kentera*2cer transd 3,9mg/24h oxibutinina teva italia srl

Che cosa è kentera 2cer transd 3,9mg/24h?

Kentera cerotti transdermici prodotto da teva italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Kentera risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antispastici delle vie urinarie.
Contiene i principi attivi: oxibutinina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni cerotto transdermico contiene 36 mg di ossibutinina. la superficie del cerotto e' di 39 cm^2 con un rilascio nominale di 3,9 mg di ossibutinina nell'arco di 24 ore.
Codice AIC: 038812032 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico dell'incontinenza urinaria da urgenza e/o dell'aumentata frequenza e urgenza urinaria in pazienti adulti affetti davescica instabile (tenesmo vescicale).

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Posologia

Il cerotto deve essere applicato sulla cute asciutta e intatta dell'addome, del fianco o dei glutei, immediatamente dopo averlo estratto dalla bustina protettiva. Ad ogni nuovo cerotto si deve scegliere una nuova zona di applicazione, per evitare di applicarlo il sulla stessa sede entro 7 giorni dall'applicazione precedente. La dose raccomandata e' un cerotto transdermico da 3,9 mg applicato due volte a settimana (ogni 3 - 4 giorni). Non c'e' esperienza sull'uso nei bambini.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse al farmaco riferite piu' comunemente sono state le reazioni nella sede di applicazione. Altre reazioni avverse al farmaco riferite comunemente sono state secchezza delle fauci, stipsi, diarrea, cefalea, vertigini e vista offuscata. Reazioni avverse note per essere associate alla terapia anticolinergica, ma non osservate durantegli studi clinici, sono: anoressia, vomito, esofagite da reflusso, ridotta sudorazione, colpo di calore, ridotta lacrimazione, midriasi, tachicardia, aritmia, disorientamento, scarsa capacita' di concentrazione, affaticamento, incubi, irrequietezza, convulsioni, ipertensione intraoculare e induzione del glaucoma, confusione, ansia, paranoia, allucinazioni, fotosensibilita', disfunzione erettile. Frequenza reazioni avverse: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100). Infezioni ed infestazioni. Comuni: infezione delle vie urinarie; non comuni: infezione delle alte vie respiratorie, infezione fungina. Patologie dell'occhio. Comuni: vista offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comuni: vertigini. Patologie cardiache. Non comuni: palpitazioni. Patologie vascolari. Non comuni: orticaria, vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Comuni: secchezza delle fauci, stipsi, diarrea, nausea, dolore addominale; non comuni: disturbi addominali, dispepsia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: dolore lombare. Patologie renali e urinarie. Non comuni: ritenzione urinaria, disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: prurito nella sede di applicazione. Comuni: eritema nella sededi applicazione, reazione nella sede di applicazione, eruzione nella sede di applicazione, cefalea, sonnolenza; non comuni: rinite. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comuni: lesione inflitta.

Indicazioni

Trattamento sintomatico dell'incontinenza urinaria da urgenza e/o dell'aumentata frequenza e urgenza urinaria in pazienti adulti affetti davescica instabile (tenesmo vescicale).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato in pazienti con ritenzione urinaria, gravi disturbi gastrointestinali, miastenia grave o glaucoma ad angolo chiuso, nonche' in pazienti a rischio di queste condizioni.

Composizione ed Eccipienti

Pellicola di rivestimento: poliestere/etilenvinil acetato (PET/EVA) trasparente. Strato centrale: triacetina, soluzione adesiva a base di copolimeri acrilici, contenente domini di 2-etilesil acrilato, N-vinilpirrolidone e polimero esametilen glicole dimetacrilato. Pellicola da staccare: poliestere siliconato.

Avvertenze

Somministrare con prudenza a pazienti con compromissione epatica o renale. L'uso in pazienti con compromissione epatica deve essere monitorato attentamente. Altre cause di minzione frequente (scompenso cardiaco o patologia renale) devono essere valutate prima del trattamento. Incaso di infezione delle vie urinarie si deve avviare un'adeguata terapia antibatterica. Ritenzione urinaria: i prodotti anticolinergici devono essere somministrati con prudenza a pazienti affetti da un'ostruzione del flusso vescicale clinicamente significativa, per il rischio diritenzione urinaria. Il medicinale deve essere somministrato con prudenza a pazienti anziani, che possono essere piu' sensibili agli effetti degli anticolinergici ad azione centrale e che presentano delle differenze nella farmacocinetica. La somministrazione orale di ossibutinina puo' giustificare le seguenti avvertenze, sebbene questi eventi non siano stati osservati durante gli studi clinici realizzati con il farmaco. Disturbi gastrointestinali: i medicinali anticolinergici possono ridurre la motilita' gastrointestinale e devono essere somministrati con prudenza a pazienti affetti da disturbi ostruttivi gastrointestinali, per il rischio di ritenzione gastrica. Lo stesso vale per la coliteulcerosa e l'atonia intestinale. I medicinali anticolinergici devono essere somministrati con prudenza a pazienti affetti da ernia iatale /riflusso gastroesofageo e/o che stanno assumendo contemporaneamente medicinali (ad es. bisfosfonati) che possono provocare o aggravare l'esofagite. Gli anticolinergici devono essere somministrati con prudenza a pazienti affetti da neuropatia autonomica, deficit cognitivo o morbodi Parkinson. I pazienti devono essere informati che lo stato di prostrazione da calore (febbre e colpo di calore dovuti ad una ridotta sudorazione) puo' verificarsi quando gli anticolinergici come l'ossibutinina vengono impiegati in un ambiente caldo. L'ossibutinina puo' aggravare i sintomi di ipertiroidismo, cardiopatia coronarica, scompenso cardiaco congestizio, aritmie cardiache, tachicardia, ipertensione ed ipertrofia prostatica L'ossibutinina puo' inibire le secrezioni salivari inducendo cosi' carie, parodontosi o candidosi orale.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso del cerotto transdermico di ossibutinina in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva di lieve entita'. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Quando l'ossibutinina viene somministrata durante l'allattamento, una piccola quantita' viene escreta nel latte materno. Si sconsiglia pertanto l'uso dell'ossibutinina durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

L'uso concomitante di ossibutinina con altri medicinali anticolinergici o con altri agenti che competono per il metabolismo dell'enzima CYP3A4, puo' aumentare la frequenza o la gravita' della secchezza delle fauci, della stitichezza e della sonnolenza. Gli agenti anticolinergicipotrebbero alterare l'assorbimento di alcuni medicinali somministratiin concomitanza, per gli effetti anticolinergici sulla motilita' gastrointestinale. Poiche' l'ossibutinina viene metabolizzata dall'isoenzima CYP 3A4 del citrocromo P 450, non si possono escludere interazioni con i medicinali che inibiscono questo isoenzima. Cio' e' da tenere presente in caso di somministrazione di azoli antifungini (ad es. ketoconazolo) o antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina) in concomitanza con l'ossibutinina. L'attivita' anticolinergica dell'ossibutinina viene aumentata dalla somministrazione concomitante di altri anticolinergici o di medicinali con attivita' anticolinergica, come ad esempio l'amantadina ed altri medicinali anticolinergici antiparkinsoniani (ad es.biperiden, levodopa), gli antistaminici, gli antipsicotici (ad es. fenotiazine, butirrofenoni, clozapina), la chinidina, gli antidepressivitriciclici, l'atropina e i composti ad essa correlati come gli antispastici atropinici, il dipiridamolo. I pazienti devono essere informatidella possibilita' che l'alcol aumenti il torpore provocato da agentianticolinergici come l'ossibutinina. L'ossibutinina puo' avere un effetto antagonista alle terapie procinetiche.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non refrigerare o congelare.