losartan id alm*7cpr 50+12,5mg losartan e almus srl

Che cosa è losartan id alm 7cpr 50+12,5mg?

Losartan id alm compresse rivestite prodotto da almus srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Losartan id alm risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di associazioni contenenti un antagonista del recettore (tipo at 1) dell'angiotensina ii ed un diuretico tiazidico, antiipertensivi.
Contiene i principi attivi: losartan potassico/idroclorotiazide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene losartan potassico e idroclorotiazide.
Codice AIC: 039909015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide da soli.

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Posologia

Il medicinale puo' essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi. Le compresse devono essere ingerite con un bicchiere di acqua indipendentemente dai pasti. Ipertensione: ill medicinale non si deve usare come terapia iniziale, ma in pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata con losartan potassico o con idroclorotiazide da soli. E' raccomandata la titolazione del dosaggio con i singoli principi attivi. Quando ritenuto appropriato dal punto di vista clinico, puo' essere preso in considerazione un passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosa non e' controllata adeguatamente. La dose abituale di mantenimento e' di una compressa da 50 mg + 12,5 mg una volta al giorno. Per i pazienti che non rispondono adeguatamente al trattamento, il dosaggio puo' essere aumentato a 100 mg + 25 mg una volta al giorno. Il dosaggio massimo e' di una compressa da 100 mg/25 mg una volta al giorno. In generale l'effetto antiipertensivo viene raggiunto entro tre-quattro settimane. E' disponibile la compressa da 100 + 12,5 per i pazienti titolati a 100 mg di losartan che richiedono un ulteriore controllo pressorio. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio inizialein pazienti con compromissione moderata della funzione renale. Il farmaco non e' raccomandato nei pazienti in emodialisi. Le compresse non devono essere usate in pazienti con compromissione grave della funzione renale. Uso in pazienti con deplezione del volume intravascolare: ladeplezione di volume e/o di sodio deve essere corretta prima della somministrazione delle compresse. Il medicinale e' controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione epatica. Solitamente non e' necessario un aggiustamento del dosaggio negli anziani. Uso nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni di eta'): non c'e' esperienza. Il farmaco non deve pertanto essere somministrato a bambini e adolescenti.

Effetti indesiderati

>>Reazioni avverse segnalate dopo l'immissione in commercio del medicinale. Patologie epatobiliari. Rari: epatite. Esami diagnostici. Rari:iperkalemia, aumento delle ALT. Reazioni avverse osservate con i singoli componenti. >>Losartan. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi. Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni:anoressia, gotta. Disturbi psichiatrici. Comuni: insonnia; non comuni: ansia, disturbi legati all'ansia, panico, confusione, depressione, incubi, disturbi del sonno, sonnolenza, alterazione della memoria. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, capogiri; non comuni: nervosismo, parestesia, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope. Patologie dell'occhio. Non comuni: visione offuscata, bruciore/irritazione all'occhio, congiuntivite, riduzione dell'acuita' visiva. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comuni: vertigini, tinnito. Patologie cardiache. Non comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica, dolore retro sternale, angina pectoris, blocco atrio-ventricolare di grado II, eventi cerebrovascolari, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmie. Patologie vascolari. Non comuni: vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: tosse, infezioni del tratto respiratorio superiore, congestione nasale, sinusite, disturbi sinusali; non comuni: disturbi faringei, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria. Patologie gastrointestinali. Comuni: dolore addominale, nausea, diarrea, dispepsia; non comuni: stipsi, dolore dentale, secchezza delle fauci, flatulenza, gastrite, vomito. Patologie epatobiliari. Non nota: anormalita' della funzione epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: alopecia, dermatite, cute secca, eritema, arrossamento, fotosensibilita', prurito, rash cutaneo, orticaria, sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: crampi muscolari, dolore alla schiena, dolore alle gambe, mialgia. Non comuni: dolore alle braccia, gonfiore alle articolazioni, dolore alle ginocchia, dolore muscoloscheletrico, dolore alle spalle, intorpidimento, artralgia, artrite, coxalgia, fibromialgia, debolezza muscolare. Patologierenali ed urinarie. Non comuni: nicturia, aumento della frequenza della minzione, infezione del tratto urinario. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: diminuzione della libido, impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: astenia, affaticamento, dolore al torace; non comuni: edema facciale, febbre. Esami i diagnostici. Comuni: iperkalemia, lieve riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina; non comuni: lieve aumento dei livelli sierici di urea e creatinina; molto rari: aumento degli enzimi epatici e della bilirubina. >>Idroclorotiazide. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia. Patologie del sistema immunitario. Rari: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della riproduzione. Non comuni: anoressia, iperglicemia,iperuricemia, ipokalemia, iponatremia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalalgia. Patologie dell'occhio. Non comuni: offuscamento transitorio della visione,xantopsia. Patologie vascolari. Non comuni: angite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: sindrome da distress respiratorio inclusa polmonite e edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Non comuni: sialoadenite, spasmi, irritazione gastrica, nausea, vomito, diarrea, stipsi. Patologie epatobiliari. Non comuni: ittero (colestasi intraepatica), pancreatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: fotosensibilita', orticaria, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni:crampi muscolari. Patologie renali ed urinarie. Non comuni: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: febbre, capogiri.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide da soli.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a losartan, ai sulfonamide-derivati o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipokalemia o ipercalcemia resistenti alla terapia; grave compromissione epatica; colestasi e disturbi biliari ostruttivi; iponatremia refrattaria; iperuricemia sintomatica/gotta; secondo e terzo trimestre di gravidanza; grave compromissione renale; anuria.

Composizione ed Eccipienti

Ogni compressa contiene: cellulosa microcristallina (E460), lattosio monoidrato, amido di mais pregelatinizzato, magnesio stearate (E572), ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), macrogol, ossido di ferrogiallo (E172), indigotina (E132), potassio.

Avvertenze

>>Losartan. I pazienti con anamnesi di angioedema devono essere strettamente monitorati. Puo' verificarsi ipotensione sintomatica, soprattutto dopo la prima somministrazione, in pazienti con deplezione volemica e/o sodio in seguito ad una energica terapia diuretica, dieta iposodica, diarrea o vomito. Tali disturbi devono essere corretti prima della somministrazione del prodotto. Si verificano squilibri elettroliticicomunemente in pazienti con compromissione della funzione renale, cono senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione. Pertanto le concentrazioni plasmatiche di potassio e i valori della clearance della creatinina devono essere attentamente monitorati; in particolare, i pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina tra30-50 ml/min devono essere attenta osservazione. Non e' raccomandato l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, supplementidi potassio e sostituti del sale contenenti potassio con losartan/idroclorotiazide. In base a dati di farmacocinetica che dimostrano aumenti significativi delle concentrazioni plasmatiche di losartan nei pazienti cirrotici, il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di compromissione epatica da lieve a moderata. Non vi e' esperienza terapeutica dell'uso di losartan in pazienti con compromissione epatica grave. Pertanto, il medicinale non deve essere somministrato a pazienti con grave compromissione epatica. Come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina- aldosterone, sono state segnalate alterazioni della funzione renale, inclusa l'insufficienza renale. Sono stati riportati anche aumenti dell'urea ematica e della creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale ostenosi dell'arteria di un solo rene; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l'interruzione della terapia.Il losartan deve essere usato con cautela nei pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi unilaterale di un solo rene. Non ci sono dati disponibili in pazienti sottoposti a trapianto renale recente. I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono alle terapie antipertensive che agiscono tramite inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto l'uso delle compresse non e' raccomandato. Un abbassamento eccessivo della pressione sanguigna in pazienti con patologia ischemica cardiovascolare e cerebrovascolare puo' provocare infarto del miocardio o ictus. In pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione renale, esiste un rischio di graveipotensione arteriosa, e compromissione renale (spesso acuta). Particolare cautela e' indicata in pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitralica, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Il losartan egli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nell'abbassare la pressione sanguigna in persone di razza nera rispetto a quelle di razza non-nera. Il prodotto non deve essere iniziato durante la gravidanza. A meno che la terapia non sia considerata essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo con comprovato profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento deve essere interrotto immediatamente, e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa. >>Idroclorotiazide. In alcuni pazienti puo' verificarsi ipotensione sintomatica. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione perla rilevare i segni clinici di squilibrio idroelettrolitico che possono verificarsi in caso di diarrea o vomito intercorrenti. In questi pazienti deve essere effettuata la determinazione periodica degli elettroliti sierici ad intervalli appropriati. Iponatremia da diluizione puo' verificarsi in pazienti edematosi in acqua calda. La terapia con i tiazidi puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessarioun aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina. Il diabete mellito latente si puo' manifestare durante la terapia con tiazidi. I tiazidi possono ridurre l'escrezione urinaria di calcio e causare un aumento lieve ed intermittente del calcio sierico. Un'ipercalcemia marcata puo' evidenziare un iperparatiroidismo latente.La somministrazione di tiazidi deve essere interrotta prima di effettuare i test della funzione paratiroidea. Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diureticacon tiazidi. La terapia tiazidica puo' far precipitare iperuricemia e/o gotta in alcuni pazienti. Poiche' losartan riduce l'acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l'iperuricemia indotta da diuretici. I tiazidi devono essere usati con cautela in pazienti con compromissione della funzione epatica o epatopatia progressiva,in quanto possono causare colestasi intraepatica e alterazioni minoridell'equilibrio idroelettrolitico che possono precipitare in coma epatico. Il medicinale e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave. Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilita' con o senza anamnesi di allergia o asma bronchiale. Con l'uso di tiazidi e' stato riportato aggravamento o attivazione di lupus eritematoso sistemico. Idroclorotiazide puo' produrrepositivita' nei risultati analitici dei test antidoping. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli AIIRA non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza ed e' controindicato durante il secondo e terzo trimestre. Le pazienti che intendono programmare una gravidanza devono passare a trattamenti anti-ipertensivi alternativi, che possiedano un comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che il proseguimento della terapia con AIIRA non sia considerata essenziale. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, deve essere intrapresa una terapia alternativa. Negli esseri umani, l'esposizione ad una terapia di AIIRAdurante il secondo e terzo trimestre induce fetotossicita' e tossicita' neonatale. Se si fosse verificata una esposizione ad AIIRA a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati di madri chehanno assunto AIIRA devono essere posti sotto attenta osservazione per l'ipotensione. L'idroclorotiazide attraversa la barriera placentare.Il suo uso durante il secondo e terzo trimestre puo' compromettere laperfusione feto-placentare e puo' causare effetti fetali e neonatali quali ittero, disturbi dell'equilibro elettrolitico e trombocitopenia.L'idroclorotiazide non deve essere usato per l'edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preeclampsia. L'idroclorotiazide non deve essere usata per l'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza, eccetto in rare situazioni nelle quali non puo' essere utilizzato alcun trattamento alternativo. L'idroclorotiazide viene escreto nel latte materno. Pertanto, l'uso del medicinale durante l'allattamento non e' raccomandato. E' preferibile ricorrere a trattamenti alternativi con profilo di sicurezza meglio stabilito durante l'allatamento, specialmentequando si allatta un neonato o un neonato pretermine.

Interazioni con altri prodotti

>>Losartan. E' stato segnalato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli del metabolita attivo. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La co-somministrazione non e' consigliata. L'escrezione di litio puo' essere ridotta. Pertanto, in caso di co-somministrazione di sali di litio e antagonisti del recettore dell'angiotensina II i livellisierici di litio devono essere attentamente monitorati. Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministrati contemporaneamente ai FANS e FANS non selettivi, puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II o diuretici e FANS puo' portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico. Tale associazionedeve essere somministrata con cautela. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, la co-somministrazione di antagonisti del recettore dell'angiotensina II puo' comportare un ulteriore deterioramento della funzione renale. Questi effetti sono di solito reversibili. Altre sostanze che inducono ipotensione come antidepressivi triciclici, antipsicotici, baclofene, amifostine: l'uso concomitante con questi farmaci ad azione ipotensiva, come effetto indesiderato o principale, possono aumentare il rischio di ipotensione. >>Idroclorotiazide. Se co-somministrati, i seguenti farmaci possono interagire con i diuretici tiazidici: alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi. Puo' verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (per via orale ed insulina): il trattamento con un tiazide puo' alterare la tolleranza al glucosio.Puo' essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale connessa all'idroclorotiazide. Resine colestiramina e colestipolo: l'assorbimento di idroclorotiazide e' alterato in presenza di resine a scambio anionico. Singole dosi delle resine colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento da parte del tratto gastrointestinale. Corticosteroidi, ACTH: aumento delladeplezione elettrolitica. Amine pressorie: l'effetto delle amine pressorie puo' essere diminuito ma non abbastanza da precluderne l'uso. Miorilassanti, non depolarizzanti: e' possibile un aumento della risposta ai miorilassanti. I diuretici riducono la clearance renale del litioe comportano un rischio elevato di tossicita' da litio; l'uso concomitante non e' raccomandato. Medicinali utilizzati nel trattamento dellagotta: puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio dei medicinali uricosurici perche' l'idroclorotiazide puo' aumentare i livelli sierici di acido urico. Puo' essere necessario un aumento del dosaggiodi probenecid e sulfinpirazone. La co-somministrazione di un tiazidico puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Agenti anticolinergici: aumento della biodisponibilita' ai diuretici simil tiazidici per riduzione della motilita' gastrointestinale e della velocita' di svuotamento gastrico. Agenti citotossici: i tiazidi possono ridurre l'escrezione renale di medicinali citotossici e potenziare il loro effetto mielosoppressore. Salicilati: l'idroclorotiazide puo' potenziare l'effetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale. Metildopa: sono stati riportati casi isolati di anemia emolitica per l'uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa. Il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze tipiche della gotta. Glucosidi digitatici: l'ipokalemia o l'ipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire l'insorgenza di aritmie cardiache indotte da digitale. Si raccomanda il monitoraggio periodico del potassio sierico e dell'ECG in caso di somministrazione di losartan/idroclorotiazide con medicinali influenzati dalle alterazioni del potassio sierico e con i seguenti medicinali che inducono torsione di punta, essendo l'ipokalemia un fattore predisponente alla torsione di punta: antiaritmici di classe I; antiaritmici di classe III, alcuni antipsicotici. I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli sierici di calcio a causa di una ridotta escrezione. Se devono essere prescritti integratori di calcio, i livelli sierici di calcio devono essere monitorati ed il dosaggio di calcio deve essere aggiustato di conseguenza. A causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferire con i test per la funzione paratiroidea. Carbamazepina: rischio di iponatremia sintomatica. E' necessario il monitoraggio clinico e biologico. Mezzi di contrasto iodati: in caso di disidratazione indotta da diuretici, esiste un rischio maggiore di insufficienza renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto iodato. I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione. Amfotericina B (per via parenterale), corticosteroidi, ACTH o lassativi stimolanti. L'idroclorotiazide puo' aumentare lo squlibrio elettrolitico, soprattutto ipokalemia.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.