losartan id alt*28cpr 100+25mg losartan e laboratori alter srl

Che cosa è losartan id alt 28cpr 100+25mg?

Losartan id alt compresse rivestite divisibili prodotto da laboratori alter srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Losartan id alt risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto losartan id alt 28cpr 100+25mg

E' utilizzato per la cura di antogonisti dell'angiotensina ii e diuretici.
Contiene i principi attivi: losartan potassico/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: losartan potassio 50 - 100 mg (equivalente a 45,8 - 91,6 mg di losartan) e a 12,5 - 25 mg di idroclorotiazide.
Codice AIC: 039466040 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide in monoterapia.

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Posologia

Puo' essere somministrato con altri agenti ipertensivi. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere d'acqua. Puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. IPERTENSIONE. Non usare come terapia iniziale, ma nei pazienti in cui la pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con losartan potassico o idroclorotiazide in monoterapia. E' raccomandata la titolazione del dosaggio con i singoli principi attivi. Quando ritenuto appropriato dal punto di vista clinico, puo' essere preso in considerazione un cambiamento diretto dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosanon e' controllata adeguatamente. Il dosaggio abituale di losartan 50mg/idroclorotiazide 12,5 mg e' di una compressa una volta al giorno. Per i pazienti che non rispondono adeguatamente a tale dosaggio, puo' essere aumentato a una compressa di losartan 100 mg/idroclorotiazide 25 mg una volta al giorno. Il dosaggio massimo e' di una compressa da 100/25 mg una volta al giorno. In generale, l'effetto antipertensivo siraggiunge entro tre quattro settimane dall'inizio della terapia. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale nei pazienti con compromissione moderata della funzione renale (cioe', clearance della creatinina 30-50 ml/min). Le compresse non sono raccomandate nei pazienti dializzati. Non devono essere utilizzate nei pazienti con disfunzione renale grave (cioe', clearance della creatinina CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.AVVERTENZELOSARTAN. I pazienti con storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola e/o della lingua) devono essere strettamente monitorati. Puo' verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, in pazienti con volume e/o sodio-depleti da forte terapia diuretica, dieta iposodica, a diarrea o vomito. Tali condizioni devono essere corrette prima della somministrazione. Gli squilibri elettrolitici si verificano comunemente in pazienti con compromissione renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione. Pertanto devono essere strettamente monitorati i valori delle concentrazioni plasmatiche di potassio e della clearance della creatinina, soprattutto devono essere strettamente monitorati i pazienti con disfunzione cardiaca e valori della clearance della creatinina tra 30-50 ml/min. Si sconsiglia l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio e sostituti del sale contenenti potassio. Usare con cautela nei pazienti con un'anamnesi di compromissione epaticada lieve a moderata. Non c'e' esperienza terapeutica con losartan neipazienti con compromissione epatica grave; pertanto e' controindicatoin questi pazienti. Sono stati riportati cambiamenti nella funzione renale, inclusa disfunzione renale, come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Usare con cautela nei pazienti con stenosi arteriosi renale bilaterale e unilaterale. Non ci sonodati disponibili in pazienti che hanno subito un recente trapianto direni. I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono ai farmaci antipertensivi che agiscono attraverso l'inibizione delsistema renina-angiotensina; pertanto l'uso non e' raccomandato. L'eccessiva diminuizione della pressione sanguigna nei pazienti con patologia cardiovascolare ischemica e cerebrovascolare puo' provocare infarto del miocardio o ictus. In pazienti con insufficienza cardiaca, con osenza compromissione renale, esiste un rischio di ipotensione arteriosa grave, e disfunzione renale (spesso acuta). Si raccomanda particolare cautela nei pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitrale, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Losartan e gli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nel ridurre lapressione sanguigna in persone di razza nera rispetto a persone di razza non-nera,, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di condizioni di bassa renina nella popolazione ipertesa nera. La terapia non deve essere iniziata durante la gravidanza. IDROCLOROTIAZIDE. In alcuni pazienti puo' verificarsi ipotensione sintomatica. La terapia con i tiazidi puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio degli agenti antidiabetici, inclusa l'insulina. Durante la terapia con tiazide puo' manifestarsi diabete mellito latente. I tiazidi possono diminuire l'escrezione di calcio urinario e possono causare aumento intermittente e lieve del calcio sierico. Una marcata ipercalcemia puo' evidenziare di un iperparatiroidismolatente. I tiazidi devono essere interrotti prima di effettuare test della sfunzione paratiroidea. Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica con tiazide. La terapia con tiazide puo' precipitare la iperuricemia e/o la gotta in alcuni pazienti. Poiche' losartan diminuisce l'acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l'iperuricemia indotta da diuretici. Usare con cautela nei pazienti con funzione epatica compromessa o epatopatia progressiva , in quanto possono causare colestasi intraepatica, e poiche' alterazioni minori dell'equilibrio idroelettrolitico possono precipitare un coma epatico. Il farmaco e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave. Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' cono senza una storia di allergia o asma bronchiale. Con l'uso di tiazidi e' stato riferito l'esacerbarsi o l'attivazione di lupus erimatoso sistemico. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test antidoping. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.INTERAZIONILOSARTAN. E' stato riportato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli di metabolita attivo Le conseguenze cliniche di queste interazioni non sono state valutate. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolactone, triamterene, amiloride),integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non e' consigliata. L'escrezione del litio puo' essere ridotta. Pertanto, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati se i Sali di litio devono essere somministrati insieme agliantagonisti del recettore della angiotensina II. Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministrati in concomitanza con antinfiammatori non steroidei (es. inibitori COX-2 selettivi, acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie) e antinfiammatori non steroidei non selettivi, puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II o di diuretici e antinfiammatori non steroidei puo' portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, inclusa una possibile disfunzione renale, e a un aumento di potassio sierico, soprattutto nei pazienti con scarsa funzione renale preesistente. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa, trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II puo' dar luogo ad ulteriore peggioramento della funzione renale. Questi effetti sono solitamente reversibili. Altre sostanze che inducono ipotensione come gli antidepressivi triciclici, gli antipsicotici, baclofene, amifostine: l'uso concomitante di questi farmaci che riducono la pressione sanguigna, puo' aumentare il rischio di ipotensione, come effetto indesiderato principale o collaterale. IDROCLOROTIAZIDE. Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi: puo' verificarsi potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (per via orale ed insulina): il trattamento con un tiazide puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile disfunzione renale connessa alla idroclorotiazide. Altri farmaci antipertensivi: effetto additivo. Resine colestiramina e colestipolo. La presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento di idroclorotiazide. Singole dosi delle resine di colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale fino al 85% e al 43%, rispettivamente. Corticosteroidi, ormone adrenocorticotropo: aumento della deplezione degli elettroliti, in particolare della ipokalemia. Amine pressorie (es. adrenalina): l'effetto delle amine pressorie puo' essere diminuito ma non abbastanza da precluderne l'uso. Miorilassanti, non depolarizzanti (es. tubocurarine): possibile aumento della risposta ai miorilassanti.Litio: l'uso concomitante non e' raccomandato. Prodotti medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo): puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di prodotti medicinali uricosurici, poiche' l'idroclorotiazide puo' aumentare il livello di acido urico sierico. Puo' essere necessario un aumento della dose di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione concomitante di un tiazidico puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Agenti anticolinergici (es. atropina, biperiden): aumento della biodisponibilita' ai diuretici simil tiazidici attraverso una diminuzione della motilita' gastrointestinale e dellavelocita' di svuotamento dello stomaco. Agenti citotossici (es. ciclofosfamide, metotrexato): i tiazidi possono ridurre l'escrezione renaledei prodotti medicinali citotissici e potenziare il loro effetto mielosoppressivo. Salicilati: in caso di dosaggi elevati di salicilati, idroclorotiazide puo' aumentare l'effetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale. Metildopa: sono stati segnalati casi isolati dianemia emolitica verificatasi con l'uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa. Ciclosporina: il trattamento concomitante puo' aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze del genere della gotta. Glicosidi digitali: l'ipokaliemia i o l'ipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale. Quando Losartan/idroclorotiazide viene somministrato con prodotti medicinali influenzati da disturbi derivati dal potassio sierico (es. glicosidi digitali e antiaritmici) e con i seguenti prodotti medicinali che inducono tachicardia ventricolare (torsione di punta) (inclusi alcuni antiaritmici), si raccomanda un monitoraggio periodico del potassio sierico e un ECG, essendo l'ipokaliemia un fattore che predispone alla tachicardia ventricolare (torsione di punta): antiaritmici diclasse Ia (es. quinidina, idrochinidina, disopiramide); antiaritmici di classe III (es. amiodarone, sotalol, dofetilide, ibutilide); alcuniantipsicotici (es. tioridazine, clorpromazine, levomepromazine, trifluoperazine, ciamemazine, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride,pimozide, haloperidol, droperidol); altri farmaci (es. bepridil, cisapride, difemanil, erytromcina IV, alofantrin, mizolastin, pentamidine,terfenadine, vincamine IV). I diuretici a base di tiazide possono aumentare i livelli di calcio sierico a causa di una ridotta escrezione. Se occorre prescrivere integratori di calcio, devono essere monitoratii livelli di calcio sierico e il dosaggio del calcio deve essere aggiustato di conseguenza. Interazioni con esami diagnostici: a causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferirecon i test per la funzione paratiroidea. Carbamazepina: rischio di iponatremia sintomatica. Mezzi di contrastoo iodati: in caso di disidratazione indotta da diuretici, c'e' un aumentato rischio di disfunzione renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto a base di iodio. I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione. Amfotericina B (parenterale), corticosteroidi, ormone adrenocorticotropo olassativi stimolanti: l'idroclorotiazide puo' aumentare lo squilibrioelettrolitico, specialmente la ipokaliemia.EFFETTI INDESIDERATIPOST-MARKETING. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Esami diagnostici. Raro: iperkaliemia, aumento dell'ALT. >>Losartan. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi. Disturbi del sistema immunitario. Raro (>=1/10,000 <=1/1,000): reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (>=1/1,000 <=1/100):anoressia, gotta. Disturbi psichiatrici. Comune (>=1/100 >Idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: agranulocitosi, anemia aplastica, emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Noncomune: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokaliemia, iponatremia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistemanervoso. Comune: cefalalgia. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata transitoria, xantopsia. Patologie vascolari. Non comune: angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: sindrome da distress respiratorio che include polmonite ed edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Non comune: sialoadenite, spasmi, irritazione dello stomaco, nausea, vomito, diarrea, costipazione Patologie epoatobiliari. Noncomune: ittero (colestasi introepatica), pancreatite. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita', orticaria, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, danno renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: febbre, capogiri.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOE' sconsigliato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo e terzo. L'evidenza epidemiologica riguardante il rischio di teratogenicita' in seguito all'esposizione agli ACEinibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato dati conclusivi; tuttavia non si puo' escludere un piccolo aumento del rischio Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con gli inibitori del recettore dell'angiotensina II, un similerischio puo' esistere anche per questa classe di farmaci. A meno che la continuazione della terapia con ARB non sia considerato essenziale,le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti antipertentensivi alternativi con un profilo di sicurezza dimostrato per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e, se opportuno, deve essere iniziata una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione alla terapia durante il secondo e il terzo trimestre induce tossicita' fetale umana (funzione renale diminuita, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (disfunzione renale, ipotensione, iperkaliemia). In caso di esposizione a Losartan/Idroclorotiazide a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ad ultrasuoni della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto questo prodotto devono esseretenuti sotto attenta osservazione per ipotensione. L'idroclorotiazidepuo' ridurre sia il volume plasmatico che il flusso sanguigno uteroplacentare. I tiazidi passano la barriera placentare e vengono rilevate nel sangue del cordone. Possono causare disturbi elettrolitici fetali e possibilmente altre reazioni osservate negli adulti. Dopo il trattamento delle madri con tiazidi, sono stati riportati casi di trombocitopenia nei neonati e di itterizia fetale o neonatale. Non e' noto se losartan venga escreto nel latte umano. Tuttavia, losartan viene escreto nel latte dei ratti. I tiazidi passano nel latte umano e possono inibire l'allattamento. A causa dei potenziali effetti avversi sul lattante, il farmaco e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Effetti indesiderati

POST-MARKETING. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Esami diagnostici. Raro: iperkaliemia, aumento dell'ALT. >>Losartan. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi. Disturbi del sistema immunitario. Raro (>=1/10,000 <=1/1,000): reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (>=1/1,000 <=1/100):anoressia, gotta. Disturbi psichiatrici. Comune (>=1/100 >Idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: agranulocitosi, anemia aplastica, emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Noncomune: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokaliemia, iponatremia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistemanervoso. Comune: cefalalgia. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata transitoria, xantopsia. Patologie vascolari. Non comune: angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: sindrome da distress respiratorio che include polmonite ed edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Non comune: sialoadenite, spasmi, irritazione dello stomaco, nausea, vomito, diarrea, costipazione Patologie epoatobiliari. Noncomune: ittero (colestasi introepatica), pancreatite. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita', orticaria, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, danno renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: febbre, capogiri.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide in monoterapia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al losartan, alle sostanze derivate dalla sulfanilammide (come l'idroclorotiazide) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipopotassiemia o ipercalcemia resistente alle terapie. Compromissione epatica grave. Colestasi e disturbi biliari ostruttivi. Iponatriemia refrattaria Iperuricemia sintomatica/gotta. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Allattamento. Compromissione renale grave (cioe' clearancedella creatinina POSOLOGIAPuo' essere somministrato con altri agenti ipertensivi. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere d'acqua. Puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. IPERTENSIONE. Non usare come terapia iniziale, ma nei pazienti in cui la pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con losartan potassico o idroclorotiazide in monoterapia. E' raccomandata la titolazione del dosaggio con i singoli principi attivi. Quando ritenuto appropriato dal punto di vista clinico, puo' essere preso in considerazione un cambiamento diretto dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosanon e' controllata adeguatamente. Il dosaggio abituale di losartan 50mg/idroclorotiazide 12,5 mg e' di una compressa una volta al giorno. Per i pazienti che non rispondono adeguatamente a tale dosaggio, puo' essere aumentato a una compressa di losartan 100 mg/idroclorotiazide 25 mg una volta al giorno. Il dosaggio massimo e' di una compressa da 100/25 mg una volta al giorno. In generale, l'effetto antipertensivo siraggiunge entro tre quattro settimane dall'inizio della terapia. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale nei pazienti con compromissione moderata della funzione renale (cioe', clearance della creatinina 30-50 ml/min). Le compresse non sono raccomandate nei pazienti dializzati. Non devono essere utilizzate nei pazienti con disfunzione renale grave (cioe', clearance della creatinina CONSERVAZIONENon conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.AVVERTENZELOSARTAN. I pazienti con storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola e/o della lingua) devono essere strettamente monitorati. Puo' verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, in pazienti con volume e/o sodio-depleti da forte terapia diuretica, dieta iposodica, a diarrea o vomito. Tali condizioni devono essere corrette prima della somministrazione. Gli squilibri elettrolitici si verificano comunemente in pazienti con compromissione renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione. Pertanto devono essere strettamente monitorati i valori delle concentrazioni plasmatiche di potassio e della clearance della creatinina, soprattutto devono essere strettamente monitorati i pazienti con disfunzione cardiaca e valori della clearance della creatinina tra 30-50 ml/min. Si sconsiglia l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio e sostituti del sale contenenti potassio. Usare con cautela nei pazienti con un'anamnesi di compromissione epaticada lieve a moderata. Non c'e' esperienza terapeutica con losartan neipazienti con compromissione epatica grave; pertanto e' controindicatoin questi pazienti. Sono stati riportati cambiamenti nella funzione renale, inclusa disfunzione renale, come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Usare con cautela nei pazienti con stenosi arteriosi renale bilaterale e unilaterale. Non ci sonodati disponibili in pazienti che hanno subito un recente trapianto direni. I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono ai farmaci antipertensivi che agiscono attraverso l'inibizione delsistema renina-angiotensina; pertanto l'uso non e' raccomandato. L'eccessiva diminuizione della pressione sanguigna nei pazienti con patologia cardiovascolare ischemica e cerebrovascolare puo' provocare infarto del miocardio o ictus. In pazienti con insufficienza cardiaca, con osenza compromissione renale, esiste un rischio di ipotensione arteriosa grave, e disfunzione renale (spesso acuta). Si raccomanda particolare cautela nei pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitrale, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Losartan e gli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nel ridurre lapressione sanguigna in persone di razza nera rispetto a persone di razza non-nera,, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di condizioni di bassa renina nella popolazione ipertesa nera. La terapia non deve essere iniziata durante la gravidanza. IDROCLOROTIAZIDE. In alcuni pazienti puo' verificarsi ipotensione sintomatica. La terapia con i tiazidi puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio degli agenti antidiabetici, inclusa l'insulina. Durante la terapia con tiazide puo' manifestarsi diabete mellito latente. I tiazidi possono diminuire l'escrezione di calcio urinario e possono causare aumento intermittente e lieve del calcio sierico. Una marcata ipercalcemia puo' evidenziare di un iperparatiroidismolatente. I tiazidi devono essere interrotti prima di effettuare test della sfunzione paratiroidea. Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica con tiazide. La terapia con tiazide puo' precipitare la iperuricemia e/o la gotta in alcuni pazienti. Poiche' losartan diminuisce l'acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l'iperuricemia indotta da diuretici. Usare con cautela nei pazienti con funzione epatica compromessa o epatopatia progressiva , in quanto possono causare colestasi intraepatica, e poiche' alterazioni minori dell'equilibrio idroelettrolitico possono precipitare un coma epatico. Il farmaco e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave. Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' cono senza una storia di allergia o asma bronchiale. Con l'uso di tiazidi e' stato riferito l'esacerbarsi o l'attivazione di lupus erimatoso sistemico. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test antidoping. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.INTERAZIONILOSARTAN. E' stato riportato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli di metabolita attivo Le conseguenze cliniche di queste interazioni non sono state valutate. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolactone, triamterene, amiloride),integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non e' consigliata. L'escrezione del litio puo' essere ridotta. Pertanto, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati se i Sali di litio devono essere somministrati insieme agliantagonisti del recettore della angiotensina II. Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministrati in concomitanza con antinfiammatori non steroidei (es. inibitori COX-2 selettivi, acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie) e antinfiammatori non steroidei non selettivi, puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II o di diuretici e antinfiammatori non steroidei puo' portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, inclusa una possibile disfunzione renale, e a un aumento di potassio sierico, soprattutto nei pazienti con scarsa funzione renale preesistente. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa, trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II puo' dar luogo ad ulteriore peggioramento della funzione renale. Questi effetti sono solitamente reversibili. Altre sostanze che inducono ipotensione come gli antidepressivi triciclici, gli antipsicotici, baclofene, amifostine: l'uso concomitante di questi farmaci che riducono la pressione sanguigna, puo' aumentare il rischio di ipotensione, come effetto indesiderato principale o collaterale. IDROCLOROTIAZIDE. Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi: puo' verificarsi potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (per via orale ed insulina): il trattamento con un tiazide puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile disfunzione renale connessa alla idroclorotiazide. Altri farmaci antipertensivi: effetto additivo. Resine colestiramina e colestipolo. La presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento di idroclorotiazide. Singole dosi delle resine di colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale fino al 85% e al 43%, rispettivamente. Corticosteroidi, ormone adrenocorticotropo: aumento della deplezione degli elettroliti, in particolare della ipokalemia. Amine pressorie (es. adrenalina): l'effetto delle amine pressorie puo' essere diminuito ma non abbastanza da precluderne l'uso. Miorilassanti, non depolarizzanti (es. tubocurarine): possibile aumento della risposta ai miorilassanti.Litio: l'uso concomitante non e' raccomandato. Prodotti medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo): puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di prodotti medicinali uricosurici, poiche' l'idroclorotiazide puo' aumentare il livello di acido urico sierico. Puo' essere necessario un aumento della dose di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione concomitante di un tiazidico puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Agenti anticolinergici (es. atropina, biperiden): aumento della biodisponibilita' ai diuretici simil tiazidici attraverso una diminuzione della motilita' gastrointestinale e dellavelocita' di svuotamento dello stomaco. Agenti citotossici (es. ciclofosfamide, metotrexato): i tiazidi possono ridurre l'escrezione renaledei prodotti medicinali citotissici e potenziare il loro effetto mielosoppressivo. Salicilati: in caso di dosaggi elevati di salicilati, idroclorotiazide puo' aumentare l'effetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale. Metildopa: sono stati segnalati casi isolati dianemia emolitica verificatasi con l'uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa. Ciclosporina: il trattamento concomitante puo' aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze del genere della gotta. Glicosidi digitali: l'ipokaliemia i o l'ipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale. Quando Losartan/idroclorotiazide viene somministrato con prodotti medicinali influenzati da disturbi derivati dal potassio sierico (es. glicosidi digitali e antiaritmici) e con i seguenti prodotti medicinali che inducono tachicardia ventricolare (torsione di punta) (inclusi alcuni antiaritmici), si raccomanda un monitoraggio periodico del potassio sierico e un ECG, essendo l'ipokaliemia un fattore che predispone alla tachicardia ventricolare (torsione di punta): antiaritmici diclasse Ia (es. quinidina, idrochinidina, disopiramide); antiaritmici di classe III (es. amiodarone, sotalol, dofetilide, ibutilide); alcuniantipsicotici (es. tioridazine, clorpromazine, levomepromazine, trifluoperazine, ciamemazine, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride,pimozide, haloperidol, droperidol); altri farmaci (es. bepridil, cisapride, difemanil, erytromcina IV, alofantrin, mizolastin, pentamidine,terfenadine, vincamine IV). I diuretici a base di tiazide possono aumentare i livelli di calcio sierico a causa di una ridotta escrezione. Se occorre prescrivere integratori di calcio, devono essere monitoratii livelli di calcio sierico e il dosaggio del calcio deve essere aggiustato di conseguenza. Interazioni con esami diagnostici: a causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferirecon i test per la funzione paratiroidea. Carbamazepina: rischio di iponatremia sintomatica. Mezzi di contrastoo iodati: in caso di disidratazione indotta da diuretici, c'e' un aumentato rischio di disfunzione renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto a base di iodio. I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione. Amfotericina B (parenterale), corticosteroidi, ormone adrenocorticotropo olassativi stimolanti: l'idroclorotiazide puo' aumentare lo squilibrioelettrolitico, specialmente la ipokaliemia.EFFETTI INDESIDERATIPOST-MARKETING. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Esami diagnostici. Raro: iperkaliemia, aumento dell'ALT. >>Losartan. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi. Disturbi del sistema immunitario. Raro (>=1/10,000 <=1/1,000): reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (>=1/1,000 <=1/100):anoressia, gotta. Disturbi psichiatrici. Comune (>=1/100 >Idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: agranulocitosi, anemia aplastica, emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Noncomune: anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokaliemia, iponatremia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. Patologie del sistemanervoso. Comune: cefalalgia. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata transitoria, xantopsia. Patologie vascolari. Non comune: angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: sindrome da distress respiratorio che include polmonite ed edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Non comune: sialoadenite, spasmi, irritazione dello stomaco, nausea, vomito, diarrea, costipazione Patologie epoatobiliari. Noncomune: ittero (colestasi introepatica), pancreatite. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita', orticaria, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comune: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, danno renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: febbre, capogiri.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOE' sconsigliato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo e terzo. L'evidenza epidemiologica riguardante il rischio di teratogenicita' in seguito all'esposizione agli ACEinibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato dati conclusivi; tuttavia non si puo' escludere un piccolo aumento del rischio Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con gli inibitori del recettore dell'angiotensina II, un similerischio puo' esistere anche per questa classe di farmaci. A meno che la continuazione della terapia con ARB non sia considerato essenziale,le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti antipertentensivi alternativi con un profilo di sicurezza dimostrato per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e, se opportuno, deve essere iniziata una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione alla terapia durante il secondo e il terzo trimestre induce tossicita' fetale umana (funzione renale diminuita, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (disfunzione renale, ipotensione, iperkaliemia). In caso di esposizione a Losartan/Idroclorotiazide a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ad ultrasuoni della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto questo prodotto devono esseretenuti sotto attenta osservazione per ipotensione. L'idroclorotiazidepuo' ridurre sia il volume plasmatico che il flusso sanguigno uteroplacentare. I tiazidi passano la barriera placentare e vengono rilevate nel sangue del cordone. Possono causare disturbi elettrolitici fetali e possibilmente altre reazioni osservate negli adulti. Dopo il trattamento delle madri con tiazidi, sono stati riportati casi di trombocitopenia nei neonati e di itterizia fetale o neonatale. Non e' noto se losartan venga escreto nel latte umano. Tuttavia, losartan viene escreto nel latte dei ratti. I tiazidi passano nel latte umano e possono inibire l'allattamento. A causa dei potenziali effetti avversi sul lattante, il farmaco e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: cellulosa, microcristallina (E460a), lattosio monoidrato, amido di mais pregelatinizzato, amido di sodio glicolato Tipo A, magnesiostearato (E572). Rivestimento: idrossi-propilcellulosa (E463), idrossi-propil-metilcellulosa 6cP (E464), diossido di titanio (E171).

Avvertenze

LOSARTAN. I pazienti con storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola e/o della lingua) devono essere strettamente monitorati. Puo' verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, in pazienti con volume e/o sodio-depleti da forte terapia diuretica, dieta iposodica, a diarrea o vomito. Tali condizioni devono essere corrette prima della somministrazione. Gli squilibri elettrolitici si verificano comunemente in pazienti con compromissione renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione. Pertanto devono essere strettamente monitorati i valori delle concentrazioni plasmatiche di potassio e della clearance della creatinina, soprattutto devono essere strettamente monitorati i pazienti con disfunzione cardiaca e valori della clearance della creatinina tra 30-50 ml/min. Si sconsiglia l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio e sostituti del sale contenenti potassio. Usare con cautela nei pazienti con un'anamnesi di compromissione epaticada lieve a moderata. Non c'e' esperienza terapeutica con losartan neipazienti con compromissione epatica grave; pertanto e' controindicatoin questi pazienti. Sono stati riportati cambiamenti nella funzione renale, inclusa disfunzione renale, come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Usare con cautela nei pazienti con stenosi arteriosi renale bilaterale e unilaterale. Non ci sonodati disponibili in pazienti che hanno subito un recente trapianto direni. I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono ai farmaci antipertensivi che agiscono attraverso l'inibizione delsistema renina-angiotensina; pertanto l'uso non e' raccomandato. L'eccessiva diminuizione della pressione sanguigna nei pazienti con patologia cardiovascolare ischemica e cerebrovascolare puo' provocare infarto del miocardio o ictus. In pazienti con insufficienza cardiaca, con osenza compromissione renale, esiste un rischio di ipotensione arteriosa grave, e disfunzione renale (spesso acuta). Si raccomanda particolare cautela nei pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitrale, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Losartan e gli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nel ridurre lapressione sanguigna in persone di razza nera rispetto a persone di razza non-nera,, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di condizioni di bassa renina nella popolazione ipertesa nera. La terapia non deve essere iniziata durante la gravidanza. IDROCLOROTIAZIDE. In alcuni pazienti puo' verificarsi ipotensione sintomatica. La terapia con i tiazidi puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio degli agenti antidiabetici, inclusa l'insulina. Durante la terapia con tiazide puo' manifestarsi diabete mellito latente. I tiazidi possono diminuire l'escrezione di calcio urinario e possono causare aumento intermittente e lieve del calcio sierico. Una marcata ipercalcemia puo' evidenziare di un iperparatiroidismolatente. I tiazidi devono essere interrotti prima di effettuare test della sfunzione paratiroidea. Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica con tiazide. La terapia con tiazide puo' precipitare la iperuricemia e/o la gotta in alcuni pazienti. Poiche' losartan diminuisce l'acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l'iperuricemia indotta da diuretici. Usare con cautela nei pazienti con funzione epatica compromessa o epatopatia progressiva , in quanto possono causare colestasi intraepatica, e poiche' alterazioni minori dell'equilibrio idroelettrolitico possono precipitare un coma epatico. Il farmaco e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave. Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' cono senza una storia di allergia o asma bronchiale. Con l'uso di tiazidi e' stato riferito l'esacerbarsi o l'attivazione di lupus erimatoso sistemico. Per chi svolge attivita' sportiva: l'uso del farmaco senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai test antidoping. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.

Gravidanza e Allattamento

E' sconsigliato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo e terzo. L'evidenza epidemiologica riguardante il rischio di teratogenicita' in seguito all'esposizione agli ACEinibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato dati conclusivi; tuttavia non si puo' escludere un piccolo aumento del rischio Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con gli inibitori del recettore dell'angiotensina II, un similerischio puo' esistere anche per questa classe di farmaci. A meno che la continuazione della terapia con ARB non sia considerato essenziale,le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti antipertentensivi alternativi con un profilo di sicurezza dimostrato per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e, se opportuno, deve essere iniziata una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione alla terapia durante il secondo e il terzo trimestre induce tossicita' fetale umana (funzione renale diminuita, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (disfunzione renale, ipotensione, iperkaliemia). In caso di esposizione a Losartan/Idroclorotiazide a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ad ultrasuoni della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto questo prodotto devono esseretenuti sotto attenta osservazione per ipotensione. L'idroclorotiazidepuo' ridurre sia il volume plasmatico che il flusso sanguigno uteroplacentare. I tiazidi passano la barriera placentare e vengono rilevate nel sangue del cordone. Possono causare disturbi elettrolitici fetali e possibilmente altre reazioni osservate negli adulti. Dopo il trattamento delle madri con tiazidi, sono stati riportati casi di trombocitopenia nei neonati e di itterizia fetale o neonatale. Non e' noto se losartan venga escreto nel latte umano. Tuttavia, losartan viene escreto nel latte dei ratti. I tiazidi passano nel latte umano e possono inibire l'allattamento. A causa dei potenziali effetti avversi sul lattante, il farmaco e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

LOSARTAN. E' stato riportato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli di metabolita attivo Le conseguenze cliniche di queste interazioni non sono state valutate. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolactone, triamterene, amiloride),integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non e' consigliata. L'escrezione del litio puo' essere ridotta. Pertanto, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati se i Sali di litio devono essere somministrati insieme agliantagonisti del recettore della angiotensina II. Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministrati in concomitanza con antinfiammatori non steroidei (es. inibitori COX-2 selettivi, acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie) e antinfiammatori non steroidei non selettivi, puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II o di diuretici e antinfiammatori non steroidei puo' portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, inclusa una possibile disfunzione renale, e a un aumento di potassio sierico, soprattutto nei pazienti con scarsa funzione renale preesistente. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa, trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II puo' dar luogo ad ulteriore peggioramento della funzione renale. Questi effetti sono solitamente reversibili. Altre sostanze che inducono ipotensione come gli antidepressivi triciclici, gli antipsicotici, baclofene, amifostine: l'uso concomitante di questi farmaci che riducono la pressione sanguigna, puo' aumentare il rischio di ipotensione, come effetto indesiderato principale o collaterale. IDROCLOROTIAZIDE. Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi: puo' verificarsi potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (per via orale ed insulina): il trattamento con un tiazide puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile disfunzione renale connessa alla idroclorotiazide. Altri farmaci antipertensivi: effetto additivo. Resine colestiramina e colestipolo. La presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento di idroclorotiazide. Singole dosi delle resine di colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale fino al 85% e al 43%, rispettivamente. Corticosteroidi, ormone adrenocorticotropo: aumento della deplezione degli elettroliti, in particolare della ipokalemia. Amine pressorie (es. adrenalina): l'effetto delle amine pressorie puo' essere diminuito ma non abbastanza da precluderne l'uso. Miorilassanti, non depolarizzanti (es. tubocurarine): possibile aumento della risposta ai miorilassanti.Litio: l'uso concomitante non e' raccomandato. Prodotti medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo): puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio di prodotti medicinali uricosurici, poiche' l'idroclorotiazide puo' aumentare il livello di acido urico sierico. Puo' essere necessario un aumento della dose di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione concomitante di un tiazidico puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Agenti anticolinergici (es. atropina, biperiden): aumento della biodisponibilita' ai diuretici simil tiazidici attraverso una diminuzione della motilita' gastrointestinale e dellavelocita' di svuotamento dello stomaco. Agenti citotossici (es. ciclofosfamide, metotrexato): i tiazidi possono ridurre l'escrezione renaledei prodotti medicinali citotissici e potenziare il loro effetto mielosoppressivo. Salicilati: in caso di dosaggi elevati di salicilati, idroclorotiazide puo' aumentare l'effetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale. Metildopa: sono stati segnalati casi isolati dianemia emolitica verificatasi con l'uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa. Ciclosporina: il trattamento concomitante puo' aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze del genere della gotta. Glicosidi digitali: l'ipokaliemia i o l'ipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale. Quando Losartan/idroclorotiazide viene somministrato con prodotti medicinali influenzati da disturbi derivati dal potassio sierico (es. glicosidi digitali e antiaritmici) e con i seguenti prodotti medicinali che inducono tachicardia ventricolare (torsione di punta) (inclusi alcuni antiaritmici), si raccomanda un monitoraggio periodico del potassio sierico e un ECG, essendo l'ipokaliemia un fattore che predispone alla tachicardia ventricolare (torsione di punta): antiaritmici diclasse Ia (es. quinidina, idrochinidina, disopiramide); antiaritmici di classe III (es. amiodarone, sotalol, dofetilide, ibutilide); alcuniantipsicotici (es. tioridazine, clorpromazine, levomepromazine, trifluoperazine, ciamemazine, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride,pimozide, haloperidol, droperidol); altri farmaci (es. bepridil, cisapride, difemanil, erytromcina IV, alofantrin, mizolastin, pentamidine,terfenadine, vincamine IV). I diuretici a base di tiazide possono aumentare i livelli di calcio sierico a causa di una ridotta escrezione. Se occorre prescrivere integratori di calcio, devono essere monitoratii livelli di calcio sierico e il dosaggio del calcio deve essere aggiustato di conseguenza. Interazioni con esami diagnostici: a causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferirecon i test per la funzione paratiroidea. Carbamazepina: rischio di iponatremia sintomatica. Mezzi di contrastoo iodati: in caso di disidratazione indotta da diuretici, c'e' un aumentato rischio di disfunzione renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto a base di iodio. I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione. Amfotericina B (parenterale), corticosteroidi, ormone adrenocorticotropo olassativi stimolanti: l'idroclorotiazide puo' aumentare lo squilibrioelettrolitico, specialmente la ipokaliemia.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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