metformina eg 60 compresse rivestite 1000mg eg spa

Che cosa è metformina eg 60cpr riv 1000mg?

Metformina eg compresse rivestite divisibili prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Metformina eg risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci ipoglicemizzanti orali, biguanidi.
Contiene i principi attivi: metformina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 780 mg di metformina, come 1000 mg di metformina cloridrato.
Codice AIC: 037040058 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, negli adulti in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime dietetico e l'attivita'fisica da soli non consentono un controllo adeguato della glicemia. Negli adulti, le compresse possono essere impiegate come monoterapia, oppure in combinazione con altri antidiabetici orali, o con l'insulina.Nei bambini da 10 anni di eta' e negli adolescenti, le compresse possono essere impiegate come monoterapia, o con l'insulina. Nei pazienti in sovrappeso con diabete di tipo 2, trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime dietetico, e' stata riscontrata una riduzione delle complicanze del diabete.

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Posologia

Adulti. Monoterapia e combinazione con altri antidiabetici orali: la dose iniziale abituale varia tra 500 mg (mezza compressa) e 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno, durante o dopo i pasti. Dopo 10 - 15 giorni, si consiglia di modificare la dose in rapporto ai livelli glicemici. Un lento aumento della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose giornaliera massima consigliata corrisponde a 3 g di metformina cloridrato. Se si intende iniziare il trattamento con metformina dopo una terapia con un altro antidiabeticoorale: interrompere l'assunzione dell'altro antidiabetico e iniziare il trattamento con metformina alla dose indicata. Combinazione con l'insulina La metformina e l'insulina possono essere prescritte insieme, al fine di ottenere un migliore controllo della glicemia. La metformina viene somministrata alla dose iniziale abituale di 500 mg (mezza compressa) e 850 mg di metformina cloridrato due o tre volte al giorno, mentre il dosaggio dell'insulina verra' stabilito in base ai livelli glicemici. Anziani: a causa della possibile riduzione della funzionalita' renale nei pazienti anziani, si consiglia di adeguare il dosaggio dimetformina cloridrato alla funzionalita' renale. In questi pazienti e' pertanto necessario un controllo regolare della funzionalita' renale. Bambini ed adolescenti. Monoterapia e combinazione con insulina: il medicinale puo' essere impiegato nei bambini da 10 anni di eta' e negli adolescenti. La dose iniziale abituale varia tra 500 mg (mezza compressa) e 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, durante odopo i pasti. Dopo 10 - 15 giorni, si consiglia di modificare la dosein rapporto ai livelli glicemici. Un lento aumento della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose giornaliera massima consigliata di metformina cloridrato e' di 2 g, suddivisi in 2-3 dosi. Istruzioni per l'uso: a causa della forma a snap-tab, le compresse rivestite con film possono essere divise, come per le altre compresse, a mani nude o posizionando la linea di divisione piu' grande verso il basso su una superficie dura e piatta e applicando una pressione col pollice.

Effetti indesiderati

I seguenti effetti indesiderati possono verificarsi durante il trattamento con il medicinale. Le frequenze sono cosi' definite: molto comuni >1/10; comuni >=1/100,= 1/1000, < 1/100; rare >= 1/10.000, < 1/1000; Molto rare GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOAl momento attuale non sono disponibili dati epidemiologici di rilievo. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi relativi alla gravidanza, allo sviluppo embrionale e fetale, al parto e allo sviluppo post-natale. Durante la gravidanza e se una paziente sta programmando una gravidanza, il diabete non deve essere trattato con metformina, ma con l'insulina, che deve essere somministrata per mantenere i livelli glicemici il piu' possibile vicini alla norma, al fine di ridurre il rischio di comparsa di malformazioni fetali associate a livelli glicemici anomali. Nei ratti, metformina viene secreta nel latte.Per la specie umana non sono disponibili dati simili, e pertanto e' necessario scegliere se interrompere l'allattamento o interrompere la somministrazione di metformina, tenendo in considerazione l'importanza del principio attivo per la paziente.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di tipo 2, negli adulti in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime dietetico e l'attivita'fisica da soli non consentono un controllo adeguato della glicemia. Negli adulti, le compresse possono essere impiegate come monoterapia, oppure in combinazione con altri antidiabetici orali, o con l'insulina.Nei bambini da 10 anni di eta' e negli adolescenti, le compresse possono essere impiegate come monoterapia, o con l'insulina. Nei pazienti in sovrappeso con diabete di tipo 2, trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime dietetico, e' stata riscontrata una riduzione delle complicanze del diabete.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso metformina cloridrato o ad uno qualsiasi deglieccipienti. Chetoacidosi diabetica, precoma diabetico. Insufficienza o disfunzione renale (creatinina sierica < 60 ml/min). Condizioni acute in grado di compromettere la funzionalita' renale, quali la disidratazione, le infezioni gravi, lo shock, la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati. Malattie acute o croniche che possonoprovocare un'ipossia tissutale, quali l'insufficienza respiratoria e cardiaca, l'infarto miocardico recente, lo shock. Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcool, alcoolismo. Allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Ipromellosa, Macrogol 6000, Magnesio stearato, Povidone K25, Titanio diossido (E171).

Avvertenze

Acidosi lattica: l'acidosi lattica e' una complicanza metabolica rara, ma grave (con un'alta mortalita' in assenza di trattamento immediato), che puo' verificarsi in seguito all'accumulo di metformina. I casi di acidosi lattica documentati nei pazienti trattati con metformina sisono verificati soprattutto in pazienti diabetici con una grave insufficienza renale. L'incidenza dell'acidosi lattica puo' e deve essere ridotta mediante l'accertamento degli altri fattori di rischio associati (come il diabete mal controllato, la chetonemia, il digiuno, l'eccessivo consumo di alcool, l'insufficienza epatica e qualsiasi condizioneassociata all'ipossia). Diagnosi: l'acidosi lattica e' caratterizzatada una dispnea acidosica, da dolori addominali e ipotermia, seguiti dal coma. I reperti degli esami di laboratorio comprendono: pH ematico ridotto, livelli plasmatici di lattato superiori a 5 mmol/l e aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la somministrazione di metformina e ricoverare immediatamente il paziente. Funzionalita' renale: Poiche' la metformina viene escreta dal rene, e' necessario determinare i livelli sierici della creatinina, prima dell'inizio del trattamento e a trattamento avviato a intervalli regolari: almeno una volta all'anno nei pazienti con funzionalita' renale normale; almeno due o quattro volte all'anno nei pazienti con livelli sierici di creatinina ai limiti superiori della norma e negli anziani. Nei pazienti anziani, una funzionalita' renale ridotta e' frequente e asintomatica. Occorre particolare cautela in tutte le situazioni in cui la funzionalita' renale puo' risultare alterata (ad esempio, all'inizio di un trattamento antipertensivo odiuretico, e all'inizio di una terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Somministrazione di mezzi di contrasto iodati: poiche' la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati per indagini radiologiche puo' provocare un'insufficienza renale, la somministrazione di metformina cloridrato deve essere sospesa prima o almomento dell'indagine e puo' essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'indagine stessa, e solo dopo che sia stato eseguito un ulteriore esame della funzionalita' renale con reperto nell'ambito della norma. Interventi chirurgici: sospendere la somministrazione di metformina cloridrato 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato, da eseguirsi in anestesia generale, spinale o peridurale. Riprendere il trattamento non prima di 48 ore dopo l'intervento o dopo la ripresa dell'alimentazione orale, e solo dopo che sia stata verificata una normale funzionalita' renale. Bambini e adolescenti: la diagnosi per il diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamentocon metformina. Non sono stati evidenziati effetti di metformina sulla crescita e sulla puberta' durante studi clinici controllati della durata di un anno ma non sono disponibili dati a lungo termine per questi casi. Percio' si raccomanda un attento follow-up post-marketing dell'effetto di metformina su questi parametri in bambini trattati e specialmente in adolescenti prima della puberta'. Bambini tra i 10 e 12 anni: solamente 15 soggetti tra 10 e 12 anni furono inclusi in studi clinici controllati eseguiti su bambini adolescenti. Benche' l'efficacia ela sicurezza di metformina in bambini al di sotto dei 12 anni non differisce da quella in adolescenti di maggiore eta', si consiglia di usare cautela nel prescrivere a bambini tra i 10 e 12 anni. Altre precauzioni: tutti i pazienti devono continuare a seguire il loro regime dietetico, con una distribuzione adeguata dell'assunzione dei carboidrati nell'arco della giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare la loro dieta con un apporto energetico ridotto. Gli abituali esami di laboratorio per il monitoraggio del diabete devono essere eseguiti regolarmente. La metformina da sola non provoca mai un'ipoglicemia, ma e'richiesta prudenza se viene impiegata in combinazione con l'insulina o con le sulfoniluree.

Gravidanza e Allattamento

Al momento attuale non sono disponibili dati epidemiologici di rilievo. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi relativi alla gravidanza, allo sviluppo embrionale e fetale, al parto e allo sviluppo post-natale. Durante la gravidanza e se una paziente sta programmando una gravidanza, il diabete non deve essere trattato con metformina, ma con l'insulina, che deve essere somministrata per mantenere i livelli glicemici il piu' possibile vicini alla norma, al fine di ridurre il rischio di comparsa di malformazioni fetali associate a livelli glicemici anomali. Nei ratti, metformina viene secreta nel latte.Per la specie umana non sono disponibili dati simili, e pertanto e' necessario scegliere se interrompere l'allattamento o interrompere la somministrazione di metformina, tenendo in considerazione l'importanza del principio attivo per la paziente.

Interazioni con altri prodotti

Combinazioni sconsigliate. Alcool: nell'intossicazione alcoolica acuta esiste un rischio aumentato di acidosi lattica, soprattutto in caso di: digiuno o malnutrizione; insufficienza epatica. Evitare il consumodi alcool e di medicinali contenenti alcool. Mezzi di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati puo'provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e aumento del rischio di acidosi lattica. Pertanto, la somministrazione di metformina cloridrato deve essere sospesa prima o al momentodell'indagine e puo' essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'indagine stessa, e solo dopo che sia stato eseguito un ulteriore esame dellafunzionalita' renale con reperto nell'ambito della norma. Combinazioni che richiedono specifiche precauzioni d'impiego I glucocorticoidi (somministrati sia per via sistemica che locale), i beta2 agonisti ed i diuretici possiedono un effetto intrinseco iperglicemizzante. Informare il paziente e controllare la glicemia con maggiore frequenza, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, modificare il dosaggio del medicinale antidiabetico nel corso e oltre il termine del trattamento con l'altro medicinale. Gli inibitori ACE possono abbassare la glicemia. Se necessario, modificare il dosaggio del medicinale antidiabetico nel corso e oltre il termine del trattamento con l'altro medicinale.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.