metformina san*50cpr riv 500mg metformina sandoz spa

Che cosa è metformina san 50cpr riv 500mg?

Metformina san compresse rivestite prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Metformina san risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di agenti riduttori dei livelli di glucosio nel sangue (insulina esclusa), biguanidi.
Contiene i principi attivi: metformina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: compresse rivestite con film da 500 mg: 500 mg di metformina cloridrato equivalenti a 390 mg di metformina base. compresse rivestite con film da 850 mg: 850 mg di metformina cloridrato equivalenti a 662,9 mg di metformina base.
Codice AIC: 038898159 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del diabete mellito di tipo II, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti a garantire un adeguato controllo della glicemia. Negli adulti il medicinale puo' essere utilizzata in monoterapiao in combinazione con altri antidiabetici orali o con insulina. Nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con la metformina come terapia di prima linea, dopo il fallimento della dieta.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Adulti. Monoterapia e combinazione con altri agenti antidiabetici orali: la dose iniziale normale e' una compressa da 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno, da assumere durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni il dosaggio va aggiustato sulla base del tasso ematico di glucosio. Un incremento graduale del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' pari a 3 g al giorno. Nel caso sia previsto il passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale, interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina alla dose sopra indicata. Combinazione con insulina: la metformina e l'insulina possonoessere usate in una terapia d'associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato va somministrata alla dose iniziale normale, pari a 500 mg o 850 mg 2-3 volte al giorno, mentre la dose di insulina va aggiustata sulla base del tasso ematico di glucosio. Anziani A causa della potenziale riduzione della funzionalita' renale nei soggetti anziani, il dosaggio di metformina deve essere aggiustato sulla base della funzionalita' renale. È pertanto necessaria una valutazione regolare della funzionalita' renale. Bambini e adolescenti. Monoterapia e combinazione con insulina: il medicinale puo' essere utilizzato nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti. La dose iniziale normale e' una compressa da 500 mg o 850 mg una volta al giorno, da assumere durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni il dosaggio va aggiustato sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio puo' migliorare latollerabilita' gastrointestinale. Il dosaggio massimo raccomandato della metformina cloridrato e' pari a 2 g al giorno, da assumere in 2 o 3 dosi separate.

Effetti indesiderati

Frequenza reazioni avverse: molto comune: >=1/10; comune: >=1/100, =1/1000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTODiabeti incontrollati durante la gravidanza (gestazionale o permanente) sono associati ad un aumentato rischio di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Una quantita' limitata di dati sull'uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumentato rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quantoriguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Quando e' stata pianificata una gravidanza, e durante la gravidanza stessa, il diabete non va trattato con la metformina bensi' con insulina, per mantenere la glicemia piu' vicina possibile al normale, allo scopo di ridurre i rischi di malformazione fetale associati a livelli di glicemia anormali. La metformina viene escreta nel latte materno in fase di allattamento. Nessun effetto negativo e' stato osservato nei neonati. Tuttavia, poiche' sono disponibili solo dati limitati, l'allattamento non e' raccomandato durante il trattamento con metformina. Si deve prendere in considerazione la decisione di interrompere l'allattamento, valutando il beneficio dell'allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti negativi sul bambino. La fertilita' dei ratti maschi o femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando viene somministrato a dosi fino a 600 mg/kg/die, che e' circa tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo basata su confronti area di superficie corporea.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di tipo II, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti a garantire un adeguato controllo della glicemia. Negli adulti il medicinale puo' essere utilizzata in monoterapiao in combinazione con altri antidiabetici orali o con insulina. Nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti puo' essere utilizzata in monoterapia o in combinazione con insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con la metformina come terapia di prima linea, dopo il fallimento della dieta.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla metformina cloridrato o a uno qualsiasi degli eccipienti. Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico. Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina POSOLOGIAAdulti. Monoterapia e combinazione con altri agenti antidiabetici orali: la dose iniziale normale e' una compressa da 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno, da assumere durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni il dosaggio va aggiustato sulla base del tasso ematico di glucosio. Un incremento graduale del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' pari a 3 g al giorno. Nel caso sia previsto il passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale, interrompere il farmaco precedente e iniziare con la metformina alla dose sopra indicata. Combinazione con insulina: la metformina e l'insulina possonoessere usate in una terapia d'associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato va somministrata alla dose iniziale normale, pari a 500 mg o 850 mg 2-3 volte al giorno, mentre la dose di insulina va aggiustata sulla base del tasso ematico di glucosio. Anziani A causa della potenziale riduzione della funzionalita' renale nei soggetti anziani, il dosaggio di metformina deve essere aggiustato sulla base della funzionalita' renale. È pertanto necessaria una valutazione regolare della funzionalita' renale. Bambini e adolescenti. Monoterapia e combinazione con insulina: il medicinale puo' essere utilizzato nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti. La dose iniziale normale e' una compressa da 500 mg o 850 mg una volta al giorno, da assumere durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni il dosaggio va aggiustato sulla base del tasso ematico di glucosio. Un aumento graduale del dosaggio puo' migliorare latollerabilita' gastrointestinale. Il dosaggio massimo raccomandato della metformina cloridrato e' pari a 2 g al giorno, da assumere in 2 o 3 dosi separate.CONSERVAZIONEConservare nella confezione originale, per proteggere il medicinale dalla luce.AVVERTENZEAcidosi lattica: l'acidosi lattica e' una complicanza metabolica rarama grave (in assenza di un trattamento tempestivo presenta un elevatotasso di mortalita'), che puo' insorgere in seguito a un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con la metformina si sono verificati in particolare in pazienti diabetici con insufficienza renale significativa. L'incidenza dell'acidosi lattica puo' e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete scarsamente controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata a ipossia. Diagnosi: il rischio di acidosilattica deve essere considerato nel caso si manifestino sintomi non specifici, quali crampi muscolari con disturbi digestivi come dolori addominali e astenia grave. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia, seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la metformina e ricoverare immediatamente il paziente in ospedale. Funzionalita' renale: poiche' la metformina viene escreta dai reni, e' opportuno determinare i livelli di creatinina sierica (e' possibile valutare i livelli di creatinina sierica usando la formula di Cockcroft-Gault) prima di iniziare il trattamento e, in seguito, con frequenza regolare: almeno una volta l'anno nei pazienti con funzionalita' renale normale; almeno 2-4 volte l'anno nei pazienti con livelli di creatinina sierica al limite superiore del normale e nei soggetti anziani. La diminuzione della funzionalita' renale nei soggetti anziani e' frequente e asintomatica. Particolare attenzioneva riservata alle situazioni in cui la funzionalita' renale puo' essere compromessa, per esempio quando si inizia una terapia antipertensiva o una terapia con diuretici e quando si inizia una terapia con FANS.Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati negli studi radiologici puo' provocare insufficienza renale: pertanto e' opportuno interrompere il trattamento con la metformina prima o al momento dell'esame, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopoaver controllato la funzionalita' renale verificandone la normalita'.Chirurgia: la somministrazione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato in anestesia generale, spinale o peridurale. La terapia deve essere ripresa non meno di 48 ore dopo l'intervento chirurgico o dopo la ripresa dell'alimentazione per via orale, e solo se si e' stabilita una normale funzione renale. Altre precauzioni - Tutti i pazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo regolarmente l'assunzione di carboidrati durante la giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare il loro regime alimentare ipocalorico. Devono essere eseguiti regolarmente i test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete. La metformina da sola non provoca ipoglicemia, anche se si consiglia cautela quando viene usata in combinazione con insulina o sulfoniluree. Bambini e adolescenti: prima di iniziare il trattamento con la metformina deveessere confermata la diagnosi di diabete mellito di tipo 2. Nel corsodi studi clinici controllati della durata di un anno non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla puberta', ma su questi aspetti specifici non sono disponibili dati a lungo termine. Pertanto nei bambini trattati con la metformina, specialmente in eta' pre-puberale, si raccomanda un attento follow-up dell'effetto dellametformina su questi parametri. Bambini di eta' compresa fra 10 e 12 anni: negli studi clinici controllati condotti in bambini e adolescenti sono stati inclusi solo 15 soggetti di eta' compresa tra i 10 e i 12anni. Nonostante l'efficacia e la sicurezza della metformina in questi bambini non differissero da quelle riportate per i bambini piu' grandi, si raccomanda un'attenzione particolare quando si prescrive la metformina ai bambini di eta' compresa tra i 10 e i 12 anni.INTERAZIONIUso concomitante non consigliato. Alcool: l'intossicazione acuta da alcool e' associata a un aumento del rischio di acidosi lattica, soprattutto nei casi di: digiuno o malnutrizione; insufficienza epatica. Evitare il consumo di alcol e di prodotti medicinali contenenti alcool. Agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agentidi contrasto iodati puo' provocare insufficienza renale, con conseguente accumulo della metformina e rischio di acidosi lattica. La somministrazione della metformina deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'esame e deve essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopo aver controllato la funzionalita' renale verificandone la normalita'. Associazioni che richiedono precauzioni: medicinali conun'intrinseca attivita' ipoglicemizzante come glucocorticoidi (per via sistemica e locale) e simpaticomimetici. Eseguire controlli piu' frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, aggiustare il dosaggio della metformina durante la terapia conl'altro farmaco. Gli ACE-inibitori possono ridurre la glicemia. Se necessario, aggiustare il dosaggio del medicinale antidiabetico durante la terapia con l'altro farmaco e all'interruzione di quest'ultimo. Diuretici soprattutto diuretici dell'ansa, possono aumentare il rischio di acidosi lattica a causa del loro potenziale per ridurre la funzione renale.EFFETTI INDESIDERATIFrequenza reazioni avverse: molto comune: >=1/10; comune: >=1/100, =1/1000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTODiabeti incontrollati durante la gravidanza (gestazionale o permanente) sono associati ad un aumentato rischio di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Una quantita' limitata di dati sull'uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumentato rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quantoriguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Quando e' stata pianificata una gravidanza, e durante la gravidanza stessa, il diabete non va trattato con la metformina bensi' con insulina, per mantenere la glicemia piu' vicina possibile al normale, allo scopo di ridurre i rischi di malformazione fetale associati a livelli di glicemia anormali. La metformina viene escreta nel latte materno in fase di allattamento. Nessun effetto negativo e' stato osservato nei neonati. Tuttavia, poiche' sono disponibili solo dati limitati, l'allattamento non e' raccomandato durante il trattamento con metformina. Si deve prendere in considerazione la decisione di interrompere l'allattamento, valutando il beneficio dell'allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti negativi sul bambino. La fertilita' dei ratti maschi o femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando viene somministrato a dosi fino a 600 mg/kg/die, che e' circa tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo basata su confronti area di superficie corporea.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato (tipo A), copovidone, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol 4000, titanio diossido.

Avvertenze

Acidosi lattica: l'acidosi lattica e' una complicanza metabolica rarama grave (in assenza di un trattamento tempestivo presenta un elevatotasso di mortalita'), che puo' insorgere in seguito a un accumulo di metformina. I casi riportati di acidosi lattica in pazienti trattati con la metformina si sono verificati in particolare in pazienti diabetici con insufficienza renale significativa. L'incidenza dell'acidosi lattica puo' e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come diabete scarsamente controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata a ipossia. Diagnosi: il rischio di acidosilattica deve essere considerato nel caso si manifestino sintomi non specifici, quali crampi muscolari con disturbi digestivi come dolori addominali e astenia grave. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia, seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l, e un aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la metformina e ricoverare immediatamente il paziente in ospedale. Funzionalita' renale: poiche' la metformina viene escreta dai reni, e' opportuno determinare i livelli di creatinina sierica (e' possibile valutare i livelli di creatinina sierica usando la formula di Cockcroft-Gault) prima di iniziare il trattamento e, in seguito, con frequenza regolare: almeno una volta l'anno nei pazienti con funzionalita' renale normale; almeno 2-4 volte l'anno nei pazienti con livelli di creatinina sierica al limite superiore del normale e nei soggetti anziani. La diminuzione della funzionalita' renale nei soggetti anziani e' frequente e asintomatica. Particolare attenzioneva riservata alle situazioni in cui la funzionalita' renale puo' essere compromessa, per esempio quando si inizia una terapia antipertensiva o una terapia con diuretici e quando si inizia una terapia con FANS.Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati negli studi radiologici puo' provocare insufficienza renale: pertanto e' opportuno interrompere il trattamento con la metformina prima o al momento dell'esame, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopoaver controllato la funzionalita' renale verificandone la normalita'.Chirurgia: la somministrazione di metformina deve essere interrotta 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato in anestesia generale, spinale o peridurale. La terapia deve essere ripresa non meno di 48 ore dopo l'intervento chirurgico o dopo la ripresa dell'alimentazione per via orale, e solo se si e' stabilita una normale funzione renale. Altre precauzioni - Tutti i pazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo regolarmente l'assunzione di carboidrati durante la giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare il loro regime alimentare ipocalorico. Devono essere eseguiti regolarmente i test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete. La metformina da sola non provoca ipoglicemia, anche se si consiglia cautela quando viene usata in combinazione con insulina o sulfoniluree. Bambini e adolescenti: prima di iniziare il trattamento con la metformina deveessere confermata la diagnosi di diabete mellito di tipo 2. Nel corsodi studi clinici controllati della durata di un anno non sono stati riscontrati effetti della metformina sulla crescita e sulla puberta', ma su questi aspetti specifici non sono disponibili dati a lungo termine. Pertanto nei bambini trattati con la metformina, specialmente in eta' pre-puberale, si raccomanda un attento follow-up dell'effetto dellametformina su questi parametri. Bambini di eta' compresa fra 10 e 12 anni: negli studi clinici controllati condotti in bambini e adolescenti sono stati inclusi solo 15 soggetti di eta' compresa tra i 10 e i 12anni. Nonostante l'efficacia e la sicurezza della metformina in questi bambini non differissero da quelle riportate per i bambini piu' grandi, si raccomanda un'attenzione particolare quando si prescrive la metformina ai bambini di eta' compresa tra i 10 e i 12 anni.

Gravidanza e Allattamento

Diabeti incontrollati durante la gravidanza (gestazionale o permanente) sono associati ad un aumentato rischio di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Una quantita' limitata di dati sull'uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumentato rischio di anomalie congenite. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi per quantoriguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Quando e' stata pianificata una gravidanza, e durante la gravidanza stessa, il diabete non va trattato con la metformina bensi' con insulina, per mantenere la glicemia piu' vicina possibile al normale, allo scopo di ridurre i rischi di malformazione fetale associati a livelli di glicemia anormali. La metformina viene escreta nel latte materno in fase di allattamento. Nessun effetto negativo e' stato osservato nei neonati. Tuttavia, poiche' sono disponibili solo dati limitati, l'allattamento non e' raccomandato durante il trattamento con metformina. Si deve prendere in considerazione la decisione di interrompere l'allattamento, valutando il beneficio dell'allattamento al seno e il rischio potenziale di effetti negativi sul bambino. La fertilita' dei ratti maschi o femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando viene somministrato a dosi fino a 600 mg/kg/die, che e' circa tre volte la massima dose giornaliera raccomandata nell'uomo basata su confronti area di superficie corporea.

Interazioni con altri prodotti

Uso concomitante non consigliato. Alcool: l'intossicazione acuta da alcool e' associata a un aumento del rischio di acidosi lattica, soprattutto nei casi di: digiuno o malnutrizione; insufficienza epatica. Evitare il consumo di alcol e di prodotti medicinali contenenti alcool. Agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agentidi contrasto iodati puo' provocare insufficienza renale, con conseguente accumulo della metformina e rischio di acidosi lattica. La somministrazione della metformina deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'esame e deve essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'esame, e solo dopo aver controllato la funzionalita' renale verificandone la normalita'. Associazioni che richiedono precauzioni: medicinali conun'intrinseca attivita' ipoglicemizzante come glucocorticoidi (per via sistemica e locale) e simpaticomimetici. Eseguire controlli piu' frequenti della glicemia, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, aggiustare il dosaggio della metformina durante la terapia conl'altro farmaco. Gli ACE-inibitori possono ridurre la glicemia. Se necessario, aggiustare il dosaggio del medicinale antidiabetico durante la terapia con l'altro farmaco e all'interruzione di quest'ultimo. Diuretici soprattutto diuretici dell'ansa, possono aumentare il rischio di acidosi lattica a causa del loro potenziale per ridurre la funzione renale.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di metformina san

Conservazione del prodotto

Conservare nella confezione originale, per proteggere il medicinale dalla luce.