midazolam ibi iniet 10f 3ml midazolam i.b.i.giovanni lorenzini spa

Che cosa è midazolam ibi iniet 10f 3ml?

Midazolam ibi soluzione iniettabile prodotto da i.b.i.giovanni lorenzini spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Midazolam ibi risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di derivati benzodiazepinici.
Contiene i principi attivi: midazolam cloridrato
Codice AIC: 035569021 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Per via intramuscolare: sedazione preoperatoria. La soluzione di Midazolam puo' essere associata ad anticolinergici e/o a farmaci analgesici. Per via endovenosa: sedazione preoperatoria e sedazione vigile, immediatamente prima di procedure diagnostiche o terapeutiche effettuate con o senza anestesia locoregionale; induzione dell'anestesia generale, in associazione ad analgesici; mantenimento dell'anestesia generale;sedazione prolungata in terapia intensiva, somministrato in infusionecontinua.

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Posologia

VIA INTRAMUSCOLARE: Sedazione preoperatoria: Adulti: 0,07 - 0,10 mg/kg, in base all'eta' e allo stato generale del paziente. Dosaggio consigliato 5 mg. Nei pazienti anziani puo' essere adeguato un dosaggio minore di 2,5 mg. Queste dosi devono essere somministrate 30 minuti primadell'induzione dell'anestesia. VIA ENDOVENOSA: Sedazione preoperatoria e sedazione vigile: La dose iniziale e' di 2,5 mg, somministrata 5-10 minuti prima dell'inizio dell'intervento. Quando necessario deve essere somministrata una dose aggiuntiva di 1 mg. Non sono generalmente necessari dosaggi superiori a 5 mg. La somministrazione endovenosa deveessere effettuata lentamente: circa 1 mg in 30 secondi per la sedazione preoperatoria. Per i pazienti con eta' superiore a 60 anni, per i pazienti debilitati e per i malati cronici la dose iniziale deve essereridotta a 1 -1,5 mg. Non sono generalmente necessarie dosi complessive superiori a 3,5 mg. Sedazione in terapia intensiva: In terapia intensiva il dosaggio deve essere personalizzato e determinato lentamente fino al raggiungimento del livello di sedazione desiderato. Per indurrela sedazione si consiglia una dose iniziale di 0,03 - 0,3 mg/kg, somministrata in un periodo di 5 minuti. La dose di mantenimento e' compresa tra 0,03 e 0,2 mg/kg/ora. Le dosi indicate devono essere diminuite o la dose iniziale puo' essere addirittura omessa nei pazienti ipovolemici, con vasocostrizione e ipotermici. Induzione e mantenimento dell'anestesia: Per indurre l'anestesia utilizzare una dose di 0,15 - 0,2 mg/kg, in associazione ad analgesici, somministrata lentamente per via endovenosa, circa 2,5 mg in 10 secondi. Per il mantenimento dell'anestesia potrebbe essere necessario iniettare ulteriori piccole dosi di ferro. L'intervallo tra queste dosi dipende dalla sensibilita' del paziente. Per l'anestesia endovenosa in combinazione con oppioidi, la dose di Midazolam e' di 0,03 - 0,3 mg/kg/ora. L'iniezione endovenosa puo' essere sostituita da una infusione continua. La dose deve essere ridotta nei pazienti ad alto rischio, negli anziani e nei soggetti debilitati.

Effetti indesiderati

Gli effetti collaterali piu' frequentemente riportati sono alterazioni della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e del respiro, seppur di lieve entita' (massimo circa 15%), dovuti ad una diminuzione delle resistenze vascolari sistemiche e ad un conseguente aumento della frequenza cardiaca. A seguito di somministrazione endovenosa e' frequentemente riportata un'apnea di breve durata (circa 45 secondi) che tuttavia e' raramente importante dal punto di vista clinico in quanto la respirazione continua in modo spontaneo. La depressione respiratoriae l'arresto respiratorio sono stati riportati specialmente durante lasedazione senza anestesia generale, in particolare quando l'assistenza respiratoria non e' disponibile, ed anche a dosi terapeutiche, quando si utilizza il metodo della determinazione progressiva della dose. Questi eventi sono piu' probabili in pazienti a rischio (anziani, pazienti con condizioni generali alterate o con preesistente insufficienza respiratoria) o quando Midazolam viene somministrato in associazione con altri depressivi del sistema nervoso centrale, in relazione alla dose e alla velocita' di iniezione. Altri effetti collaterali che possono manifestarsi sono mal di testa, vertigini e singhiozzi. Effetti collaterali che possono indicare un leggero sovradosaggio di benzodiazepine sono ad esempio nausea, vomito e vertigini. Una amnesia anterograda accompagna frequentemente il raggiungimento del picco di sedazione. Effetti locali a livello venoso sono rari. Tuttavia possono manifestarsidolore al sito di iniezione e tromboflebiti.

Indicazioni

Per via intramuscolare: sedazione preoperatoria. La soluzione di Midazolam puo' essere associata ad anticolinergici e/o a farmaci analgesici. Per via endovenosa: sedazione preoperatoria e sedazione vigile, immediatamente prima di procedure diagnostiche o terapeutiche effettuate con o senza anestesia locoregionale; induzione dell'anestesia generale, in associazione ad analgesici; mantenimento dell'anestesia generale;sedazione prolungata in terapia intensiva, somministrato in infusionecontinua.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso le benzodiazepine o verso uno o piu' eccipienti della soluzione iniettabile. Miastenia grave, grave insufficienza respiratoria, apnea da sonno e grave insufficienza epatica.

Interazioni con altri prodotti

Puo' potenziare l'effetto depressivo centrale di alcool, neurolettici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, anticonvulsivanti, sedativi antagonisti del recettore istaminico H1, baclofene, ipotensivi centrali,barbiturici, ipnotici, derivati della morfina ed anestetici.L'uso concomitante di barbiturici, alcool, derivati della morfina ed altri composti ad azione depressiva centrale, possono aumentare il rischio di depressione respiratoria o cardiovascolare e possono contribuire ad aumentare e/o prolungare l'effetto sedativo. L'uso concomitante di eritromicina ha dimostrato di aumentare la concentrazione plasmatica del midazolam somministrato oralmente, determinando un potenziamento dell'effetto sedativo del midazolam. Benche' il potenziamento sia minore quandola somministrazione di midazolam avviene per via endovenosa, si raccomanda tuttavia cautela quando si somministra Midazolam in pazienti in trattamento con eritromicina. La dose di Midazolam deve essere ridottadurante il trattamento simultaneo con farmaci che interferiscono con il citocromo P450 IIIA quali eritromicina, claritromicina, inibitori delle proteasi, roxitromicina, diltiazem, verapamil, cimetidina, ketoconazolo ed itraconazolo. Questi farmaci aumentano la concentrazione plasmatica di midazolam e possono amplificare l'intensita' e la durata dei suoi effetti clinici. Pertanto i pazienti che, contemporaneamente a Midazolam, ricevono i sopracitati farmaci o altre sostanze che inibiscono il citocromo P450 IIIA devono essere attentamente monitorati per le prime ore dopo la somministrazione del midazolam.

Forme Farmacologiche


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