidi porta a un rischio leggermente aumentato di infezioni gastrointestinali, quali Salmonella e Campylobacter. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica, i valori degli enzimi epatici devono essere controllati periodicamente durante iltrattamento con omeprazolo. Durante il trattamento combinato si deve prestare cautela nei pazienti con disfunzione renale o epatica. L'utilizzo con la claritromicina e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica. Questo medicinale contiene saccarosio e i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza della saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Questo prodotto contiene paraidrossibenzoati e puo' causare reazioni allergiche (eventualmente tardive). Durata della terapia: a causa dei limitati dati sulla sicurezza per i pazienti in trattamento di mantenimento per piu' di un anno, un regolare controllo del trattamento e una accurata valutazione rischio/beneficio devono essere eseguite nell'utilizzo a lungo termine che supera 1 anno. Potenziali interazioni: durante regimi concomitanti con omeprazolo e altri medicinali (per le ulcere correlate ai FANS o per una terapia di eradicazione) si deve prestare cautela quando si somministrano medicinali supplementari poiche' si possono verificare delle interazioni. Questo e' particolarmente importante con i medicinali che hanno un ristretto indice terapeutico come il warfarin e la fenitoina. I livelli di questi devono essere misurati, in quanto potrebbe essere necessaria una riduzione della dose. I livelli di ciclosporina possonoaumentare e quindi i livelli plasmatici devono essere monitorati. Sebbene non noti con l'omeprazolo per via orale, sono stati riportati cecita' e sordita' con la forma iniettabile; pertanto, in pazienti gravemente malati, si raccomanda il monitoraggio della vista e dell'udito.

Gravidanza e Allattamento

L'utilizzo dell'omeprazolo durante la gravidanza e l'allattamento richiede un'attenta valutazione rischio-beneficio. Limitati studi epidemiologici non indicano effetti avversi sulla gravidanza o aumenti della percentuale generale di malformazione, ma non ci sono informazioni relative a singole anomalie. Nei ratti, l'omeprazolo e i suoi metaboliti sono escreti nel latte. La concentrazione di omeprazolo nel latte materno umano raggiunge approssimativamente il 6% della concentrazione plasmatica massima nella madre, ma non e' noto se questo puo' influire sul bambino.

Interazioni con altri prodotti

Uso concomitante controindicato: a causa di una potenziale riduzione clinicamente significativa delle concentrazioni plasmatiche dell'omeprazolo, l'erba di S. Giovanni non deve essere utilizzata contemporaneamente all'omeprazolo. A causa della riduzione dei livelli di esposizione di atazanavir solfato, atazanavir non deve essere somministrato contemporaneamente all'omeprazolo. A causa dell'aumento delle concentrazioni plasmatiche dell'omeprazolo e della claritromicina durante la somministrazione concomitante, la terapia di combinazione con la claritromicina non deve essere utilizzata nei pazienti con compromissione epatica. L'omeprazolo e' metabolizzato nel fegato attraverso le isoforme delcitocromo P450 (principalmente CYP 2C19, S-mefenitoina idrossilasi) einibisce gli enzimi della sottofamiglia CYP2C (CYP 2C19 e CYP 2C9) e puo' ritardare l'eliminazione di altri principi attivi metabolizzati da questi enzimi. Questo e' stato osservato per la fenitoina e il warfarin e per le benzodiazepine, quali diazepam, triazolam e flurazepam. Si raccomanda il monitoraggio periodico dei pazienti che assumono warfarin o fenitoina e puo' essere necessaria una riduzione della dose di warfarin o di fenitoina. Altri principi attivi che possono essere influenzati sono l'esabarbitale, il citalopram, l'imipramina e la clomipramina. L'omeprazolo puo' inibire il metabolismo epatico del disulfiram con alcuni casi, probabilmente collegati, di rigidita' muscolare. Aumento delle concentrazioni plasmatiche: ci sono dati contraddittori sull'interazione dell'omeprazolo con la ciclosporina. Pertanto, i livelli plasmatici della ciclosporina devono essere monitorati in quei pazientitrattati con l'omeprazolo, poiche' e' possibile un aumento dei livelli di ciclosporina. Aumento dell'assorbimento: il trattamento contemporaneo con omeprazolo e digossina in soggetti sani ha portato a un aumento del 10% della biodisponibilita' della digossina come conseguenza dell'incremento del pH gastrico. Diminuzione dell'assorbimento: a causa della diminuzione dell'acidita' intragastrica, l'assorbimento del ketoconazolo o dell'itraconazolo puo' essere ridotto durante il trattamento con l'omeprazolo. L'omeprazolo puo' ridurre l'assorbimento orale della vitamina B12. Questo deve essere tenuto in considerazione nei pazienti con livelli basali bassi sottoposti a un trattamento a lungo termine con l'omeprazolo. Non vi sono evidenze di un'interazione dell'omeprazolo con caffeina, propranololo, teofillina, metoprololo, lidocaina, chinidina, fenacetina, estradiolo, amoxicillina, budesonide, diclofenac, metronidazolo, naprossene, piroxicam o antiacidi. L'assorbimento dell'omeprazolo non e' influenzato dall'alcool.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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