omeprazolo distr*500cps 10mg omeprazolo distriquimica s.a.

Che cosa è omeprazolo distr 500cps 10mg?

Omeprazolo eg capsule rigide gastrores prodotto da distriquimica s.a.
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Omeprazolo eg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori selettivi della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: omeprazolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: omeprazolo.
Codice AIC: 034866525 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcere duodenali. Ulcere gastriche benigne. Esofagite da reflusso. Grave esofagite da reflusso in bambini oltre i 2 anni di eta'. Terapia di mantenimento di esofagite da reflusso per prevenire le recidive. Sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali causate da FANS. Terapia di mantenimento delle ulcere gastriche eduodenali causate da FANS per prevenire le recidive. Trattamento sintomatico dei disturbi da reflusso gastroesofageo. In combinazione con un'appropriata terapia antibatterica per l'eradicazione dell'H. pylori in pazienti con ulcere peptiche associate ad H. pylori.

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Posologia

Ulcere duodenali: 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' di 2-4 settimane. Ulcere gastriche benigne: 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' di 4-8 settimane. Esofagite da reflusso: 20 mg una volta al giorno. La durata del trattamento e' di 4-8 settimane. In casi isolati di ulcere duodenali, ulcere gastriche benigne ed esofagiti da reflusso, la dose di omeprazolo puo' essere aumentata a 40 mg una volta al giorno. La monoterapia con omeprazolo da solo, nelle ulcere gastriche e duodenali, deve essere usata solo nei pazienti per i quali la terapia di eradicazione non e' indicata. Bambini sopra i 2 anni di eta' con grave esofagite da reflusso: utilizzare solo nei bambini con grave esofagite da reflusso, resistente ad altre misure terapeutiche. Il trattamento deve essere iniziato da un pediatra ospedaliero. Possono essere eseguite, se appropriate, misurazioni continue di pH e genotipo (riferito allo stato del CYP 2C19) per ottimizzare larisposta terapeutica. Bambini di peso da 10 kg a 20 kg: 10 mg/die. Bambini di peso superiore a 20 kg: 20 mg/die. Approssimativamente 1 mg/kg/die. La durata del trattamento solitamente varia da 4 a 8 settimane,e non deve superare le 12 settimane per l'insufficienza di dati sull'uso a lungo termine in questo gruppo di eta'. Trattamento di mantenimento per la prevenzione delle recidive del reflusso esofageo: da 10 a 20 mg in relazione alla risposta clinica. Sindrome di Zollinger-Ellison: 60 mg una volta al giorno. Con dosi superiori a 80 mg al giorno, la dose deve essere divisa e data due volte al giorno. In pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison il trattamento non e' soggetto a limiti ditempo. Trattamento di ulcere gastriche e duodenali causate da FANS: 20 mg al giorno. La durata del trattamento varia da 4 a 8 settimane. Terapia di mantenimento di ulcere gastriche e duodenali causate da FANS per prevenire le recidive: 20 mg al giorno. Trattamento sintomatico dei disturbi da reflusso gastroesofageo: da 10 a 20 mg al giorno in relazione alla risposta clinica. La durata del trattamento varia da 2 a 4 settimane. Se il paziente non ottiene alcun miglioramento dei sintomi dopo 2 settimane di trattamento, devono essere eseguiti ulteriori esami. Pazienti con ulcere gastro-duodenali causate da infezione da H. pylori devono essere trattati con una terapia di eradicazione, con appropriate combinazioni di antibiotici e con adeguati regimi posologici. Lascelta di un regime adeguato si deve basare sulla tollerabilita' del paziente e su linee guida terapeutiche. Sono state testate le seguenticombinazioni: omeprazolo 20 mg, amoxicillina 1000 mg, claritromicina 500 mg, tutti due volte al giorno; omeprazolo 20 mg, claritromicina 250 mg, metronidazolo 400-500 mg, tutti due volte al giorno. La durata del trattamento per l'eradicazione e' di 1 settimana. Per evitare l'insorgere di resistenza la durata del trattamento non deve essere ridotta. In pazienti con ulcere attive si puo' avere un prolungamento della terapia con omeprazolo come monoterapia in accordo alla posologia e durata del trattamento sopra indicati. Pazienti anziani e pazienti con insufficienza renale: non e' richiesta una modifica del dosaggio. Insufficienza epatica: poiche' la biodisponibilita' e l'emivita possono aumentare nei pazienti con una funzione epatica compromessa, la massima dose giornaliera deve essere limitata a 20 mg. Le capsule gastroresistenti devono essere inghiottite intere con liquido sufficiente (es. 1 bicchiere d'acqua) prima di un pasto (es. prima di colazione o cena) a stomaco vuoto. Per adulti e bambini con difficolta' ad ingoiare capsule ma in grado di ingoiare cibi semi-solidi: possono essere aperte e il contenuto sospeso in un cucchiaio da tavola contenente acqua non gassata o un liquido con un basso pH, come un succo di frutta. La sospensione deve essere somministrata il prima possibile, entro 30 minuti al massimo.

Effetti indesiderati

Patologie gastrointestinali. Comune (>1/100 1/10.000 1/1.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOStudi epidemiologici limitati indicano che non si verificano effetti collaterali in gravidanza o aumenti di malformazioni in generale. Comunque, ci sono informazioni insufficienti rispetto alle anormalita' specifiche. Nei ratti, l'omeprazolo e i suoi metaboliti sono escreti nel latte. Esistono dati insufficienti circa l'esposizione dei bambini allattati al seno. La concentrazione di omeprazolo nel latte materno umano risulta essere circa il 6% della concentrazione plasmatica massima nella madre. L'uso di omeprazolo durante la gravidanza e l'allattamentorichiede un'accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio.

Indicazioni

Ulcere duodenali. Ulcere gastriche benigne. Esofagite da reflusso. Grave esofagite da reflusso in bambini oltre i 2 anni di eta'. Terapia di mantenimento di esofagite da reflusso per prevenire le recidive. Sindrome di Zollinger-Ellison. Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali causate da FANS. Terapia di mantenimento delle ulcere gastriche eduodenali causate da FANS per prevenire le recidive. Trattamento sintomatico dei disturbi da reflusso gastroesofageo. In combinazione con un'appropriata terapia antibatterica per l'eradicazione dell'H. pylori in pazienti con ulcere peptiche associate ad H. pylori.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' accertata all'omeprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La terapia in combinazione con claritromicina non deve essere usata su pazienti con insufficienza epatica. Somministrazione concomitante con atazanavir.

Composizione ed Eccipienti

Contenuto: ipromellosa, disodio fosfato diidrato, amido di mais, copolimero etilacrilato dell'acido metacrilico (1:1), trietilcitrato, talco, saccarosio, titanio diossido E171. Rivestimento: gelatina, titanio diossido E171, sodio laurilsolfato, acqua purificata. Inchiostro: gomma lacca, alcool etilico, alcool isopropilico, glicole propilenico, alcool N-butilico, ammonio idrossido, potassio idrossido, acqua purificata, ossido di ferro nero

Avvertenze

Se rilevante, nei pazienti con malattia da ulcera peptica, deve essere determinata la presenza di Helicobacter pylori. Dove possibile, si deve effettuare l'eliminazione del battere con la terapia di eradicazione in quei pazienti risultati positivi al test per l'Helicobacter pylori. Se si sospetta un'ulcera gastrica, deve essere esclusa la possibilita' di essere maligna prima di iniziare il trattamento, poiche' il trattamento puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. La diagnosi di esofagite da reflusso deve essere confermata endoscopicamente. Ladiminuita acidita' gastrica, dovuta ad una qualsiasi ragione, inclusigli inibitori della pompa protonica, aumenta la conta gastrica dei batteri normalmente presenti nel tratto gastro-intestinale. Il trattamento con farmaci che riducono l'acidita' porta ad un modesto aumento delrischio di infezioni gastrointestinali, come Salmonella e Campylobacter. Usare con cautela nei pazienti con disfunzione epatica, soprattutto ad alte dosi. Nei pazienti con grave disfunzione epatica, i valori degli enzimi epatici devono essere controllati periodicamente durante il trattamento con omeprazolo. Prima del trattamento di ulcere causate da FANS, si deve assolutamente considerare la possibilita' di sospendere l'assunzione dell'agente scatenante. La terapia di mantenimento perulcere associate all'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei deve essere ristretta solo a pazienti a rischio. Nei trattamenti alungo termine, specialmente se superiori ad un anno, effettuare una revisione regolare del trattamento ed una periodica e completa valutazione del rapporto rischio-beneficio. Durante una terapia con omeprazoloche richieda una somministrazione combinata di farmaci (ulcere correlate all'uso di FANS o eradicazione) si deve usare cautela nel somministrare farmaci aggiuntivi poiche' le interazioni possono aumentarne l'effetto. Durante una terapia combinata, si deve anche usare prudenza nei pazienti con disfunzioni epatiche o renali. In pazienti gravemente ammalati e' raccomandato il monitoraggio dei sensi della vista e dell'udito poiche' sono stati citati casi isolati di cecita' e sordita' nell'utilizzo di forme iniettabili di omeprazolo. Omeprazolo non deve essere usato in infanti e bambini sotto i 2 anni di eta'. Questo medicinale contiene saccarosio. Pazienti con rare malattie ereditarie come l'intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio, deficit di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo farmaco. L'iperico non deve essere usato contemporaneamente all'omeprazolo a causa della potenziale interazione clinicamente significativa.

Gravidanza e Allattamento

Studi epidemiologici limitati indicano che non si verificano effetti collaterali in gravidanza o aumenti di malformazioni in generale. Comunque, ci sono informazioni insufficienti rispetto alle anormalita' specifiche. Nei ratti, l'omeprazolo e i suoi metaboliti sono escreti nel latte. Esistono dati insufficienti circa l'esposizione dei bambini allattati al seno. La concentrazione di omeprazolo nel latte materno umano risulta essere circa il 6% della concentrazione plasmatica massima nella madre. L'uso di omeprazolo durante la gravidanza e l'allattamentorichiede un'accurata valutazione del rapporto rischio-beneficio.

Interazioni con altri prodotti

La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) con atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg su volontari sani ha comportato unasostanziale riduzione all'esposizione di atazanavir (approssimativamente una riduzione del 75% di AUC, Cmax e Cmin). L'aumento della dose di atazanavir a 400 mg non ha compensato l'effetto dell'omeprazolo sull'esposizione dell'atazanavir. Percio' gli inibitori della pompa protonica, incluso omeprazolo, non devono essere co-somministrati con atazanavir. L'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo nel tratto gastrointestinale e' aumentato dalla presenza di acido gastrico. La somministrazione di omeprazolo puo' risultare in concentrazioni sub terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo e la combinazione deve essere evitata. Il trattamento simultaneo con omeprazolo e digossina in soggetti sani ha portato ad un aumento del 10% della biodisponibilita' della digossina. Poiche' l'omeprazolo inibisce CYP2C19 e CYP2C9, questo puo' portare ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di altri farmaci metabolizzati dagli stessi enzimi. Questo e' stato osservato per il diazepam, (e anche per altre benzodiazepine come triazolam o flurazepam), fenitoina e warfarina. E' raccomandato il monitoraggio periodico dei pazienti che assumono warfarina o fenitoina quando iniziano o terminanoun trattamento con omeprazolo. Puo' essere necessario un aggiustamento della dose di warfarina o fenitoina. Altri farmaci che possono essere influenzati sono fenobarbitale, citalopram, imipramina, clomipramina. L'omeprazolo puo' inibire il metabolismo epatico del disulfiram. Sono stati riportati alcuni casi isolati di rigidita' muscolare forse correlati a questo fatto. Esistono dati contradditori sull'interazione diomeprazolo con ciclosporina. Per questo motivo, i livelli plasmatici di ciclosporina devono essere monitorati in quei pazienti trattati conomeprazolo, perche' e' possibile un aumento dei livelli di ciclosporina. Il trattamento concomitante con omeprazolo e tacrolimus puo' risultare in un aumento dei livelli sierici di tacrolimus. Si raccomanda dimonitorare la concentrazione plasmatica di tacrolimus quando il trattamento con omeprazolo viene iniziato o interrotto. Le concentrazioni plasmatiche di omeprazolo e claritromicina sono aumentate durante somministrazione contemporanea. Omeprazolo puo' ridurre l'assorbimento orale di vitamina B12. Cio' deve essere preso in considerazione in quei pazienti con bassi livelli basali, sottoposti a trattamenti a lungo-termine con omeprazolo. A causa della possibilita' di una riduzione clinicamente significativa dei livelli plasmatici dell'omeprazolo, l'erba diSan Giovanni e l'omeprazolo non devono essere somministrati concomitantemente. Non ci sono evidenze di un'interazione di omeprazolo con caffeina, propranololo, teofillina, metoprololo, lidocaina, chinidina, fenacetina, estradiolo, amoxicillina, budesonide, diclofenac, metronidazolo, naprossene, piroxicam o antiacidi. L'assorbimento dell'omeprazolonon e' influenzato dall'alcool.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Tenere i contenitori HPDE ermeticamente chiusi. Blister Al/Al: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.