januvia*56cpr riv 50mg sitagliptin msd italia srl

Che cosa è januvia 56cpr riv 50mg?

Januvia compresse rivestite prodotto da msd italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Januvia risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (dpp-4).
Contiene i principi attivi: sitagliptin fosfato monoidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: sitagliptin fosfato monoidrato, equivalente a sitagliptin 50 mg.
Codice AIC: 037793092 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Per pazienti con diabete mellito di tipo 2, il medicinale e' indicatoper migliorare il controllo glicemico. In monoterapia: in pazienti non adeguatamente controllati con dieta ed esercizio fisico da soli e per i quali la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza. In duplice terapia orale in associazione con: metformina quando dieta ed esercizio fisico piu' metformina da sola non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Una sulfonilurea quando dieta edesercizio fisico piu' la dose massima tollerata di una sulfonilurea da sola non forniscono un controllo adeguato della glicemia e quando lametformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza. Un agonista del recettore gamma attivato dal proliferatore del perossisoma(PPARgamma) (es., un tiazolidinedione) quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu' l'agonista PPARgamma da solo non forniscono un adeguato controllo della glicemia. In triplice terapia orale in associazione con: una sulfonilureae metformina quando dieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapiacon questi farmaci non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Un agonista PPARgamma e metformina quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapia con questi farmaci non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Il medicinale e' anche indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (con o senza metformina) quando dieta ed esercizio piu' un dosaggio stabile di insulina non forniscono un adeguato controllo della glicemia.

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Posologia

Il dosaggio e' di 100 mg in monosomministrazione giornaliera. Quando il medicinale e' usato in associazione con metformina e/o un agonista PPARgamma, il dosaggio di metformina e/o dell'agonista PPARgamma deve essere mantenuto e il farmaco deve essere somministrato in concomitanza. Quando il medicinale e' usato in associazione con una sulfonilurea o con insulina, puo' essere preso in considerazione un dosaggio piu' basso della sulfonilurea o dell'insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. Se viene dimenticata una dose, questa deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda. Non si deve assumere una dose doppia nello stesso giorno. Compromissione della funzione renale: quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale anti-diabetico, devono essere controllate le modalita' diutilizzo nei pazienti con compromissione della funzione renale. Per ipazienti con compromissione della funzione renale lieve, non e' richiesto aggiustamento di dosaggio. Per i pazienti con compromissione della funzione renale moderata, il dosaggio e' di 50 mg in monosomministrazione giornaliera. Per i pazienti con compromissione della funzione renale grave o con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale, il dosaggio e' di 25 mg in monosomministrazione giornaliera. Il medicinale puo' essere somministrato indipendentemente dalla tempistica di effettuazione della dialisi. Poiche' c'e' un aggiustamento del dosaggio in base alla funzione renale, prima di iniziare la terapia con il medicinale e successivamentein modo periodico e' raccomandata la valutazione della funzione renale. Compromissione della funzione epatica: non e' necessario aggiustamento di dosaggio per i pazienti con compromissione della funzione epatica da lieve a moderata. Il farmaco non e' stato studiato in pazienti con compromissione della funzione epatica grave. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento di dosaggio in base all'eta'. Sono disponibili dati di sicurezza limitati in pazienti di eta' >= 75 anni e in questi casi si deve agire con cautela. Popolazione pediatrica: l'uso del medicinale in bambini di eta' inferiore a 18 anni non e' raccomandato inquanto non vi sono dati di sicurezza e di efficacia. Il prodotto puo'essere assunto indipendentemente dai pasti.

Effetti indesiderati

Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a < 1/10); non comune (da >= 1/1000 a < 1/100); raro (da >= 1/10000 a < 1/1000); e molto raro (< 1/10000). Frequenza di reazioni avverse identificate dagli studi clinici controllati con placebo ed esperienza post marketing. Infezioni e infestazioni. Sitagliptin con Insulina (±) Metformina: influenza (comune); sitagliptin in monoterapia: infezione del tratto respiratorio superiore, rinofaringite (comune); sitagliptin con un agente PPARgamma (rosiglitazone) e Metformina: infezione fungina della cute (non comune). Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non nota: reazioni di ipersensibilita', incluse le risposte anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia (in monoterapia, con una sulfonilurea, con un agente PPARgamma (pioglitazone), con un agente PPARgamma (rosiglitazone) e metformina, con insulina (±) metformina; molto comune: ipoglicemia con una sulfonilurea e metformina. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea (in monoterapia, un agente PPARgamma (rosiglitazone) e metformina, con insulina (±) metformina); non comune: sonnolenza (con metformina), capogiro (in monoterapia). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse (con un agente PPARgamma (rosiglitazone) e metformina). Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea (con Metformina), secchezza della bocca (con insulina (±) metformina), stipsi (in Monoterapia, con Insulina (±) Metformina), dolore addominale alto (con Metformina); comune: diarrea (con un agente PPARgamma (rosiglitazone) e metformina), nausea (con Metformina), flatulenza (con un Agente PPARgamma (pioglitazone), stipsi (con una Sulfonilurea e Metformina), vomito (con un Agente PPARgamma (rosiglitazone) e Metformina); frequenza non nota: vomito, pancreatite acuta, pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non-fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Frequenza non nota: angioedema, eruzione cutanea, orticaria, vasculite cutanea, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: osteoartrite, dolore alle estremita' (in Monoterapia); frequenza non nota: artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie.Frequenza non nota: funzione renale compromessa, insufficienza renaleacuta. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema periferico (con un Agente PPARgamma (pioglitazone), con un Agente PPARgamma (rosiglitazone) e Metformina). Esami diagnostici. Non comune: diminuzione del glucosio ematico (con Metformina). E' stato osservato un lieve aumento della conta dei leucociti a causa di un incremento dei neutrofili. Questa osservazione e' stata fatta nella maggior parte degli studi, ma non in tutti. Questa compromissione dei parametri di laboratorio non viene considerata clinicamente significativa. Con il trattamento non sono stati osservati cambiamenti significativi dei segni vitali o del tracciato ECG (incluso l'intervallo QTc).

Indicazioni

Per pazienti con diabete mellito di tipo 2, il medicinale e' indicatoper migliorare il controllo glicemico. In monoterapia: in pazienti non adeguatamente controllati con dieta ed esercizio fisico da soli e per i quali la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza. In duplice terapia orale in associazione con: metformina quando dieta ed esercizio fisico piu' metformina da sola non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Una sulfonilurea quando dieta edesercizio fisico piu' la dose massima tollerata di una sulfonilurea da sola non forniscono un controllo adeguato della glicemia e quando lametformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza. Un agonista del recettore gamma attivato dal proliferatore del perossisoma(PPARgamma) (es., un tiazolidinedione) quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu' l'agonista PPARgamma da solo non forniscono un adeguato controllo della glicemia. In triplice terapia orale in associazione con: una sulfonilureae metformina quando dieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapiacon questi farmaci non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Un agonista PPARgamma e metformina quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapia con questi farmaci non forniscono un controllo adeguato della glicemia. Il medicinale e' anche indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (con o senza metformina) quando dieta ed esercizio piu' un dosaggio stabile di insulina non forniscono un adeguato controllo della glicemia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), calcio, idrogeno, fosfato anidro (E341), croscarmellosa sodica (E468), magnesio stearato (E470b), sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: poli(vinil alcol), macrogol 3350, talco (E553b), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172).

Avvertenze

Il medicinale non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo Io per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Pancreatite: nel corso dell'esperienza post-marketing sono state riportate spontaneamente reazioni avverse di pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati sul sintomo caratteristico della pancreatite acuta: dolore addominale grave, persistente. La risoluzione della pancreatite e' stata osservata dopo l'interruzione della terapia con sitagliptin (con o senzatrattamento di supporto), ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso. Qualora si sospetti la presenza di pancreatite, la terapia con il farmaco e con altri medicinali potenzialmente sospetti deve essere interrotta. Ipoglicemia quando usato in associazione con altri farmaci anti-iperglicemici: negli studi clinici del medicinale in monoterapia e come parte di terapia di associazione con farmaci non noti per causare ipoglicemia (ad es. metformina e/o un agonista PPARgamma), l'incidenza di ipoglicemia riportata con sitagliptin e' stata simile all'incidenza nei pazienti che assumevano placebo. Quando sitagliptin e' stato aggiunto ad una sulfonilurea o ad insulina, l'incidenza di ipoglicemia e' stata superiore a quella con il placebo. Pertanto, per ridurre il rischio di ipoglicemia, puo' essere presa in considerazione una dose piu' bassa di sulfonilurea o di insulina. Compromissione della funzione renale: il medicinale e' escreto per via renale. Per ottenere concentrazioni plasmatiche del medicinale simili a quelle che si hanno nei pazienti con funzione renale normale, sono raccomandati dosaggi piu' bassi nei pazienti con compromissione della funzione renale moderata e grave, come pure nei pazienti con ESRD che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale. Quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale anti-diabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con compromissione della funzione renale. Reazioni di ipersensibilita': nelle segnalazioni post-marketing sono state riportate reazioni gravi di ipersensibilita' in pazienti trattati con il farmaco. Queste reazioni includono anafilassi, angioedema e patologie esfoliative della cute inclusa la syndrome di Stevens- Johnson. L'insorgenza di queste reazioni si e' verificata entro 3 mesi dopo l'inizio del trattamento con il medicinale con alcune segnalazioni avvenute dopo la prima dose. In caso di sospetta reazione di ipersensibilita', interrompere il trattamento con il farmaco, indagare sulle altre possibili cause dell'evento, e istituire un trattamento alternativo per il diabete.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati adeguati sull'uso del farmaco in donne in gravidanza. A causa della mancanza di dati sull'uomo, Il prodotto non deve essere usato in gravidanza. Non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte umano. Studi sull'animale hanno mostrato l'escrezione di sitagliptin nel latte materno. Il medicinale non deve essere usato durante l'allattamento. Dati sugli animali non suggeriscono un effetto del trattamento con sitagliptin sulla fertilita' maschile o femminile. Mancano dati sull'uomo.

Interazioni con altri prodotti

Effetti di altri medicinali su sitagliptin: il rischio di interazioniclinicamente significative con prodotti medicinali in somministrazione concomitante e' limitato. Metformina: la co-somministrazione di dosaggi multipli di metformina 1.000 mg con sitagliptin 50 mg 2 volte al giorno non ha alterato significativamente la farmacocinetica di sitagliptin in pazienti con diabete di tipo 2. Ciclosporina: e' stato eseguito uno studio per valutare l'effetto di ciclosporina, un potente inibitore della p-glicoproteina, sulla farmacocinetica di sitagliptin. La co-somministrazione di una singola dose orale di sitagliptin 100 mg e diuna singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la Cmax di sitagliptin di circa 29 % e 68 %, rispettivamente. Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptin non e' stata alterata in misura rilevante. Non sono attese pertanto interazioni rilevanti con altri inibitori della p- glicoproteina. Studi in vitrohanno indicato che il principale enzima responsabile per il limitato metabolismo di sitagliptin e' il CYP3A4 con un contributo del CYP2C8. In pazienti con funzione renale normale il metabolismo, incluso quellodel CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearance di sitagliptin. Il metabolismo potrebbe avere un ruolo piu' significativo per l'eliminazione di sitagliptin nel contesto di compromissione della funzione renalegrave o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Per questa ragione e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin in pazienti con compromissione della funzionerenale grave o ESRD. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di compromissione della funzione renale non sono stati accertati in uno studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostratoche sitagliptin e' un substrato per la p-glicoproteina e per il trasportatore anionico organico 3 (OAT3). Il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito in vitro dal probenecid sebbene il rischiodi interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. La co-somministrazione di OAT3 inibitori non e' stata valutata in vivo . Effetti di sitagliptin su altri medicinali: dati in vitro suggerisconoche sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450. Negli studi clinici sitagliptin non ha alterato significativamente la farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa propensione a causare interazioni con i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT). Sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche di digossina, e potrebbe essere un debole inibitore di p-glicoproteina in vivo. Digossina: sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25 mg digossina in concomitanza con 100 mg al giorno di medicinale per 10 giorni, l'AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11%, e la Cmax plasmatica e' aumentata in media del 18%. Non sono raccomandati aggiustamenti di dosaggio di digossina. La tossicita' per digossina deve essere tuttavia monitorata nei pazienti a rischio di tossicita' per digossina quando sitagliptin e digossina vengono somministratiin concomitanza.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.