merrem ev polvere 10 flaconi 1000mg meropenem pfizer italia srl

Che cosa è merrem ev polv 10fl 1000mg?

Merrem 500 soluzione iniettabile polv prodotto da pfizer italia srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Merrem 500 risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico, carbapenemici.
Contiene i principi attivi: meropenem triidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: flaconcino da 500 mg: meropenem triidrato equivalente a 500 mg di meropenem anidro. flaconcino da 1000 mg: meropenem triidrato equivalente a 1000 mg di meropenem anidro.
Codice AIC: 028949093 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini soprai 3 mesi d'eta': polmonite, compresa polmonite acquisita in comunita'e polmonite nocosomiale; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica; infezioni complicate delle vie urinarie; infezioni complicate intraaddominali; infezioni intra e postpartum; infezioni complicate dellacute e dei tessuti molli; meningite batterica acuta. Il medicinale puo' essere usato nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre disospetta origine d'infezione batterica. E' necessario consultare le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

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Posologia

La dose di meropenem somministrata e la durata del trattamento devonotenere in considerazione il tipo di infezione da trattare, compresa la severita' e la risposta clinica. Una dose fino a 2 g tre volte al giorno negli adulti e negli adolescenti e una dose fino a 40 mg/kg tre volte al giorno nei bambini puo' essere particolarmente appropriata neltrattamento di alcuni tipi di infezioni come le infezioni nocosomialida Pseudomonas aeruginosa o Acinetobacter spp. Considerazioni aggiuntive per il dosaggio sono necessarie quando si trattano pazienti con insufficienza renale. Adulti ed adolescenti. Polmonite, inclusa quella acquisita in comunita' e polmonite nocosomiale: 500 mg o 1000 mg ogni 8ore; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica: 2 g ogni 8 ore;infezioni complicate delle vie urinarie: 500 mg o 1000 mg ogni 8 ore,infezioni complicate intraaddominali: 500 mg o 1000 mg ogni 8 ore; infezioni intra e postpartum: 500 mg o 1000 mg ogni 8 ore; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli: 500 mg o 1000 mg ogni 8 ore; meningite batterica acuta: 2 g ogni 8 ore; trattamento dei pazienti neutropenici con febbre: 1 g ogni 8 ore. Meropenem e' solitamente somministrato per infusione endovenosa della durata di circa 15 - 30 minuti. Alternativamente, dosi fino ad 1 g possono essere somministrate come iniezione in bolo endovenoso della durata di circa 5 minuti. Ci sono dati limitati disponibili sulla sicurezza per supportare la somministrazione di una dose da 2 g negli adulti come iniezione di bolo endovenoso. Insufficienza renale: la dose negli adulti e negli adolescenti deve essere aggiustata quando la clearance della creatinina e' inferiore a 51 ml/min. Dose (basata su intervalli di dose "unitaria" di 500 mg o 1g o 2 g). Ci sono dati limitati per supportare l'applicazione di questi aggiustamenti posologici per una dose unitaria di 2 g. Clcr 26-50 ml/min: una dose ogni 12 ore; clcr 10-25 ml/min: mezza dose ogni 12 ore; clcr CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Non congelare la soluzione ricostituita.AVVERTENZELa scelta di meropenem per trattare un singolo paziente deve tenere in considerazione l'appropriatezza d'impiego di un agente batterico carbapenemico basata su fattori quali la gravita' dell'infezione, la prevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici appropriati e ilrischio di selezione per i batteri carbapenemo-resistenti. Sono stateriportate reazioni di ipersensibilita' gravi e occasionalmente fatali. I pazienti con anamnesi di ipersensibilita' ai carbapenemici, penicilline o altri antibiotici betalattamici potrebbero essere ipersensibili anche a meropenem. Prima di iniziare la terapia con meropenem, deve essere fatta una ricerca molto accurata relativa a precedenti reazionid'ipersensibilita' agli antibiotici betalattamici. Se si verificasse una grave reazione allergica, il prodotto medicinale deve essere interrotto e prese opportune misure. Sono state riportate coliti antibiotico-associate e coliti pseudomembranose, come con tutti gli agenti antibatterici, incluso meropenem, e possono variare come gravita' da moderate a pericolose per la vita. Di conseguenza, e' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o in seguito a somministrazione di meropenem. L'interruzione dellaterapia con meropenem e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile deve essere considerata. Non devono essere somministrati prodotti medicinali che inibiscono la peristalsi. Convulsioni sono state riportate non frequentemente durante il trattamento con carbapenemici. Durante il trattamento con meropenem, la funzionalita' epatica deve essere attentamente monitorata per il rischio di tossicita' epatica (disfunzioni epatiche con colestasi e citolisi). Uso nei pazienti con epatopatie: i pazienti con malattie epatiche preesistenti richiedono un attento monitoraggio della funzionalita' epatica durante il trattamento con meropenem. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Puo' manifestarsi positivita' al test di Coombs diretto o indiretto durante il trattamento con meropenem. L'uso concomitante di meropenem con acido valproico/sodio valproato non e' raccomandato. Contiene sodio.INTERAZIONINon sono stati effettuati studi specifici di interazione con prodottimedicinali, ad eccezione del probenecid. Probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva, inibendo cosi' l'escrezione renale di meropenem con conseguente aumento della sua emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica. E' richiesta cautela se probenecid e' co-somministrato con meropenem. Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri prodotti medicinali o sul loro metabolismo non e' stato studiato. Tuttavia, il legame proteico e' cosi'basso che non sono attese interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo. E' stata riportata diminuzione dei livelli di acido valproico nel sangue quando co-somministrato con agenti carbapenemici risultante in una riduzione dei livelli di acido valproico in circadue giorni del 60-100%. Per il rapido inizio ed estensione della diminuzione la co-somministrazione di acido valproico con agenti carbapenemici non puo' essere considerata gestibile e pertanto deve essere evitata. Anticoagulanti orali: la somministrazione contemporanea di antibiotici con warfarin puo' aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono molte segnalazioni dell'aumento dell'effetto anticoagulante di anticoagulanti somministrati per via orale, incluso warfarin, nei pazientiche ricevevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio puo' variare con un'infezione sottostante, l'eta' e lo stato generale del paziente cosicche' e' difficile valutare il contributo dell'antibiotico all'aumento dell'INR (International Normalized Ratio). Si raccomanda di controllare frequentemente l'INR durante e subito dopo la co-somministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.EFFETTI INDESIDERATIFrequenza reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 a < 1/10); non comune (>= 1/1.000 a < 1/100); rare (>= 1/10.000 a < 1/1.000); molto rare (< 1/10.000) e non note (non possono essere stimatedai dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidosi orale e vaginale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: trombocitemia; non comune: eosinofilia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia; non nota: agranulocitosi, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: agranulocitosi, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: angioedema, anafilassi. Patologiedel sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: parestesia; rara: convulsioni. Patologie dell'apparato gastrointestinale. Comune: diarrea, vomito, nausea, dolore addominale; non nota: colite associata all'antibiotico. Patologie epatobiliari. Comune: aumento delle transaminasi,aumento delle fosfatasi alcaline ematiche, aumento della lattato deidrogenasi ematica; non comune: aumento della bilirubina ematica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione, prurito; non comune: orticaria; non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. Patologie renali ed urinarie. Non comune: aumento della creatinina ematica, aumento dell'urea ematica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: infiammazione, dolore; non comune: tromboflebite; non nota: dolore al sito di iniezione.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono o in quantita' limitata dati sull'uso di meropenem nelle donne in gravidanza. Gli studi animali non indicano effetti diretti odindiretti dannosi relativi alla tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di meropenem durante la gravidanza. Non e' noto se meropenem venga escreto nel latte umano. Meropenem e' rilevabile a concentrazioni molto basse negli animali allattati alla mammella. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con meropenem tenendo in considerazione il beneficio della terapia per la donna.

Effetti indesiderati

Frequenza reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 a < 1/10); non comune (>= 1/1.000 a < 1/100); rare (>= 1/10.000 a < 1/1.000); molto rare (< 1/10.000) e non note (non possono essere stimatedai dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidosi orale e vaginale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: trombocitemia; non comune: eosinofilia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia; non nota: agranulocitosi, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: agranulocitosi, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: angioedema, anafilassi. Patologiedel sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: parestesia; rara: convulsioni. Patologie dell'apparato gastrointestinale. Comune: diarrea, vomito, nausea, dolore addominale; non nota: colite associata all'antibiotico. Patologie epatobiliari. Comune: aumento delle transaminasi,aumento delle fosfatasi alcaline ematiche, aumento della lattato deidrogenasi ematica; non comune: aumento della bilirubina ematica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione, prurito; non comune: orticaria; non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. Patologie renali ed urinarie. Non comune: aumento della creatinina ematica, aumento dell'urea ematica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: infiammazione, dolore; non comune: tromboflebite; non nota: dolore al sito di iniezione.

Indicazioni

Trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini soprai 3 mesi d'eta': polmonite, compresa polmonite acquisita in comunita'e polmonite nocosomiale; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica; infezioni complicate delle vie urinarie; infezioni complicate intraaddominali; infezioni intra e postpartum; infezioni complicate dellacute e dei tessuti molli; meningite batterica acuta. Il medicinale puo' essere usato nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre disospetta origine d'infezione batterica. E' necessario consultare le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' ad ogni altro agente antibatterico carbapenemico. Grave ipersensibilita' (ad es. reazioni anafilattiche, gravi reazioni cutanee) ad ogni altro tipo di agente antibatterico betalattamico (ad es. penicilline o cefalosporine).

Composizione ed Eccipienti

Sodio carbonato anidro.

Avvertenze

La scelta di meropenem per trattare un singolo paziente deve tenere in considerazione l'appropriatezza d'impiego di un agente batterico carbapenemico basata su fattori quali la gravita' dell'infezione, la prevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici appropriati e ilrischio di selezione per i batteri carbapenemo-resistenti. Sono stateriportate reazioni di ipersensibilita' gravi e occasionalmente fatali. I pazienti con anamnesi di ipersensibilita' ai carbapenemici, penicilline o altri antibiotici betalattamici potrebbero essere ipersensibili anche a meropenem. Prima di iniziare la terapia con meropenem, deve essere fatta una ricerca molto accurata relativa a precedenti reazionid'ipersensibilita' agli antibiotici betalattamici. Se si verificasse una grave reazione allergica, il prodotto medicinale deve essere interrotto e prese opportune misure. Sono state riportate coliti antibiotico-associate e coliti pseudomembranose, come con tutti gli agenti antibatterici, incluso meropenem, e possono variare come gravita' da moderate a pericolose per la vita. Di conseguenza, e' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o in seguito a somministrazione di meropenem. L'interruzione dellaterapia con meropenem e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile deve essere considerata. Non devono essere somministrati prodotti medicinali che inibiscono la peristalsi. Convulsioni sono state riportate non frequentemente durante il trattamento con carbapenemici. Durante il trattamento con meropenem, la funzionalita' epatica deve essere attentamente monitorata per il rischio di tossicita' epatica (disfunzioni epatiche con colestasi e citolisi). Uso nei pazienti con epatopatie: i pazienti con malattie epatiche preesistenti richiedono un attento monitoraggio della funzionalita' epatica durante il trattamento con meropenem. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Puo' manifestarsi positivita' al test di Coombs diretto o indiretto durante il trattamento con meropenem. L'uso concomitante di meropenem con acido valproico/sodio valproato non e' raccomandato. Contiene sodio.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono o in quantita' limitata dati sull'uso di meropenem nelle donne in gravidanza. Gli studi animali non indicano effetti diretti odindiretti dannosi relativi alla tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di meropenem durante la gravidanza. Non e' noto se meropenem venga escreto nel latte umano. Meropenem e' rilevabile a concentrazioni molto basse negli animali allattati alla mammella. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con meropenem tenendo in considerazione il beneficio della terapia per la donna.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con prodottimedicinali, ad eccezione del probenecid. Probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva, inibendo cosi' l'escrezione renale di meropenem con conseguente aumento della sua emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica. E' richiesta cautela se probenecid e' co-somministrato con meropenem. Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri prodotti medicinali o sul loro metabolismo non e' stato studiato. Tuttavia, il legame proteico e' cosi'basso che non sono attese interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo. E' stata riportata diminuzione dei livelli di acido valproico nel sangue quando co-somministrato con agenti carbapenemici risultante in una riduzione dei livelli di acido valproico in circadue giorni del 60-100%. Per il rapido inizio ed estensione della diminuzione la co-somministrazione di acido valproico con agenti carbapenemici non puo' essere considerata gestibile e pertanto deve essere evitata. Anticoagulanti orali: la somministrazione contemporanea di antibiotici con warfarin puo' aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono molte segnalazioni dell'aumento dell'effetto anticoagulante di anticoagulanti somministrati per via orale, incluso warfarin, nei pazientiche ricevevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio puo' variare con un'infezione sottostante, l'eta' e lo stato generale del paziente cosicche' e' difficile valutare il contributo dell'antibiotico all'aumento dell'INR (International Normalized Ratio). Si raccomanda di controllare frequentemente l'INR durante e subito dopo la co-somministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Non congelare la soluzione ricostituita.