leflunomide med*fl 30cpr 10mg leflunomide medac pharma srl

Che cosa è leflunomide med fl 30cpr 10mg?

Leflunomide med compresse rivestite prodotto da medac pharma srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Leflunomide med risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di immunosoppressori.
Contiene i principi attivi: leflunomide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: leflunomide.
Codice AIC: 042083016 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

La leflunomide e' indicata nel trattamento di pazienti adulti affettida: artrite reumatoide attiva, come farmaco antireumatico in grado dimodificare il decorso della malattia (DMARD). Un recente o concomitante trattamento con DMARD epatotossici o ematotossici (ad esempio metotrexato) puo' portare ad un aumentato rischio di reazioni avverse gravi; quindi, prima di iniziare una terapia con leflunomide si deve fare un'attenta valutazione in termini di rischio/beneficio. Inoltre, il passaggio da leflunomide ad altri DMARD senza seguire la procedura di washout puo' anche aumentare il rischio di reazioni avverse gravi anche per un lungo periodo dopo tale passaggio.

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Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e controllato da specialisti esperti nel trattamento dell'artrite reumatoide. Alanina aminotransferasi (ALT) (o glutammico piruvico transaminasi sierica SGPT) e un test ematologico completo, inclusa una formula leucocitaria differenziata e unaconta piastrinica, devono essere controllati simultaneamente e con lastessa frequenza: prima dell'inizio della terapia con leflunomide, ogni 2 settimane durante i primi 6 mesi di terapia, e successivamente ogni 8 settimane. Artrite reumatoide: la terapia con leflunomide viene di solito iniziata con una dose di carico di 100 mg una volta al giorno, per 3 giorni. Evitare di somministrate la dose di carico puo' diminuire il rischio di reazioni avverse. La dose di mantenimento raccomandata va da 10 a 20 mg di leflunomide una volta al giorno in funzione della gravita' (attivita') della malattia. Normalmente l'effetto terapeutico si manifesta dopo 4-6 settimane di trattamento e puo' ulteriormente incrementare entro 4-6 mesi. Non e' previsto alcun aggiustamento deldosaggio in pazienti affetti da insufficienza renale lieve. Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni. Popolazione pediatrica: leflunomide non e' raccomandato nei pazienti di eta' inferiore ai 18 anni poiche' l'efficacia e la sicurezza nell'artrite reumatoide giovanile (ARJ) non sono state stabilite.Modo di somministrazione: le compresse di leflunomide devono essere assunte intere con sufficiente quantita' di liquido. Il grado di assorbimento della leflunomide non e' influenzato dall'assunzione di cibo.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' frequentemente riportati con leflunomide sono: modesto aumento della pressione arteriosa, leucopenia, parestesia, cefalea, capogiri, diarrea, nausea, vomito, alterazioni della mucosa orale (ad esempio stomatite aftosa, ulcerazioni della bocca), dolore addominale, incremento della perdita dei capelli, eczema, rash (incluso rash maculopapulare), prurito, pelle secca, tenosinovite, incremento dei valori di CPK, anoressia, perdita di peso (generalmente non significativa), astenia, reazioni allergiche lievi ed aumento degli enzimi epatici (transaminasi (specialmente le ALT), meno spesso gamma-GT, fosfatasi alcalina, bilirubina). Classificazione dei valori di frequenza attesi: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, 2 G/l); non comune: anemia, lieve trombocitopenia (piastrine GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOIl metabolita attivo di leflunomide, A771726, si ritiene possa causare gravi anomalie congenite se somministrato durante la gravidanza. Leflunomide e' controindicato in gravidanza. Le donne in eta' fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante e fino a 2 anni dopo il trattamento o fino a 11 giorni dopo il trattamento. Se questo risulta positivo, la paziente dovra' discutere i rischi eventualmente connessi con questa situazione. E' possibile che la rapida riduzione della concentrazione di metabolita attivo nel sangue (attuando la procedura di eliminazione del farmaco descritta piu' oltre), realizzata al primo ritardo del flusso mestruale, possa diminuire i rischi per il feto derivanti dalla leflunomide. In un piccolo studio prospettico in donne(n=64) divenute inavvertitamente gravide durante il trattamento con leflunomide, assunto per non piu' di tre settimane dopo il concepimentoe cheattuarono la procedura di eliminazione del farmaco, non sono state osservate differenze significative (p=0,13) nel tasso globale di difetti strutturali maggiori (5,4%) rispetto a entrambi i gruppi di confronto (4,2% nel gruppo con la malattia [n=108] e 4,2% nelle volontariesane [n=78]). In caso di donne trattate con leflunomide e che desiderano intraprendere una gravidanza, si raccomanda una delle seguenti procedure al fine di assicurare che il feto non sia esposto a concentrazioni tossiche di A771726 (concentrazione di riferimento inferiore a 0,02 mg/l). Periodo di attesa I livelli plasmatici di A771726 possono rimanere superiori a 0,02 mg/l per un periodo prolungato. La concentrazione puo' diminuire al di sotto di 0,02 mg/l dopo circa 2 anni dall'interruzione del trattamento con leflunomide. Dopo un periodo di attesa di2 anni, la concentrazione plasmatica di A771726 viene misurata una prima volta. Quindi, la concentrazione plasmatica di A771726 deve esseredeterminata ancora dopo un intervallo di almeno 14 giorni. Nessun rischio teratogeno e' prevedibile se entrambe le concentrazioni plasmatiche sono inferiori a 0,02 mg/l. Per ulteriori informazioni sui prelievida analizzare, per favore contattare il titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio o il suo rappresentante locale. >>Procedura di washout. Dopo l'interruzione del trattamento con leflunomide: devono essere somministrati 8 g di colestiramina 3 volte al giorno per unperiodo di 11 giorni, in alternativa, devono essere somministrati 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno per un periodo di 11 giorni. Tuttavia, a seguito di entrambe le procedure di washout, e' richiesta una verifica mediante 2 test separati da un intervallo di almeno 14 giorni ed un periodo di attesa di un mese e mezzo tra la prima volta che si ottiene una concentrazione plasmatica inferiore a 0,02 mg/l e la fecondazione. Le donne potenzialmente fertili devono essere informate che e' richiesto un periodo di attesa di 2 anni dopo l'interruzione del trattamento, prima di decidere una gravidanza. Se non si considera possibile un periodo di attesa di circa 2 anni con attuazione diforme affidabili di contraccezione, si potra' raccomandare l'adozionedella procedura di washout. Sia la colestiramina che il carbone attivo in polvere possono influenzare l'assorbimento degli estrogeni e dei progestinici in modo tale che una contraccezione affidabile con contraccettivi orali potrebbe non essere garantita durante la procedura di washout con colestiramina o carbone attivo in polvere. Si raccomanda l'uso di metodi alternativi di contraccezione. Studi condotti nell'animale indicano che la leflunomide o i suoi metaboliti passano nel latte materno. Le donne che allattano non devono pertanto assumere leflunomide.

Indicazioni

La leflunomide e' indicata nel trattamento di pazienti adulti affettida: artrite reumatoide attiva, come farmaco antireumatico in grado dimodificare il decorso della malattia (DMARD). Un recente o concomitante trattamento con DMARD epatotossici o ematotossici (ad esempio metotrexato) puo' portare ad un aumentato rischio di reazioni avverse gravi; quindi, prima di iniziare una terapia con leflunomide si deve fare un'attenta valutazione in termini di rischio/beneficio. Inoltre, il passaggio da leflunomide ad altri DMARD senza seguire la procedura di washout puo' anche aumentare il rischio di reazioni avverse gravi anche per un lungo periodo dopo tale passaggio.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo (specialmente precedenti di sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme), alle arachidi o alla soya o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti con insufficienza epatica, pazienti affetti da immunodeficienza grave (ad esempio AIDS), pazienti con funzionalita' midollare significativamente compromessa o con anemia, leucopenia, neutropenia o trombocitopenia gravi, ad eziologia diversa dall'artrite reumatoide; pazienti con infezioni gravi; pazienti con insufficienza renale da moderata a grave, perche' in tale gruppo di pazienti non sono disponibili sufficienti esperienze cliniche; pazienti con ipoproteinemia grave, ad esempio nella sindrome nefrosica; donne in gravidanza o donne in eta' feconda che non facciano uso di metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento con leflunomide. Dopo sospensione del trattamento con leflunomide, la gravidanza e' controindicata sino a che le concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo risultino superiori a 0,02 mg/l. Prima di iniziare il trattamento con leflunomide, si raccomanda di escludere una gravidanza; donne che allattano.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo delle compresse: lattosio monoidrato, idrossipropilcellulosa basso sostituita, acido tartarico, sodio laurilsolfato, magnesio stearato. Rivestimento: lecitina (semi di soya), alcool poli(vinilico), talco, titanio biossido (E171), gomma xantana.

Avvertenze

La co-somministrazione di DMARD, epatotossici o ematotossici non e' consigliabile. Il metabolita attivo della leflunomide, A771726, ha una lunga emivita, solitamente tra 1 e 4 settimane. Si potrebbero avere effetti indesiderati gravi, anche se il trattamento e' stato interrotto.Quindi, quando dovessero manifestarsi tali reazioni tossiche o se perqualsiasi altra ragione dovesse essere necessario eliminare A771726 rapidamente dal corpo, occorre seguire la procedura di washout. Ripetere tale procedura se clinicamente necessario. Rari casi di grave danno epatico, inclusi i casi letali, sono stati riportati in corso di trattamento con leflunomide (primi 6 mesi di trattamento). Trattamenti concomitanti con altri farmaci epatotossici erano frequentemente presenti.Seguire attenamente le raccomandazioni di controllo. Controllare i livelli di ALT (SGPT) prima di iniziare il trattamento e con la stessa frequenza del test ematologico completo (ogni 2 settimane) durante i primi 6 mesi di terapia e successivamente ogni 8 settimane. Per aumenti dei livelli di ALT (SGPT) da 2 a 3 volte il limite superiore al normale, prendere il considerazione la riduzione della dose di leflunomide da 20 a 10 mg e effettuare un monitoraggio settimanale. Se l'aumento dei livelli di ALT (SGPT) maggiore di 2 volte il limite superiore al normale persiste o se l'aumento e' maggiore di 3 volte, sospendere la leflunomide e iniziare la procedura di washout. Si raccomanda che il monitoraggio degli enzimi epatici sia effettuato dopo l'interruzione del trattamento con leflunomide, fino a che i livelli degli enzimi epatici siano normalizzati. Data la possibilita' di accentuazione degli effetti epatotossici, si raccomanda di astenersi dall'assunzione di bevande alcoliche. Poiche' il metabolita attivo della leflunomide, A771726, presenta un elevato legame con le proteine plasmatiche e viene eliminatoattraverso il metabolismo epatico e la secrezione biliare, i livelli plasmatici di A771726 possono aumentare nei pazienti con ipoproteinemia. Leflunomide e' controindicato in pazienti con ipoproteinemia o insufficienza epatica gravi. Unitamente ai livelli di ALT, un test ematologico completo inclusa la formula leucocitaria e le piastrine, eseguireprima dell'inizio del trattamento, nonche' ogni 2 settimane per i primi 6 mesi di terapia e successivamente ogni 8 settimane. Nei pazienti con anemia preesistente, leucopenia, e/o trombocitopenia come pure neipazienti con ridotta funzionalita' del midollo osseo o che sono a rischio di soppressione dell'attivita' del midollo osseo il rischio di alterazioni ematologiche e' aumentato; prendere in considerazione un washout per ridurre i livelli plasmatici di A771726; sospendere leflunomide e qualunque altro trattamento mielosoppressivo concomitante iniziare una procedura di washout di Leflunomide. L'uso di leflunomide con gli antimalarici utilizzati nelle malattie reumatiche, l'oro somministrato per via intramuscolare o orale, la D-penicillamina, l'azatioprina ed altri immunosoppressori compresi gli inibitori del TNF-alfa non e' stato ancora adeguatamente studiato in studi randomizzati. Non si conosce il rischio associato ad una terapia di associazione, in particolareper un trattamento a lungo termine. Poiche' tale terapia puo' causaretossicita' additiva o anche sinergica, l'associazione con un altro DMARD non e' consigliabile. Si deve usare precauzione quando leflunomidee' somministrata con altri farmaci come i FANS metabolizzati da CYP2C9. Poiche' la leflunomide rimane a lungo nel corpo, il passaggio ad unaltro DMARD senza praticare la procedura di washout puo' aumentare lapossibilita' di rischi addittivi anche per un lungo periodo di tempo dopo la sostituzione. Analogamente, un recente trattamento con farmaciepatotossici o ematotossici puo' portare ad un aumento degli effetti indesiderati. In caso di stomatite ulcerativa, sospendere il farmaco. Sono stati riportati casi molto rari di sindrome di Stevens-Johnson o di necrolisi epidermica tossica nei pazienti in terapia con leflunomide. Appena si dovessero osservare reazioni della cute e/o delle mucose che destino il sospetto di reazioni cosi' gravi, sospendere la terapiae iniziare una procedura di washout della leflunomide dall'organismo.Un washout completo e' essenziale in tali casi. La riesposizione a leflunomide e' controindicata in tali casi. E' noto che i medicinali immunosoppressivi possono predisporre i pazienti al pericolo di infezioni, incluse le infezioni opportunistiche. Possono manifestarsi infezionipiu' gravi in natura e per tale motivo possono richiedere un trattamento precoce e aggressivo. Nel caso in cui insorga una infezione grave e incontrollata, puo' rendersi necessaria l'interruzione del trattamento. Sono stati riportati rari casi di (PML) in pazienti che assumono leflunomide in concomitanza ad altri immunosoppressori. Prendere in considerazione il rischio di tubercolosi. Sono stati riportati casi di malattia interstiziale polmonare. La malattia interstiziale polmonare e'una patologia potenzialmente fatale che puo' manifestarsi in maniera acuta durante la terapia. In pazienti che ricevono leflunomide sono stati segnalati casi di neuropatia periferica. La maggior parte dei pazienti e' migliorata dopo l'interruzione del farmaco. Tuttavia c'e' stata un'ampia variabilita' nel decorso clinico, cioe' in alcuni pazienti la neuropatia si e' risolta e alcuni pazienti hanno avuto sintomi persistenti. Eta' superiore ai 60 anni, farmaci neurotossici concomitanti e diabete possono aumentare il rischio di neuropatia periferica; considerare l'interruzione della terapia ed effettuare la procedura di eliminazione del farmaco. Controllare prima dell'inizio della terapia la pressione arteriosa periodicamente. Inormare i pazienti di sesso maschile della possibile tossicita' fetale maschio-mediata. Garantire durante il trattamento una contraccezione affidabile. Per ridurre al minimo qualsiasi possibilita' di rischio, sospendere l'assunzione del farmacoe, al contempo, assumere 8 g di colestiramina 3 volte al giorno per 11 giorni oppure 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno per 11 giorni. Successivamente, in entrambi i casi, la concentrazione plasmatica di A771726 viene misurata una prima volta. Quindi, determinare la concentrazione plasmatica di A771726 dopo un intervallo di almeno14 giorni. Se entrambe le concentrazioni plasmatiche sono inferiori a0,02 mg/l e dopo un ulteriore periodo di attesa di almeno 3 mesi, il rischio di tossicita' fetale e' molto basso. Procedura di washout: si devono somministrare 8 g di colestiramina 3 volte al giorno. In alternativa, somministrare 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno. La durata di un washout completo e' solitamente di 11 giorni. La durata puo' subire variazioni a seconda delle variabili cliniche o di laboratorio. Leflunomide contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Il metabolita attivo di leflunomide, A771726, si ritiene possa causare gravi anomalie congenite se somministrato durante la gravidanza. Leflunomide e' controindicato in gravidanza. Le donne in eta' fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante e fino a 2 anni dopo il trattamento o fino a 11 giorni dopo il trattamento. Se questo risulta positivo, la paziente dovra' discutere i rischi eventualmente connessi con questa situazione. E' possibile che la rapida riduzione della concentrazione di metabolita attivo nel sangue (attuando la procedura di eliminazione del farmaco descritta piu' oltre), realizzata al primo ritardo del flusso mestruale, possa diminuire i rischi per il feto derivanti dalla leflunomide. In un piccolo studio prospettico in donne(n=64) divenute inavvertitamente gravide durante il trattamento con leflunomide, assunto per non piu' di tre settimane dopo il concepimentoe cheattuarono la procedura di eliminazione del farmaco, non sono state osservate differenze significative (p=0,13) nel tasso globale di difetti strutturali maggiori (5,4%) rispetto a entrambi i gruppi di confronto (4,2% nel gruppo con la malattia [n=108] e 4,2% nelle volontariesane [n=78]). In caso di donne trattate con leflunomide e che desiderano intraprendere una gravidanza, si raccomanda una delle seguenti procedure al fine di assicurare che il feto non sia esposto a concentrazioni tossiche di A771726 (concentrazione di riferimento inferiore a 0,02 mg/l). Periodo di attesa I livelli plasmatici di A771726 possono rimanere superiori a 0,02 mg/l per un periodo prolungato. La concentrazione puo' diminuire al di sotto di 0,02 mg/l dopo circa 2 anni dall'interruzione del trattamento con leflunomide. Dopo un periodo di attesa di2 anni, la concentrazione plasmatica di A771726 viene misurata una prima volta. Quindi, la concentrazione plasmatica di A771726 deve esseredeterminata ancora dopo un intervallo di almeno 14 giorni. Nessun rischio teratogeno e' prevedibile se entrambe le concentrazioni plasmatiche sono inferiori a 0,02 mg/l. Per ulteriori informazioni sui prelievida analizzare, per favore contattare il titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio o il suo rappresentante locale. >>Procedura di washout. Dopo l'interruzione del trattamento con leflunomide: devono essere somministrati 8 g di colestiramina 3 volte al giorno per unperiodo di 11 giorni, in alternativa, devono essere somministrati 50 g di carbone attivo in polvere 4 volte al giorno per un periodo di 11 giorni. Tuttavia, a seguito di entrambe le procedure di washout, e' richiesta una verifica mediante 2 test separati da un intervallo di almeno 14 giorni ed un periodo di attesa di un mese e mezzo tra la prima volta che si ottiene una concentrazione plasmatica inferiore a 0,02 mg/l e la fecondazione. Le donne potenzialmente fertili devono essere informate che e' richiesto un periodo di attesa di 2 anni dopo l'interruzione del trattamento, prima di decidere una gravidanza. Se non si considera possibile un periodo di attesa di circa 2 anni con attuazione diforme affidabili di contraccezione, si potra' raccomandare l'adozionedella procedura di washout. Sia la colestiramina che il carbone attivo in polvere possono influenzare l'assorbimento degli estrogeni e dei progestinici in modo tale che una contraccezione affidabile con contraccettivi orali potrebbe non essere garantita durante la procedura di washout con colestiramina o carbone attivo in polvere. Si raccomanda l'uso di metodi alternativi di contraccezione. Studi condotti nell'animale indicano che la leflunomide o i suoi metaboliti passano nel latte materno. Le donne che allattano non devono pertanto assumere leflunomide.

Interazioni con altri prodotti

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. In casodi recente o contemporaneo uso di farmaci epatotossici o ematotossicio quando il trattamento con leflunomide e' seguito dal trattamento con tali farmaci senza un periodo di washout, puo' aumentare la frequenza di effetti indesiderati. Pertanto, si raccomanda un piu' stretto monitoraggio degli enzimi epatici e dei parametri ematologici nella fase iniziale dopo il passaggio ad un altro trattamento. In uno studio effettuato su un numero ridotto di pazienti (n=30), nel corso del quale lasomministrazione di leflunomide (10-20 mg/giorno) e' stata associata a quella di metotrexato (10-25 mg/settimana), la concentrazione degli enzimi epatici e' risultata aumentata di 2-3 volte in 5 pazienti su 30. In tutti i casi questi aumenti sono regrediti continuando l'assunzione di entrambi i farmaci (2 casi) o sospendendo la somministrazione della leflunomide (3 casi). In altri 5 pazienti e' stato osservato un aumento di piu' di 3 volte: tali aumenti regredivano continuando l'assunzione di entrambi i farmaci (2 casi) o sospendendo la somministrazionedella leflunomide (3 casi). Nei pazienti con artrite reumatoide non e' stata osservata alcuna interazione farmacocinetica fra la leflunomide (10-20 mg/die) ed il metotrexato (10-25 mg/settimana). Si raccomandache i pazienti che ricevono leflunomide non siano trattati con colestiramina o con carbone attivo in polvere, in quanto questo comporta unadiminuzione rapida e significativa della concentrazione plasmatica diA771726 (il metabolita attivo della leflunomide). Si ritiene che il meccanismo responsabile di questo comportamento sia da ricercarsi nell'interruzione del ricircolo enteroepatico e/o nella dialisi gastrointestinale di A771726. La precedente somministrazione di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e/o di corticosteroidi puo' essere continuata anche dopo aver avviato un trattamento con leflunomide. Non sono ancora esattamente conosciuti gli enzimi coinvolti nel processo di metabolizzazione della leflunomide e dei suoi metaboliti. Uno studio in vivo sull'eventuale interazione con la cimetidina (sostanza che inibisce in modo non specifico il citocromo P450) ha dimostrato assenza di interazione significativa. Dopo somministrazione concomitante di una dose singola di leflunomide a soggetti che ricevevano dosi multiple di rifampicina (induttore non specifico del citocromo P450) sono stati osservati aumenti delle concentrazioni di picco di A771726 approssimativamente del 40%, senza significative modificazioni dell'area sotto la curva (AUC). Non e' ancora noto il meccanismo che determina un tale effetto. Studi in vitro indicano che A771726 inibisce l'attivita' del citocromo P4502C9 (CYP2C9). Nel corso di sperimentazioni cliniche non e' emerso alcun problema di sicurezza in caso di somministrazione associatadi leflunomide e di FANS metabolizzati da CYP2C9. E' consigliabile prudenza in caso di somministrazione di leflunomide associata a farmaci diversi dai FANS, metabolizzati da CYP2C9, come la fenitoina, la warfarina, il fenprocumone e la tolbutamide. In uno studio condotto su volontarie sane, che prevedeva la somministrazione concomitante di leflunomide e di un contraccettivo trifasico per uso orale contenente 30 mcg di etinilestradiolo, non e' stata osservata riduzione di sorta della attivita' contraccettiva del suddetto farmaco; i parametri farmacocinetici di A771726 si sono attestati entro i valori previsti. Vaccinazioni: non sono disponibili dati clinici sull'efficacia e la sicurezza delle vaccinazioni durante trattamento con leflunomide. Tuttavia, la vaccinazione con vaccini vivi attenuati non e' raccomandata. Per la somministrazione di un vaccino vivo attenuato, anche se successivamente alla sospensione del trattamento con leflunomide, si deve tenere conto della prolungata emivita della leflunomide.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Tenere il flacone ben chiuso, per proteggere il medicinale dall'umidita'.