latanoprost timol teva coll1 flaconi teva italia srl

Che cosa è latanoprost timol teva coll1fl?

Latanoprost timol teva collirio soluzione prodotto da teva italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Latanoprost timol teva risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di preparati antiglaucoma e miotici.
Contiene i principi attivi: latanoprost/timololo maleato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: latanoprost 50 mcg e timololo 5 mg.
Codice AIC: 041586013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucomaad angolo aperto e in pazienti con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico o agli analoghi delle prostaglandine.

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Posologia

Adulti (inclusi pazienti anziani): una goccia una volta al giorno nell'occhio(i) da trattare. In caso di mancata somministrazione di una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come prescritto. La dose non deve superare una goccia al giorno nell'occhio(i) datrattare. Modo di somministrazione: le lenti a contatto devono essererimosse prima dell'instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti. Se si usa piu' di un medicinale oftalmico per uso topico, i medicinali devono essere somministrati con almeno cinque minuti di differenza l'uno dall'altro. Con l'occlusione naso-lacrimale o con la chiusura delle palpebre per 2 minuti si riduce l'assorbimentosistemico. Questo comporta una riduzione degli effetti collaterali sistemici e un aumento dell'attivita' locale. Popolazione pediatrica: lasicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.

Effetti indesiderati

Per quanto concerne il latanoprost, la maggioranza degli eventi avversi riguarda il sistema oculare. Nei risultati della fase di estensionedegli studi clinici principali di latanoprost/timololo, nel 16-20% dei pazienti e' stato riscontrato un aumento della pigmentazione dell'iride, che puo' risultare permanente. In uno studio in aperto di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, e' stata riscontrata la pigmentazione dell'iride nel 33% dei pazienti. Gli altri eventi avversi oculari sonoin genere transitori e si manifestano alla somministrazione della dose. Per il timolo, gli eventi avversi piu' gravi sono di tipo sistemicoe includono bradicardia, aritmia, scompenso cardiaco congestizio, broncospasmo e reazioni allergiche. Gli eventi avversi correlati al trattamento e riportati negli studi clinici con latanoprost e timololo sonoelencati di seguito. Le reazioni avverse sono classificate per frequenza come segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1000, =1/10.0000, >Latanoprost. Infezioni e infestazioni: cheratite erpetica. Patologie del sistema nervoso: capogiri. Patologie dell'occhio: cambiamenti delle ciglia e della peluria (allungamento, ispessimento, pigmentazione e infoltimento). Erosione epiteliale puntata, edema periorbitale, iriti/uveiti, edema maculare (in pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o in pazienti con fattori di rischio accertati per edema maculare), secchezza oculare, cheratite, edema corneale ed erosioni, alterato orientamento delle ciglia talvolta risultante in irritazione oculare. Patologie cardiache: aggravamento dell'angina in pazienti con patologia preesistente, palpitazioni. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:asma, esacerbazione dell'asma, dispnea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: inscurimento della cute palpebrale. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: dolore articolare, dolore muscolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: dolore toracico. >>Timololo. Analogamente ad altri farmaci oftalmici per uso topico, timololo e' assorbito nella circolazione sistemica. Questo puo' dare luogo a effetti indesiderati simili a quelli osservati con la somministrazione di betabloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche a seguito di somministrazione topica per via oftalmica e' inferiore a quella associata a somministrazione sistemica. Le reazioni avverse elencate includono reazioni osservate all'interno della classe dei betabloccanti oftalmici. Coni betabloccanti per uso oftalmico sono state osservate ulteriori reazioni avverse e queste possono potenzialmente verificarsi con latanoprost/timololo. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche incluso angioedema, orticaria, rash localizzato o generalizzato, prurito, reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici: insonnia, depressione, incubi, perdita di memoria. Patologie del sistema nervoso: sincope, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, aumento di segni e sintomi di miastenia grave, capogiri, parestesia e cefalea. Patologie dell'occhio: segni e sintomi di irritazione oculare (p.e. bruciore, sensazione di pizzicore, prurito, lacrimazione, arrossamento), blefarite, cheratite, vista offuscata e distacco coroideale a seguito di intervento chirurgico di filtrazione, diminuzione della sensibilita' corneale, secchezza oculare, erosione corneale, ptosi, diplopia. Patologie dell'orecchio e del labirinto: tinnito. Patologie cardiache: bradicardia, dolore toracico, palpitazioni, edema, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari: ipotensione, fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle mani e ai piedi. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche: broncospasmo (particolarmente in pazienti con broncospasmo pre-esistente), dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali: disgeusia, nausea, dispepsia, diarrea, secchezza orale, dolore addominale,emesi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, rash psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, rash cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale, calo della libido. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia/affaticamento.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLatanoprost: non ci sono dati sufficienti relativi all'uso di latanoprost in donne in gravidanza. Studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' conosciuto.Timololo: i dati relativi all'uso di timololo in donne in stato di gravidanza non sono sufficienti. Timololo non deve essere assunto in gravidanza salvo laddove la somministrazione sia strettamente necessaria.Dagli studi epidemiologici condotti non sono emersi effetti di malformazione bensi' e' risultato il rischio di crescita intrauterina ritardata in caso di somministrazione di betabloccanti per via orale. Inoltre, segni e sintomi di beta-blocco (p.e. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i betabloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto.Se latanoprost/timololo e' somministrato fino al momento del parto, il neonato dovra' essere tenuto sotto stretto monitoraggio durante i primi giorni di vita. Di conseguenza, latanoprost/timololo non deve essere somministrato in gravidanza. I betabloccanti sono escreti nel lattematerno. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in gocce oculari, e' improbabile che il latte materno ne contenga in quantita' tali da produrre nel neonato sintomi clinici di beta-blocco. Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno. Latanoprost/Timololo non deve quindi essere usato nelle donne che allattano.

Indicazioni

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucomaad angolo aperto e in pazienti con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico o agli analoghi delle prostaglandine.

Controindicazioni ed effetti secondari

Malattia reattiva delle vie aeree, inclusa asma bronchiale o anamnesidi asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave; bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con pace-maker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno; ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Sodio cloruro, benzalconio cloruro, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato bibasico dodecaidrato, acqua depurata, sodio idrossidoper l'aggiustamento del pH, acido cloridrico per l'aggiustamento del pH.

Avvertenze

Effetti sistemici: latanoprost/timololo e' assorbito per via sistemica. A causa del componente beta-adrenergico timololo, si possono verificare le stesse reazioni avverse cardiovascolari e polmonari osservate con i bloccanti sistemici beta-adrenergici. L'incidenza delle reazioniavverse a seguito della somministrazione topica per via oftalmica e' inferiore a quella associata a somministrazione sistemica. Patologie cardiache: la terapia con beta-bloccanti deve essere attentamente valutata e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. Tenere sotto controllo i pazienti affetti da patologie cardiovascolari devono per segni di deterioramento di tali patologie e di reazioni avverse. Considerato l'effetto negativo prodotto sul tempo di conduzione, i betabloccanti devono essere prescritti solo con particolare cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari: i pazienti devono essere trattati con particolare cautela. Patologie dell'apparato respiratorio: sono state riportate a seguito di somministrazione di alcuni betabloccanti oftalmici reazioni respiratorie, inclusoil decesso causato da broncospasmo in pazienti con asma. Latanoprost/timololo deve essere somministrato con cautela a pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata e solo se ilpotenziale beneficio e' superiore al potenziale rischio. Ipoglicemia/diabete: i betabloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete labile, poiche' i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta. I beta- bloccanti possono anche mascherare i segni dell'ipertiroidismo. Disturbi della cornea: i betabloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con disturbi della corneadevono essere trattati con cautela. Altri betabloccanti: l'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti prodotti dai betabloccanti sistemici possono essere potenziati quando latanoprost/timololo e' somministrato a pazienti gia' trattati con un betabloccante sistemico.La risposta di questi pazienti deve essere tenuta sotto stretta osservazione. La somministrazione di due bloccanti beta-adrenergici per usotopico non e' raccomandata. Reazioni anafilattiche: durante il trattamento con beta-bloccanti, pazienti con un'anamnesi di atopia o di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia natura possono essere piu' reattivi a un contatto ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose usuale di adrenalina usata per il trattamento di reazioni anafilattiche. Distacco coroideale: e' stato riportato a seguito di somministrazione di terapia soppressiva acquosa a seguito di procedure di filtrazione. Anestesia chirurgica: i preparati oftalmici betabloccanti possono bloccare gli effetti prodotti dai beta-agonisti sistemici. Se il paziente e' trattato con timololo, l'anestesista deve esserne messo al corrente. Effetti oculari: latanoprost puo' alterare gradualmente il colore dell'iride aumentando la quantita' di pigmento marrone. Similmente all'esperienza con latanoprost gocce oftalmiche, nel 16-20% di tutti i pazienti trattati con latanoprost/timololo per un periodo superiore ad un anno e' stata osservata una aumentata pigmentazione dell'iride (basata su fotografie). Questo effetto e' stato notato soprattutto in pazienti con iridi di colore disomogeneo, ad es. verde-marrone, giallo-marrone o blu/grigio-marrone, ed e' dovuto ad un aumento del contenuto di melanina nei melanociti dello stroma dell'iride. Di solito la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma puo' tendere al marrone tutta l'iride o una parte di essa. Questa alterazione si e' riscontrata solo raramente in pazienti con occhi di colore omogeneo blu, grigio, verde o marrone durante studi clinici con latanoprost in due anni di trattamento. Il cambiamento di colore dell'iride avviene lentamente e puo' non essere evidente per parecchi mesi o annie non e' stato associato ad alcun sintomo o alterazioni patologiche. Dopo la sospensione del trattamento non si e' riscontrata un'ulterioreiperpigmentazione dell'iride, ma il cambiamento di colore ottenuto puo' essere permanente. Nevi o areole di normale iperpigmentazione dell'iride non sono stati influenzati dal trattamento. Non e' stato osservato accumulo di pigmento nel trabecolato sclero-corneale o in altre parti della camera anteriore, ma i pazienti devono essere controllati sistematicamente e, in base alla situazione clinica, il trattamento puo' essere sospeso se si verificasse un aumento della pigmentazione dell'iride. Prima dell'inizio del trattamento i pazienti devono essere informati della possibilita' di un cambiamento del colore dell'occhio. Il trattamento unilaterale puo' causare un'eterocromia permanente. Non esiste esperienza documentata circa l'utilizzo di latanoprost in presenzadi glaucoma infiammatorio, neovascolare, ad angolo chiuso cronico o congenito, di glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e di glaucoma pigmentario. Latanoprost non ha alcuno o scarsi effetti sullapupilla, ma non si ha alcuna esperienza documentata in merito ad attacchi acuti di glaucoma ad angolo chiuso. Si deve usare cautela nell'impiego di latanoprost/timololo in queste circostanze, finche' non sara'ottenuta ulteriore esperienza. Latanoprost deve essere somministrato con cautela a pazienti con storia di cheratite erpetica e deve essere evitato in casi di cheratite da herpes simplex e in pazienti con storia di cheratite erpetica ricorrente specificatamente associata ad analoghi delle prostaglandine. Durante il trattamento con latanoprost e' stato riportato edema maculare, incluso edema maculare cistoide. Questi eventi si sono verificati soprattutto in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con la rottura della capsula posteriore del cristallino, o in pazienti con fattori di rischio accertati di edema maculare. In questi pazienti latanoprost/timololo deve essere usato con cautela. Latanoprost/timololo contiene benzalconio cloruro che viene utilizzatocome conservante nei prodotti oftalmici. E' stato riportato che il benzalconio cloruro e' causa di cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, puo' causare irritazione oculare e una decolorazionedelle lenti a contatto morbide. Si richiede un attento monitoraggio nei pazienti affetti da secchezza oculare che utilizzano latanoprost/timololo frequentemente o per periodi prolungati, o nei casi in cui la cornea sia compromessa. Poiche' le lenti a contatto possono assorbire il benzalconio cloruro, queste devono essere rimosse prima dell'applicazione di latanoprost/timololo, ma possono essere riapplicate dopo 15 minuti.

Gravidanza e Allattamento

Latanoprost: non ci sono dati sufficienti relativi all'uso di latanoprost in donne in gravidanza. Studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per l'uomo non e' conosciuto.Timololo: i dati relativi all'uso di timololo in donne in stato di gravidanza non sono sufficienti. Timololo non deve essere assunto in gravidanza salvo laddove la somministrazione sia strettamente necessaria.Dagli studi epidemiologici condotti non sono emersi effetti di malformazione bensi' e' risultato il rischio di crescita intrauterina ritardata in caso di somministrazione di betabloccanti per via orale. Inoltre, segni e sintomi di beta-blocco (p.e. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i betabloccanti sono stati somministrati fino al momento del parto.Se latanoprost/timololo e' somministrato fino al momento del parto, il neonato dovra' essere tenuto sotto stretto monitoraggio durante i primi giorni di vita. Di conseguenza, latanoprost/timololo non deve essere somministrato in gravidanza. I betabloccanti sono escreti nel lattematerno. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in gocce oculari, e' improbabile che il latte materno ne contenga in quantita' tali da produrre nel neonato sintomi clinici di beta-blocco. Latanoprost e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno. Latanoprost/Timololo non deve quindi essere usato nelle donne che allattano.

Interazioni con altri prodotti

Non sono stati effettuati studi specifici di interazione farmacologica con Latanoprost/timololo. Sono stati riportati casi di innalzamento paradosso della pressione intraoculare in seguito alla co-somministrazione oftalmica di due analoghi delle prostaglandine. Pertanto la somministrazione di due o piu' prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine non e' raccomandata. L'effetto sullapressione intraoculare o gli effetti conosciuti dei beta-bloccanti sistemici possono essere potenziati quando latanoprost/timololo e' somministrato a pazienti che gia' ricevono un agente beta-bloccante adrenergico orale, e non e' raccomandato l'uso topico di due o piu' beta-bloccanti adrenergici. Occasionalmente e' stata riportata midriasi quando i betabloccanti oftalmici sono stati somministrati insieme ad adrenalina (epinefrina). Esiste la possibilita' di effetti additivi causanti ipotensione, e/o bradicardia marcata quando la soluzione con betabloccanti oftalmici e' somministrata in concomitanza a calcio-antagonisti orali, agenti bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici (anche amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina. La reazione ipertensiva all'improvvisa eliminazione della clonidina puo' esserepotenziata quando si assumono beta-bloccanti. I beta-bloccanti possono potenziare l'effetto ipoglicemico degli antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia. Un potenziamento del beta-blocco sistemico (p.e. calo della frequenza cardiaca, depressione) e' stato riportato durante il trattamento combinato con gli inibitori del CYP2D6 (p.e. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C).