mefoxin*iv 1fl 1g+f 10ml cefoxitina i.b.n. savio srl

Che cosa è mefoxin iv 1fl 1g+f 10ml?

Mefoxin soluzione iniettabile polv prodotto da i.b.n. savio srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Mefoxin risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antibatterici beta-lattamici.
Contiene i principi attivi: cefoxitina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: per uso intramuscolare: cefoxitina sale sodico 1,05 g (corrispondentea 1,0 g di cefoxitina acido libero). per uso endovenoso: cefoxitina sale sodico 1,05 g o 2,10 g (corrispondente rispettivamente a 1,0 g o 2,0 g di cefoxitina acido libero).
Codice AIC: 024027029 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da germi Gram negativi "difficili" o da flora mista con presenza di Gram negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In dette infezioni il prodotto trova indicazione, in particolare: nei pazienti defedati e/o immunodepressi.

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Posologia

Il prodotto puo' essere somministrato per via endovenosa o per via intramuscolare. La posologia e la via di somministrazione devono essere stabilite a giudizio del medico in base alla gravita' dell'infezione, alla sensibilita' dell'agente che ha causato l'infezione e alle condizioni del paziente. La posologia abituale per gli adulti e' di 1 g o 2 g ogni 8 ore. Posologia abituale per gli adulti. Infezione non complicata: 1 g ogni 8 ore (occasionalmente ogni 6 ore), dosaggio totale giornaliero 3 g (4 g); infezione moderatamente grave o grave: 2 g ogni 8 ore (occasionalmente ogni 6 ore), dosaggio totale giornaliero 6 g (8 g); infezioni che di norma richiedono dosi piu' elevate di antibiotici: 3 g (2 g) ogni 6 ore (ogni 4 ore) dosaggio totale giornaliero 12 g (12g). La terapia puo' essere gia' istituita in attesa dei risultati delle prove di sensibilita'. Agli adulti con insufficienza renale, si puo'somministrare una dose di carico iniziale di 1-2 g. Quindi seguire leindicazioni per la posologia di mantenimento. Posologia di mantenimento negli adulti con ridotta funzionalita' renale Posologia abituale per gli adulti Funzione renale: lieve compromissione, clearance della creatinina 50-30 ml/min: 1-2 g ogni 8-12 ore; funzione renale: moderata compromissione, clearance della creatinina 29-10 ml/min: 1-2 g ogni12-24 ore; funzione renale: grave compromissione, clearance della creatinina 9-5 ml/min: 0,5-1 g ogni 12-24 ore; funzione renale: essenzialmente assente, clearance della creatinina CONSERVAZIONEConservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C.AVVERTENZEEsistono dati clinici e di laboratorio che indicano la possibilita' di allergia crociata parziale tra le cefamicine e gli altri antibioticib-lattamici, ossia le penicilline e le cefalosporine. Gravi reazioni (inclusa l'anafilassi) sono state segnalate per la maggior parte degliantibiotici b-lattamici. Prima di istituire la terapia con il farmacoe' opportuna un'accurata indagine su eventuali precedenti reazioni daipersensibilita' ad antibiotici b-lattamici. Il medicinale deve essere somministrato con cautela ai pazienti allergici alla penicillina. Intutti i pazienti che abbiano presentato qualche forma di allergia, soprattutto se da farmaci, gli antibiotici devono essere somministrati con prudenza. Se si verificano reazioni allergiche al prodotto, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta. La colite pseudomembranosa e' stata osservata praticamente con tutti gli antibiotici e puo'variare per gravita' da una forma lieve ad una pericolosa per la vita. Gli antibiotici, quindi devono essere prescritti con cautela agli individui con una storia di malattia gastrointestinale, particolarmente la colite. E' importante prendere in considerazione una diagnosi di colite pseudomembranosa in pazienti che sviluppano diarrea in concomitanza con l'impiego di un antibiotico. Quantunque studi indichino che unatossina prodotta dal Clostridium difficile sia una delle cause primarie di colite antibiotico associata, devono essere prese in considerazione anche altre cause. Le Cefalosporine di terza generazione, come altre blattamine possono indurre resistenza microbica e tale evenienza e'maggiore verso organismi opportunisti, specialmente entero-bacteriacee e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e, probabilmente, associando fra loro piu' b lattamine. Il prodotto non e' raccomandato per la terapia della meningite. Se si sospetta una meningite deve essere impiegato un antibiotico appropriato. Sono state segnalate in corso di trattamento con cefalosporine positivita' dei test di Coombs (talora false). La posologia giornaliera complessiva del medicinale deve essere ridotta quando il farmaco viene somministrato a pazienti con riduzione transitoria o persistente del volume urinario dovuta a insufficienza renale, dato che in questi casi la posologia abituale puo' determinare concentrazioni seriche elevate e prolungate. In caso di trattamenti prolungati sarebbe bene controllare assiduamente le funzioni epatiche e renali, quest' ultima specialmente se vengono usati contemporaneamente farmaci nefrotossici. L' uso prolungato di antibiotici puo' favorire losviluppo di microorganismi non sensibili (inclusi i miceti). In tale evenienza adottare le opportune misure terapeutiche. La somministrazione di cefoxitina puo' interferire con alcune prove di laboratorio, causando pseudo-positivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e Clinitest, ma non con i metodi enzimatici. Elevate concentrazioni di cefoxitina nelle urine possono interferire con i valori di 17-idrossi-corticosteroidi con la reazione di Porter-Silber, e produrre falsi aumenti di lieve entita' nei livelli riportati.INTERAZIONIE' noto un effetto terapeutico sinergico fra penicillina, cefalosporine e antibiotici aminoglicosidici con accentuazione della nefrotossicita'. Il probenecid somministrato contemporaneamente prolunga i livelliematici di penicilline e cefalosporine. L'acido acetilsalicilico, il fenilbutazone ed altri farmaci antiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline o cefalosporine, ne aumentano i livelli plasmatici.EFFETTI INDESIDERATIIl medicinale e' generalmente ben tollerato. Gli effetti indesideratihanno richiesto raramente l'interruzione del trattamento e sono risultati per lo piu' transitori e di lieve entita'. Gli effetti collaterali piu' comuni sono rappresentati dalle reazioni locali in seguito ad iniezioni endovenose o intramuscolari. Reazioni locali: con la somministrazione endovenosa si sono verificati casi di tromboflebite. Dopo iniezione intramuscolare sono stati segnalati dolore, indurimento e dolorabilita' locale. Reazioni allergiche: sono stati osservati rash (inclusa dermatite esfoliativa), orticaria, prurito, febbre ed altre reazioni allergiche, compresa l'anafilassi. Cardiovascolari: ipotensione. Effetti gastrointestinali: sono stati segnalati rari casi di nausea e vomito. Durante o dopo terapia antibiotica possono presentarsi sintomi dicolite pseudomembranosa. Ematologia: sono state segnalate eosinofilia, leucopenia (inclusa neutropenia, granulocitopenia), anemia (inclusa anemia emolitica), trombocitopenia e depressione midollare. Alcuni soggetti, sopratutto se iperazotemici, possono presentare positivita' al test di Coombs diretto in corso di terapia con il farmaco. Funzione epatica: sono stati segnalati aumenti transitori dei valori di SGOT, SGPT, LDH serica, fosfatasi alcalina serica e ittero. Funzione renale: sono stati osservati aumenti nei livelli della creatinina serica e/o dell'azotemia. E' difficile stabilire il ruolo del medicinale in queste alterazioni delle prove di funzionalita' renale, essendo generalmente presenti, in alcuni pazienti, fattori predisponenti ad una iperazotemiaprerenale o ad una compromissione della funzionalita' renale.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONelle donne in stato di gravidanza o durante l'allattamento il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il direttocontrollo medico, soppesando con cura i possibili vantaggi rispetto agli eventuali rischi. Si consiglia di non impiegare durante l'allattamento il medicinale, in quanto la cefoxitina viene escreta con il lattematerno.

Effetti indesiderati

Il medicinale e' generalmente ben tollerato. Gli effetti indesideratihanno richiesto raramente l'interruzione del trattamento e sono risultati per lo piu' transitori e di lieve entita'. Gli effetti collaterali piu' comuni sono rappresentati dalle reazioni locali in seguito ad iniezioni endovenose o intramuscolari. Reazioni locali: con la somministrazione endovenosa si sono verificati casi di tromboflebite. Dopo iniezione intramuscolare sono stati segnalati dolore, indurimento e dolorabilita' locale. Reazioni allergiche: sono stati osservati rash (inclusa dermatite esfoliativa), orticaria, prurito, febbre ed altre reazioni allergiche, compresa l'anafilassi. Cardiovascolari: ipotensione. Effetti gastrointestinali: sono stati segnalati rari casi di nausea e vomito. Durante o dopo terapia antibiotica possono presentarsi sintomi dicolite pseudomembranosa. Ematologia: sono state segnalate eosinofilia, leucopenia (inclusa neutropenia, granulocitopenia), anemia (inclusa anemia emolitica), trombocitopenia e depressione midollare. Alcuni soggetti, sopratutto se iperazotemici, possono presentare positivita' al test di Coombs diretto in corso di terapia con il farmaco. Funzione epatica: sono stati segnalati aumenti transitori dei valori di SGOT, SGPT, LDH serica, fosfatasi alcalina serica e ittero. Funzione renale: sono stati osservati aumenti nei livelli della creatinina serica e/o dell'azotemia. E' difficile stabilire il ruolo del medicinale in queste alterazioni delle prove di funzionalita' renale, essendo generalmente presenti, in alcuni pazienti, fattori predisponenti ad una iperazotemiaprerenale o ad una compromissione della funzionalita' renale.

Indicazioni

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da germi Gram negativi "difficili" o da flora mista con presenza di Gram negativi resistenti ai piu' comuni antibiotici. In dette infezioni il prodotto trova indicazione, in particolare: nei pazienti defedati e/o immunodepressi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicato nei soggetti che hanno mostrato ipersensibilita' alla cefoxitina. Ipersensibilita' alla lidocaina (per le preparazioni che la contengono). In mancanza di una precedente esperienza clinica, non deve essere somministrato a pazienti che hanno mostrato ipersensibilita' alle cefalosporine.

Composizione ed Eccipienti

Per uso intramuscolare. Fiala solvente: lidocaina cloridrato; sodio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili. Per uso endovenoso. Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Esistono dati clinici e di laboratorio che indicano la possibilita' di allergia crociata parziale tra le cefamicine e gli altri antibioticib-lattamici, ossia le penicilline e le cefalosporine. Gravi reazioni (inclusa l'anafilassi) sono state segnalate per la maggior parte degliantibiotici b-lattamici. Prima di istituire la terapia con il farmacoe' opportuna un'accurata indagine su eventuali precedenti reazioni daipersensibilita' ad antibiotici b-lattamici. Il medicinale deve essere somministrato con cautela ai pazienti allergici alla penicillina. Intutti i pazienti che abbiano presentato qualche forma di allergia, soprattutto se da farmaci, gli antibiotici devono essere somministrati con prudenza. Se si verificano reazioni allergiche al prodotto, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta. La colite pseudomembranosa e' stata osservata praticamente con tutti gli antibiotici e puo'variare per gravita' da una forma lieve ad una pericolosa per la vita. Gli antibiotici, quindi devono essere prescritti con cautela agli individui con una storia di malattia gastrointestinale, particolarmente la colite. E' importante prendere in considerazione una diagnosi di colite pseudomembranosa in pazienti che sviluppano diarrea in concomitanza con l'impiego di un antibiotico. Quantunque studi indichino che unatossina prodotta dal Clostridium difficile sia una delle cause primarie di colite antibiotico associata, devono essere prese in considerazione anche altre cause. Le Cefalosporine di terza generazione, come altre blattamine possono indurre resistenza microbica e tale evenienza e'maggiore verso organismi opportunisti, specialmente entero-bacteriacee e Pseudomonas, in soggetti immunodepressi e, probabilmente, associando fra loro piu' b lattamine. Il prodotto non e' raccomandato per la terapia della meningite. Se si sospetta una meningite deve essere impiegato un antibiotico appropriato. Sono state segnalate in corso di trattamento con cefalosporine positivita' dei test di Coombs (talora false). La posologia giornaliera complessiva del medicinale deve essere ridotta quando il farmaco viene somministrato a pazienti con riduzione transitoria o persistente del volume urinario dovuta a insufficienza renale, dato che in questi casi la posologia abituale puo' determinare concentrazioni seriche elevate e prolungate. In caso di trattamenti prolungati sarebbe bene controllare assiduamente le funzioni epatiche e renali, quest' ultima specialmente se vengono usati contemporaneamente farmaci nefrotossici. L' uso prolungato di antibiotici puo' favorire losviluppo di microorganismi non sensibili (inclusi i miceti). In tale evenienza adottare le opportune misure terapeutiche. La somministrazione di cefoxitina puo' interferire con alcune prove di laboratorio, causando pseudo-positivita' della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e Clinitest, ma non con i metodi enzimatici. Elevate concentrazioni di cefoxitina nelle urine possono interferire con i valori di 17-idrossi-corticosteroidi con la reazione di Porter-Silber, e produrre falsi aumenti di lieve entita' nei livelli riportati.

Gravidanza e Allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza o durante l'allattamento il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il direttocontrollo medico, soppesando con cura i possibili vantaggi rispetto agli eventuali rischi. Si consiglia di non impiegare durante l'allattamento il medicinale, in quanto la cefoxitina viene escreta con il lattematerno.

Interazioni con altri prodotti

E' noto un effetto terapeutico sinergico fra penicillina, cefalosporine e antibiotici aminoglicosidici con accentuazione della nefrotossicita'. Il probenecid somministrato contemporaneamente prolunga i livelliematici di penicilline e cefalosporine. L'acido acetilsalicilico, il fenilbutazone ed altri farmaci antiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline o cefalosporine, ne aumentano i livelli plasmatici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore ai 30 gradi C.