lisinopril my 50 compresse 5mg lisinopril mylan spa

Che cosa è lisinopril my 50cpr 5mg?

Lisinopril mg compresse divisibili prodotto da mylan spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Lisinopril mg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina.
Contiene i principi attivi: lisinopril diidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lisinopril diidrato equivalente a 5 mg di lisinopril anidro.
Codice AIC: 037710148 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione. Trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica. Trattamento a breve termine (6 settimane) di pazienti emodinamicamente stabili entro 24 ore dall'insorgenza dell'infarto miocardico acuto. Trattamento della malattia renale in pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo 2 ed incipiente nefropatia.

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Posologia

Somministrare per via orale in una dose singola giornaliera. Deve essere assunto ogni giorno approssimativamente alla stessa ora; l'assorbimento non e' influenzato dal cibo. La dose deve essere adattata individualmente secondo il profilo del paziente e la risposta pressoria. Ipertensione: il lisinopril puo' essere usato in monoterapia o in associazione ad altre classi di farmaci utilizzati per il trattamento dell'ipertensione. La dose iniziale usualmente raccomandata e' di 10 mg. Pazienti con il sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivo (in particolare ipertensione renovascolare, deplezione di sali e/o delvolume, scompenso cardiaco o grave ipertensione) possono manifestare un'eccessiva caduta della pressione dopo la dose iniziale. In questi pazienti e' raccomandata una dose iniziale di 2,5-5 mg. Una dose iniziale minore e' richiesta in presenza di compromissione renale. La dose efficace di mantenimento e' di solito 20 mg somministrati in dose singola giornaliera. In generale, se l'effetto terapeutico desiderato non si ottiene in 2-4 settimane con un determinato dosaggio, la dose puo' essere ulteriormente aumentata. La dose massima usata in studi clinici controllati a lungo termine e' stata 80 mg/die. Pazienti trattati con diuretici: dopo l'inizio della terapia puo' comparire ipotensione sintomatica. Cio' accade con una maggiore probabilita' in pazienti che sono in trattamento con diuretici. Si raccomanda pertanto cautela poiche'questi pazienti possono gia' avere una deplezione di volume e/o sodio. Se possibile, il diuretico deve essere sospeso 2-3 giorni prima di iniziare la terapia con il lisinopril. Nei pazienti ipertesi nei quali il trattamento con diuretici non puo' essere interrotto, la terapia con lisinopril deve essere iniziata con una dose di 5 mg. Devono essere monitorati la funzionalita' renale e il potassio sierico. Il successivo dosaggio deve essere aggiustato in base alla risposta pressoria. Se necessario, la terapia diuretica puo' essere ripresa. Pazienti con compromissione renale. Clearance della creatinina < 10 (ml/min): 2,5 mg; clearance della creatinina 10-30 (ml/min): 2,5-5 mg; clearance della creatinina 31-80 (ml/min): 5-10 mg. Il dosaggio puo' essere aumentato finche' la pressione arteriosa non sia controllata o fino ad un massimodi 40 mg/die. In pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica usare come terapia aggiuntiva ai diuretici e, dove appropriato, alla digitale o ai beta-bloccanti. Inizialmente, puo' essere somministrato secondo la dose iniziale di 2,5 mg una volta al giorno sotto supervisione medica al fine di determinare l'effetto iniziale del farmaco sulla pressione sanguigna. La dose deve essere aumentata: con incrementi non superiori a 10 mg; ad intervalli non inferiori a 2 settimane; fino alla dose massima tollerata dal paziente, con un massimo di 35 mg una volta al giorno. Pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, es. pazienti con deplezione salina con o senza iponatriemia, pazienti con ipovolemia o pazienti che vengono trattati con alte dosi di diuretici,debbono ottenere un miglioramento di tali condizioni, se possibile, prima di iniziare il trattamento con lisinopril. Monitorare la funzionalita' renale e i livelli di potassio nel siero. Infarto acuto del miocardio: i pazienti devono ricevere, come appropriato, i trattamenti standard raccomandati quali trombolitici, aspirina e beta-bloccanti. Il gliceril-trinitrato per via endovenosa o transdermica puo' essere associato al lisinopril. Il trattamento con lisinopril puo' essere iniziatoentro 24 ore dall'insorgenza dei sintomi. Non deve iniziare se la pressione sistolica e' inferiore a 100 mm Hg. La dose iniziale di lisinopril e' 5 mg assunti per via orale, seguiti da 5 mg dopo 24 ore, 10 mg dopo 48 ore e successivamente 10 mg una volta al giorno. I pazienti con bassa pressione sistolica (120 mm Hg o inferiore) all'inizio della terapia o durante i primi 3 giorni dopo l'infarto miocardico, devono essere trattati con una dose inferiore di lisinopril, pari a 2,5 mg. In caso di compromissione renale (clearance della creatinina < 80 ml/min), la dose iniziale deve essere aggiustata secondo la clearance della creatinina del paziente. Dose di mantenimento: 10 mg una volta al giorno. Se compare ipotensione (pressione sistolica <= 100 mm Hg) puo' essere somministrata una dose di mantenimento giornaliera di 5 mg, con temporanea riduzione a 2.5 mg, se necessario. Se l'ipotensione si prolunga (pressione sistolica inferiore a 90 mm Hg per piu' di un ora) il prodotto deve essere sospeso. Il trattamento dovrebbe continuare per 6 settimane, terminate le quali il paziente deve essere sottoposto ad una nuova valutazione. I pazienti con sintomi di insufficienza cardiaca dovranno continuare la terapia. Nei pazienti ipertesi affetti da diabetemellito di tipo 2 e con nefropatia incipiente, la dose giornaliera dilisinopril e' 10 mg 1 volta al giorno e puo' essere incrementata, se necessario, fino a 20 mg una volta al giorno per raggiungere una pressione diastolica inferiore a 90 mm Hg. In caso di compromissione renale(clearance della creatinina < 80 ml/min), la dose iniziale di lisinopril deve essere aggiustata secondo la clearance della creatinina del paziente. Il medicinale non e' raccomanadato nei bambini a causa dell'insufficienza di dati sulla sicurezza e efficacia. Negli studi clinici non si sono verificate variazioni correlate all'eta' per quanto riguarda l'efficacia o il profilo di sicurezza del farmaco. Non vi sono esperienze per quanto riguarda la somministrazione di lisinopril in pazienti con trapianto recente di reni; il trattamento non e' raccomandato.

Effetti indesiderati

Molto comuni (>= 10%), comuni (>= 1, < 10%), non comuni (>= 0.1, <1%), rari (>= 0.01, < 0.1%) e molto rari (< 0.01%) inclusi i casi isolati. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: diminuzione dell'emoglobina e dell'ematocrito. Molto rari: depressione midollare, anemia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia emolitica, linfoadenopatia, malattia autoimmune. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rari: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici. Comuni: capogiri, cefalea. Non comuni: alterazioni del comportamento, parestesia, vertigini, alterazioni del gusto, disturbi del sonno. Rari: confusione mentale. Patologie cardiache evascolari. Comuni: effetti ortostatici (inclusa ipotensione). Non comuni: infarto del miocardio o accidente cerebrovascolare, forse secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio, palpitazioni, tachicardia, fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: tosse. Non comuni: rinite. Molto rari: broncospasmo, sinusite, alveolite allergica/polmonite eosinofilia. Patologiegastrointestinali. Comuni: diarrea, vomito. Non comuni: nausea, dolore addominale ed indigestione. Rari: secchezza delle fauci. Molto rari:pancreatite, angioedema intestinale, epatite sia epatocellulare sia colestatica, ittero, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash, prurito. Rari: ipersensibilita'/edema angioneurotico: edema angioneurotico del volto, estremita', labbra, lingua, glottide e/o laringe, orticaria,alopecia, psoriasi. Molto rari: diaforesi, pemfigo, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. E' stata riportata una sintomatologia complessa che puo' includere uno o piu' dei seguenti:effetti indesiderati: febbre, vasculite, mialgia, artralgia/artrite, anticorpi antinucleari (ANA) positivi, elevata velocita' di eritrosedimentazione, eosinofilia e leucocitosi, rash, fotosensibilita' ed altre manifestazioni dermatologiche. Patologie renali ed urinarie. Comuni: disfunzione renale. Rari: uremia, insufficienza renale acuta. Molto rari: oliguria/anuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: impotenza. Rari: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: affaticamento, astenia. Esami diagnostici. Non comuni: aumenti dell'urea, aumenti della creatinina sierica, aumenti degli enzimi epatici, iperpotassiemia. Rari: aumenti della bilirubina sierica, iposodiemia.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione. Trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica. Trattamento a breve termine (6 settimane) di pazienti emodinamicamente stabili entro 24 ore dall'insorgenza dell'infarto miocardico acuto. Trattamento della malattia renale in pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo 2 ed incipiente nefropatia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri ACE-inibitori. Anamnesi di edema angioneurotico correlato ad un precedente trattamento con ACE-inibitori. Edema angioneuroticoereditario o idiopatico. Secondo o terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Magnesio stearato, talco, mannitolo, amido di mais, calcio fosfato dibasicodiidrato.

Avvertenze

Raramente e' stata riscontrata ipotensione in pazienti con ipertensione non complicata. E' piu' probabile che si verifichi in un paziente con ridotta volemia dovuta ad es. a terapia diuretica, restrizione salina nella dieta, dialisi, diarrea o vomito o con grave ipertensione renina-dipendente. In pazienti con insufficienza cardiaca (piu' probabilein quelli con gradi severi della patologia) e' stata osservata ipotensione sintomatica, in presenza o meno di insufficienza renale associata. Nei pazienti con aumentato rischio di ipotensione sintomatica, l'inizio della terapia e l'aggiustamento della dose devono essere monitorati sotto sorveglianza medica molto stretta. Analoghe considerazioni siapplicano ai pazienti con cardiopatia o cerebropatia ischemica in cuiuna eccessiva caduta della pressione arteriosa potrebbe provocare un infarto miocardico o un evento cerebrovascolare. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione ad ulteriori dosi, che potranno essere somministrate senza difficolta', una volta che la pressione arteriosa e' aumentata dopo espansione della volemia. In alcuni pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia con pressione arteriosa normale o bassa puo' verificarsi un ulteriore abbassamento della pressione arteriosa sistemica che non costituisce di solito una ragione per sospendere il trattamento. Il trattamento non deve essere iniziato in pazienti con infarto acuto del miocardio che sono a rischio di andare incontro ad un ulteriore deterioramento delle condizioni emodinamiche dopo trattamento con vasodilatatori, quali i pazienti che presentano valori di pressione arteriosa sistolica < 100 mmHg o con shock cardiogeno. Somministrare con cautela in pazienti con stenosi mitralica e ostruzioni del flusso del ventricolo sinistro come stenosiaortica e cardiomiopatia ipertrofica. In caso di compromissione renale (clearance della creatinina < 80 ml/min), la dose iniziale deve essere aggiustata secondo la clearance della creatinina del paziente e successivamente in funzione della risposta del paziente al trattamento. In alcuni pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosidell'arteria renale in monorene, trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, sono stati riportati aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica di solito reversibili dopo interruzione della terapia. La somministrazione di diuretici deve essere interrotta e la funzione renale deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia. In alcuni pazienti ipertesi senza un'apparente compromissione renale si sono verificati aumenti, di solito lievi e transitori, dell'azotemia e della creatininemia specialmente quando il lisinopril veniva somministrato in concomitanza ad un diuretico. Nell' infarto acuto del miocardio , il trattamento non dovra' essere iniziato nei pazienti con evidenza di disfunzione renale, definita come concentrazione sierica di creatinina >177 mmol /l e/o proteinuria >500 mg/24h. Angioedema del viso, delle estremita', delle labbra, della lingua, dellaglottide e/o della laringe, e' stato raramente riscontrato in pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina;la somministrazione di lisinopril deve essere prontamente interrotta e si deve istituire un trattamento e un monitoraggio appropriati. Molto raramente sono stati riportati casi fatali dovuti ad angioedema associato con edema della laringe o della lingua. Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina causano angioedema con maggior frequenza nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti non di razza nera. In pazienti dializzati con membrane ad alto flusso (ad es. AN69) e in concomitante trattamento con ACE inibitori sono state segnalate reazioni anafilattoidi; considerare l'utilizzo di diverse tipologie di membrane per dialisi o di differenti classi di agenti antiipertensivi. Raramente i pazienti trattati con ACE-inibitori durante aferesi con lipoproteine a bassa densita' (LDL) con solfato di destrano, hanno manifestato reazioni anafilattoidi potenzialmente fatali. Pazienti trattati con ACE-inibitori durante un trattamento desensibilizzante (ad es. conveleno di imenotteri) hanno presentato reazioni anafilattoidi. I pazienti che sviluppano ittero o marcato aumento degli enzimi epatici devono sospendere il trattamento con lisinopril e ricevere un appropriato follow-up medico. Neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia sono state osservate in pazienti trattati con ACE-inibitori; sono reversibili dopo la sospensione di quest'ultimo. Usare con estrema cautela in pazienti con malattie vascolari del collagene, terapia immunosoppressiva, trattamento con allopurinolo o procainamide, o una combinazione di questi fattori di complicazione, specialmente in presenza di una pre-esistente compromissione della funzione renale. Il prodotto puo'avere un minore effetto sull'abbassamento della pressione arteriosa nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti non di razza nera. E' stata riportata tosse tipicamente non produttiva, persistente e che si risolve con l'interruzione della terapia. In pazienti sottoposti ad interventi di alta chirurgia o durante anestesia con agenti che causano ipotensione, il lisinopril puo' bloccare la formazione di angiotensinaII secondaria alla liberazione compensatoria di renina. Aumenti del potassio sierico sono stati osservati in alcuni pazienti trattati con ACE-inibitori, incluso il lisinopril. Si raccomanda un regolare monitoraggio del potassio sierico. Nei pazienti diabetici trattati con agentiantidiabetici orali o insulina, il controllo glicemico deve essere attentamente monitorato durante il primo mese di trattamento con un ACE-inibitore. La combinazione di litio e lisinopril non e' generalmente raccomandata.

Gravidanza e Allattamento

Non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza. Quando la gravidanza e' stata programmata o accertata, il passaggio ad un trattamento alternativo deve iniziare il piu' presto possibile. I dati su un numero limitato di gravidanze esposte durante il primo trimestreindicano assenza di effetti indesiderati del lisinopril sulla salute del feto/neonato. E' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. E' noto che una prolungata esposizione agli ACE inibitori durante il secondo e terzo trimestre induce. fetotossicita' umana (diminuita funzionalita' renale, oligoidramnio, ritardata ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). In caso di esposizione al lisinopril a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo con ultrasuoni della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto lisinopril dovrebbero essere attentamente monitorati per una eventuale ipotensione, oliguria e iperpotassiemia. Il lisinopril, che attraversa la placenta, e' stato rimosso dalla circolazione neonatale mediante dialisi peritoneale con qualche beneficio clinico, e teoricamente puo' essere rimosso mediante trasfusione di sangue. Non e' noto se il lisinopril venga escreto nel latte umano; pertanto l'uso del farmaco non e' raccomandato nelle donne che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

Se un diuretico viene aggiunto alla terapia di un paziente trattato con il lisinopril, l'effetto anti-ipertensivo e' in genere additivo. Quando il lisinopril viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con diuretici, specie quelli in cui la terapia diuretica e' stata istituita di recente, si puo' verificare occasionalmente un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa. La possibilita' di manifestare ipotensione sintomatica con il lisinopril puo' essere minimizzata interrompendo la somministrazione del diuretico prima di iniziare il trattamentocon il medicinale. Benche' negli studi clinici il potassio sierico sia di solito rimasto entro i limiti normali, in alcuni pazienti e' comparsa iperpotassiemia. I fattori di rischio per lo sviluppo dell'iperpotassiemia includono insufficienza renale, diabete mellito e l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolattone, triamterene o amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio. L'uso di integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio, particolarmente in pazienti con funzione renale compromessa, puo' portare ad un significativo aumento del potassio sierico. Se il lisinopril viene somministrato con un diuretico non risparmiatore di potassio, l'ipopotassiemia indotta dal diuretico puo' essere migliorata. Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' sono stati riportati durante la concomitante somministrazione di litio e ACE-inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' del litio ed incrementare la gia' aumentata tossicita' del litio associato agli ACE-inibitori. Se la combinazione e' necessaria deve essere condotto un attento monitoraggio dei livelli sierici del litio. La somministrazione cronica di FANS puo' ridurre l'effetto anti-ipertensivo degli ACE-inibitori. I FANS e gli ACE-inibitori esercitano un effetto additivo sull'aumento del potassio sierico e possono causare un deterioramento della funzionalita' renale. Questi effetti sono solitamente reversibili. Raramente puo' comparire insufficienza renale acuta, specialmente in pazienti con funzionalita' renale compromessa come gli anziani o i soggetti disidratati. L'uso concomitante di altri agenti anti-ipertensivi puo' aumentare l'effetto anti-ipertensivodel lisinopril. L'uso concomitante di gliceril-trinitrato e di altri nitrati o altri vasodilatatori, puo' ulteriormente ridurre la pressione sanguigna. L'uso concomitante di alcuni anestetici, antidepressivi triciclici ed antipsicotici con gli ACE-inibitori, puo' causare un'ulteriore riduzione della pressione. I simpaticomimetici possono ridurre l'effetto antiipertensivo degli ACE-inibitori. Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insulina, ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembra essere piu' frequente durante le prime settimane di trattamento combinato e nei pazienti con compromissione renale. Il lisinopril puo' essere usato in associazione con acido acetilsalicilico (a dosi usate in cardiologia), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna precauzione particolare per la conservazione.