kaletra*os 5fl 60ml+5sir lopinavir e abbvie srl

Che cosa è kaletra os 5fl 60ml+5sir?

Kaletra soluzione orale prodotto da abbvie srl
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Kaletra risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di inibitore delle proteasi.
Contiene i principi attivi: lopinavir/ritonavir
Composizione Qualitativa e Quantitativa: lopinavir e ritonavir.
Codice AIC: 035187032 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Indicato, in associazione con altri agenti antiretrovirali, per il trattamento di adulti e bambini di eta' >2 anni con infezione HIV-1. La maggior parte dell'esperienza con il farmaco deriva dall'uso del prodotto in pazienti mai sottoposti precedentemente a terapia antiretrovirale. I dati ottenuti in pazienti pluri-trattati con inibitori della proteasi sono limitati. Esistono dati limitati circa la terapia di salvataggio di pazienti in fallimento con la terapia. La scelta per il trattamento di pazienti con infezione HIV-1 e con precedente esperienza di inibitori della proteasi deve basarsi su test di resistenza virale individuale e sulla storia dei trattamenti precedenti.

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Posologia

>>Adulti e adolescenti: 5 ml di soluzione orale (400/100 mg) due volte/die per via orale preferibilmente con i pasti. >>Uso pediatrico (>= 2 anni di eta'): 230/57,5 mg/m^2 due volte/die da assumersi con i pasti, fino a un massimo di 400/100 mg due volte/die. Il dosaggio di 230/57,5 mg/m^2 puo' essere insufficiente quando somministrato in associazione con nevirapina o efavirenz. Per questi pazienti si puo' considerare un aumento della dose fino a 300/75 mg/m^2, somministrata usando unasiringa-dosatore orale calibrata. Si raccomanda la soluzione orale poiche' consente di adeguare la dose alla estensione della superficie corporea, mentre con le capsule molli e' piu' difficile calcolare con esattezza la dose terapeutica e quindi si potrebbe andare incontro ad unincremento della concentrazione del farmaco (con relativo aumento delrischio di tossicita'), o ad una concentrazione subottimale dello stesso (con il rischio di scarsa efficacia terapeutica). >>Bambini di eta' inferiore ai 2 anni. Non raccomandato poiche' non sono disponibili dati sulla sicurezza ed sull'efficacia del farmaco. I pazienti pediatrici dovrebbero passare dalla soluzione orale alle capsule molli non appena siano in grado di deglutire la formulazione in capsule. >>Insufficienza epatica. Nei pazienti HIV positivi che presentano una insufficienza epatica di grado medio o moderato, e' stato osservato un incremento di circa il 30% della concentrazione di lopinavir, non ci si aspettapero' che questo dato possa avere implicazioni cliniche; non deve essere somministrato a questi pazienti. >>Insufficienza renale. Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio; usare cautela.

Effetti indesiderati

Diarrea, casi di pancreatite, casi di aumento dell'intervallo PR, aumenti della creatinfosfochinasi, mialgia, miosite e raramente rabdomiolisi, lipodistrofia, anomalie metaboliche. >>Pazienti adulti. Molto comuni >1/10. Comuni >1/100, 1/1000, >Pazienti pediatrici eta' >= 2 anni. Infezioni e infestazioni. Comuni: infezione virale. Disturbi del sistema nervoso. Comuni: alterazione del gusto. Disturbi gastrointestinali. Comuni: costipazione, vomito, pancreatite. Disturbi epatobiliari. Comuni: epatomegalia. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Comuni: rash, pelle secca. Disturbi generali e della sede di somministrazione. Comuni: febbre. Parametri di laboratorio. Comuni (grado 3 o 4): aumento del tempo di protrombina parziale, diminuzione dell'emoglobina, diminuzione della conta delle piastrine, aumento del sodio, aumento del potassio, aumento del calcio,aumento della bilirubina, aumento della SGOT, aumento della SGPT, aumento del colesterolo totale, aumento dell'amilasi, aumento dell'acido urico, diminuzione del sodio, diminuzione del potassio, diminuzione del calcio, diminuzione dei neutrofili. >>Post-marketing. Riportate epatiti, e raramente ittero, sindromi di Stevens- Johnson e eritema multiforme, casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART).

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon ci sono dati sull'uso di in donne in stato di gravidanza. Non e' noto se questo medicinale sia escreto nel latte umano.

Indicazioni

Indicato, in associazione con altri agenti antiretrovirali, per il trattamento di adulti e bambini di eta' >2 anni con infezione HIV-1. La maggior parte dell'esperienza con il farmaco deriva dall'uso del prodotto in pazienti mai sottoposti precedentemente a terapia antiretrovirale. I dati ottenuti in pazienti pluri-trattati con inibitori della proteasi sono limitati. Esistono dati limitati circa la terapia di salvataggio di pazienti in fallimento con la terapia. La scelta per il trattamento di pazienti con infezione HIV-1 e con precedente esperienza di inibitori della proteasi deve basarsi su test di resistenza virale individuale e sulla storia dei trattamenti precedenti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Controindicato in pazienti con accertata ipersensibilita' al lopinavir, ritonavir o ad uno qualsiasi degli eccipienti, in bambini di eta' <2 anni, nelle donne in stato di gravidanza, nei pazienti con malattia epatica o renale ed in pazienti trattati con disulfiram e metronidazole a causa del possibile rischio di tossicita' dell'eccipienti glicole propilenico. Il farmaco e' una combinazione fissa di lopinavir e ritonavir che sono inibitori del citocromo P450 isoforme CYP3A. Non somministrare in concomitanza con altri farmaci altamente dipendenti dal CYP3A per la clearance e per i quali le elevate concentrazioni plasmatichesono associate a gravi effetti collaterali. Questi farmaci comprendono: astemizolo, terfenadina, midazolam orale, triazolam, cisapride, pimozide, amiodarone, alcaloidi della segale cornuta (es. ergotamina, diidroergotamina, ergonovina e metilergonovina) e vardenafil. Preparazioni di erboristeria contenenti l'erba di San Giovanni (Hypericum perforaturm) non devono essere usate durante l'assunzione di lopinavir e ritonavir per il rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche eriduzione dei loro effetti clinici.

Composizione ed Eccipienti

Soluzione orale: alcol (etanolo anidro) (42 % v/v), sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, propilenglicole, acqua depurata, glicerolo, polivinilpirrolidone, aroma 110 (composto da monoammonio glicirizzinato e glicerolo), aroma alla vaniglia (contenente acido p-idrossibenzoico, p-idrossibenzaldeide, acido vanillico, vanillina, eliotropo, etilvanillina), olio di ricino poliossile 40 idrogenato, aroma allo zucchero filato (contenente etil malto, etilvanillina, acetone, diidrocumarina, glicole propilenico), acesulfame potassio, saccarina sodica, sodio cloruro, essenza di menta piperita, sodio citrato, acido citrico,mentolo.

Avvertenze

>>Pazienti con condizioni coesistenti. Insufficienza epatica: sicurezza e l'efficacia del farmaco non stabilita; controindicato in pazienticon danno epatico di grado severo; pazienti con epatite cronica di tipo B o C e trattati con una terapia antiretrovirale di associazione hanno un rischio maggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali; in caso di concomitante terapia antivirale per epatiti di tipo B o C, fare riferimento alle informazioni sul prodotto relativea questi tipi di farmaci; pazienti con disfunzione epatica pre-esistente, inclusa l'epatite cronica, hanno una maggiore frequenza di anormalita' della funzione epatica. >>Insufficienza renale: non si attendonoaumenti delle concentrazioni plasmatiche; poiche' lopinavir e ritonavir sono altamente legati alle proteine plasmatiche la loro significativa rimozione attraverso l'emodialisi o la dialisi peritoneale e' improbabile. >>Emofilia: riportati casi di aumento di episodi emorragici comprendenti ematomi cutanei ed emartro spontanei; in alcuni pazienti sie' reso necessario un incremento di dose del fattore VIII; in piu' della meta' dei casi riportati e' stato possibile continuare il trattamento con inibitori della proteasi o riprenderlo nel caso fosse stato interrotto. >>Aumento dei livelli lipidici: aumenti, a volte rilevanti, nella concentrazione del colesterolo totale e dei trigliceridi. >>Pancreatite: riportati casi in pazienti trattati inclusi quelli che hanno sviluppato una ipertrigliceridemia; nella maggior parte in pazienti hanno avuto una storia precedente di pancreatite e/o concomitante terapia con altri farmaci associati ad essa; marcati aumenti dei trigliceridi sono un fattore di rischio per il suo sviluppo; pazienti affetti da malattia da HIV in stadio avanzato possono essere a rischio di aumentodei trigliceridi e pancreatite. Una pancreatite deve essere presa in cosiderazione qualora si verifichino sintomi clinici, quali nausea, vomito, dolore addominale, o anormalita' nei parametri di laboratorio, quali aumento del valore della lipasi o dell'amilasi sierica. >>Iperglicemmia: riportati casi iniziali di diabete mellito, iperglicemia o esacerbazione di diabete mellito preesistente; in alcuni di questi l'iperglicemia e' stata grave ed in alcuni casi anche associata a chetoacidosi. >>Ridistribuzione dei grassi e alterazioni metaboliche: la terapiaantiretrovirale combinata e' stata associata, in pazienti HIV, alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia); e' stata ipotizzata una connessione tra lipomatosi viscerale e inibitori della proteasi,lipoatrofia e inibitori non-nucleosidici della trascriptasi inversa; un rischio maggiore di lipodistrofia e' stato associato a fattori individuali come l'eta' avanzata, e a fattori farmaco-correlati come un prolungato trattamento con antiretrovirali associato a disturbi metabolici; attenzione alla misurazione della riduzione dei lipidi sierici e della glicemia. >>Sindrome da immunoricostituzione: nei soggetti HIV positivi con immunodeficienza di grado severo e' possibile che si manifesti una reazione infiammatoria ad agenti patogeni opportunisti asintomatici o residui, in grado di provocare condizioni cliniche sfavorevolio di aggravare la sintomatologia legata alla malattia; in genere talireazioni sono state riscontrate durante le prime settimane o nel corso dei primi mesi di terapia; attenzione a retinite da citomegalovirus,le infezioni micobatteriche diffuse o localizzate, la polmonite da pneumocystis carinii e ad ogni sintomo di tipo infiammatorio. >>Osteonecrosi: soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione; rari casi di blocco atrio-ventricolare. >>Prolungamento dell'intervallo PR. >>Interazioni con altri farmaci: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che sono metabolizzati principalmente dal CYP3A; gli inibitori della reduttasi HMG-CoA, quali simvastatina e lovastatina, da un punto di vista metabolico sono altamente dipendenti dal CYP3A, cosicche' l'uso concomitante con simvastatina e lovastatinanon e' consigliabile per l'aumentato rischio di miopatia, compresa larabdomiolisi; cautela con rosuvastatina o con atorvastatina che e' metabolizzata in misura minore dal CYP3A4; se fosse necessaria una terapia con inibitori della reduttasi HMG-CoA, e' consigliato l'uso di pravastatina o fluvastatina; cautela con clorfeniramina, chinidina, eritromicina e claritromicina; puo' aumentare le concentrazioni dei farmaci somministrati contemporaneamente e questo puo' dare luogo ad un aumento dei loro effetti collaterali cardiaci; cautela con rifampicina poiche' determina importanti riduzioni nelle concentrazioni di lopinavir cui puo' conseguire una significativa riduzione dell'effetto terapeuticodi lopinavir. >>Altro. I pazienti in trattamento con la soluzione orale, in modo particolare quelli con insufficienza renale o con diminuita capacita' di metabolizzare il glicole propilenico, devono essere monitorizzati per le reazioni avverse correlate in modo particolare alla tossicita' del glicole propilenico quali convulsioni, stupore, tachicardia, iperosmolarita', acidosi lattica, tossicita' renale, emolisi. Oltre al glicole propilenico sopra citato, contiene alcol che e' potenzialmente dannoso per coloro che soffrono di disturbi epatici, alcolismo, epilessia, danni o malattie cerebrali cosi' come per le donne in stato di gravidanza ed i bambini; contiene fruttosio, dannoso per l'intolleranza ereditaria al fruttosio; glicerolo che ad alti dosaggi puo' causare emicrania e disturbi gastrointestinali; l'olio di ricino poliossile 40 idrogenato ed il potassio presenti possono causare ad alti dosaggi disturbi gastrointestinali; cautela pazienti in dieta a basso contenuto di potassio; l'utilizzo concomitante di fluticasone o di altri glucocorticoidi che sono metabolizzati dal CYP3A4 non e' raccomandato poiche' si possono verificare effetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono dati sull'uso di in donne in stato di gravidanza. Non e' noto se questo medicinale sia escreto nel latte umano.

Interazioni con altri prodotti

>>Inibitori nucleosidici/nucleotide della trascriptasi inversa (NRTIs). Stavudina e lamivudina: non si sono osservati cambiamenti nella farmacocinetica. Didanosina: va somministrata un'ora prima o due ore dopoil farmaco, assunto ai pasti. Zidovudina e abacavir: il farmaco induce la glucuronidazione ed ha quindi il potenziale per ridurre le concentrazioni plasmatiche di zidovudina e abacavir. Il potenziale clinico di questa interazione non e' noto. Tenofovir: le concentrazioni di tenofovir hanno subito un aumento di circa il 30% senza determinare variazioni a carico delle concentrazioni di lopinavir o ritonavir. La presenza di concentrazioni piu' elevate di tenofovir potrebbe potenziare glieffetti indesiderati associati a tenofovir, inclusi i disturbi a carico dei reni. >>Inibitori non-nucleosidici della trascriptasi inversa (NNRTIs). Nevirapina: alcuna variazione nel profilo farmacocinetico dellopinavir; diminuzione nelle concentrazioni di lopinavir durante la somministrazione concomitante di nevirapina. Efavirenz: si raccomanda uno stretto monitoraggio. Amprenavir: aumenti dell'AUC di questo e diminuzione dell'AUC di lopinavir. Fosamprenavir: la somministrazione concomitante non e' raccomandata. Indinavir: le concentrazioni non sembrano essere state influenzate. Nelfinavir: aumentate le concentrazioni del metabolita attivo M8 del nelfinavir, diminuita l'AUC di lopinavir. Saquinavir: incremento della AUC di questo. Ritonavir: aumento della AUC di lopinavir. >>Altri farmaci. Antiacidi (omeprazolo, ranitidina): alcuna interazione quando il farmaco e' stato somministrato al dosaggiodi 400/100 mg due volte/die. Antiaritmici (bepridil, lidocaina sistemica e chinidina): le concentrazioni di questi farmaci possono risultare aumentate. Agenti antitumorali (es. vincristina, vinblastina): le concentrazioni sieriche di questi agenti antitumorali potrebbero subire un aumento. Anticoagulanti: le concentrazioni di warfarin possono subire variazioni. Anticonvulsivanti (fenobarbital, fenitoina, carbamazepina): inducono il CYP3A4 e possono diminuire le concentrazioni di lopinavir e determinare riduzioni delle concentrazioni di fenitoina allo steady-state. Bupropione: diminuzione del 50% dell'AUC e C max di bupropione e del suo metabolita attivo, idrossibupropione. Trazodone: aumento delle concentrazioni plasmatiche di trazodone (l'AUC e' aumentata di2,4 volte) con i seguenti eventi avversi: nausea, vertigini, ipotensione e sincope se somministrato con basse dosi di ritonavir. Digossina:le concentrazioni plasmatiche di digossina potrebbero subire un aumento; effettuare, dove possibile, il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina. Calcio-antagonisti diidropiridinici (felodipina, nifedipina, nicardipina): le concentrazioni sieriche di queste sostanze possono essere incrementate. Disulfiram, metronidazolo: poiche' il farmaco contiene alcol puo' provocare reazioni simili quando somministrato contemporaneamente con disulfiram o altri farmaci che induconoquesto effetto. Agenti ipolipemizzanti: lovastatina e simvastatina manifestano notevoli innalzamenti delle loro concentrazioni plasmatiche causando miopatia, inclusa la rabdomiolisi; atorvastatina e rosuvastatina manifestano un aumento nel Cmax e nell'AUC, se fosse necessaria una terapia con inibitori della riduttasi HMG-CoA e' consigliato l'uso di pravastatina o fluvastatina. Dexametasone puo' influenzare il CYP3A4e diminuire le concentrazioni di lopinavir. Inibitori della fosfodiesterasi: tadalafil e sildenafil con ritonavir possono verificare un aumento dell'AUC con reazioni quali ipotensione, sincope, alterazioni della vista ed erezione prolungata, cautela deve essere utilizzata nel prescrivere sildenafil o tadalafil, vardenagil con ritonavir presenta unincremento dell'AUC. Ciclosporina, sirolimus (rapamicina) e tacrolimus: e' probabile che le concentrazioni aumentino. Ketoconazolo e itraconazolo: le concentrazioni sieriche possono aumentare, si sconsigliano dosi >200 mg/die di ketoconazolo e itraconazolo. Voriconazolo: potenziale riduzione delle concentrazioni. Claritromicina: moderati aumenti della AUC, ridurre la dose di quasta per pazienti con compromissione renale o epatica. Il farmaco puo' essere somministrato in associazione alla buprenorfina senza ricorrere ad alcun aggiustamento del dosaggio. Metadone: riduzione delle concentrazioni plasmatiche di questo, che vanno monitorate. Contraccettivi: riduzione dei livelli di etinilestradiolo. Rifabutina: il C max e l'AUC risultarono aumentate per cui si consiglia una riduzione del 75% della dose di questa. Rifampicina: riduzioni nelle concentrazioni di lopinavir. Erba di San Giovanni: puo' ridurre i livelli sierici di lopinavir e ritonavir. Midazolam: viene ampiamente metabolizzato dal CYP3A4, si puo' determinare un forte aumento della concentrazione di questa benzodiazepina. Fluticasone propionato (interazione con ritonavir): i livelli plasmatici di fluticasone propionato hanno subito un notevole incremento causando effetti sistemici dacorticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica; cio' potrebbe verificarsi anche il budesonide. In base ai profili metabolici conosciuti, non vi sono interazioni clinicamente significative con fluvastatina, dapsone, trimetoprim/sulfametoxazolo, azitromicina, eritromicina, o fluconazolo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2-8 gradi C). Conservazione durante l'uso:se tenuto fuori dal frigorifero, non conservare ad una temperatura superiore ai 25 gradi C e gettare eventuali rimanenze dopo 42 giorni (6 settimane). E' consigliabile scrivere sulla confezione la data in cui il prodotto viene posto fuori dal frigorifero. Evitare l'esposizione al calore eccessivo.