ketoprofene eg 28 capsule 200mg compresse a eg spa

Che cosa è ketoprofene eg 28cps 200mg rp?

Ketoprofene eg capsule rigide rp prodotto da eg spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ketoprofene eg risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Contiene i principi attivi: ketoprofene
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ketoprofene.
Codice AIC: 033519099 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Artrite reumatoide, spondilite anchilosante, gotta acuta; osteoartrosi a varia localizzazione; sciatalgie, radicoliti, mialgie; borsiti, tendiniti, tenosinoviti, sinoviti, capsuliti; contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi muscolari; flebiti, tromboflebiti superficiali, linfangiti; affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia.

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Posologia

1 capsula da 200 mg al giorno. La posologia deve essere adattata in base alla severita' della sintomatologia. Si consiglia di assumere la capsula con un po' d'acqua durante il pasto. Nel trattamento di pazienti anziani e di pazienti con insufficienza renale la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare un'eventualeriduzione dei dosaggi sopra indicati. La dose massima giornaliera e' 200 mg. Il rapporto rischio e beneficio deve essere attentamente considerato prima di iniziare il trattamento con la dose giornaliera di 200mg, e dosi piu' alte non sono raccomandate. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.

Effetti indesiderati

Molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa somministrazione di ketoprofene, anche se sperimentalmente non ha fatto osservare tossicita' embriofetale per posologie rapportabili a quelle previste per l'uso clinico, e' controindicata in gravidanza, durante l'allattamento e nell'infanzia. L'uso del farmaco in prossimita' del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre, se somministrato in tale periodo, puo' provocare alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore dellasintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumentodi incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento deltravaglio. La somministrazione di ketoprofene durante l'allattamento e' controindicata.

Indicazioni

Artrite reumatoide, spondilite anchilosante, gotta acuta; osteoartrosi a varia localizzazione; sciatalgie, radicoliti, mialgie; borsiti, tendiniti, tenosinoviti, sinoviti, capsuliti; contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi muscolari; flebiti, tromboflebiti superficiali, linfangiti; affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicato nei pazienti che hanno un'anamnesi di reazioni d'ipersensibilita' come broncospasmo, attacchi di asma, rinite, orticaria o altre reazioni di tipo allergico nei confronti di ketoprofene, ASA o FANS; pazienti con ipersensibilita' ad uno qualsiasi degli eccipienti diquesto farmaco; reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali, sono state segnalate in questi pazienti; grave insufficienza cardiaca; ulcera peptica attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione/emorragia ricorrente in anamnesi o infase attiva (due o piu' episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento comprovati); storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, in relazione a precedente terapia con FANS; diatesi emorragica; grave insufficienza epatica; grave insufficienza renale; in corso di terapia diuretica intensiva; dispepsia cronica, gastrite; leucopenia e piastrinopenia, soggetti con emorragie in atto; in corso di trattamento con anticoagulanti, in quanto ne sinergizza l'azione; gravidanza, e allattamento ed in eta' pediatrica. Esiste la possibilita' di ipersensibilita' crociata con acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei; pertanto il ketoprofene non deve essere somministrato ai pazienti nei quali acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano provocato sintomi di asma, rinite, orticaria.

Composizione ed Eccipienti

Microgranuli di saccarosio e amido, povidone K30, ammonio metacrilatocopolimero (Eudragit RS 100), talco. Costituenti della capsula: gelatina, titanio diossido (E171).

Avvertenze

Per l'interazione del farmaco con il metabolismo dell'acido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti puo' insorgere crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici. I pazienti con asma associata a rinite cronica, sinusite cronica e/o poliposi nasale hanno un rischio piu' elevato di risultare allergici all'aspirina e/o ai FANS rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di questo farmaco puo' causare attacchi d'asma o broncospasmo, in particolare in soggetti allergici all'aspirina o ai FANS. Il medicinale, interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologiche. Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni, o se ne impone l'esclusione dall'uso, allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, insufficienza epatica da lieve a moderata, eta' avanzata. L'uso di FANS puo' alterare la fertilita' nelle donne, e pertanto se ne sconsiglia l'uso nelle donne che desiderano un figlio. Nelle donne che hanno difficolta' a concepire, o che si stanno sottoponendo a test sulla fertilita', si deve prendere in considerazione la sospensione dei FANS. L'uso concomitante di Ketoprofene con altri FANS, inclusi gli inibitoriselettivi delle cicloossigenasi-2, deve essere evitato. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa doseefficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Gli studi clinici ed i dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (soprattutto se ad alte dosi e per trattamenti a lungo termine) puo' essere associato ad un lieve aumento del rischio di episodi trombotici arteriosi. Non sono disponibili dati sufficienti per escludere che questo rischio riguardi anche il ketoprofene. Si richiede prudenza durante il trattamento di pazienti con preesistente ipertensione, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica conclamata, arteriopatia periferica e/o malattia cerebrovascolare. Prima di iniziare un trattamento a lungo termine in pazienti con fattori di rischio per la malattia cardiovascolare deve valere la stessa cautela. Al manifestarsi di disturbi della vista, come visione offuscata, il trattamento deve essere sospeso. >>Effetti gastrointestinali. Pazienti anziani: hanno un aumento della frequenza delle reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragia e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Emorragie gastrointestinali, ulcere e perforazioni del tratto gastrointestinale: sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale potenzialmente fatali sono stati segnalati in associazione all'uso di tutti i FANS e si possono presentare in qualsiasi momento durante il trattamento con o senza sintomi o una storia pregressa di gravi eventi a carico del tratto gastrointestinale. Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketoprofene puo' essere associato a un elevato rischio di grave tossicita' gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi. Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinale aumenta con l'aumentare delledosi di FANS in pazienti con ulcera pregressa, particolarmente se complicata da emorragia o perforazione, e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Si raccomanda cautela in pazienti che ricevono in concomitanza farmaci che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, gli anticoagulanti come warfarin, gliinibitori della ricaptazione della serotonina oppure i farmaci antiaggreganti piastrinici come l'aspirina. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Ketoprofene il trattamento deve essere sospeso. La comparsa di sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti trattati con ketoprofene impone la sospensione del trattamento. Pazienti con ulcera peptica pregressa o in fase attiva I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. All'inizio del trattamento, la funzione renale deve essere attentamente monitorata in pazienti con insufficienza cardiaca, cirrosi e nefrosi, nei pazienti in terapia con diuretici,nei pazienti con insufficienza renale cronica, in particolare se il paziente e' anziano. In questi pazienti, la somministrazione di ketoprofene puo' indurre una riduzione del flusso ematico renale secondaria all'inibizione delle prostaglandine e causare uno scompenso renale. I pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia di grado da lieve a moderato devono essere trattati con prudenza, poiche' contestualmente alla terapia a base di FANS sono stati segnalati ritenzione idrica ed edema. Sono state segnalate molto raramente gravi reazioni cutanee alcune delle quali ad esito fatale, in associazione con l'uso dei FANS, tra queste si sono osservate dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi epidermale tossica. Queste reazioni possono manifestarsi con maggior probabilita' all'iniziodel trattamento; nella maggior parte dei casi la reazione si manifesta entro il primo mese di trattamento. Ketoprofene deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. E' necessario tenere presente che,in presenza di una malattia infettiva, le proprieta' anti-infiammatorie, analgesiche ed antipiretiche di ketoprofene possono mascherare i sintomi caratteristici di progressione dell'infezione, come la febbre. Nei pazienti con test anormali di funzionalita' epatica o con storia di malattia epatica, i livelli delle transaminasi devono essere valutati periodicamente, soprattutto durante la terapia a lungo termine. Con ketoprofene sono stati osservati rari casi di ittero ed epatite. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio,da malassorbimento di glucosiogalattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Gravidanza e Allattamento

La somministrazione di ketoprofene, anche se sperimentalmente non ha fatto osservare tossicita' embriofetale per posologie rapportabili a quelle previste per l'uso clinico, e' controindicata in gravidanza, durante l'allattamento e nell'infanzia. L'uso del farmaco in prossimita' del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre, se somministrato in tale periodo, puo' provocare alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore dellasintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumentodi incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento deltravaglio. La somministrazione di ketoprofene durante l'allattamento e' controindicata.

Interazioni con altri prodotti

Poiche' il legame proteico del ketoprofene e' elevato, puo' essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministrati contemporaneamente. >>Associazioni farmacologiche sconsigliate. Altri FANS (inclusi gli inibitori selettivi della COX-2) e acido salicilico ad alto dosaggio: aumento del rischio di ulcerazione e sanguinamento gastrointestinale. Anticoagulanti (eparina e warfarin) e antiaggreganti piastrinici (ad es. ticlopidina, clopidogrel): i FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin. Aumento del rischio di sanguinamento. Se la somministrazione concomitante e' inevitabile, il paziente deve essere attentamente monitorato. Litio: rischio di aumento dei livelli plasmatici di litio, con raggiungimento di livelli tossici in alcuni casi, a causa dellaridotta escrezione renale del litio. Se necessario, i livelli plasmatici del litio devono essere attentamente monitorati ed il dosaggio dellitio adattato durante e dopo la terapia con FANS. Metotrexato in dosaggi superiori a 15 mg/settimana: aumento del rischio di tossicita' ematologica del metotressato, particolarmente se somministrato ad alte dosi (> 15 mg/settimana), probabilmente in relazione allo spostamento del metotrexato legato alle proteine ed alla sua ridotta clearance renale. >>Associazioni farmacologiche che richiedono precauzioni per l'uso. Diuretici: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altrifarmaci antiipertensivi. I pazienti, in particolare quelli disidratati in trattamento con diuretici, sono maggiormente a rischio di sviluppare insufficienza renale secondaria a una riduzione del flusso ematicorenale per inibizione della formazione di prostaglandine. E' opportuno che questi pazienti vengano reidratati prima di iniziare la terapia in associazione e che la loro funzione renale venga monitorata all'inizio del trattamento. ACE-inibitori e Antagonisti dell'angiotensina II:in alcuni pazienti con ridotta funzionalita' renale (ad es. pazienti disidratati oppure pazienti anziani) la co- somministrazione di un ACE-inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e farmaci che inibiscono la cicloossigenasi puo' comportare un ulteriore deterioramento della funzione renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta. Metotrexato in dosaggi inferiori a 15 mg/settimana: durante le prime settimane di trattamento di associazione, deve essere eseguito settimanalmente un esame emocromocitometrico completo. In caso di alterazioni della funzione renale o se il paziente e' anziano, il monitoraggio deve essere effettuato con maggiore frequenza. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. Pentossifillina: aumento del rischio di sanguinamento. Si richiede un piu' frequente monitoraggio clinico ed il monitoraggio del tempo di sanguinamento. >>Associazioni farmacologiche da valutare. Antipertensivi (beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, diuretici): rischio di riduzione dell'efficacia antipertensiva (inibizione delle prostaglandine vasodilatatorie da FANS). Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento. Inibitori selettivi della ricaptazionedella serotonina (SSRI): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid puo' comportare una significativa riduzione della clearance plasmatica diketoprofene.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore ai 25 gradi C e conservare nell'astuccio originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.