lercanidipina teva*28cpr 10mg lercanidipina teva italia srl

Che cosa è lercanidipina teva 28cpr 10mg?

Lercanidipina teva compresse rivestite prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Lercanidipina teva risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto lercanidipina rat 28cpr 10mg

E' utilizzato per la cura di bloccanti selettivi dei canali del calcio con effetti principalmente vascolari.
Contiene i principi attivi: lercanidipina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lercanidipina cloridrato.
Codice AIC: 039535099 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata.

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Posologia

La dose raccomandata e' di 10 mg al giorno per via orale almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose puo' essere aumentata a 20 mg in funzione della risposta individuale del paziente. L'aggiustamento della dose deve essere graduale, poiche' possono essere necessarie circa 2 settimane affinche' si manifesti l'effetto antiipertensivo massimo. Modo di somministrazione: uso orale. La compressa deve essere ingerita con unasufficiente quantita' di liquido (per es. un bicchiere di acqua). Alcuni soggetti, non adeguatamente controllati con un singolo farmaco antipertensivo, possono trarre beneficio dall'associazione della lercanidipina alla terapia con un betabloccante (atenololo), un diuretico (idroclorotiazide) o un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (captopril). Poiche' la curva dose-risposta e' ripida e presenta un plateau a dosi tra 20 e 30 mg, e' improbabile che l'efficacia migliori a dosi piu' elevate mentre possono aumentare gli effetti indesiderati. Uso negli anziani: sebbene i dati di farmacocinetica e l'esperienza clinica non suggeriscono la necessita' di una correzione della posologia giornaliera, la terapia negli anziani deve essere iniziata con particolare cautela. Uso nei bambini e negli adolescenti: l'uso del farmaco non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia. Uso nei pazienti con insufficienza renale o epatica: e' necessario prestare particolare attenzione quando si inizia il trattamento in pazienti con insufficienza renale o epatica da lieve a moderata. Sebbene siapossibile che questi sottogruppi tollerino la dose giornaliera abitualmente raccomandata, l'aumento della dose a 20 mg deve essere effettuato con attenzione. Nei pazienti con insufficienza epatica l'effetto antipertensivo puo' risultare elevato e quindi e' necessario considerareun aggiustamento della dose. Il trattamento con lercanidipina non e' raccomandato nei pazienti con insufficienza epatica grave e nei pazienti con insufficienza renale grave (velocita' di filtrazione glomerulare < 30 ml/min).

Effetti indesiderati

Nell'1,8% circa dei pazienti trattati si sono verificati effetti indesiderati. Di seguito viene mostrata l'incidenza di effetti indesiderati, correlati da una possibile connessione di causa, raggruppati secondo la classificazione per sistema e organi. Gli effetti indesiderati riportati con maggiore frequenza in studi clinici controllati sono staticefalea, capogiro, edema periferico, tachicardia, palpitazioni e vampate. >>Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita'.>>Disturbi psichiatrici. Raro: sonnolenza. >>Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiro. >>Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, palpitazioni. Raro: angina pectoris. >>Patologie vascolari. Non comune: vampate. Molto raro: sincope. >>Patologie gastrointestinali. Raro: nausea, dispepsia, diarrea, dolore addominale, vomito. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia. >>Patologie renali e urinarie. Raro: poliuria. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema periferico. Raro: astenia, affaticamento. Nel corso dell'esperienza post-marketing, nei report spontanei, i seguenti effetti indesiderati sono stati riportati molto raramente: ipertrofia gengivale, aumento reversibile dei livelli sierici delle transaminasi epatiche, ipotensione, aumento della frequenza urinaria e dolore toracico. La lercanidipina puo' provocare raramente dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente puo' verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravita' di questi episodi acuti nei pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati casi isolati di infarto miocardico. La lercanidipina non sembra provocare effetti indesiderati sui livelli di glicemia o sui livelli sierici dei lipidi.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo lercanidipina, a qualsiasi diidropiridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. Donne in eta' fertile che non utilizzino un metodo anticoncezionale efficace. Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro.Insufficienza cardiaca congestizia non trattata. Angina pectoris instabile. Insufficienza renale o epatica grave. Infarto miocardico nel mese precedente. Co-somministrazione con: potenti inibitori dell'enzima CYP3A4, ciclosporina, succo di pompelmo.

Composizione ed Eccipienti

Compresse rivestite con film 10 mg, nucleo della compressa: amido di mais, carbossimetilamido sodico (tipo A), silice colloidale anidra, cellulosa microcristallina, polossamero 188, sodio stearil fumarato, macrogol 6000. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, ferro ossido giallo (E 172), titanio diossido (E 171). Compresse rivestite confilm 20 mg, nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, amidodi mais, carbossimetilamido sodico (tipo A), silice colloidale anidra, povidone K 30, sodio stearil fumarato. Film di rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, ferro ossido rosso (E 172), titanio diossido (E 171).

Avvertenze

E' necessaria particolare cautela quando si utilizza la lercanidipinain pazienti con sindrome del nodo del seno (se non e' stato impiantato un pacemaker). Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, e' richiesta cautela anche nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra.E' stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d'azione possono essere associate ad un incremento del rischio di morbilita' cardiovascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti e'richiesta cautela. La lercanidipina puo' provocare molto raramente dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente in pazienti con angina pectoris pre-esistente puo' verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravita' di questi attacchi. Sono stati osservati casi isolati di infarto del miocardio. Utilizzo nell'insufficienzaepatica o renale Si raccomanda particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con insufficienza epatica o renale da lieve a moderata. Anche se la posologia giornaliera abitualmente raccomandata e' risultata ben tollerata da questi sottogruppi di pazienti, l'aumento della dose giornaliera a 20 mg deve essere effettuato con attenzione. Poiche' nei pazienti con insufficienza epatica l'effetto antipertensivo puo' risultare potenziato, in questa popolazione deve essere considerato un aggiustamento della dose. Il trattamento con lercanidipinanon e' raccomandato nei pazienti con insufficienza epatica grave e nei pazienti con insufficienza renale grave (velocita' di filtrazione glomerulare < 30 ml/min). L'assunzione di alcool deve essere evitata, inquanto puo' potenziare l'effetto vasodilatatore dei medicinali antipertensivi. Gli induttori del CYP3A4, come gli anticonvulsivanti (per es. fenitoina, carbamazepina), e la rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici della lercanidipina e di conseguenza l'efficacia della lercanidipina puo' essere inferiore a quanto atteso.

Gravidanza e Allattamento

I risultati degli studi effettuati nel ratto e nel coniglio non hannoevidenziato un effetto teratogeno della lercanidipina ne' alcuna compromissione della funzione riproduttiva nel ratto. Tuttavia, poiche' mancano dati clinici sull'uso della lercanidipina durante la gravidanza e l'allattamento e altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine si sono rilevati teratogeni negli animali, la lercanidipina non deve essere somministrata durante la gravidanza o alle donne in eta' fertile che non utilizzino un efficace metodo anticoncezionale. A causa dell'elevata lipofilia della lercanidipina, si puo' verificare lasua escrezione nel latte materno. Pertanto, non deve essere somministrata durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

La lercanidipina e' notoriamente metabolizzata dall'enzima CYP3A4 e, pertanto, gli inibitori e gli induttori del CYP3A4 somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l'eliminazione di lercanidipina. La co-somministrazione di lercanidipina e inibitori del CYP3A4 (per es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina) deve essere evitata. Uno studio di interazione conchetoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha dimostrato un considerevole aumento dei livelli plasmatici di lercanidipina (un aumento di 15 volte dell'AUC e di 8 volte della C max per l'eutomero S-lercanidipina). La ciclosporina e la lercanidipina non devono essere somministrate insieme. In seguito a somministrazione concomitante di lercanidipina e ciclosporina e' stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di entrambi i principi attivi. Uno studio condotto su giovani volontari sani ha dimostrato che, quando la ciclosporina veniva somministrata 3 ore dopo l'assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici di lercanidipina non cambiavano, mentre l'AUC della ciclosporina aumentavadel 27%. Tuttavia, la co-somministrazione di lercanidipina con ciclosporina produceva un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un aumento del 21% dell'AUC della ciclosporina. La lercanidipina non deve essere assunta con succo di pompelmo. La lercanidipina e' sensibile all'inibizione metabolica causata dal succo di pompelmo, con conseguente aumento della sua biodisponibilita' sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo. Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza con midazolam per via orale in volontari anziani, l'assorbimento della lercanidipina aumentava (approssimativamente del 40%) e la velocita' di assorbimento diminuiva (t max e' stato ritardatoda 1,75 a 3 ore). Le concentrazioni di midazolam non venivano modificate. E' necessaria cautela nel prescrivere la lercanidipina in co-somministrazione con altri substrati del CYP3A4, quali terfenadina, astemizolo, antiaritmici di classe III quali amiodarone e chinidina. La co-somministrazione della lercanidipina con induttori del CYP3A4 come i medicinali anticonvulsivanti (per es. fenitoina, carbamazepina) e rifampicina deve essere effettuata con cautela perche' l'effetto antipertensivo puo' essere ridotto; e' inoltre opportuno monitorare con maggiore frequenza la pressione sanguigna Quando la lercanidipina e' stata co-somministrata con metoprololo, un betabloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilita' del metoprololo e' rimasta inalterata, mentre quella della lercanidipina si e' ridotta del 50%. Questo effetto puo' essere ascritto alla riduzione del flusso sanguigno epaticocausato dai betabloccanti e puo' pertanto verificarsi con altri medicinali di questa classe. Di conseguenza, la lercanidipina puo' essere somministrata con sicurezza con medicinali betabloccanti, anche se puo'essere necessaria una correzione della dose. Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto in volontari di eta' media pari a 65 +/- 7 anni (media +/- SD), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica della lercanidipina. La somministrazione concomitante di cimetidina 800mg/die non provoca alterazioni significative dei livelli plasmatici di lercanidipina, ma a dosi piu' elevate e' necessaria cautela poiche' la biodisponibilita' e l'effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare. La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina in pazienti sottoposti a terapia cronica con metildigossina non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche. Volontari sani, trattati con digossina mostravano, dopo somministrazione di 20 mg di lercanidipina a digiuno, un aumento medio del 33% nella C max della digossina, mentre l'AUC e la clearance renale non venivano significativamente modificate. I pazienti in terapia concomitante con digossina devono essere strettamente monitorati per individuare eventuali segni di tossicita' da digossina. In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l'AUC di lercanidipina non e' risultata significativamente modificata, mentre l'AUC di simvastatina e' aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo beta-idrossiacido del28%. E' improbabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Somministrando la lercanidipina al mattino e la simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni. La co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina a volontari sani a digiuno non ha alterato la farmacocinetica del warfarin. La lercanidipina e' stata associata in sicurezza a diuretici e ACE inibitori. L'assunzione di alcool deve essere evitata, poiche' puo' potenziare l'effettovasodilatatore dei medicinali antipertensivi.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

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