meloxicam my*10cpr 7,5mg meloxicam mylan spa

Che cosa è meloxicam my 10cpr 7,5mg?

Meloxicam mg compresse prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Meloxicam mg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di prodotti antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Contiene i principi attivi: meloxicam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: meloxicam.
Codice AIC: 037069022 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico di breve durata delle riacutizzazioni dell'osteoartrosi. Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide o della spondilite anchilosante.

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Posologia

Uso orale. COMPRESSE 7,5 mg. Riacutizzazioni dell'osteoartrosi: 7,5 mg al giorno. Se necessario, in assenza di miglioramento, la posologia puo' essere aumentata a 15 mg al giorno. Artrite reumatoide, spondilite anchilosante: 15 mg al giorno. Secondo la risposta terapeutica, la dose puo' essere ridotta a 7,5 mg al giorno. COMPRESSE 15 mg. Riacutizzazioni dell'osteoartrosi: 7,5 mg al giorno (mezza compressa da 15 mg).Se necessario, in assenza di miglioramento, la posologia puo' essere aumentata a 15 mg al giorno. Artrite reumatoide, spondilite anchilosante: 15 mg al giorno. Secondo la risposta terapeutica, la dose puo' essere ridotta a 7,5 mg al giorno (mezza compressa da 15 mg). Non superare la dose di 15 mg al giorno. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo usando la dose efficace piu' bassa per la durata piu' breve necessaria al controllo dei sintomi. Le necessita' del paziente per quanto riguarda il sollievo sintomatico e la risposta alla terapia devono essere riesaminate periodicamente, specialmente in pazienti con osteoartrosi. La quantita' totale giornaliera deve essere assunta in un'unica dose durante i pasti, ingerita con acqua o altro liquido. Popolazioni speciali Pazienti anziani e pazienti con aumentato rischiodi reazioni avverse. La dose raccomandata per il trattamento a lungo termine dell'artrite reumatoide e della spondilite anchilosante nei pazienti anziani e' di 7,5 mg al giorno. I pazienti con aumentato rischio di reazioni avverse devono iniziare il trattamento con 7,5 mg al giorno. Nei pazienti in dialisi con grave insufficienza renale la dose iniziale non deve superare i 7,5 mg al giorno. Nessuna riduzione della dose e' richiesta in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (cioe' pazienti con clearance della creatinina > 25 ml/min). Nessuna riduzione della dose e' richiesta in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Non deve essere usato in bambini di eta' inferiore ai 15 anni. Questo prodotto medicinale esiste in altri dosaggi che possono risultare piu' appropriati.

Effetti indesiderati

STUDI CLINICI. Molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100 = 1/1.000 = 1/10.000 GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studiepidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto, di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumentava da meno dell'1%fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, il meloxicam non deve essere somministrato se non in casi chiaramente necessari. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli di inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre: il feto a tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso ed ipertensione polmonare) e/o disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre ed il neonato, al termine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo disanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse e/o inibizione delle contrazioni uterine risultanti inritardo o prolungamento del travaglio. Anche se non vi e' una specifica esperienza per il meloxicam, e' noto il passaggio dei FANS attraverso il latte materno. Pertanto la somministrazione deve essere evitata nelle donne che allattano al seno.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di breve durata delle riacutizzazioni dell'osteoartrosi. Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide o della spondilite anchilosante.

Controindicazioni ed effetti secondari

Terzo trimestre di gravidanza ed allattamento. Ipersensibilita' a meloxicam o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ipersensibilita' a sostanze aventi un'azione analoga ad es. antinfiammatori non steroidei (FANS), acido acetilsalicilico (aspirina). Pazienti che, in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o di altri FANS, hanno manifestato asma, edema angioneurotico, orticaria o polipi nasali. Ulcera gastroduodenale attiva o precedenti episodi di ulcera gastroduodenale ricorrente. Grave insufficienza epatica. Pazienti con grave insufficienza renale non sottoposti a dialisi. Sanguinamento del tratto gastrointestinale, emorragia cerebrovascolare o altri tipi di emorragie. Anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinali dovuti a precedente terapia con FANS. Ulcera peptica o emorragica attiva o ricorrente (due o piu' distinti episodi accertati di ulcerazioni o sanguinamenti). Grave insufficienza cardiaca.

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; lattosio monoidrato; amido di mais; sodio citrato; silice colloidale anidra; magnesio stearato.

Avvertenze

L'uso di meloxicam in associazione con FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi-2, deve essere evitato. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo usando la dose efficace piu' bassa per la durata piu' breve necessaria al controllo dei sintomi. Gli anziani presentano un'aumentata frequenza di eventi avversi causati da FANS, particolarmente sanguinamenti e perforazioni gastrointestinali che possono essere fatali. Appropriato monitoraggio e consiglio sono richiesti per pazienti con un'anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' ritenzione dei liquidi ed edema sono stati riportati in associazione con la terapia con FANS. L'uso di alcuni FANS (particolarmente ad alte dosi e in trattamento a lungo termine) puo' essere associato ad un aumentato rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus) ed i dati non sono insufficienti ad escludere tale rischio per il meloxicam. Pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, malattie cardiache ischemiche, arteriopatie periferiche e/o malattie cerebrovascolari, devono essere trattati solo dopo attenta valutazione. Simili considerazioni devono essere fatte prima di iniziare il trattamento a lungo termine di pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari (ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Prima di iniziare il trattamento valutatare l'eventuale storia di esofagite, gastrite e/o ulcera peptica al fine di assicurarsi della loro totale guarigione. Occorre controllare routinariamente la possibile insorgenza di recidive in seguito a trattamento inpazienti con tali precedenti. Somministrare con cautela ai pazienti con anamnesi di sintomi gastrointestinali (ad es. colite ulcerativa, morbo di Crohn) poiche' le loro condizioni possono riacutizzarsi. Usare cautela nei pazienti che ricevono terapie concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento, come corticosteroidi, anticoagulanti come la warfarina, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o agenti anti-aggreganti come l'acido acetilsalicilico (ad es, aspirina). Sono state riportate sanguinamenti gastrointestinali o ulcere/perforazioni, in ogni momento durante il trattamento, cono senza sintomi prodromici o una precedente anamnesi di gravi eventi gastrointestinali. In generale, il sanguinamento gastrointestinale o le ulcerazioni/perforazioni, hanno conseguenze piu' gravi nei pazienti anziani. Il rischio di sanguinamento GI, ulcera o perforazione, e' maggiore con l'aumentare delle dosi dei FANS, in pazienti con storia di ulcera, particolarmente se complicata da emorragia o perforazioni e negli anziani. La terapia di associazione con agenti protettivi (es. misoprostol o inibitori della pompa protonica) deve essere presa in considerazione per questi pazienti ed anche per pazienti che richiedono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio gastrointestinale. I pazienti con anamnesi di tossicita' GI, particolarmente se anziani, devono riportare ogni sintomo addominale insolito (specialmente sanguinamento GI) particolarmente nella fase iniziale del trattamento. Si deve suggerire cautela nei pazienti che ricevono trattamenti concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come la warfarina,inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o agenti anti-aggreganti come l'acido acetilsalicilico come l'aspirina. Gravi reazioni cutanee, a volte fatali, inclusa dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono stati riportatimolto raramente. I pazienti sono al massimo rischio di queste reazioni all'inizio della terapia, l'insorgenza delle reazioni avviene nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Il prodottodeve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni alle mucose oppure di ogni altro segno di ipersensibilita'. In rari casi i FANS possono causare nefrite interstiziale, glomerulonefrite, necrosi della midollare renale e sindrome nefrosica. E' stato occasionalmente osservato un aumento del valore delle transaminasi, della bilirubina sierica o altri parametri epatici, quali aumenti della creatinina serica e dell'azoto ureico del sangue e di altri parametri di laboratorio; nella maggior parte dei casi si e' trattato di alterazioni lievi etransitorie. In caso di alterazioni significative o persistenti, occorre interrompere il trattamento e prescrivere esami appropriati. Durante il trattamento con FANS si possono verificare ritenzione idrica, disodio e di potassio ed interferenze con gli effetti natriuretici dei diuretici, con conseguente possibile peggioramento delle condizioni dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca o ipertensione. Puo' indurre un'insufficienza funzionale renale mediante riduzione della filtrazione glomerulare; questo evento avverso e' dose-dipendente. Un attento monitoraggio del flusso urinario e della funzione renale, all'iniziodel trattamento o dopo un aumento della posologia e' necessario nei pazienti con i seguenti fattori di rischio: anziani; trattamento concomitante con ACE inibitori, antagonisti dell'angiotensina II, spartani, diuretici; ipovolemia (qualunque sia la causa); insufficienza cardiacacongenita; insufficienza renale; sindrome nefrosica; nefropatia da lupus; grave disfunzione epatica. L'iperkaliemia puo' essere favorita dal diabete o da trattamenti concomitanti noti per aumentare la kaliemia. Le reazioni avverse sono spesso meno tollerate da pazienti anziani, deboli o debilitati, che dovranno quindi essere mantenuti sotto stretto controllo. E' necessaria la massima prudenza nel trattamento di pazienti anziani, che spesso presentano alterazioni della funzionalita' renale, epatica e cardiaca. In assenza di miglioramento dopo diversi giorni, il beneficio clinico del trattamento deve essere riconsiderato. Meloxicam puo' mascherare i sintomi di una sottostante malattia infettiva. L'uso del medicinale puo' compromettere la fertilita' e non e' raccomandato nelle donne che desiderano intraprendere una gravidanza. La sospensione deve essere presa in considerazione nelle donne che hanno difficolta' nel restare incinte o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilita'. Il medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficienza della lattasi di Lapp o con malassorbimento del glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studiepidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto, di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumentava da meno dell'1%fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, il meloxicam non deve essere somministrato se non in casi chiaramente necessari. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli di inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre: il feto a tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso ed ipertensione polmonare) e/o disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre ed il neonato, al termine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo disanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse e/o inibizione delle contrazioni uterine risultanti inritardo o prolungamento del travaglio. Anche se non vi e' una specifica esperienza per il meloxicam, e' noto il passaggio dei FANS attraverso il latte materno. Pertanto la somministrazione deve essere evitata nelle donne che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

La contemporanea somministrazione di diversi FANS puo' aumentare il rischio di ulcera e di emorragie gastrointestinali per effetto sinergico. Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcerazioni o sanguinamenti gastro-intestinali. Anticoagulanti orali: il rischio di emorragie aumenta per effetto dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno della mucosa gastroduodenale. E' richiesto un attento monitoraggio dell'International Normalised Rate (INR) se risulta impossibile evitare tale associazione. Anti-aggreganti piastrinici ed inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale. I FANS possono ridurre gli effetti dei diuretici e di altri antiipertensivi. In alcuni pazienti con compromissione della funzione renale (ad es. disidratati o anziani con funzione renale compromessa) l'associazione di un ACE-inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II con agenti che inibiscono la cicloossigenasi, puo' portare ad un'ulteriore deterioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, che di solito e' reversibile. Pertanto questa associazione deve essere usata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e devono essere monitorati per quanto riguarda la funzionalita' renale prima di iniziare una terapia concomitante e poi periodicamente neltempo Altri farmaci anti-ipertensivi (es.: betablocanti): come per i precedenti puo' verificarsi una diminuzione dell'effetto anti-ipertensivo dei beta-bloccanti (dovuta all'inibizione delle prostaglandine coneffetto vasodilatatorio). La nefrotossicita' della ciclosporina puo' essere aumentata dai FANS attraverso gli effetti mediati dalle prostaglandine renali. Durante il trattamento combinato si deve valutare la funzione renale. Un attento monitoraggio della funzione renale e' raccomandato, specialmente negli anziani. Una riduzione dell'efficacia dei dispositivi intrauterini per effetto dei FANS e' gia' stata segnalata in passato ma necessita di ulteriori conferme. E' stato segnalato che i FANS provocano un aumento dei livelli di litio nel sangue (riducendol'escrezione renale del litio), che puo' raggiungere livelli di tossicita'. L'uso concomitante non e' raccomandato ma se tale combinazione risultasse necessaria, il livello plasmatico del litio dovra' essere regolarmente controllato all'inizio del trattamento, ogni qualvolta la posologia venga modificata e all'interruzione del trattamento con meloxicam. I FANS possono ridurre la secrezione tubulare del metotrexato ed aumentarne quindi le concentrazioni plasmatiche. Per questo motivo in pazienti con elevati dosaggi di metotrexato (piu' di 15 mg/settimana), l'uso concomitante di FANS non e' raccomandato. Il rischio di un'interazione tra FANS e metotrexato deve essere considerato anche in pazienti con basso dosaggio di metotrexato, specialmente in quelli con alterata funzionalita' renale. In caso di trattamento combinato e' necessaria la conta delle cellule ematiche e la funzione renale deve essere monitorata: occorre cautela quando i FANS ed il metotrexato vengono somministrati entro 3 giorni, in tal caso il livello plasmatico del metotrexato puo' aumentare e causare un aumento della tossicita'. Benche' la farmacocinetica del metotrexato (15 mg/settimana) non sia significativamente modificata dal trattamento con meloxicam, si deve considerare che la tossicita' ematologica del metotrexato puo' essere amplificata dal trattamento. La colestiramina accelera l'eliminazione di meloxicam interrompendo il circolo enteroepatico, tanto che la clearance del meloxicam aumenta del 50% e l'emivita diminuisce a 13+/-3 ore. Questa interazione ha significato clinico. Non sono state trovate interazionifarmacocinetiche farmaco-farmaco di rilevanza clinica per quanto riguarda la somministrazione concomitante di antiacidi, cimetidina e digossina.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.