leutrol*sol iniet 1f 15mg/1,5m meloxicam boehringer ingelheim it.spa

Che cosa è leutrol sol iniet 1f 15mg/1,5m?

Leutrol preparazione iniettabile prodotto da boehringer ingelheim it.spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Leutrol risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci antinfiammatori non steroidei.
Contiene i principi attivi: meloxicam
Composizione Qualitativa e Quantitativa: meloxicam.
Codice AIC: 034280141 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico di breve durata delle fasi di riacutizzazionedi artrite reumatoide e spondilite anchilosante, quando la via di somministrazione orale o rettale non sia appropriata.

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Posologia

Uso intramuscolare. Un'iniezione da 15 mg una volta al giorno. NON superare la dose di 15 mg/die. Il trattamento deve normalmente essere limitato ad una singola iniezione nella fase di inizio terapia, con un prolungamento massimo di 2 o 3 giorni in casi eccezionali motivati (cioe' quando la via di somministrazione orale o rettale non sia appropriata). Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Poiche' i rischi associati all'uso di meloxicam possono aumentare in funzione del dosaggio e della durata della terapia, il medicinale deve essere assunto per il minor tempo possibile e al dosaggio giornaliero efficace piu' basso. Ilsollievo sintomatico del paziente e la risposta alla terapia devono essere ri-valutati periodicamente. Nei pazienti anziani la dose raccomandata per un trattamento a lungo termine e' di 7,5 mg/die. I pazienti ad elevato rischio di effetti indesiderati devono iniziare la terapia con un dosaggio di 7,5 mg/die. Per pazienti dializzati affetti da grave insufficienza renale, non deve essere superata la posologia di 7,5 mg/die. Non e' necessario ridurre il dosaggio in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (es. pazienti con livelli di clearance della creatinina superiori a 25 ml/min). Non e' necessario ridurre il dosaggio in pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata. Non deve essere somministrato a bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18anni. La soluzione deve essere somministrata lentamente tramite iniezione intramuscolare profonda nel quadrante superiore esterno del gluteo, in condizioni rigorosamente asettiche. Nel caso di somministrazioneripetuta si raccomanda di alternare la parte sinistra e destra. Primadi iniettare, e' importante verificare che l'ago non sia penetrato inun vaso sanguigno. L'iniezione deve essere immediatamente interrotta nel caso di dolore intenso durante l'iniezione stessa. Nel caso di protesi dell'anca, l'iniezione deve essere effettuata dall'altra parte. Acausa di possibili incompatibilita', le fiale non devono essere mischiate con altri medicinali nella stessa siringa. Non somministrare per via endovenosa.

Effetti indesiderati

La gastrite e' stata riportata meno frequentemente. Le frequenze sottoelencate si basano sulla corrispondente frequenza degli eventi avversi verificatisi negli studi clinici. Molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000,< 1/1.000); molto raro (< 1/10.000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: anemia. Non comuni: alterazioni della crasi ematica: leucocitopenia, trombocitopenia, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Rari: angioedema e reazioni immediate di ipersensibilita', inclusereazioni anafilattiche/anafilattoidi. Disturbi psichiatrici. Rari: alterazione dell'umore, insonnia e incubi. Disturbi del sistema nervoso.Comuni: ebbrezza, cefalea. Non comuni: vertigini, ronzii, torpore. Rari: stato confusionale. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi visivi compresa visione offuscata, congiuntiviti. Patologie cardiache. Non comuni: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comuni: aumento della pressione sanguigna, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Rari: insorgenza di attacchi d'asma in alcuni individui allergici all'aspirina o ad altri FANS. Patologie gastrointestinali. Comuni: dispepsia, nausea e sintomi di vomito, dolori addominali, stipsi, flatulenza, diarrea. Non comuni: sanguinamento gastrointestinale occulto oevidente, ulcera gastroduodenale, esofagite, eruttazione, stomatite. Rari: perforazione gastrointestinale, gastrite, colit. L'ulcera peptica, la perforazione o il sanguinamento gastrointestinale possono talvolta essere di una certa gravita' specie nei pazienti anziani. Patologieepatobiliari. Rari: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito, rash cutaneo. Non comuni: orticaria. Rari: sindrome di Steven-Johnson, necrolisi epidermica tossica, angioedema, reazioni bollose quali eritema multiforme, reazioni di fotosensibilizzazione. Patologie renali e urinarie. Non comuni: ritenzione di sodio e idrica, iperpotassemia. Rari: insufficienza renale funzionale acuta inpazienti con fattori di rischio. L'uso di FANS puo' essere correlato con disturbi della minzione, inclusa ritenzione urinaria acuta. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Comuni: edemaincluso edema agli arti inferiori. Esami diagnostici. Non comuni: alterazione transitoria dei valori dei test di funzionalita' epatica (es.aumento di transaminasi e bilirubina). Non comuni: alterazione dei test di laboratorio per la funzionalita' renale (per es. aumento della creatinina e dell'urea). Sono stati riportati isolati casi di agranulocitosi in pazienti trattati con meloxicam in associazione ad altri farmaci potenzialmente mielotossici. La somministrazione concomitante con farmaci potenzialmente mielotossici, in particolare methotrexate, sembra essere un fattore predisponente all'insorgenza di citopenia. Reazioni avverse che non sono ancora state osservate in relazione al prodotto, ma che sono generalmente attribuibili agli altri componenti della stessa classe: lesione organica renale che puo' portare a insufficienzarenale acuta; sono stati riportati casi isolati di nefrite interstiziale, necrosi acuta tubulare, sindrome nefrotica e necrosi papillare.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Dati derivanti da studi epidemiologici suggeriscono un incremento del rischio di aborto spontaneo, di malformazioni cardiache e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio dellagravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare e' incrementato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con l'incremento della dose e della durata della terapia. Durante il primo e il secondo trimestre non deve essere somministrato se non chiaramente necessario. Se viene somministrato a donne che intendano concepire o durante il primo e secondo trimestre di gravidanzala dose deve essere mantenuta la piu' bassa possibile e la durata deltrattamento deve essere la piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possonoesporre il feto a: tossicita' a livello cardiopolmonare (con chiusuraprematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' peggiorare fino a insufficienza renale con oligo- idroamniosi. Alla fine della gravidanza, la madre e il neonato possono essere esposti ai seguenti rischi: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosaggi molto bassi; inibizione delle contrazioni uterine che possono determinare un ritardo o un prolungamento del travaglio di parto. Di conseguenza la somministrazione di meloxicam e' controindicata durante il terzo trimestre. Sebbene non esista un'esperienza specifica su meloxicam, e' noto che i FANS sono escreti nel latte materno. Per tale ragione e' controindicato durante l'allattamento.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di breve durata delle fasi di riacutizzazionedi artrite reumatoide e spondilite anchilosante, quando la via di somministrazione orale o rettale non sia appropriata.

Controindicazioni ed effetti secondari

Gravidanza e allattamento. Ipersensibilita' a meloxicam o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ipersensibilita' a sostanze con azione similare, es. antinfiammatori non steroidei (FANS), aspirina. Pazienti che, in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o di altri FANS, hanno manifestato asma, polipi nasali, edema angioneurotico o orticaria. Storia di sanguinamento o perforazione gastointestinale, correlati ad una precedente terapia con FANS. Storia di ulcera peptica/emorragia attiva o ricorrente (due o piu' episodi distinti, comprovati di ulcerazione o sanguinamento). Grave alterazione della funzionalita' epatica.Pazienti con grave insufficienza renale non sottoposti a dialisi. Sanguinamento del tratto gastrointestinale, emorragia cerebrovascolare o casi accertati di sanguinamento a livello sistemico. Disturbi emocoagulativi o trattamento concomitante con anticoagulanti (controindicazione correlata alla via di somministrazione). Severa insufficienza cardiaca. Bambini ed adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni. Trattamento del dolore peri-operatorio nell'ambito degli interventi chirurgici di innesto di bypass coronarico (CABG).

Composizione ed Eccipienti

Meglumina, glicofurolo, polossamero 188, sodio cloruro, glicina, sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Evitare di assumere in aggiunta un altro FANS, in quanto cio' puo' creare problemi di aumento della tossicita', senza peraltro alcun vantaggio terapeutico dimostrato. Se non si verifica un miglioramento dopo diversi giorni, il beneficio clinico del trattamento deve essere rivalutato. Prima di iniziare il trattamento con meloxicam va valutata ogni eventuale storia di esofagite, gastrite e/o ulcera gastroduodenale con lo scopo di accertare la relativa guarigione. Controllare abitualmente la possibile insorgenza direcidive in seguito a trattamento con meloxicam in pazienti con tali precedenti. Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali, sono stati riportati con l'utilizzo di tutti i FANS in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi prodromi od una pregressa storia di gravi eventi gastrointestinali. Tale rischio aumenta insieme alla dose di FANS, in pazienti con storia di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione e nei pazienti anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con il minor dosaggio disponibile. Deve essere presa in considerazione una terapia di associazione con agenti protettivi (ad es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica) per questi pazienti ed anche per quelli che assumono in concomitanza bassi dosaggi di aspirina od altri farmaci che analogamente aumentano il rischio gastrointestinale. I pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riportare ogni sintomo addominale insolito (soprattutto sanguinamento gastrointestinale) specialmente nelle fasi iniziali del trattamento. Si raccomanda cautela nei pazienti in trattamento concomitante con farmaci che possano aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento come i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti quali il warfarin, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina oagenti antiaggreganti quale l'aspirina. Se si verifica sanguinamento del tratto gastrointestinale o un'ulcerazione in pazienti che assumonomeloxicam, il trattamento deve essere interrotto. Si possono verificare, in qualsiasi momento, episodi di sanguinamento gastrointestinale oulcerazione/perforazione, raramente fatali, accompagnati o non da sintomi prodromi, o da una pregressa storia di disturbi gastrici gravi; in generale hanno conseguenze piu' gravi nei pazienti anziani. Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento coni FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. L'uso di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus); non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per meloxicam. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con meloxicam soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Si possono verificare gravi reazioni cutanee e reazioni di ipersensibilita'pericolose per la vita (come reazioni anafilattiche), inclusa dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, che sono state riportate molto raramente. Sospendere la somministrazione alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose od ogni altro segno di ipersensibilita' ed e' necessaria una attenta osservazione del paziente. Sono stati occasionalmente osservati aumenti dei valori delle transaminasi sieriche, della bilirubina sierica o di altri parametri di funzionalita' epatica, cosi' come aumenti della creatinina sierica e della concentrazione ematica di azoto ureico e di altri parametri di laboratorio. Nella maggior parte dei casi si e' trattato di alterazioni lievi e transitorie. In caso di alterazioni significative o persistenti, si deve interrompere il trattamento con meloxicam e prescrivere esami appropriati. Durante il trattamento con FANS si possono verificare induzione alla ritenzione di sodio, potassio ed idrica. I FANS interferiscono con gli effetti natriuretici dei diuretici e,di conseguenza, possono peggiorare le condizioni dei pazienti affettida insufficienza cardiaca o ipertensione. I FANS inibendo l'effetto vasodilatatore delle prostaglandine renali, possono indurre insufficienza renale funzionale per riduzione della filtrazione glomerulare; questo evento avverso e' dose dipendente. All'inizio del trattamento, o dopo un incremento di posologia, si raccomanda un attento controllo della diuresi e della funzionalita' renale in pazienti con i seguenti fattori di rischio: eta' avanzata; trattamenti concomitanti con farmaci quali ACE inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II, sartani, diuretici; ipovolemia (indipendentemente dalla causa); insufficienza cardiaca congestizia; insufficienza renale; sindrome nefrotica; nefropatia in corso di lupus nefropatico; grave disfunzione epatica (albumina sierica < 25 g/l o punteggio di Child-Pugh >=10). In rari casi i FANS possono causare nefrite interstiziale, glomerulonefrite, necrosi della midollare renale o sindrome nefrotica. Si possono verificare ritenzione di sodio ed acqua con possibile edema, ipertensione o peggioramento di ipertensione preesistente, peggioramento di insufficienza cardiaca. E' necessario un monitoraggio clinico non appena si inizi la terapia in pazienti ipertesi o con insufficienza cardiaca. Puo' verificarsi una riduzione dell'effetto dei farmaci antipertensivo. L'iperpotassemia puo' essere favorita dal diabete o da terapie concomitanti chenotoriamente aumentano la potassemia. Gli effetti indesiderati sono spesso meno tollerati nei pazienti anziani, deboli o debilitati, che devono quindi essere mantenuti sotto stretto controllo. E' necessaria massima prudenza nel trattamento di pazienti anziani, che spesso presentano alterazioni della funzionalita' renale, epatica e cardiaca. Meloxicam puo' celare i sintomi di una malattia infettiva in corso. Puo' ridurre la fertilita' e non e' raccomandato alle donne che intendono concepire. Questo medicinale contiene meno di 1 mmole di sodio (23 mg) perogni fiala da 1,5 ml, cioe' e' praticamente privo di sodio.

Gravidanza e Allattamento

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Dati derivanti da studi epidemiologici suggeriscono un incremento del rischio di aborto spontaneo, di malformazioni cardiache e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio dellagravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare e' incrementato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con l'incremento della dose e della durata della terapia. Durante il primo e il secondo trimestre non deve essere somministrato se non chiaramente necessario. Se viene somministrato a donne che intendano concepire o durante il primo e secondo trimestre di gravidanzala dose deve essere mantenuta la piu' bassa possibile e la durata deltrattamento deve essere la piu' breve possibile. Durante il terzo trimestre, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possonoesporre il feto a: tossicita' a livello cardiopolmonare (con chiusuraprematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' peggiorare fino a insufficienza renale con oligo- idroamniosi. Alla fine della gravidanza, la madre e il neonato possono essere esposti ai seguenti rischi: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anche a dosaggi molto bassi; inibizione delle contrazioni uterine che possono determinare un ritardo o un prolungamento del travaglio di parto. Di conseguenza la somministrazione di meloxicam e' controindicata durante il terzo trimestre. Sebbene non esista un'esperienza specifica su meloxicam, e' noto che i FANS sono escreti nel latte materno. Per tale ragione e' controindicato durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

A causa di un potenziale effetto sinergico la contemporanea somministrazione di diversi FANS o di corticosteroidi puo' aumentare il rischiodi ulcere gastrointestinali e di fenomeni emorragici. La somministrazione concomitante con Aspirina (1000 mg tid) in volontari sani ha portato ad un aumento dell'AUC (10%) e C max (24%) di meloxicam. Il significato clinico di questa interazione non e' conosciuto. Anticoagulanti orali: il rischio di fenomeni emorragici aumenta per effetto dell'inibizione della funzione piastrinica e del danno alla mucosa gastroduodenale. Non e' raccomandato l'uso concomitante di FANS e anticoagulanti orali. Nei casi in cui non sia possibile evitare l'associazione, e' indispensabile uno stretto monitoraggio dell'INR (misurazione del tempo di protrombina standardizzato vs valori normali). Trombolitici, antipiastrinici ed eparina somministrata per via sistemica: aumento del rischio di sanguinamento per l'inibizione dell'attivita' delle piastrine e danno alla mucosa gastroduodenale. Se tale co-somministrazione non puo' essere evitata, e' richiesto uno stretto monitoraggio. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumento del rischiodi sanguinamento gastrointestinale. I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e degli altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienticon funzionalita' renale compromessa (per es. pazienti deidratati o anziani con funzionalita' renale compromessa) la co-somministrazione diun ACE inibitore o degli agonisti del recettore dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono la cicloossigenasi puo' determinare un ulteriore peggioramento della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale acuta, solitamente reversibile. Pertanto l'associazione deve essere somministrata con cautela soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il controllo della funzionalita' renale, ripetuto periodicamente, dopo avere iniziato la terapia concomitante. Puo' verificarsi una diminuzione dell'efficacia dei beta-bloccanti (a causa dell'inibizione delle prostaglandine ad effetto vasodilatatorio). La tossicita' renale della ciclosporina puo' essere aumentata dai FANS attraverso un effetto mediato dalle prostaglandine renali. Durante il trattamento in associazione la funzionalita' renale deve essere controllata. Si raccomanda un attento controllo della funzionalita' renale, soprattutto nei pazienti anziani. E' stato osservato che i FANS riducono l'efficacia dei dispositivi intrauterini. E' stato osservato che i FANS provocano una diminuzione dell'escrezione renale del litio aumentandone il livello plasmatico, che puo' raggiungere valori di tossicita'. Se questa combinazione e' necessaria la concentrazione plasmatica del litio deve essere regolarmente controllata all'inizio del trattamento, ogni qualvolta la posologia venga modificata e all'interruzione del trattamento con meloxicam. I FANS possono ridurre la secrezione tubulare del methotrexate aumentando in questo modo la concentrazione plasmatica del medesimo. Per questa ragione, ai pazienti cui vengono somministrate alte dosi (piu' di 15 mg/settimana) di methotrexate non e' raccomandato l'uso concomitante di FANS. Il rischio di interazione tra farmaci antinfiammatorinon steroidei e methotrexate deve essere preso in considerazione anche per i pazienti che ricevono basse dosi di methotrexate, specialmentein quelli con una funzionalita' renale compromessa. In caso di associazione si raccomanda uno stretto controllo della crasi ematica e dellafunzionalita' renale. E' necessaria la massima prudenza se FANS e methotrexate in associazione vengono somministrati per un periodo di tre giorni; in tale caso puo' aumentare la concentrazione del methotrexatea livello ematico e, quindi, la tossicita'. Sebbene non sia stata rilevata un'effettiva compromissione della farmacocinetica del methotrexate (15 mg/ settimana) con l'uso concomitante di meloxicam, e' necessario tenere in considerazione che la tossicita' del methotrexate a livello ematico puo' essere amplificata dal trattamento con FANS. La colestiramina accelera l'eliminazione di meloxicam interrompendo la circolazione enteroepatica cosi' che la clearance per meloxicam aumenta del 50% e l'emivita decresce a 13 +/- 3 ore. Meloxicam e' eliminato prevalentemente attraverso metabolismo epatico: circa due terzi ad opera deglienzimi del citocromo(CYP) P450 (CYP 2C9 catalizza la via metabolica principale e CYP 3A4 la via minore) e un terzo per altre vie, come la perossidazione. La possibilita' di un'interazione farmacocinetica deve essere preso in considerazione quando meloxicam e farmaci che notoriamente inibiscono o sono metabolizzati da CYP 2C9 e/o CYP 3A4 vengono somministrati in concomitanza. La somministrazione concomitante di meloxicam e antiacidi, cimetidina e digossina non ha prodotto interazioni farmacocinetiche di rilievo. Non possono essere escluse interazioni congli antidiabetici orali.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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