lioresal fl 50 compresse 10mg baclofene novartis farma spa

Che cosa è lioresal 50cpr 10mg fl?

Lioresal compresse prodotto da novartis farma spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Lioresal risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di miorilassanti ad azione centrale.
Contiene i principi attivi: baclofen
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa contiene: miscela racemica degli isomeri r(-) e r(+) dell'acido beta-(aminometil)-p-cloroidrocinnamico (= baclofene).
Codice AIC: 022999015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Adulti: ipertonia spastica della muscolatura striata in corso di sclerosi a placche; ipertonia muscolare spastica nelle malattie del midollo spinale ad eziologia infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o ignota; ipertonia muscolare spastica di origine cerebrale, specialmente in caso di encefalopatia infantile come pure a seguito di vasculopatia cerebrale o in corso di affezioni cerebrali di natura neoplastica o degenerativa. Popolazione pediatrica: trattamento sintomatico della spasticita' di origine cerebrale in pazienti da 0 a < 18 anni di eta', specialmente nei casi dovuti a paralisi cerebrale infantile cosi' come a seguito di accidenti cerebrovascolari o se in presenza di patologia cerebrale neoplastica o degenerativa. Il farmaco e' anche indicato per il trattamento sintomatico di spasmi muscolari che si verificanoin malattie del midollo spinale di origine infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o non nota come sclerosi multipla, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite transversa, paraplegia traumatica o paraparesi e compressione del midollo spinale.

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Posologia

La terapia deve essere sempre instaurata partendo da basse dosi, aumentandole gradualmente. Si raccomanda la dose minima utile per una risposta terapeutica ottimale. Occorre ricercare per ciascun paziente la posologia ottimale evitando il piu' possibile l'insorgenza di eventi avversi. Per prevenire un'eccessiva debolezza e cadute, il farmaco deve essere impiegato con cautela qualora fosse necessaria la spasticita' per il mantenimento della postura e per l'equilibrio nella locomozione,oppure qualora la spasticita' fosse necessaria per il mantenimento della funzionalita'. Il farmaco deve essere assunto durante i pasti con un po' di liquido. La dose giornaliera globale deve essere suddivisa, preferibilmente in 3 somministrazioni nell'adulto e 4 nei bambini. Se dopo 6-8 settimane dal raggiungimento del dosaggio massimo non e' evidente un beneficio terapeutico, si deve decidere se e' il caso di continuare la somministrazione. Adulti: iniziare con 5 mg 3 volte al giornoche dovra' essere successivamente incrementata, ogni 3 giorni, di 5 mg 3 volte al giorno, fino a raggiungere la posologia globale giornaliera ottimale. In alcuni pazienti puo' essere consigliabile iniziare conuna dose giornaliera piu' bassa (5 o 10 mg) e raggiungere tale dose piu' gradualmente. Il dosaggio ottimale e' generalmente compreso tra 30e 80 mg al giorno. Dosi giornaliere da 100 a 120 mg possono essere somministrate a pazienti ospedalizzati accuratamente sorvegliati. Popolazione pediatrica (0-18 anni): iniziare con un dosaggio molto basso (corrispondente approssimativamente a 0,3 mg/Kg al giorno), frazionato in2-4 dosi (preferibilmente in 4 dosi). Il dosaggio deve essere incrementato con cautela, ad intervalli di circa 1 settimana, fino a che essorisulti sufficiente alle necessita' individuali del bambino. La dose giornaliera abituale per la terapia di mantenimento e' compresa tra 0,75 e 2 mg/Kg di peso corporeo. La dose totale giornaliera non deve superare un massimo di 40 mg/die in bambini di eta' inferiore agli 8 anni. In bambini di eta' superiore a 8 anni puo' essere somministrata una dose massima giornaliera di 60 mg/die. Le compresse non sono adatte per l'uso in bambini di peso corporeo inferiore ai 33 Kg. In pazienti con funzionalita' renale compromessa il farmaco dovrebbe essere somministrato con cautela ed a dosi piu' basse. In pazienti sottoposti ad emodialisi cronica le concentrazioni di baclofene nel plasma sono elevate e quindi dovrebbe essere individuato un dosaggio particolarmente basso. In pazienti con insufficienza renale terminale, il medicinale deve essere somministrato solo quando il beneficio sia superiore al rischio.Tali pazienti devono essere strettamente monitorati per una diagnosi tempestiva dei segni e/o sintomi precoci di tossicita'. Negli anziani o in pazienti con stati spastici di origine cerebrale si raccomanda l'adozione di uno schema posologico molto cauto ed il mantenimento di unappropriato monitoraggio.

Effetti indesiderati

Nei pazienti con storia di malattie psichiatriche o con disturbi circolatori cerebrali e nei pazienti anziani le reazioni possono essere piu' gravi. In pazienti epilettici, si puo' osservare una diminuzione della soglia convulsiva e attacchi convulsivi. Alcuni pazienti hanno mostrato aumento della spasticita' muscolare come reazione paradossa al trattamento. Patologie del sistema nervoso. Molto comune >= 1/10: sedazione, sonnolenza; comune da >= 1/100 a < 1/10: depressione respiratoria, sensazione di testa vuota, apatia, spossatezza, stato confusionale,vertigini, cefalea, insonnia, euforia, depressione, debolezza muscolare, atassia, tremore, allucinazioni, incubi, mialgia, nistagmo, secchezza delle fauci; raro: da >= 1/10000 a < 1/1000: parestesia, disartia,disgeusia; molto raro < 1/10000: ipotermia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi dell'accomodazione, disturbi visivi. Patologie cardiache. Comune: diminuzione del volume del sangue arterioso. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Molto comune:nausea; comune: malessere gastrointestinale, difficolta' di deglutizione, vomito, stipsi, diarrea; raro: dolore addominale. Patologie epatobiliari. Raro: funzionalita' epatica anomala. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi, rash; non nota: orticaria. Patologie renali e urinarie. Comune: pollachiuria, enuresi, disuria;raro: ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disfunzione erettile.

Indicazioni

Adulti: ipertonia spastica della muscolatura striata in corso di sclerosi a placche; ipertonia muscolare spastica nelle malattie del midollo spinale ad eziologia infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o ignota; ipertonia muscolare spastica di origine cerebrale, specialmente in caso di encefalopatia infantile come pure a seguito di vasculopatia cerebrale o in corso di affezioni cerebrali di natura neoplastica o degenerativa. Popolazione pediatrica: trattamento sintomatico della spasticita' di origine cerebrale in pazienti da 0 a < 18 anni di eta', specialmente nei casi dovuti a paralisi cerebrale infantile cosi' come a seguito di accidenti cerebrovascolari o se in presenza di patologia cerebrale neoplastica o degenerativa. Il farmaco e' anche indicato per il trattamento sintomatico di spasmi muscolari che si verificanoin malattie del midollo spinale di origine infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o non nota come sclerosi multipla, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite transversa, paraplegia traumatica o paraparesi e compressione del midollo spinale.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota al baclofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Silice colloidale anidra; cellulosa microcristallina; magnesio stearato; povidone; amido di frumento.

Avvertenze

I pazienti affetti anche da disturbi psicotici, disturbi depressivi omaniacali, stati confusionali o morbo di Parkinson dovrebbero essere trattati con prudenza e sotto stretta sorveglianza, in quanto queste condizioni possono esacerbarsi. Particolare attenzione deve essere riservata ai pazienti epilettici, in quanto si potrebbe verificare un abbassamento della soglia convulsiva; sono stati segnalati episodi di crisi collegati all'interruzione del trattamento o a sovradosaggio. Si consiglia di mantenere un'adeguata terapia anticonvulsiva e di controllare attentamente il paziente. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con ulcera peptica in atto o pregressa, cosi' come in quelli con disturbi cerebrovascolari, con insufficienza respiratoria o epatica. Somministrare con cautela in pazienti con insufficienza renale esolo quando il beneficio sia superiore al rischio in pazienti con insufficienza renale terminale. E' richiesta una particolare cautela quando si associa il prodotto a farmaci o medicinali che possono influenzare significativamente la funzione renale. La funzione renale deve essere strettamente monitorata ed il dosaggio giornaliero opportunamente adeguato per prevenire una tossicita' da baclofene. In pazienti con grave tossicita' da baclofene, oltre all'interruzione del trattamento, puo' essere presa in considerazione come trattamento alternativo un'emodialisi non programmata. In questi pazienti l'emodialisi rimuove efficacemente baclofen dall'organismo, allevia i sintomi clinici di sovradosaggio ed abbrevia i tempi di recupero. Dal trattamento possono trovaregiovamento disturbi neurogenici dello svuotamento della vescica. Nei pazienti gia' affetti da ipertonia dello sfintere si puo' verificare una ritenzione acuta di urina; in questi casi si raccomanda cautela. Inrari casi, si sono verificati innalzamenti delle SGOT, fosfatasi alcalina e innalzamento della glicemia: eseguire periodici controlli. Esiste un numero molto limitato di dati sull'uso del farmaco nei bambini di eta' inferiore ad un anno. L'uso in questa popolazione di pazienti deve essere basata sulla valutazione del beneficio individuale e del rischio della terapia. Contiene amido di frumento che puo' contenere glutine, ma solo in tracce: e' quindi considerata sicura in pazienti con malattia celiaca. In seguito a una brusca interruzione del trattamentosono stati riportati ansieta' e stati confusionali, allucinazioni, stati psicotici, maniacali o paranoidi, convulsioni, discinesia, tachicardia, ipertermia e un temporaneo peggioramento della spasticita'. Sonostate segnalate convulsioni post natali dopo esposizione intrauterinaalle compresse orali. Con la formulazione intratecale e' stato riportato che le caratteristiche della sindrome da sospensione possono assomigliare a quelle osservate in caso di disreflessia autonomica, ipertermia maligna, sindrome maligna neurolettica o altre condizioni associate a stati ipermetabolici o rabdomiolisi diffusa. Ad eccezione dei casiin cui si siano verificati gravi effetti collaterali, il trattamento deve essere sempre sospeso gradatamente, riducendo progressivamente ildosaggio (in un periodo approssimativo di 1-2 settimane).

Gravidanza e Allattamento

Non esistono studi adeguati e controllati in donne gravide. Il baclofene attraversa la barriera placentare e non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che il potenziale beneficio terapeutico nonsia superiore al rischio potenziale per il feto. Le convulsioni, che erano refrattarie al trattamento anticonvulsivante standard, sono cessate entro 30 minuti dalla somministrazione di baclofene al neonato. Nelle madri trattate a dosi terapeutiche, la sostanza attiva passa nel latte materno, ma in quantita' talmente ridotte da far si' che non si prevedano effetti indesiderati per il lattante.

Interazioni con altri prodotti

Quando il medicinale viene somministrato in concomitanza a farmaci attivi sul SNC, ad oppioidi sintetici o ad alcool, puo' intensificarsi l'effetto sedativo. Aumenta inoltre il rischio di depressione respiratoria. Nei pazienti con disfunzioni cardiopolmonari e debolezza dei muscoli respiratori si raccomanda un attento controllo della funzione respiratoria e cardiovascolare. Durante il trattamento concomitante con antidepressivi triciclici, l'effetto del farmaco puo' essere potenziato,causando una spiccata ipotonia muscolare. Poiche' una terapia associata del prodotto con antidepressivi puo' ulteriormente diminuire la pressione arteriosa, occorre aggiustare di conseguenza la dose dell'antipertensivo. E' stata segnalata ipotensione. Nei pazienti con morbo di Parkinson, in trattamento con il medicinale e levodopa, sono stati riportati casi di confusione mentale, allucinazioni, cefalea, nausea e agitazione. I farmaci o i medicinali che possono significativamente influenzare la funzione renale possono ridurre l'eliminazione di baclofen producendo effetti tossici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Proteggere dal calore e dall'umidita'.