olanzapina doc 28 compresse rivestite 2,5mg doc generici srl

Che cosa è olanzapina doc 28cpr riv 2,5mg?

Olanzapina doc compresse rivestite prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Olanzapina doc risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antipsicotici.
Contiene i principi attivi: olanzapina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa rivestita con film contiene olanzapina.
Codice AIC: 039949019 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Adulti: trattamento della schizofrenia. Nei pazienti che hanno dimostrato risposta positiva al trattamento iniziale, il proseguimento dellaterapia con olanzapina consente di mantenere il miglioramento clinico. Trattamento dell'episodio di mania da moderato a grave. Nei pazientiin cui l'episodio maniacale ha risposto al trattamento con olanzapina, l'olanzapina e' indicata per la prevenzione dei nuovi episodi di malattia in pazienti con disturbo bipolare.

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Posologia

Adulti. Schizofrenia: 10 mg/die. Episodio di mania: 15 mg da somministrare in un'unica dose giornaliera in monoterapia o 10 mg/die in terapia combinata. Prevenzione di nuovi episodi di malattia nel disturbo bipolare: 10 mg/die. Nei pazienti che stanno ricevendo olanzapina per iltrattamento dell'episodio maniacale, continuare la terapia allo stesso dosaggio per la prevenzione di nuovi episodi di malattia. Se si verifica un nuovo episodio depressivo, maniacale, o misto, il trattamento con olanzapina deve essere continuato, con una terapia supplementare per trattare i disturbi dell'umore. Durante il trattamento della schizofrenia, dell'episodio di mania e della prevenzione di nuovi episodi dimalattia nel disturbo bipolare, in base alla condizione clinica del paziente il dosaggio giornaliero puo' successivamente essere aggiustatoentro un intervallo di 5-20 mg/die. L'incremento di dose e' consigliato solo dopo un adeguato periodo di osservazione clinica e deve generalmente attuarsi ad intervalli di tempo non inferiori alle 24 ore. Olanzapina puo' essere somministrata indipendentemente dall'assunzione deipasti. Quando si interrompe la somministrazione considerare una riduzione graduale della dose. L'uso di olanzapina non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Su pazienti adolescenti e' stata riportata un'entita' maggiore di aumento di peso, di alterazioni dei lipidi e della prolattina rispetto agli studi su pazienti adulti. Anziani: non e' richiesto un dosaggio iniziale piu'basso, anche se una riduzione della dose deve essere presa in considerazione nei pazienti di eta' pari o superiore ai 65 anni quando le situazioni cliniche lo consigliano. Insufficienza renale e/o epatica: considerare un dosaggio iniziale piu' basso (5 mg). In caso di insufficienza epatica di grado moderato, il dosaggio iniziale e' di 5 mg ed ogniincremento di dose deve essere effettuato con cautela. Non e' necessario apportare variazioni alla dose iniziale ed all'intervallo di dosaggio per pazienti di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile. Non e' necessario apportare variazioni alla dose iniziale ed all'intervallo di dosaggio nei fumatori rispetto ai non fumatori. Quando sono presenti piu' fattori in grado di rallentare il metabolismo, si deveconsiderare la possibilita' di diminuire la dose iniziale e l'aumentodi dosaggio deve essere effettuato con cautela.

Effetti indesiderati

>>Adulti. Esami. Molto comune > 10%: innalzamento dei livelli plasmatici di prolattina; non comune da >= 0,1% a < 1%: innalzamento della creatin-fosfochinasi, innalzamento della bilirubina totale; non note: innalzamento della fosfatasi alcalina. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia, prolungamento dell'intervallo QTc; non note: tachicardia ventricolare/fibrillazione, morte improvvisa. Patologie ematiche e delsistema linfatico. Comune da > 1% a < 10%: eosinofilia; non comune: leucopenia, neutropenia; non note: trombocitopenia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: vertigini, acatisia, parkinsonismo, discinesia; non note: convulsioni, sindrome neurolettica maligna, distonia, discinesia tardiva, sintomi d'astinenza. Patologie gastrointestinali. Comune: effetti anticolinergici lievi e transitori, incluse costipazione e bocca secca; non note: pancreatite. Patologie renali e urinarie. Non note: difficolta' ad iniziare la minzione. Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune:reazioni di fotosensibilita', alopecia. Patologie muscoloscheletrichee del tessuto connettivo. Non note: rabdomiolisi. Patologie del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento ponderale; comune: innalzamento dei livelli di colesterolo, innalzamento dei livelli di glucosio, innalzamento dei livelli dei trigliceridi, glicosuria, aumento dell'appetito; non note: sviluppo o esacerbazione del diabete (occasionalmente associate a chetoacidosi o coma), ipotermia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica; non note: tromboembolismo incluse embolia polmonare e trombosi venosa profonda. Patologie generali e del sito di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, edema. Patologie del sistema immunitario. Non note: reazioni allergiche. Patologie epatobiliari. Comune: innalzamento transitorio e asintomatico delle transaminasi epatiche; non note: epatite (inclusa epatite epatocellulare, colestatica o danni epatici combinati). Patologie del sistema riproduttivo e della mammella. Non note: priapismo. Manifestazioni cliniche associate sono state rare. La percentuale dei pazienti che avevanovariazioni avverse clinicamente significative nell'aumento di peso, di glucosio, di colesterolo totale/LDL/HDL o di trigliceridi aumentava col tempo. Nei pazienti adulti che avevano completato 9-12 mesi di terapia, la percentuale di aumento della glicemia media si riduceva dopo circa 4-6 mesi. Su pazienti anziani con demenza, il trattamento con olanzapina e' stato associato con una piu' alta incidenza di decessi e di reazioni avverse cerebrovascolari rispetto al placebo. In questo gruppo di pazienti reazioni avverse molto comuni sono state i disturbi della deambulazione e le cadute. Comunemente sono stati osservati polmonite, aumento della temperatura corporea, letargia, eritema, allucinazioni visive ed incontinenza urinaria. In pazienti con psicosi iatrogenaassociata a malattia di Parkinson, il peggioramento della sintomatologia parkinsoniana e le allucinazioni sono state riferite molto comunemente e con maggior frequenza che con placebo. In pazienti con mania bipolare, la terapia combinata di valproato ed olanzapina ha determinatoun'incidenza di neutropenia. Olanzapina somministrata con litio o valproato ha dato luogo ad un'aumentata incidenza di tremore, secchezza della bocca, aumento dell'appetito ed aumento di peso. Frequentemente e' stato riportato anche disturbo del linguaggio. Nei pazienti con disturbo bipolare il trattamento a lungo termine con olanzapina per la prevenzione di nuovi episodi di malattia e' stato associato ad un aumentodel peso corporeo iniziale. >>Bambini e adolescenti. Olanzapina non eindicata nel trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di eta'. Esami. Molto comune: riduzione della bilirubina totale, aumento GGT, innalzamento dei livelli plasmatici di prolattina. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sedazione (incluse ipersonnia, letargia, sonnolenza). Patologie gastrointestinali. Comune: bocca secca. Patologie del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumentoponderale, innalzamento dei livelli dei trigliceridi, aumento dell'appetito; comune: innalzamento dei livelli di colesterolo. Patologie epatobiliari. Molto comune: innalzamento delle transaminasi epatiche.

Indicazioni

Adulti: trattamento della schizofrenia. Nei pazienti che hanno dimostrato risposta positiva al trattamento iniziale, il proseguimento dellaterapia con olanzapina consente di mantenere il miglioramento clinico. Trattamento dell'episodio di mania da moderato a grave. Nei pazientiin cui l'episodio maniacale ha risposto al trattamento con olanzapina, l'olanzapina e' indicata per la prevenzione dei nuovi episodi di malattia in pazienti con disturbo bipolare.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti a rischio noto di glaucoma ad angolo chiuso.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento: polivinil alcol, titanio biossido (E171), talco, lecitina di soia (E322), gomma xantan (E415), rosso indigotine (E 132) (solo nella compressa rivestita con film da15 mg), ferro ossido rosso (E172) (solo nella compressa rivestita confilm da 20 mg).

Avvertenze

Durante il trattamento antipsicotico, il miglioramento della condizione clinica del paziente puo' richiedere da diversi giorni ad alcune settimane. In questo periodo i pazienti devono essere strettamente controllati. Olanzapina non e' autorizzata per il trattamento delle psicosie/o disturbi comportamentali correlati a demenza e non e' raccomandata per questo particolare gruppo di pazienti a causa di un aumento della mortalita' e del rischio di eventi avversi cerebrovascolari. Su pazienti anziani (eta' media 78 anni) con sintomatologia psicotica e/o disturbi comportamentali correlati alla demenza, c'e' stato un aumento dell'incidenza di decessi due volte superiore tra i pazienti in trattamento con olanzapina rispetto ai pazienti trattati con placebo. I fattori di rischio comprendono l'eta' superiore ai 65 anni, la disfagia, la sedazione, la malnutrizione e la disidratazione, le malattie polmonario l'uso concomitante di benzodiazepine. Sono stati riportati eventi avversi cerebrovascolari, alcuni dei quali fatali. Tutti i pazienti chehanno presentato EACV avevano fattori di rischio preesistenti. L'eta'superiore ai 75 anni e la demenza vascolare/mista sono stati identificati come fattori di rischio per la comparsa di EACV. Nei pazienti conmalattia di Parkinson non e' raccomandato l'uso di olanzapina nel trattamento della psicosi indotta da agonisti della dopamina. Il peggioramento della sintomatologia parkinsoniana e le allucinazioni sono stateriferite piu' comunemente e piu' frequentemente con olanzapina che con placebo. Olanzapina era somministrata inizialmente a dosi di 2,5 mg/die con un aumento graduale della dose fino ad un massimo di 15 mg/die. La SMN e' una condizione potenzialmente a rischio di vita associata al trattamento antipsicotico. Rari casi riferiti come SMN sono stati segnalati anche con l'impiego di olanzapina. Le manifestazioni clinichedella SMN sono iperpiressia, rigidita' muscolare, alterazione dello stato mentale e instabilita' del sistema nervoso autonomo. Ulteriori manifestazioni possono comprendere un aumento della creatininfosfochinasi, mioglobinuria (rabdomiolisi) ed insufficienza renale acuta. Se un paziente presenta segni e sintomi indicativi di una SMN, o presenta unainspiegabile febbre elevata senza altre manifestazioni cliniche dellaSMN, tutti i medicinali antipsicotici, olanzapina inclusa, devono essere interrotti. Raramente sono stati riportati iperglicemia e/o sviluppo o esacerbazione di un diabete occasionalmente associato a chetoacidosi o coma, includendo qualche caso fatale. Nei pazienti diabetici e nei pazienti con fattori di rischio per lo sviluppo del diabete e' consigliabile un monitoraggio clinico appropriato. Sono state osservate alterazioni indesiderate dei lipidi: da trattare in maniera appropriata.L'esperienza ha rivelato una bassa incidenza di effetti anticolinergici: si consiglia cautela nella prescrizione a pazienti con ipertrofia prostatica, ileo paralitico e patologie correlate. Sono stati osservati aumenti transitori ed asintomatici delle transaminasi epatiche, alanina transferasi (ALT) ed aspartato transferasi (AST): cautela in pazienti con ALT e/o AST elevate, in pazienti con segni e sintomi di insufficienza epatica, in pazienti con preesistenti situazioni associate ad una limitata riserva funzionale epatica, cosi' come nei casi di trattamento concomitante con medicinali potenzialmente epatotossici. In presenza di valori elevati di ALT e/o AST durante la terapia: effettuare controlli periodici e considerare una riduzione del dosaggio. Nei casi in cui sia stata emessa diagnosi di epatite, il trattamento deve essere sospeso. Si consiglia cautela nei pazienti con leucopenia e/o neutropenia di qualsiasi origine, nei pazienti che assumono medicinali notoriamente in grado di causare neutropenia, nei pazienti con anamnesi di mielotossicita'/mielodepressione su base iatrogena, nei pazienti con mielodepressione dovuta ad una malattia concomitante, a radioterapia oda chemioterapia ed infine nei pazienti con situazioni di ipereosinofilia o con malattia mieloproliferativa. La neutropenia e' stata riportata quando olanzapina e valproato sono co-somministrati. Quando olanzapina e' interrotta bruscamente sono stati riportati sintomi acuti come sudorazione, insonnia, tremore, ansia, nausea o vomito. In pazienti trattati con olanzapina i prolungamenti clinicamente significativi dell'intervallo QT corretto sono risultati infrequenti, senza differenze importanti negli eventi cardiaci associati rispetto ai controlli con placebo. Si consiglia cautela quando olanzapina viene prescritta insieme con medicinali notoriamente in grado di determinare un prolungamento dell'intervallo QT corretto. Molto raramente e' stata riportata una associazione temporale del trattamento con olanzapina e il tromboembolismo venoso. Comunque, dal momento che pazienti con schizofrenia si presentano spesso con fattori di rischio acquisiti per il tromboembolismo venoso (VTE), devono essere identificati tutti i fattori di rischio possibili del VTE come ad esempio l'immobilizzazione dei pazienti e adottate misure preventive. A causa degli effetti sul SNC, si raccomanda cautela quando il medicinale viene assunto contemporaneamente ad alcool e ad altri medicinali ad azione centrale. Questo medicinale puo' antagonizzare gli effetti di agonisti dopaminergici diretti e indiretti. Olanzapina deve essere usata con cautela in pazienti con anamnesi di convulsioni o che sono soggetti a fattori che possono abbassare la sogliaepilettica. Negli studi della durata di un anno o meno, il trattamento con olanzapina ha determinato un'incidenza inferiore di discinesie tardive indotte dal trattamento. Comunque, il rischio di discinesia tardiva aumenta con il trattamento a lungo termine; pertanto se i segni oi sintomi della discinesia tardiva si manifestano in un paziente in trattamento con olanzapina, si deve prendere in considerazione una riduzione del dosaggio o la sospensione del medicinale. Tali manifestazioni sintomatologiche possono temporaneamente peggiorare o addirittura insorgere dopo la sospensione del trattamento. E' stata talvolta osservata ipotensione posturale: controllare periodicamente la pressione sanguigna in pazienti di oltre 65 anni di eta'. L'uso di olanzapina non e'indicato nel trattamento di bambini e adolescenti. Studi effettuati su pazienti di eta' compresa tra 13 e 17 anni hanno mostrato la comparsa di varie reazioni avverse, incluso aumento di peso, alterazioni dei parametri metabolici ed aumenti dei livelli di prolattina. I risultatinel lungo termine associati con questi eventi non sono stati studiatie restano sconosciuti. Contiene lattosio. Contiene lecitina di soia.

Gravidanza e Allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza. Poiche' l'esperienza nell'uomo e' limitata, olanzapina deve essere usata in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica un potenziale rischio per il feto. Molto raramente sono state effettuate segnalazioni spontanee di tremore, ipertonia, letargia e sonnolenzanei nati da madri che avevano assunto olanzapina durante il terzo trimestre di gravidanza. Olanzapina e' stata eliminata nel latte materno.Le pazienti devono essere avvertite di non allattare al seno mentre sono in terapia.

Interazioni con altri prodotti

Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti. Dal momento che olanzapina e' metabolizzato dal CYP1A2, le sostanze che possono specificatamente indurre o inibire questo isoenzima possono influenzare la farmacocinetica di olanzapina. >>Induzione del CYP1A2. Il metabolismo di olanzapina puo' essere accelerato dal fumo e dalla carbamazepina, che possono portare ad una riduzione delle concentrazioni di olanzapina: si raccomanda un monitoraggio clinico e se necessario puo' essere preso in considerazione un aumento del dosaggio di olanzapina. >>Inibizione del CYP1A2. La fluvoxamina, inibisce significativamente ilmetabolismo di olanzapina. Nei pazienti che stanno usando fluvoxaminao un qualsiasi altro inibitore del CYP1A2 il trattamento con olanzapina deve iniziare a dosi piu' basse. Se si inizia un trattamento con uninibitore del CYP1A2, deve essere valutata una riduzione del dosaggiodi olanzapina. Il carbone attivo riduce la biodisponibilita' di olanzapina per via orale e deve essere preso almeno 2 ore prima o dopo olanzapina. La fluoxetina, dosi singole di un antiacido o di cimetidina non influenzano significativamente la farmacocinetica di olanzapina. >>Potenziale capacita' di olanzapina di influire su altri medicinali. Olanzapina puo' opporsi agli effetti di agonisti dopaminergici diretti e indiretti. Olanzapina non inibisce i principali isoenzimi del CYP450. Pertanto non c'e' da aspettarsi nessuna particolare interazione come verificato dagli studi in vivo in cui non fu trovata alcuna inibizione del metabolismo delle seguenti sostanze attive: antidepressivo triciclico, warfarin, teofillina o diazepam. Olanzapina non ha mostrato interazione farmacologica quando co-somministrata contemporaneamente a litio o a biperidene. Il monitoraggio terapeutico dei livelli plasmatici di valproato non ha indicato che sia richiesto un aggiustamento della dose di valproato dopo la contemporanea somministrazione di olanzapina.Si deve usare cautela nei pazienti che consumano alcool o ricevono medicinali che possono causare depressione del SNC. In pazienti con malattia di Parkinson e demenza l'uso contemporaneo di olanzapina con medicinali anti-Parkinson non e' raccomandato. Si deve usare cautela se olanzapina viene co-somministrata con medicinali noti per determinare unaumento dell'intervallo QTc.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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