ketamina molt 5f 2ml 50mg/ml ketamina molteni & c. f.lli alitti spa

Che cosa è ketamina molt 5f 2ml 50mg/ml?

Ketamina molt soluzione iniettabile prodotto da molteni & c. f.lli alitti spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Ketamina molt risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di anestetici generali.
Contiene i principi attivi: ketamina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml di soluzione iniettabile contiene 57,67 mg di ketamina cloridrato, pari a 50 mg di ketamina base.
Codice AIC: 038890012 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Come unico anestetico per manovre chirurgiche e diagnostiche. Nonostante sia piu' indicato per interventi brevi, il farmaco puo' essere usato, con dosi addizionali, per interventi di maggiore durata. Qualora si desideri rilasciamento della muscolatura scheletrica, si usi un miorilassante e si tenga sotto controllo la respirazione. Per indurre l'anestesia prima di somministrare altri anestetici generali. Come supplemento ad altri anestetici. Campi specifici di applicazione o tipi di intervento. Sbrigliamento, medicazioni dolorose, innesti cutanei negli ustionati e altri interventi chirurgici superficiali. Manovre neurodiagnostiche, quali pneumoencefalogrammi, ventricologrammi, mielogrammi e punture lombari. Procedure diagnostiche e chirurgiche su occhio, orecchio, naso e bocca, comprese le avulsioni dentarie. Avvertenza: possonopersistere movimenti dell'occhio durante le manovre oftalmologiche. Procedure diagnostiche e chirurgiche sulla faringe, laringe e albero bronchiale. Si consiglia l'uso di miorilassanti in questi interventi. Sigmoidoscopie e chirurgia minore dell'ano e del retto, circoncisione. Interventi extraperitoneali in ginecologia, quali dilatazione e raschiamento. Interventi ostetrici compresi parti distocici e taglio cesareo.Interventi ortopedici quali riduzioni incruente, inchiodamento del femore, amputazioni e biopsie. Anestesia in pazienti ad elevato rischio operatorio con depressione delle funzioni vitali. Cateterismo cardiaco. Quando la via intramuscolare e' preferita.

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Posologia

Preparazione pre-operatoria: ketamina e' stata usata da sola senza disturbi anche a stomaco pieno, e se ne consiglia l'uso nei pazienti nondigiuni quando l'anestesista giudichi che i vantaggi del farmaco superano i possibili svantaggi (benche' sia stata segnalata la comparsa divomito dopo somministrazione di ketamina, la protezione delle vie aeree e' generalmente assicurata dalla presenza dei riflessi faringo-laringei). Ad ogni modo, poiche' non si puo' prevedere se occorrera' somministrare altri anestetici e miorilassanti, nella preparazione agli interventi e' consigliabile non fare ingerire niente per almeno 6 ore prima dell'intervento. Atropina, scopolamina o altri farmaci antisecretori devono essere somministrati ad adeguato livello prima dell'induzione. La somministrazione di Droperidolo (0,1 mg/Kg intramuscolo) o l'uso di benzodiazepine a breve durata d'azione si e' dimostrata premedicazione efficace per ridurre la frequenza delle reazioni da risveglio. Inizio e durata dell'anestesia Come con altri anestetici generali, la risposta individuale al farmaco varia a seconda della dose, della via di somministrazione, dell'eta' del paziente, del concomitante uso di altri farmaci per cui non e' possibile fissare schemi posologici. Il farmaco deve essere dosato a seconda delle esigenze di ogni singolo caso. Acausa della rapidita' dell'induzione dopo iniezione endovenosa, il paziente deve essere in adeguata posizione durante la somministrazione. Una dose endovena di 2 mg/Kg di solito provoca l'anestesia chirurgica entro 30 secondi dopo l'iniezione, e l'effetto anestetico generalmentesi protrae per 5-10 minuti. Una dose di 10 mg/Kg, per via intramuscolare, solitamente provoca anestesia chirurgica entro 3-4 minuti dopo l'iniezione, e l'effetto anestetico si protrae per 12-25 minuti. Il ritorno alla coscienza e' graduale. Come anestetico unico per manovre chirurgiche e diagnostiche Induzione dell'anestesia Via endovenosa: la dose iniziale puo' variare da 1 mg/Kg a 4,5 mg/Kg di ketamina base. La dose media necessaria per ottenere 5-10 minuti di anestesia chirurgica e' di 2 mg/Kg. Si raccomanda di praticare l'iniezione endovenosa lentamente (in un tempo superiore ai 60 secondi). Una somministrazione piu' rapida puo' portare depressione respiratoria e una piu' evidente risposta pressoria. Via intramuscolare: la dose iniziale puo' variare da 6,5 a 13 mg/Kg, in termini di ketamina base. Una dose di 10 mg/Kg generalmente provoca 12-25 minuti di anestesia chirurgica. Mantenimento dell'anestesia: l'alleggerimento dell'anestesia, puo' rendersi manifesto con nistagmo, con movimenti conseguenti a stimolazioni o vocalizzazione. L'anestesia viene mantenuta mediante la somministrazione di dosi addizionali del farmaco per via endovenosa o intramuscolare, indipendentemente dalla via di somministrazione usata per l'induzione. Se si sceglie la via endovenosa per il mantenimento dell'anestesia, ogni singola dose addizionale puo' variare da meta' dose alla dose piena endovenosasuccitata. Se si sceglie la via intramuscolare per il mantenimento dell'anestesia, ogni singola dose addizionale puo' variare da meta' dosealla dose piena intramuscolare succitata. Quanto maggiore sara' statala dose totale iniettata, tanto piu' lungo sara' il tempo per il risveglio completo. Durante l'anestesia possono comparire movimenti irrazionali e tonico-clonici. Questi movimenti non implicano un piano superficiale di anestesia e non indicano che occorre una dose addizionale dianestetico. Per indurre l'anestesia prima di somministrare altri anestetici generali: l'induzione si attua con una dose piena endovenosa o intramuscolare come sopra detto. A cio' segue la somministrazione dell'anestetico principale. Il tempo di somministrazione dell'anestetico principale dipende dalla via di somministrazione e dall'intervallo di tempo necessario perche' l'anestetico principale manifesti pienamente il suo effetto. Se il farmaco e' stato somministrato per via endovenosae l'anestetico principale e' ad azione lenta, puo' essere necessaria una seconda dose del medicinale 5-8 minuti dopo la dose iniziale. Se il prodotto e' stato iniettato per via intramuscolare e l'anestetico principale e' ad azione rapida, la somministrazione dell'anestetico principale puo' essere ritardata fino a 15 minuti dopo l'iniezione. Come coadiuvante di altri anestetici e' compatibile clinicamente con i comuni anestetici in uso e con gli anestetici locali, se la respirazione simantiene adeguata. La dose da usare unitamente ad altri anestetici rientra nei medesimi limiti della dose per induzione sopra precisata: pero' l'uso di un altro anestetico puo' consentire una riduzione della dose del medicinale.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati piu' comunemente riscontrati sono un aumentotransitorio della pressione, della frequenza del battito e della gittata cardiaca, agitazione post-operatoria ed ipersalivazione. L'aumentomassimo della pressione sanguigna si aggira su una media del 20-25% rispetto ai valori iniziali. In base allo stato di salute del paziente,questo aumento della pressione sanguigna puo' essere considerato un effetto negativo oppure un effetto benefico. Nella fase di risveglio dall'anestesia, il paziente puo' lamentare una fase di eccitazione (agitazione postoperatoria) caratterizzata da sogni vividi (piacevoli o spiacevoli), con o senza attivita' psicomotoria, che si manifesta con sintomi confusionali e comportamento irrazionale. Queste reazioni sono simili a quelle che si possono osservare usando altri anestetici generali e si esauriscono di norma entro poche ore, tranne in rari casi in cui si sono verificate entro le 24 ore. La frequenza di queste reazioni e' minima nel giovane (15 anni o meno) e nell'anziano (oltre i 65 anni). Inoltre sono meno frequenti quando il farmaco viene iniettato intramuscolo. La frequenza delle reazioni da risveglio diminuisce con l'aumentare dell'esperienza nell'uso del farmaco. A quanto e' noto non residuano effetti psicologici durante l'uso di ketamina. In alcuni pazienti puo' comparire un aumento del tono della muscolatura scheletrica chesi manifesta con movimenti tonici e clonici talvolta simili a convulsioni. Questi movimenti non implicano un piano superficiale di anestesia e non indicano che occorre somministrare dosi addizionali di anestetico. L'aumento della salivazione, con conseguente difficolta' respiratoria, e' piu' comune se non si usa un antisialogogo. Nonostante la respirazione venga frequentemente stimolata, puo' manifestarsi depressione respiratoria grave o apnea dopo iniezione endovenosa rapida di alte dosi di ketamina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Rari: anoressia. Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazione anafilattica. Esami diagnostici. Non comuni: aumento del consumo di ossigeno. Patologie cardiache. Comuni: ipertensione, tachicardia; rari: ipotensione, bradicardia, arresto cardiaco, aritmia. Patologie del sistema nervoso. Comuni: agitazione postoperatoria; non comuni: nistagmo, movimenti tonico-clonici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: eritema, eruzione cutanea. Patologie dell'occhio. Non comuni: diplopia, ipertensione dell'occhio. Patologie gastrointestinali. Comuni: ipersecrezione salivare; rari: nausea, vomito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: laringospasmo, depressione respiratoria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: dolore ed esantema in sede di iniezione.

Indicazioni

Come unico anestetico per manovre chirurgiche e diagnostiche. Nonostante sia piu' indicato per interventi brevi, il farmaco puo' essere usato, con dosi addizionali, per interventi di maggiore durata. Qualora si desideri rilasciamento della muscolatura scheletrica, si usi un miorilassante e si tenga sotto controllo la respirazione. Per indurre l'anestesia prima di somministrare altri anestetici generali. Come supplemento ad altri anestetici. Campi specifici di applicazione o tipi di intervento. Sbrigliamento, medicazioni dolorose, innesti cutanei negli ustionati e altri interventi chirurgici superficiali. Manovre neurodiagnostiche, quali pneumoencefalogrammi, ventricologrammi, mielogrammi e punture lombari. Procedure diagnostiche e chirurgiche su occhio, orecchio, naso e bocca, comprese le avulsioni dentarie. Avvertenza: possonopersistere movimenti dell'occhio durante le manovre oftalmologiche. Procedure diagnostiche e chirurgiche sulla faringe, laringe e albero bronchiale. Si consiglia l'uso di miorilassanti in questi interventi. Sigmoidoscopie e chirurgia minore dell'ano e del retto, circoncisione. Interventi extraperitoneali in ginecologia, quali dilatazione e raschiamento. Interventi ostetrici compresi parti distocici e taglio cesareo.Interventi ortopedici quali riduzioni incruente, inchiodamento del femore, amputazioni e biopsie. Anestesia in pazienti ad elevato rischio operatorio con depressione delle funzioni vitali. Cateterismo cardiaco. Quando la via intramuscolare e' preferita.

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicato nei soggetti nei quali un aumento della pressione sanguigna puo' rappresentare un grave rischio; in caso di ipersensibilita'al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; nelle pazienti affette da eclampsia o pre-eclampsia; nei pazienti soggetti a disturbi cerebrovascolari o a traumi cerebrali; in caso di gravi disturbi del miocardio e nell'insufficienza cardiaca grave il farmaco e' generalmente controindicato in caso di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Somministrare sotto la direzione di medici esperti nella somministrazione di anestetici generali, nel mantenimento della pervieta' delle vie aeree, nel controllo della respirazione. Le attrezzature per la rianimazione devono essere disponibili ed efficienti, come per qualsiasi altro anestetico generale. L'iniezione endovenosa deve essere eseguita lentamente, in un periodo di oltre 60 secondi. Una somministrazione piu' rapida puo' provocare depressione respiratoria o apnea e una piu' pronunciata risposta pressoria. In letteratura, e' stata descritta aspirazione del mezzo di contrasto durante anestesia con ketamina; sebbenenella pratica clinica questo fatto sia estremamente raro, e' opportuno tenere in considerazione questa possibilita'. Il sovradosaggio puo' provocare depressione respiratoria, nel qual caso e' necessaria una ventilazione assistita. E' preferibile a tale scopo, un supporto meccanico alla respirazione, piuttosto che l'uso di analettici. L'attivita' cardiaca deve essere tenuta sotto costante controllo durante l'intervento nei pazienti ipertesi o scompensati. Il medicinale non deve essere usato da solo negli interventi chirurgici o diagnostici su faringe, laringe o albero bronchiale, poiche' i riflessi faringo-laringei generalmente rimangono attivi. Qualora si usi solo il farmaco, si eviti, se possibile, di stimolare meccanicamente la faringe. In questi casi puo' essere necessario somministrare miorilassanti, con adeguato controllo della respirazione. Negli interventi chirurgici che interessano le viedel dolore viscerale, si associ un farmaco efficace sul dolore viscerale. Il medicinale non deve essere usato come unico anestetico negli interventi ostetrici nei quali si richieda rilasciamento della muscolatura uterina. Barbiturici e il prodotto non devono essere iniettati nella stessa siringa perche' sono chimicamente incompatibili e danno luogo a precipitato. Se contemporaneamente al farmaco si usano barbituricie/o narcotici, il tempo di risveglio puo' essere prolungato. Come conaltri anestetici generali, possono manifestarsi fenomeni di eccitazione nel periodo del risveglio. La frequenza di tali reazioni puo' essere diminuita se si riduce al minimo la stimolazione tattile, verbale e visiva del paziente. Questo non impedisce di controllare i segni vitali. Se si usa il farmaco in ambulatori ospedalieri ma in pazienti non ospedalizzati, questi devono essere trattenuti fintanto che si siano completamente ripresi dall'anestesia e devono essere accompagnati da un adulto responsabile. Trattamento dei pazienti durante il risveglio Dopo l'intervento il paziente deve essere tenuto sotto osservazione, ma lasciato tranquillo. Questo non impedisce il controllo dei segni vitali. Se durante il risveglio il paziente manifesta qualche sintomo di agitazione, si prenda in considerazione la somministrazione di uno dei seguenti farmaci: diazepam (5-10 mg endovena nell'adulto), o droperidolo(2,5-7,5 mg endovena o intramuscolo). Per interrompere una grave reazione da risveglio si puo' usare una dose ipnotica di un tiobarbiturico(50-100 mg endovena). Quando si usano detti farmaci, il periodo di risveglio puo' essere prolungato. Precauzioni di impiego. La ketamina deve essere impiegata con cautela: in soggetti affetti da angina instabile o in caso di recente infarto del miocardio; in soggetti con aumentata pressione endocranica, tranne che sotto idonea ventilazione, poiche' durante anestesia con ketamina e' stato descritto un aumento della pressione del liquido cerebrospinale; in caso di etilismo cronico ed acuto; in caso di glaucoma; in soggetti che presentano lesioni perforanti dell'occhio; in pazienti con una storia di disturbi psichiatrici La ketamina e' un medicinale che da' problemi di abuso. Se usata giornalmente per poche settimane, puo' svilupparsi dipendenza e tolleranza, inparticolare in soggetti con una storia di abuso di farmaci e dipendenza. Per questo motivo, occorre un'attenta supervisione durante l'uso edeve essere prescritta e somministrata con cautela.

Gravidanza e Allattamento

Ketamina passa facilmente la barriera placentare e puo' causare depressione respiratoria nel neonato. Non e' noto se la ketamina viene escreta nel latte materno. Poiche' un impiego sicuro in gravidanza e durante l'allattamento non e' stato stabilito, se ne sconsiglia l'uso.

Interazioni con altri prodotti

Il farmaco e' compatibile clinicamente con i comuni anestetici in usoe con gli anestetici locali, se la respirazione si mantiene adeguata.La dose da usare unitamente ad altri anestetici, rientra nei medesimilimiti della dose per induzione precisata: pero' l'uso di un altro anestetico puo' consentire una riduzione della dose del medicinale. L'uso contemporaneo di ketamina con barbiturati, narcotici o benzodiazepine puo' prolungare il tempo di risveglio. Alcuni anestetici generali bloccano le proprieta' stimolanti del sistema cardiovascolare proprie della ketamina. L'uso concomitante di alotano o enflurano puo' provocareuna significativa depressione cardiovascolare. Alotano rallenta la distribuzione e ridistribuzione della ketamina e ne inibisce il metabolismo a livello epatico. Il protossido d'azoto consente una riduzione della dose di ketamina. Diazepam o altre benzodiazepine aumentano la concentrazione plasmatica e riducono la clearance della ketamina. L'uso concomitante di ketamina e gallamina puo' provocare tachicardia, mentrel'associazione con pancuronio puo' provocare ipertensione. Entrambi questi rilassanti non devono essere usati con ketamina. La ketamina deve essere usata con cautela in soggetti in cura con ormoni tiroidei perun accresciuto rischio di ipertensione e tachicardia. La teofillina somministrata con ketamina puo' abbassare la soglia delle convulsioni.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.