librium 30 capsule 10mg clordiazepossido viatris italia srl

Che cosa è librium 30cps 10mg?

Librium capsule rigide prodotto da viatris italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Librium risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ansiolitici.
Contiene i principi attivi: clordiazepossido cloridrato
Codice AIC: 017604101 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento degli stati ansiosi e dei disturbi da somatizzazione specie a carico dell'apparato gastro-enterico e cardiovascolare. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio. Trattamento degli stati di agitazione psicomotoria in caso di delirium tremens e sindrome da astinenza da alcool. Come sedativo e ansiolitico prima di un interventochirurgico.

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Posologia

Poiche' presenta un vasto campo di indicazioni cliniche, la sua dose ottimale varia in base alla diagnosi ed alla reattivita' del paziente.Soltanto una posologia individuale permettera' di ottenere i miglioririsultati terapeutici. Adulti: negli stati lievi e di media gravita',10 mg 2-3 volte al giorno. Nelle forme piu' gravi 20 mg 2-4 volte al giorno. Bambini: 10 mg al giorno. Questa dose puo' essere aumentata a giudizio del medico. Pazienti debilitati o anziani: 10 mg al giorno. Negli stati di eccitazione acuta (delirium tremens, stati isterici, di panico, eccitamento degli psicotici, ecc.) si possono somministrare dosi giornaliere intorno a 50-100 mg; a seconda della necessita' questa dose puo' essere elevata fino a 300 mg al giorno. Ottenuto l'effetto terapeutico la dose giornaliera deve essere ridotta fino a stabilire ladose di mantenimento. E' consigliabile iniziare il trattamento con ladose minima indicata, incrementandola successivamente, se necessario,dopo aver saggiato la reattivita' individuale; la dose massima non dovrebbe essere superata. Il trattamento negli stati di ansia dovrebbe essere il piu' breve possibile. E' necessario rivalutare le condizioni cliniche del paziente regolarmente per stabilire se il trattamento debba essere continuato, particolarmente in assenza di sintomi. La duratacomplessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimodi trattamento; in questo caso, tale estensione del trattamento non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente. Essendo il clordiazepossido una benzodiazepina a lunga durata d'azione, il paziente deve essere controllato regolarmente per diminuire, se necessario, la dose o la frequenza delle somministrazioni al fine di prevenire l'iperdosaggio dovuto all'accumulo.

Effetti indesiderati

Il clordiazepossido per la sua azione sul SNC puo' causare sonnolenza, ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, turbe della coordinazione motoria, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia e ipotensione; questi effetti si attenuano per lo piu' durante la terapia o riducendo la dose. Altri effetti neurologici comprendono disartria, depressione psichica,reazioni extrapiramidali con tremori e discinesie. Sono state segnalate occasionalmente altre reazioni avverse che comprendono: disturbi gastrointestinali, aumento dell'appetito, eruzioni cutanee, irregolarita' mestruali e variazioni della libido, turbe della funzionalita' epatica come iperbilirubinemia, ittero, aumento delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. Rari casi di leucopenia, agranulocitosi e altre forme di depressione midollare. In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilita'. Amnesia anterograda puo' avvenire anche ai dosaggi terapeutici di benzodiazepine, il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita',aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Sono piu' probabili nei bambini e negli anziani. L'uso di benzodiazepine, anche alle dosi terapeutiche, puo' condurre allo sviluppo didipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza. Puo' verificarsi dipendenza psichica. E' stato segnalato abuso di benzodiazepine. Il dosaggio del clordiazepossido deve essere individuale e corrispondere a quello minimo efficaceper evitare accentuati effetti sedativi. La sensibilita' del SNC verso le benzodiazepine in genere differisce infatti da paziente a paziente a seconda dell'eta', del sesso, dello stato psichico e mentale e dell'interferenza con altri farmaci. Quando il prodotto viene assunto perlunghi periodi di tempo, sorvegliare periodicamente l'andamento dei valori pressori, della crasi ematica e dello stato di funzionalita' epatica e renale. L'uso di benzodiazepine puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso e' maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool. Una volta che ladipendenza fisica si e' sviluppata, il termine brusco del trattamentosara' accompagnato dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce,al rumore ed al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche. Insonnia ed ansia di rimbalzo: all'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi, che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine, ricorrono in forma aggravata. Puo' essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. La durata del trattamento dovrebbe essere la piu' breve possibile e non superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapia oltre questo periodo non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Puo' essere utile informare il paziente, quando inizia il trattamento, che esso sara' di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio debba essere diminuito progressivamente. Inoltre e' importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del farmaco. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata d'azione, come il clordiazepossido, e' importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con durata di azione breve, poiche' possono presentarsi sintomi da astinenza. Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Cio' accade piu' spesso parecchie ore dopo l'ingestione delfarmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore. Quando siusano benzodiazepine e' noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se cio' dovesse avvenire durante il trattamento e' necessario sospenderne la somministrazione. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani. Le benzodiazepine non devono essere somministrate ai bambini senza valutazione dell'effettiva necessita' di trattamento; la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. E' necessarioche gli anziani ed i pazienti debilitati assumano una dose ridotta. Egualmente una dose piu' bassa e' suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave insufficienza epatica in quanto possono precipitare l'encefalopatia. Nei pazienti con insufficienza epatica e in quelli affetti da ipoalbuminemiail dosaggio deve essere opportunamente ridotto ad evitare la comparsadi accentuate reazioni secondarie. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressioneo l'ansia connessa con la depressione (il suicidio puo' essere precipitato in tali pazienti). Le benzodiazepine devono essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga ed alcool.

Indicazioni

Trattamento degli stati ansiosi e dei disturbi da somatizzazione specie a carico dell'apparato gastro-enterico e cardiovascolare. Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio. Trattamento degli stati di agitazione psicomotoria in caso di delirium tremens e sindrome da astinenza da alcool. Come sedativo e ansiolitico prima di un interventochirurgico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota verso le benzodiazepine o verso qualcuno degli eccipienti. Intossicazione acuta da alcool. Reazioni psicotiche senza preminente componente ansiosa. Miastenia grave. Stati comatosi. Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza epatica. Sindrome da apnea notturna. Se viene prescritto ad una donna in eta' fertile, ella deve essere informata che, sia se intende iniziare una gravidanza, siase sospetta di essere incinta, deve contattare il proprio medico per valutare la sospensione del trattamento. Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Nell'ulteriore periodo il farmaco deve essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Se, per gravi motivi medici, il prodotto e' somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza o durante il travaglio a dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato, quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all'azione farmacologica del farmaco. Inoltre, neonati nati da madri che hannoassunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio a sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo postnatale. Poiche' le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse nondovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.

Interazioni con altri prodotti

L'assunzione concomitante di alcool va evitata. L'effetto sedativo puo' essere aumentato quando il farmaco e' assunto congiuntamente ad alcool. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare o di usare macchinari. Il clordiazepossido, come altre benzodiazepine, puo' essereusato nella terapia combinata di stati depressivi o reazioni psicotiche quando e' evidente una componente ansiosa. In ogni caso l'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza daparte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. Se associato a farmaci ad attivita' deprimente sul SNC, come antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici ed antistaminici sedativi, Librium puo' rinforzarne l'azione. Nel caso di analgesici narcotici puo' avvenire aumento dell'euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente il citocromo P450) possono aumentare l'attivita'delle benzodiazepine. In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione.

Forme Farmacologiche


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