migpriv os polvere 6 bustine 900+10mg acido vemedia manufacturing b.v.

Che cosa è migpriv os polv 6bust 900+10mg?

Migpriv soluzione orale polvere prodotto da vemedia manufacturing b.v.
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Migpriv risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di analgesici ed antipiretici.
Contiene i principi attivi: lisina acetilsalicilato/metoclopramide monoidrocloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: acetilsalicilato di d,l-lisina 1620 mg (equivalenti a 900 mg di acidoacetilsalicilico); metoclopramide (i.n.n.) monoidrocloridrato 10,5 mg(equivalenti a 10 mg di prodotto anidro).
Codice AIC: 029474018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico degli attacchi di emicrania. Questo prodotto permette un rapido controllo del dolore, nonche' del vomito e della nausea ad esso associati durante gli attacchi di emicrania.

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Posologia

Prendere una bustina all'apparizione dei sintomi premonitori della crisi, e se necessario, ripetere la somministrazione nelle ore successive. Non superare le 3 bustine nelle 24 ore. Non superare le dosi raccomandate e non proseguire la terapia per periodi prolungati senza prima un consultato medico. Versare il contenuto della bustina in un bicchiere d'acqua naturale; in tal modo si ottiene rapidamente una totale dissoluzione della polvere. Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini al di sotto dei 16 anni di eta'. L'uso del farmaco in bambini ed adolescenti fra i 16 e i 18 anni di eta' non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

Le frequenze non possono essere stimate in modo attendibile sulla base dei dati disponibili. Pertanto le frequenze sono elencate come "non note". Disturbi del sistema immunitario: i salicilati possono indurre fenomeni di ipersensibilita', asma. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici: sebbene si siano osservati fenomeni di sonnolenzae reazioni distoniche, tali effetti sono reversibili, risolvendosi disolito spontaneamente e completamente 24 ore dopo la sospensione del trattamento. Possono comparire, a seguito di un uso prolungato del farmaco, discinesie tardive, spasmi ritmici o costanti a carico della muscolatura facciale, extraoculare o cervicale. Inoltre si puo' verificare un aumento generalizzato del tono muscolare. Farmaci antiparkinsoniani di tipo anticolinergico possono essere utilizzati per contrastare questi effetti. >>Emorragia intracranica. Sintomi extrapiramidali: distonia acuta e discinesia, sindrome parkinsoniana, acatisia anche in seguito alla somministrazione di una dose singola del farmaco, in particolare nei bambini e nei giovani adulti. Patologie gastrointestinali: i salicilati possono indurre emorragie gastrointestinali; nausea. Patologie epatobiliari: i salicilati possono indurre disturbi epatobiliari (aumento degli enzimi epatici, danno epatico principalmente epatocellulare). Patologie sistemiche: la metoclopramide puo' provocare una risposta ipertensiva acuta, in pazienti affetti da feocromocitoma. Patologie renali e urinarie: i salicilati possono indurre formazione di calcoli renali. Patologie endocrine: possono comparire, a seguito di un uso prolungato del farmaco, disordini a livello dell'apparato endocrino. Patologie dell'orecchio e del labirinto: i salicilati possono indurre ronzio auricolare. Patologie del sistema emolinfopoietico: metaemoglobinemia che puo' essere correlata ad un deficit della NADH citocromo b5 reduttasi, particolarmente nei neonati. L'acetilsalicilato di lisina, grazie alla sua solubilita' in acqua, aiuta a ridurre l'incidenza degli effetti indesiderati conseguenti al danno gastrico. Sono stati evidenziati: una bassa incidenza di effetti indesiderati associati all'uso di metoclopramide, assenza di effetti gravi e buona tollerabilita' pervia orale.

Indicazioni

Trattamento sintomatico degli attacchi di emicrania. Questo prodotto permette un rapido controllo del dolore, nonche' del vomito e della nausea ad esso associati durante gli attacchi di emicrania.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Per la presenza dei due principi attivi il prodotto e' controindicato in: ipersensibilita' verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici; pazienti con ulcera gastrica o duodenale; pazienti con precedenti manifestazioni di ipersensibilita' ai salicilati; pazienti con malattia emorragica congenita o acquisita; bambini al di sotto dei 16 anni; pazienti gottosi; casi in cui la stimolazione della motilita' intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica; pazienticon precedenti manifestazioni di discinesia tardiva; pazienti affettida feocromocitoma noto o presunto; gravidanza e allattamento; pazienti con grave insufficienza epatica. Dose > 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Aspartame, glicina, aroma di limone (olio essenziale di limone adsorbito su supporto di maltodestrina).

Avvertenze

Per la presenza dei due principi attivi il prodotto deve essere usatocon cautela in: pazienti con precedenti manifestazioni di ulcera gastroduodenale o di emorragia del tratto gastrointestinale; pazienti con grave insufficienza renale; pazienti con insufficienza epatica lieve emoderata; pazienti asmatici; pazienti che utilizzano dispositivi intrauterini a scopo contraccettivo; pazienti anziani; soggetti con deficit di G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi); pazienti con ipoprotrombinemia; pazienti con deficit di vitamina K; pazienti con malattie allergiche; pazienti con menorragia; pazienti che assumono contemporaneamente elevate quantita' di bevande alcoliche. L'uso del farmaco e' riservato al soggetto adulto in ragione del dosaggio di acido acetilsalicilico per singola somministrazione. Si possono manifestare disturbi extrapiramidali, in particolare nei bambini e nei giovani adulti e/o in caso di dosi elevate. Questo medicinale contiene aspartame, una fonte di fenilalanina. Puo' essere dannoso al paziente se e' affetto da fenilchetonuria.

Gravidanza e Allattamento

Sebbene effetti teratogeni siano stati osservati con l'acido acetilsalicilico nell'animale, nessun effetto simile e' stato osservato nell'uomo. Alcun effetto teratogeno e' stato messo in evidenza con la metoclopramide. L'uso del prodotto nel primo trimestre di gravidanza e' controindicato. Per quanto riguarda l'impiego del prodotto nell'ulteriore periodo si tenga presente che prodotti antiemetici (come metoclopramide) in genere devono essere somministrati in gravidanza soltanto nei casi di sintomatologia conclamata, per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa. Basse dosi (fino a 100 mg/die): gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico. Dosi di 100-500 mg/die: ci sono insufficienti dati clinici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anchea questo range di dosaggio. Dosi di 500 mg/die ed oltre: l'inibizionedella sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Sel'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e ladurata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori dellasintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi> 100 mg/die e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. L'acetilsalicilato e la metoclopramide sono escreti nel latte materno, quindi il medicinale non dovrebbe essere somministrato durante l'allattamento, a meno che, i benefici per la madre siano prevalenti rispetto ai potenziali rischi per il neonato. In alternativa, ricorrere all'allattamento artificiale.

Interazioni con altri prodotti

I due principi attivi possono interagire con: altri farmaci antinfiammatori non steroidei; anticoagulanti orali; antidiabetici orali: aumento dell'effetto ipoglicemizzante; glucocorticoidi: diminuzione della concentrazione plasmatica di salicilati durante il trattamento e rischio di sovradosaggio dopo l'interruzione del trattamento stesso; eparina: aumento del rischio di emorragia; antiacidi; interferone a: l'azionedel quale puo' essere inibita dai salicilati; ticlopidina: aumento del rischio di emorragia; diuretici ed uricosurici: tenuto conto che tale prodotto richiede un trattamento di breve durata, le precauzioni abituali di impiego dell'acido acetilsalicilico in tal caso non sono necessarie; metotressato; neurolettici: effetto sinergico a livello del sistema nervoso centrale; anticolinergici: possibile inibizione dell'attivita' della metoclopramide a livello gastrointestinale; antiparkinsoniani: potenziale inibizione della loro attivita'; l'assorbimento gastrico di alcuni farmaci, per esempio la digossina, puo' essere diminuitoda un trattamento concomitante con metoclopramide. Dati sperimentali suggeriscono che ibuprofene puo' inibire l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, l'esiguita' dei dati e leincertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l'uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall'uso occasionale dell'ibuprofene.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.