meloxicam arr*30cpr 7,5mg meloxicam arrow generics ltd

Che cosa è meloxicam arr 30cpr 7,5mg?

Meloxicam arr compresse prodotto da arrow generics ltd
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Meloxicam arr risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei, oxicam.
Contiene i principi attivi: meloxicam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: meloxicam.
Codice AIC: 037489059 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico di breve durata delle riacutizzazioni dell'osteoartrosi. Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide o della spondilite anchilosante.

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Posologia

Uso orale. Riacutizzazioni dell'osteoartrosi: 7,5 mg al giorno (una compressa da 7,5 mg o mezza compressa da 15 mg). In assenza di un effetto, la dose puo' essere aumentata a 15 mg al giorno (due compresse da 7,5 mg o una compressa da 15 mg). Artrite reumatoide, spondilite anchilosante: 15 mg al giorno (due compresse da 7,5 mg o una compressa da 15 mg). A seconda dell'effetto terapeutico la dose puo' essere ridotta a 7,5 mg al giorno (una compressa da 7,5 mg o mezza compressa da 15 mg). Non superare la dose di 15 mg al giorno. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace perla piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. La dose totale giornaliera deve essere assunta in un'unica somministrazione durante i pasti, ingerita con acqua o altro liquido. Popolazioni speciali. Pazienti anziani e pazienti con un aumentato rischio di effetti indesiderati: nei pazienti anziani la dose raccomandata per il trattamento a lungo termine dell'artrite reumatoide e della spondilite anchilosante e' di 7,5 mg al giorno. I pazienti con un aumentato rischio di effetti indesiderati devono iniziare il trattamento con 7,5 mg al giorno. Insufficienza renale: nei pazienti dializzatiaffetti da grave insufficienza renale la dose non deve superare i 7,5mg al giorno. Nessuna riduzione della dose e' richiesta in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Insufficienza epatica: nessuna riduzione della dose e' richiesta in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Bambini: meloxicam non deve essere usato in bambini al di sotto di 15 anni di eta'.

Effetti indesiderati

Descrizione generale. Sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati, che possono essere correlati alla somministrazione di meloxicam. Le frequenze fornite di seguito sono basate sui corrispondenti eventi negli studi clinici, senza tener conto di nessuna relazione casuale.L' informazione e' basata su studi clinici che hanno coinvolto 3750 pazienti che sono stati trattati con dosi di 7,5 o 15 mg/die di meloxicam in compresse o capsule per un periodo fino a 18 mesi (durata media del trattamento 127 giorni). Gli effetti indesiderati che possono avere una relazione causale alla somministrazione di meloxicam sono stati inclusi. Gli effetti indesiderati sono stati classificati in classi difrequenza come riportato di seguito. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: anemia; non comuni: disturbi della crasi ematica come leucocitopenia, trombocitopenia, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni anafilattiche. Disturbi psichiatrici. Rari: fluttuazioni dell'umore, insonnia ed incubi. Patologie del sistema nervoso. Comuni: capogiri, cefalea; non comuni: vertigini, tinnito, sonnolenza. Rari: confusione. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi visivi, inclusa visione offuscata. Patologie cardiache. Non comuni: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comuni: aumento della pressione arteriosa sistemica, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rari: insorgenza di attacchi di asma in individui allergici all'aspirina o ad altri FANS. Patologie gastrointestinali. Comuni: dispepsia, nausea e vomito, dolore addominale, stitichezza, flatulenza, diarrea; non comuni: sanguinamento gastrointestinale, ulcere peptiche, esofagite, stomatite; rari: perforazione gastrointestinale, gastrite, colite. Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Sono stati segnalati: melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Patologie epatobiliari. Non comuni:disturbi transitori nei test di funzionalita' epatica (es. aumento delle transaminasi o della bilirubina); rari: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito, eruzione cutanea; noncomuni: orticaria; molto rari: sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, angioedema, reazioni bollose quali eritema multiforme, reazioni di fotosensibilita'. Patologie renali e urinarie. Non comuni: disordini dei test di laboratorio per investigare la funzionalita' renale (es. aumento della creatinina o dell'urea); rari: insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: edema, compreso l'edema degli arti inferiori. Informazioni inerenti ad effetti indesiderati seri che si sono manifestati in singoli casi o con una certa frequenza. Sono stati segnalatiisolati casi di agranulocitosi in pazienti trattati con meloxicam e altri farmaci potenzialmente mielotossici. Reazioni avverse, che non sono state osservate ancora in relazione al prodotto, ma che generalmente sono attribuite ad altri composti della classe. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca, sono stati segnalati in associazione al trattamento con i FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti a lunga durata) puo' essere associato con un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es. infarto del miocardio o ictus). Una lesione renale organica probabilmente conseguente ad una insufficienza renale acuta: sono stati riportati casi isolati di nefrite interstiziale, necrosi tubulare acuta, sindrome nefrotica e necrosi papillare.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di breve durata delle riacutizzazioni dell'osteoartrosi. Trattamento sintomatico a lungo termine dell'artrite reumatoide o della spondilite anchilosante.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento. Ipersensibilita' al meloxicam o ad uno qualsiasi deglieccipienti o ipersensibilita' a sostanze con effetto simile, ad es. FANS, acido acetilsalicilico. Il farmaco non deve essere somministrato a pazienti che, in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o altri FANS, hanno manifestato sintomi di asma, polipi nasali, edema angioneurotico o orticaria. Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti con FANS. Anamnesi di sanguinamenti o perforazioni gastrointestinali, correlati a precedenti terapie con FANS. Storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (per esempio due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). Grave insufficienza epatica. Grave insufficienza renale non sottoposta a dialisi. Emorragia gastrointestinale, emorragia cerebrovascolare o altri tipi di emorragie. Grave insufficienza cardiaca.

Composizione ed Eccipienti

Sodio citrato diidrato, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, povidone, silice colloidale anidra, crospovidone, magnesio stearato.

Avvertenze

L'uso del farmaco deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento e che occorre per controllare i sintomi. Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva di ipertensionee/o di insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche'in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile con il meloxicam. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con meloxicam solo dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali che possono essere fatali. Prima dell'inizio del trattamento con meloxicam devono essere valutati tutti i casi recenti di esofagite, gastrite o ulcera peptica al fine di accertare che il paziente sia completamente guarito. In pazienti trattati con meloxicam e che hanno sofferto di questi disturbi e'necessario prestare sempre molta attenzione alla possibilita' di recidive. Come con altri FANS, sono state riportate emorragia gastrointestinale o ulcerazioni e perforazione, che possono essere fatali, in combinazione con il trattamento con meloxicam in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali. Il rischio di sanguinamento gastrointestinale, ulcerazioneo perforazione e' piu' elevato con l'aumentare delle dosi di FANS, inpazienti con una storia precedente di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione, e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'usoconcomitante di agenti protettori deve essere considerato per questi pazienti, ed anche per i pazienti che assumono basse dosi di aspirina,o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale, in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazioni o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi della ricapitolazione della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina. Se si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono il farmaco, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale poiche' tali condizioni possono essereesacerbate. Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, inclusi dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia, i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio di queste reazioni, l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Il farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. L'alcool puo' aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale e ulcerazione quando usato in concomitanza con FANS come il farmaco. In rari casi i FANS possono causare nefrite interstiziale,glomerulonefrite, necrosi della midollare renale o sindrome nefrosica. Come per la maggior parte dei FANS, sono stati occasionalmente segnalati incrementi transitori dei livelli delle transaminasi sieriche, incrementi della bilirubina sierica o di altri parametri della funzionalita' epatica; cosi' come aumenti della creatinina sierica e dell'azotoureico del sangue e anormalita' di altri parametri di laboratorio. Lamaggior parte di questi casi ha comportato anormalita' lievi e transitorie. Nel caso in cui l'anormalita' di detti parametri ematici dovessero essere significativi o persistenti, la somministrazione di meloxicam deve essere interrotta e devono essere condotte appropriate indagini. Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, poiche', in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema. Nei pazienti con ridotta perfusione renale e ridotto volume plasmatico, i FANS inibiscono lasintesi delle prostaglandine renali implicate nel mantenimento della perfusione renale. In questi casi la somministrazione di FANS puo' indurre lo scompenso di un'insufficienza renale latente. Il rischio e' esteso a tutti i pazienti anziani, a tutti i pazienti con insufficienza cardiaca, cirrosi epatica, sindrome nefrosica o insufficienza renale; inoltre il rischio e' esteso ai pazienti in trattamento con diuretici o che hanno subito un intervento chirurgico maggiore che ha prodotto ipovolemia. Gli effetti indesiderati sono spesso mal tollerati negli anziani, nei pazienti deboli o debilitati, che devono essere tenuti sotto attento controllo. Cosi' come per gli altri FANS, e' richiesta particolare cautela negli anziani, che spesso presentano alterazioni della funzionalita' renale, epatica e cardiaca. Nei casi di effetto terapeutico insufficiente non deve essere superata la massima dose quotidiana raccomandata e non devono essere aggiunte alla terapia con meloxicam altre preparazioni a base di FANS perche' cio' puo' aumentare la tossicita' mentre non e' stato dimostrato alcun vantaggio terapeutico. Se dopo alcuni giorni di terapia non vi e' alcun miglioramento, il beneficio clinico del trattamento deve essere rivalutato. Meloxicam, come le altre preparazioni a base di FANS, puo' mascherare i sintomi di un'infezione latente. L'uso di meloxicam, cosi' come ogni altro medicinale che inibisce la cicloossigenasi/ sintesi delle prostaglandine, puo' compromettere la fertilita' e non e' raccomandato nelle donne che stanno programmando una gravidanza. Questo medicinale non deve essere somministrato a pazienti che hanno rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio e/o al galattosio.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetto dannoso sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrionale/fetale. I dati degli studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischiodi aborto nonche' di difetti cardiaci e gastroschisi nel bambino dopol'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumenta da meno dell'1% fino all'1,5%. Il rischio sembra aumentare con l'aumentare della dose e della durata del trattamento. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di condurre ad un'aumentata incidenza della perdita pre e post impianto, ed ad un aumento di morte embrionale/fetale. Inoltre, negli animali esposti a inibitori della sintesi delle prostaglandine durante la fase della gravidanza di sviluppo degli organi, e' stata rilevata un'aumentata incidenza di altre malformazioni, inclusi difetti cardiovascolari. Nel corso del primo e del secondo trimestre, gli inibitori della sintesi delle prostaglandine dovrebbero essere usati solo se strettamente necessari. Se gli inibitori della sintesi delle prostaglandine vengono assunti da donne che desiderano concepire, o nel corso del primo e del secondo trimestre, la dose deve essere piu' bassa possibile e ladurata piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre, gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardio-polmonare (chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare), disfunzione renale che puo' condurre a insufficienza renale con una ridotta quantita' di liquido amniotico e esposizionedella madre e del nascituro alla fine della gravidanza a un prolungamento del tempo di emorragia, anche con la somministrazione di dosi molto basse, dovuto all'inibizione dell'aggregazione piastrinica, inibizione della contrazione uterina, che puo' dar luogo a parto ritardato o prolungato. A causa di quanto detto sopra, gli inibitori della sintesidelle prostaglandine sono controindicati durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: i FANS vengono escreti nel latte materno. Come misura di sicurezza la somministrazione deve essere evitata nelledonne che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

Altri FANS, compresi salicilati (acido acetilsalicilico >= 3g/die): la contemporanea somministrazione di diversi FANS puo' aumentare il rischio di ulcere e di sanguinamenti gastrointestinali come risultato di un effetto sinergico. Il trattamento concomitante di meloxicam con altri FANS non e' raccomandato. Diuretici: il trattamento con FANS e' associato al rischio di insufficienza renale acuta, particolarmente in pazienti disidratati. I pazienti in trattamento con meloxicam e diuretici devono essere adeguatamente idratati e deve essere controllata la funzionalita' renale prima di iniziare il trattamento. Anticoagulanti: il rischio di emorragie, come risultato dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno della mucosa gastroduodenale, e' aumentato. L'uso concomitante di FANS e di anticoagulanti orali non e' raccomandato. Nel caso in cui non sia possibile evitare tale associazione, deve essere eseguito un attento monitoraggio dell'INR. Trombolitici e farmaciantiaggreganti e SSRI: il rischio di emorragie, come risultato dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno della mucosa gastroduodenale, e' aumentato. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. ACE-inibitori ed antagonisti dei recettori dell'angiotensina II: i FANS (incluso l'acido acetilsalicilico a dosi > 3 g/die) e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II esercitano un effetto sinergico sulla diminuzione della filtrazioneglomerulare che puo' aggravarsi quando la funzione renale e' alterata. Quando somministrata a pazienti anziani e/o disidratati, questa associazione puo' portare ad insufficienza renale acuta per azione direttasulla filtrazione glomerulare. E' raccomandato il monitoraggio della funzionalita' renale all'inizio del trattamento e cosi' pure una regolare idratazione del paziente. Inoltre il trattamento concomitante con FANS puo' ridurre l'effetto anti-ipertensivo degli ACE-inibitori e degli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, portando ad una parziale perdita di efficacia. Altri medicinali antiipertensivi: come peri medicinali sopra citati puo' comparire una diminuzione dell'effettoantiipertensivo dei beta-bloccanti. Ciclosporina: la nefrotossicita' della ciclosporina puo' essere aumentata dai FANS attraverso l'effettomediato dall'inibizione della sintesi delle prostaglandine renali. Durante il trattamento combinato si deve misurare la funzione renale. Unattento monitoraggio della funzione renale e' raccomandato, specialmente negli anziani. Dispositivi contraccettivi intrauterini: i FANS possono diminuire l'efficacia dei dispositivi contraccettivi intrauterini. Una diminuita efficacia dei dispositivi intrauterini e' stata riportata in seguito all'impiego di FANS ma necessita di un'ulteriore conferma. Interazioni farmacocinetiche. Litio: e' stato segnalato che i FANSaumentano i livelli sierici di litio, che puo' raggiungere livelli ditossicita'. Il trattamento concomitante di litio e di FANS non e' raccomandato. Se tale combinazione risultasse necessaria, il livello plasmatico del litio dovra' essere attentamente controllato all'inizio deltrattamento, od ogni qualvolta la posologia venga modificata e all'interruzione del trattamento con meloxicam. Metotrexato: i FANS possono ridurre la secrezione tubulare del metotrexato ed aumentarne quindi leconcentrazioni plasmatiche. Per questo motivo in pazienti in trattamento con metotrexato ad alte dosi (piu' di 15 mg/settimana) l'uso concomitante di FANS non e' raccomandato. Il rischio di un'interazione tra FANS e metotrexato deve essere considerato anche in pazienti in trattamento con metotrexato a basse dosi, specialmente in quelli con alterata funzionalita' renale. Se e' necessario il trattamento concomitante, la conta delle cellule ematiche e la funzionalita' renale deve essere monitorata. Deve essere prestata cautela nei casi in cui i FANS ed il metotrexato vengono somministrati entro 3 giorni, poiche' il livello plasmatico del metotrexato puo' aumentare e causare un aumento della tossicita'. Benche' la farmacocinetica del metotrexato (15 mg/settimana)non sia significativamente modificata dal trattamento concomitante con meloxicam, si deve considerare che la tossicita' ematologica del metotrexato puo' aumentare a causa del trattamento con medicinali a base di FANS. Interazioni farmacocinetiche (efetto di altri farmaci sulla farmacocinetica del meloxicam). Colestiramina: la colestiramina accelera l'eliminazione di meloxicam poiche' interferisce con il circolo enteroepatico; in conseguenza di cio' la clearance del meloxicam aumenta del 50% e l'emivita diminuisce a 13 +/- 3 ore. Questa interazione ha significato clinico. Non sono state trovate interazioni farmacocinetichedi rilevanza clinica per quanto riguarda la somministrazione concomitante di antiacidi, cimetidina e digossina.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.