livopan*1bomb 138bar 5l 50%/50 ossido aga ab

Che cosa è livopan 1bomb 138bar 5l 50%/50?

Livopan gas prodotto da aga ab
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Livopan risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di anestetici generali.
Contiene i principi attivi: azoto protossido/ossigeno
Composizione Qualitativa e Quantitativa: protossido d'azoto 50% v/v e ossigeno 50% v/v ad una pressione di riempimento di 138 bar o di 170 bar a 15 gradi c.
Codice AIC: 039444029 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del dolore di breve durata e di lieve o moderata intensita' quando e' richiesta un'azione analgesica rapida e di durata limitata.

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Posologia

Speciali precauzioni dovrebbero essere adottate quando si somministrail protossido di azoto. Il protossido d'azoto dovrebbe essere somministrato in ottemperanza alle linee guida nazionali. Il prodotto e' somministrato per via inalatoria mediante maschera facciale a pazienti in respiro spontaneo. La somministrazione e' regolata dalla normale capacita' respiratoria del paziente. Tenendo la maschera premuta attorno alla bocca ed al naso e respirando normalmente attraverso la maschera, si apre una valvola "on demand" che permette l'erogazione e la sua somministrazione per via inalatoria. Il farmaco verra' quindi assorbito per via polmonare. In odontoiatria, e' consigliato l'uso di una mascheradoppia o, in alternativa, di una maschera nasale o naso-buccale con un rapporto evacuazione/ventilazione adeguato. Non e' consigliata la somministrazione mediante tubo endotracheale. La somministrazione mediante tubo endotracheale puo' essere eseguita solo da personale competente specializzato in anestesia. Poiche' l'effetto analgesico compare dopo 4-5 inalazioni del farmaco, raggiungendo la massima efficacia dopo 2-3 minuti, si consiglia di iniziare la somministrazione pochi minuti prima dell'intervento per il quale si desidera ottenere l'analgosedazione del paziente. La somministrazione del farmaco dovrebbe poi continuare per tutta la durata dell'intervento procedurale, o per il tempo in cui si desidera ottenere l'effetto analgesico. L'effetto analgesico siinterrompe pochi minuti dopo la sospensione della somministrazione. Aseconda della soglia soggettiva del paziente alla sensazione di dolore, puo' essere necessaria l'associazione con altri farmaci analgesici.Il medicinale dovrebbe essere somministrato soltanto da personale specializzato ed addestrato al suo utilizzo. La somministrazione dovrebbeavvenire in presenza e su indicazione di personale che ha dimestichezza con l'attrezzatura utilizzata per la somministrazione del farmaco eche ne conosce gli effetti. Dovrebbe essere somministrato in ambientinei quali siano disponibili fonti di ossigeno supplementare e altri strumenti di rianimazione. In condizioni ideali, il paziente dovrebbe tenere da solo la maschera per la somministrazione. Il paziente dovrebbe essere istruito su come indossare la maschera e su come mantenere unritmo respiratorio normale. Questa e' una misura di sicurezza addizionale al fine di ridurre il rischio di sovradosaggio del farmaco. Se per qualsiasi ragione infatti, il paziente dovesse assumere una quantita' superiore al necessario, perdendo coscienza, lascera' la presa dellamaschera interrompendo cosi' la somministrazione del farmaco. Respirando aria ambiente l'effetto svanira' rapidamente ed il paziente riprendera' coscienza. Il prodotto dovrebbe essere usato preferibilmente in pazienti in grado di comprendere e seguire le istruzioni su come utilizzare la maschera e l'attrezzatura per l a sua somministrazione. Nei bambini o altri pazienti che non sono in grado di comprendere e seguirele istruzioni, la somministrazione deve avvenire sotto la supervisione di personale medico competente che aiuti a tenere la maschera in modo corretto controllando continuamente la somministrazione del farmaco.In questi casi, puo' essere somministrato con un flusso costante. A causa dell'aumentato rischio di sedazione e di perdita di coscienza, questo tipo di somministrazione andrebbe effettuata sempre in condizionicontrollate. La somministrazione con un flusso continuo dovrebbe essere utilizzata solo in presenza di personale competente e di attrezzature specifiche per la gestione di stati di sedazione avanzata e di perdita di coscienza. Quando si utilizza un flusso costante bisogna considerare il rischio dell'inibizione dei riflessi protettivi delle vie aeree ed occorre essere sempre in grado di garantire un'adeguata assistenza ventilatoria. Quando si sospende la somministrazione, il paziente deve rimanere tranquillo e sotto controllo medico per circa 5 minuti o finche' il suo grado di allerta/coscienza sia soddisfacente. Il farmaco puo' essere somministrato per un massimo di 6 ore senza controlli ematologici in pazienti che non presentino fattori di rischio.

Effetti indesiderati

Anemia megaloblastica e leucopenia sono state riportate a seguito di prolungate esposizioni. Disturbi neurologici, quali mieolopatie e polineuropatie, sono stati riportati a seguito di eccezionali esposizioni frequenti e ad elevate concentrazioni. Un trattamento alternativo dovrebbe essere considerato in tutti i casi in cui si sospetti una carenzadi vitamina B12 o di folato o dove si sono presentati segni o sintomidovuti all'azione del protossido d'azoto sulla sintesi della metionina. Effetti Comuni (da >=1/100 a =1/1000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIl protossido d'azoto, componente del Livopan, interferisce con il metabolismo della vitamina B12 e dell'acido folico. L'inibizione della metionina sintetasi puo' avere effetti avversi durante i primi stadi della gravidanza. Non esistono dati adeguati sulla somministrazione in gravidanza per valutare i potenziali effetti del farmaco sullo sviluppofetale ed embrionale. Studi condotti su animali hanno dimostrato che un'alta concentrazione di farmaco o il suo uso prolungato durante particolari stadi della gravidanza possono indurre effetti teratogeni. Il potenziale rischio sull'essere e'sconosciuto. Se ne sconsiglia quindi l'utilizzo nei primi 6 mesi di gravidanza. Il prodotto puo' essere usato dal terzo trimestre di gravidanza fino al parto. Se utilizzato in prossimita' del parto, occorre tenere sotto osservazione il neonato peralcuni giorni dopo la nascita al fine di scongiurare eventuali effetti secondari. Puo' essere usato durante il periodo dell'allattamento manon mentre si sta allattando il neonato.

Indicazioni

Trattamento del dolore di breve durata e di lieve o moderata intensita' quando e' richiesta un'azione analgesica rapida e di durata limitata.

Controindicazioni ed effetti secondari

L'inalazione di Livopan puo' causare la formazione di emboli gassosi e l'espansione delle cavita' del corpo contenenti aria a causa dell'elevata capacita' di diffusione del protossido d'azoto. Di conseguenza, e' controindicato nei seguenti casi: in pazienti con segni o sintomi di pneumotorace, pneumopericardio, grave enfisema, embolia o danno cerebrale; subito dopo immersioni subacquee in profondita' per il rischio di malattia da decompressione. (formazione di bolle di azoto); dopo bypass cardiopolmonare macchina cuore-polmone o bypass coronarico senza macchina cuore-polmone; in pazienti sottoposti ad iniezioni intraoculari di gas (es. SF6, C3F8) finche' il gas in questione non si e' completamente assorbito, perche' l'aggiunta ulteriore di gas potrebbe aumentare la pressione/volume nell'occhio e portare a cecita'; in pazienti con una grave dilatazione del tratto gastrointestinale; in pazienti affetti da insufficienza o disfunzioni cardiache (es. dopo intervento cardiochirurgico) per evitare il rischio di un ulteriore deterioramento della funzionalita' cardiaca; in pazienti in stato confusionale o che mostrano i sintomi di un'elevata pressione intracranica; in pazienti con scarso livello di coscienza o incapaci di collaborare nel seguire leistruzioni per la somministrazione del gas, in quanto la sedazione del paziente da parte del protossido d'azoto puo' comportare un rischio nella risposta dei riflessi protettivi delle vie aeree; in pazienti incui e' stata diagnosticata, ma non trattata, una carenza della vitamina B12 o acido folico, o siano stati diagnosticati disordini genetici degli enzimi coinvolti nel metabolismo di tali vitamine; in pazienti con ferite al volto nei quali l'uso della maschera facciale possa risultare difficile o rappresentare un rischio per la salute.

Composizione ed Eccipienti

Nessuno.

Avvertenze

Il prodotto dovrebbe essere somministrato da personale competente conpossibilita' di accedere alle apparecchiature per la rianimazione. Quando viene somministrato un flusso costante occorre valutare i rischi legati alla marcata sedazione, alla perdita di coscienza ed agli effetti sui riflessi protettivi delle vie aeree (es. aspirazione e rigurgito). Dovrebbero essere ben noti i rischi correlati all'abuso del farmaco. Il protossido d'azoto interferisce con il metabolismo della vitamina B12 e del folato. Inibisce l'enzima metionina sintetasi che convertel'omocisteina in metionina. L'inibizione di questo enzima comporta una riduzione della timidina, sostanza fondamentale per la formazione del DNA. L'inibizione della formazione di metionina da parte del protossido d'azoto puo' causare danni e riduzione nella formazione della mielina, danneggiando cosi' il midollo spinale. L'effetto sulla sintesi del DNA e' una delle possibili cause dell'azione esercitata dal protossido d'azoto sull'emopoiesi e del danno fetale dimostrato da studi animali. Una riduzione della fertilita' e' stata riscontrata nel personale medico e paramedico esposto ripetutamente in locali non ventilati adeguatamente. Tuttavia non e' stato ancora possibile trovare una correlazione certa tra questi episodi e l'esposizione al protossido d'azoto. E' importante che il protossido d'azoto presente nell'aria sia mantenuto a bassi livelli e che comunque non superi i limiti di esposizione stabiliti dalle normative nazionali. I locali dove viene somministrato devono essere ventilati adeguatamente e/o forniti di impianto di evacuazione dei gas in modo da mantenere la concentrazione di protossido d'azoto entro i limiti stabiliti dalla normativa. Occorre sempre seguire i limiti di esposizione stabiliti dalla normativa nazionale sia come TWA (Time Weight Average), che indica il valore medio di esposizione nell'arco di una giornata lavorativa, che come STEL (Short-Term ExposureLimit), che indica il limite medio per esposizioni piu' brevi. La miscela deve essere conservata e somministrata solo in ambienti con temperature superiori a -5 gradi C, in quanto a temperature piu' basse la miscela di gas puo' separarsi con il rischio di somministrare una miscela ipossica. Il farmaco puo' essere somministrato a bambini in grado di comprendere le indicazioni su come utilizzare l'attrezzatura per la sua assunzione. In bambini piu' piccoli puo' essere necessaria la somministrazione di un flusso costante della miscela. La somministrazione con flusso costante puo' essere effettuata da personale sanitario appositamente addestrato sull'utilizzo del gas, con possibilita' di accedere agli strumenti adatti per l'assistenza delle vie aeree in caso sia necessario dover ricorrere alla ventilazione assistita del paziente. Il protossido d'azoto puo' interferire con il metabolismo della vitamina B12 e del folato; di conseguenza, il medicinale dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti a rischio, come i pazienti con scarso apporto di vitamina B12 o acido folico o in pazienti con disfunzioni genetiche riguardo gli enzimi coinvolti nel metabolismo di queste vitamine, cosi' come in pazienti immunosoppressi. Se necessario, si puo' integrare il trattamento con la somministrazione di vitamina B12 e folato. Lasomministrazione continua per una durata superiore alle 6 ore deve essere effettuata con cautela per i possibili rischi clinici legati all'inibizione dell'enzima metionina sintetasi. L'uso prolungato o frequente dovrebbe essere soggetto a monitoraggio ematologico per ridurre il rischio di effetti secondari potenziali. A causa della presenza di protossido d'azoto, Livopan puo' aumentare la pressione dell'orecchio medio e degli spazi aerei del corpo. In pazienti che assumono altri farmaci che agiscono sul SNC, come i derivati della morfina e/o le benzodiazepine, l'uso concomitante del prodotto puo' aumentare l'effetto sedativo ed avere conseguenze sulla respirazione, sul sistema cardiocircolatorio e sui riflessi protettivi delle vie aeree. Se necessaria, la somministrazione in questi pazienti deve avvenire sotto il controllo di personale specializzato. Al termine della terapia, il paziente dovrebberiposare sotto adeguato controllo e fino a quando si ritengano superati i possibili rischi ed il paziente si sia ripreso in maniera soddisfacente. Questa valutazione deve essere svolta solo da personale sanitario competente. Al termine della terapia, il protossido d'azoto diffonde rapidamente dal sangue agli alveoli. A causa della rapida diluizione, si puo' verificare una diminuzione nella concentrazione di ossigenoalveolare con conseguente ipossia che si puo' prevenire grazie ad un apporto supplementare di ossigeno.

Gravidanza e Allattamento

Il protossido d'azoto, componente del Livopan, interferisce con il metabolismo della vitamina B12 e dell'acido folico. L'inibizione della metionina sintetasi puo' avere effetti avversi durante i primi stadi della gravidanza. Non esistono dati adeguati sulla somministrazione in gravidanza per valutare i potenziali effetti del farmaco sullo sviluppofetale ed embrionale. Studi condotti su animali hanno dimostrato che un'alta concentrazione di farmaco o il suo uso prolungato durante particolari stadi della gravidanza possono indurre effetti teratogeni. Il potenziale rischio sull'essere e'sconosciuto. Se ne sconsiglia quindi l'utilizzo nei primi 6 mesi di gravidanza. Il prodotto puo' essere usato dal terzo trimestre di gravidanza fino al parto. Se utilizzato in prossimita' del parto, occorre tenere sotto osservazione il neonato peralcuni giorni dopo la nascita al fine di scongiurare eventuali effetti secondari. Puo' essere usato durante il periodo dell'allattamento manon mentre si sta allattando il neonato.

Interazioni con altri prodotti

Il protossido d'azoto contenuto amplifica l'effetto degli anestetici inalatori e/o di altre sostanze che agiscono sul SNC (es. oppioidi, benzodiazepine e altri farmaci psicomimetici). Durante l'associazione con questi farmaci occorre valutare i rischi legati alla marcata sedazione ed agli effetti sui riflessi protettivi delle vie aeree. Il prodotto aumenta l'effetto inibitore del metotressato sull'enzima metionina sintetasi e sul metabolismo dell'acido folico. L'inalazione di crescenti concentrazioni di ossigeno puo' incrementare la tossicita' polmonareassociata all'assunzione di farmaci come la bleomicina, l'amiodarone,la furantoina ed antibiotici dello stesso tipo. Il protossido d'azotocontenuto inattiva la vitamina B12 (un cofattore della sintesi della metionina), che interferisce con il metabolismo dell'acido folico. In questo modo, la somministrazioneprolungata di protossido d'azoto altera la sintesi di DNA. Queste alterazioni possono portare a midollo megaloblastico e possibile polineuropatia e/o a degenerazione combinata subacuta del midollo spinale. Pertanto la somministrazione dovrebbe essere limitata nel tempo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperature inferiori a -5 gradi C. Se si sospetta una conservazione a temperature inferiori, riporre le bombole in posizione orizzontale ad una temperatura superiore a +10 gradi C per almeno 48 ore prima dell'uso. >>Speciali precauzioni per la conservazione di bombole di gas e di gas sotto pressione. Il contatto con materiale combustibile puo' innescare incendi. I vapori possono causare capogiri e vertigini. Conservare la bombola lontano da materiale combustibile. Usare solo in aree ben ventilate. Non fumare e non esporre a temperatureelevate. Se si avverte un rischio di incendio portare al sicuro la bombola. Tenere la bombola pulita asciutta e lontano dal contatto con olio e grasso. Conservare la bombola in un luogo chiuso riservato allo stoccaggio dei gas medicinali. Tenere la bombola al riparo da urti e cadute. Conservare e trasportare le bombole con la valvola erogatrice chiusa.