meropenem sun*ev 1fl 1000mg meropenem sun pharma italia srl

Che cosa è meropenem sun ev 1fl 1000mg?

Meropenem ranb soluzione iniettabile polv prodotto da sun pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Meropenem ranb risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici per uso sistemico, carbapenemici.
Contiene i principi attivi: meropenem triidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: meropenem triidrato equivalente a meropenem anidro.
Codice AIC: 040245033 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di: polmonite, comprese polmonite acquisita in comunita' e polmonite nosocomiale; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica; infezioni complicate delle vie urinarie; infezioni complicate intra-addominali; infezioni intra- e post-partum; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; meningite batterica acuta. Il prodotto puo' essere utilizzato nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre di sospetta origine da infezione batterica. E' necessario consultare le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

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Posologia

La dose di meropenem somministrata e la durata del trattamento devonotenere in considerazione il tipo di infezione che viene trattata, inclusa la sua gravita' e la risposta clinica. Una dose fino a 2 g tre volte al giorno negli adulti e negli adolescenti e una dose fino a 40 mg/kg tre volte al giorno nei bambini possono essere particolarmente appropriate quando vengono trattati alcuni tipi di infezioni, quali le infezioni nosocomiali da Pseudomonas aeruginosa oppure da Acinetobacter spp. Considerazioni aggiuntive per il dosaggio sono necessarie quando si trattano pazienti adulti ed adolescenti con insufficienza renale. Polmonite, comprese polmonite acquisita in comunita' e polmonite nosocomiale: dose da 500 mg o 1 g; infezioni broncopolmonari nelle fibrosi cistica: dose da 2 g; infezioni complicate delle vie urinarie: dose da 500 mg o 1 g; infezioni complicate intraddominali: dose da 500 mg o 1 g; infezioni intra- e post-partum: dose da 500 mg o 1 g; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli: dose da 500 mg o 1 g; meningite batterica acuta: dose da 2 g; gestione dei pazienti neutropenici confebbre: dose da 1 g. Meropenem e' di solito somministrato per infusione endovenosa della durata di 15-30 minuti circa. In alternativa, possono essere somministrate dosi fino a 1 g come iniezione in bolo endovenoso della durata di circa 5 minuti. Ci sono dati limitati disponibilisulla sicurezza a supporto della somministrazione di una dose da 2 g negli adulti come iniezione endovenosa in bolo. Compromissione renale:negli adulti e negli adolescenti la dose deve essere aggiustata quando la clearance della creatinina e' inferiore a 51 ml/min. Ci sono datilimitati a supporto dell'applicazione di questi aggiustamenti posologici per una dose unitaria di 2 g. Clcr 26-50 ml/min: una dose (basata su intervalli di dose "unitaria" di 500 mg o 1 g o 2 g) ogni 12 ore; clcr 10-25 ml/min: mezza dose ogni 12 ore; clcr CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Non congelare la soluzione ricostituita.AVVERTENZELa scelta di meropenem per trattare un singolo paziente deve tenere in considerazione l'appropriatezza di utilizzare un agente antibatterico carbapenemico basata su fattori quali la gravita' dell'infezione, laprevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici adatti ed il rischio di selezione per i batteri resistenti ai carbapenemici. Comecon tutti gli antibiotici betalattamici, sono state riportate reazioni di ipersensibilita' gravi e a volte fatali. I pazienti con anamnesi di ipersensibilita' ai carbapenemici, alle penicilline o ad altri antibiotici beta-lattamici possono essere ipersensibili anche a meropenem.Prima di iniziare la terapia con meropenem, si deve indagare attentamente su precedenti reazioni di ipersensibilita' agli antibiotici beta-lattamici. In caso di grave reazione allergica si deve interrompere lasomministrazione del medicinale e si devono intraprendere misure opportune. Colite e colite pseudomembranosa associate ad antibiotici sono state riportate con quasi tutti gli agenti antibatterici, incluso meropenem, e possono variare per gravita' da lievi a pericolose per la vita. Pertanto, e' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o a seguito della somministrazione di meropenem. Devono essere considerate la sospensione della terapia con meropenem e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Sono state non frequentemente riportate convulsioni durante il trattamento con carbapenemici, compreso il meropenem. Durante il trattamento con meropenem la funzionalita' epatica deve essere monitorata attentamente per il rischio di tossicita' epatica (disfunzione epatica con colestasi e citolisi). Nei pazienti con patologie epatiche pre-esistenti deve essere monitorata la funzionalita' epatica durante il trattamento con meropenem. Non e' richiesto alcun aggiustamento posologico. Durante il trattamento con meropenem puo' manifestarsi positivita' al test di Coombs diretto o indiretto. L'uso concomitante di meropenem e acido valproico/sodio valproato non e' raccomandato. Il farmaco contiene sodio.INTERAZIONINon sono stati effettuati studi specifici di interazione con altri medicinali, ad accezione del probenecid. Il probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva e cosi' inibisce l'escrezionerenale di meropenem determinando l'aumento dell'emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica di meropenem. E' richiesta cautela se il probenecid e' co-somministrato con meropenem. Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri medicinali o sul metabolismo non e' stato studiato. Tuttavia, il legame proteico e' talmentebasso che non ci si aspetta ci siano interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo. Diminuzioni del livello ematico di acido valproico sono state riportate quando co-somministrato con agenti carbapenemici pari ad una diminuzione del 60-100% dei livelli di acido valproico in circa due giorni. A causa del rapido inizio e dell'estensione della diminuzione, la co-somministrazione di acido valproico e diagenti carbapenemici non e' ritenuta gestibile e pertanto deve essereevitata. La somministrazione contemporanea di antibiotici e di warfarin puo' aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono state molte segnalazioni di aumento degli effetti anticoagulanti di agenti anticoagulanti somministrati per via orale, incluso il warfarin, nei pazienti che assumevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio puo' variare con un'infezione sottostante, l'eta' e lo stato generale delpaziente, per cui e' difficile valutare il contributo dell'antibiotico all'aumento dell'INR (rapporto normalizzato internazionale). Si raccomanda di monitorare frequentemente l'INR durante e subito dopo la co-somministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.EFFETTI INDESIDERATIFrequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 a = 1/1000 a = 1/10.000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon ci sono dati, oppure sono limitati, sull'uso di meropenem nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti sull'animale non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di meropenem durante la gravidanza. Non e' noto se meropenem viene escreto nel latte materno. Il meropenem e' rilevabile a concentrazioni molto basse nel latte materno degli animali. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/evitare il trattamento con meropenem tenendo conto del beneficio della terapia per la donna.

Effetti indesiderati

Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 a = 1/1000 a = 1/10.000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon ci sono dati, oppure sono limitati, sull'uso di meropenem nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti sull'animale non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di meropenem durante la gravidanza. Non e' noto se meropenem viene escreto nel latte materno. Il meropenem e' rilevabile a concentrazioni molto basse nel latte materno degli animali. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/evitare il trattamento con meropenem tenendo conto del beneficio della terapia per la donna.

Indicazioni

Trattamento di: polmonite, comprese polmonite acquisita in comunita' e polmonite nosocomiale; infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica; infezioni complicate delle vie urinarie; infezioni complicate intra-addominali; infezioni intra- e post-partum; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli; meningite batterica acuta. Il prodotto puo' essere utilizzato nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre di sospetta origine da infezione batterica. E' necessario consultare le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipersensibilita' ad un qualsiasi altro agente antibatterico carbapenemico; grave ipersensibilita' (per esempio reazione anafilattica, grave reazione cutanea) ad un qualsiasi altro agente antibatterico beta-lattamico (per esempio penicilline o cefalosporine).

Composizione ed Eccipienti

Ogni flaconcino da 500 mg contiene 104 mg di sodio carbonato anidro che corrispondono a circa 2,0 mEq di sodio (circa 45 mg). Ogni flaconcino da 1 g contiene 208 mg di sodio carbonato anidro che corrispondono a circa 4,0 mEq di sodio (circa 90 mg).

Avvertenze

La scelta di meropenem per trattare un singolo paziente deve tenere in considerazione l'appropriatezza di utilizzare un agente antibatterico carbapenemico basata su fattori quali la gravita' dell'infezione, laprevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici adatti ed il rischio di selezione per i batteri resistenti ai carbapenemici. Comecon tutti gli antibiotici betalattamici, sono state riportate reazioni di ipersensibilita' gravi e a volte fatali. I pazienti con anamnesi di ipersensibilita' ai carbapenemici, alle penicilline o ad altri antibiotici beta-lattamici possono essere ipersensibili anche a meropenem.Prima di iniziare la terapia con meropenem, si deve indagare attentamente su precedenti reazioni di ipersensibilita' agli antibiotici beta-lattamici. In caso di grave reazione allergica si deve interrompere lasomministrazione del medicinale e si devono intraprendere misure opportune. Colite e colite pseudomembranosa associate ad antibiotici sono state riportate con quasi tutti gli agenti antibatterici, incluso meropenem, e possono variare per gravita' da lievi a pericolose per la vita. Pertanto, e' importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o a seguito della somministrazione di meropenem. Devono essere considerate la sospensione della terapia con meropenem e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Sono state non frequentemente riportate convulsioni durante il trattamento con carbapenemici, compreso il meropenem. Durante il trattamento con meropenem la funzionalita' epatica deve essere monitorata attentamente per il rischio di tossicita' epatica (disfunzione epatica con colestasi e citolisi). Nei pazienti con patologie epatiche pre-esistenti deve essere monitorata la funzionalita' epatica durante il trattamento con meropenem. Non e' richiesto alcun aggiustamento posologico. Durante il trattamento con meropenem puo' manifestarsi positivita' al test di Coombs diretto o indiretto. L'uso concomitante di meropenem e acido valproico/sodio valproato non e' raccomandato. Il farmaco contiene sodio.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati, oppure sono limitati, sull'uso di meropenem nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti sull'animale non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di meropenem durante la gravidanza. Non e' noto se meropenem viene escreto nel latte materno. Il meropenem e' rilevabile a concentrazioni molto basse nel latte materno degli animali. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/evitare il trattamento con meropenem tenendo conto del beneficio della terapia per la donna.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con altri medicinali, ad accezione del probenecid. Il probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva e cosi' inibisce l'escrezionerenale di meropenem determinando l'aumento dell'emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica di meropenem. E' richiesta cautela se il probenecid e' co-somministrato con meropenem. Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri medicinali o sul metabolismo non e' stato studiato. Tuttavia, il legame proteico e' talmentebasso che non ci si aspetta ci siano interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo. Diminuzioni del livello ematico di acido valproico sono state riportate quando co-somministrato con agenti carbapenemici pari ad una diminuzione del 60-100% dei livelli di acido valproico in circa due giorni. A causa del rapido inizio e dell'estensione della diminuzione, la co-somministrazione di acido valproico e diagenti carbapenemici non e' ritenuta gestibile e pertanto deve essereevitata. La somministrazione contemporanea di antibiotici e di warfarin puo' aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono state molte segnalazioni di aumento degli effetti anticoagulanti di agenti anticoagulanti somministrati per via orale, incluso il warfarin, nei pazienti che assumevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio puo' variare con un'infezione sottostante, l'eta' e lo stato generale delpaziente, per cui e' difficile valutare il contributo dell'antibiotico all'aumento dell'INR (rapporto normalizzato internazionale). Si raccomanda di monitorare frequentemente l'INR durante e subito dopo la co-somministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Non congelare la soluzione ricostituita.