istantal 20 compresse effervescenti a.menarini ind.farm.riun.srl

Che cosa è istantal 20cpr eff 330mg+200mg?

Istantal compresse effervescenti prodotto da a.menarini ind.farm.riun.srl
è un farmaco da banco della categoria specialita' medicinali da banco o di automedicazione che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Istantal risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di analgesici e antipiretici.
Contiene i principi attivi: acido acetilsalicilico/acido ascorbico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa effervescente contiene: acido acetilsalicilico 330 mg e acido ascorbico 200 mg.
Codice AIC: 034580023 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico di stati febbrili e dolorosi.

330 MG + 200 MG COMPRESSE EFFERVESCENTI 20 COMPRESSE

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Posologia

Adulti, anziani e ragazzi di eta' superiore a 16 anni. Come antipiretico e analgesico per dolori di lieve o moderata intensita': 1 compressa ogni 4-6 ore, secondo necessita'. Dolori reumatici e muscolari, nevralgie: 1-2 compresse, due-tre volte al giorno. Si raccomanda di scogliere le compresse in un bicchiere d'acqua. Non superare le dosi consigliate; in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.

Effetti indesiderati

Disturbi a livello gastrico (pirosi, epigastralgia), stipsi, nausea. In casi sporadici ed in pazienti predisposti possono verificarsi episodi emorragici e ulcere. Reazioni allergiche, quali eruzioni cutanee, edema laringeo, broncospasmo. In pazienti sensibili si puo' manifestareun attacco acuto di asma. Il quadro clinico, nei pazienti sensibili ad acido acetilsalicilico, puo' presentare asma, polipi nasali, rinorrea, angioedema. Tinnito e diminuzione dell'udito possono manifestarsi ad alte dosi. Il trattamento deve essere sospeso temporaneamente oppuredeve essere ridotto il dosaggio. In pazienti con ridotta funzionalita' renale, l'acido acetilsalicilico puo' diminuire il flusso ematico renale e indurre scompenso renale acuto. In casi estremamente rari, e' possibile l'insorgenza di una trombocitopenia. A dosaggi piu' alti di quelli consigliati, l'acido ascorbico puo' dare mal di testa e disturbigastrointestinali, costituiti principalmente da fenomeni di tipo lassativo. In tali casi e' opportuno interrompere il trattamento.

Indicazioni

Trattamento sintomatico di stati febbrili e dolorosi.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' ai salicilati o ad altri anti-infiammatori non steroidei. Ulcera gastro-duodenale in fase attiva ed altre gastropatie. Diatesi emorragiche. Insufficienza epatica o renale grave. Pazienti affetti da asma bronchiale. Bambini e ragazzi di eta' inferiore a 16 anni. In dose > 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Sodio bicarbonato, acido citrico anidro, glicina, sodio benzoato.

Avvertenze

Questa specialita' medicinale non deve essere utilizzata nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni. I soggetti di eta' superiore ai 70 anni di eta', soprattutto in presenza di terapie concomitanti,devono usare questo medicinale con cautela. Un eventuale impiego di alte dosi e/o per lungo tempo va comunque effettuato sotto controllo. Cautela e' anche necessaria nei seguenti casi: soggetti anziani con funzionalita' renale ridotta o diminuiti livelli di albumina plasmatici, per il rischio di maggiore tossicita'; soggetti affetti da deficit G-6-PD (Glucosio-6-fosfato deidrogenasi), per la possibile insorgenza di emolisi; soggetti in contemporaneo trattamento con anticoagulanti, peraumento del rischio di emorragie; soggetti in trattamento concomitante con corticosteroidi, per aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. L'acido ascorbico deve essere usato con cautela da soggetti che soffrono, o abbiano sofferto in passato, di nefrolitiasi e da quelli affetti da deficit di G6PD, emocromatosi, talassemia o anemia sideroblastica. L'attivita' di sostanze quali lo spironolattone, la furosemide e i preparati antigottosi viene diminuita dall'acido acetilsalicilico. Evitare, pertanto, l'uso contemporaneo di quest'ultimo con i farmaci suddetti. L'impiego pre-operatorio in quanto puo' ostacolare l'emostasi intra-operatoria. Se durante il trattamento compaiono vomito prolungato e profonda sonnolenza, interrompere la somministrazione. Una compressa effervescente contiene 485 mg di sodio.

Gravidanza e Allattamento

Poiche' l'acido acetilsalicilico puo' provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi del parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo, il suo impiego e' controindicato nel terzotrimestre di gravidanza. Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico. Ci sono insufficienti dati clinici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Dosi di 500 mg/die e oltre: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza l'acido acetilsalicilico non deveessere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare, disfunzione renale; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse, inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi > 100 mg/die e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Durante l'allattamento, dopo una singola dose la quantita' assunta dal lattante e' trascurabile, mentre deve essere evitata l'assunzione di dosi elevate da parte della madre.

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione di acido acetilsalicilico puo' potenziare l'attivita' dei farmaci anticoagulanti, gli effetti indesiderati del metotrexate, il rischio di emorragia gastro-intestinale in caso di contemporaneo trattamento con corticosteroidi, gli effetti e le manifestazioni secondarie di tutti i FANS, l'effetto di ipoglicemizzanti orali (sulfaniluree). L'acido acetilsalicilico, al contrario, riduce l'attivita' di sostanze quali lo spironolattone, la furosemide e i preparati antigottosi. L'acido ascorbico puo' interferire, ad alte dosi, sui risultati di alcuni test diagnostici, in particolare la ricerca di glucosio nelleurine con mezzi non specifici. E' percio' consigliabile sospendere l'assunzione di vitamina C alcuni giorni prima di procedere a tale esame.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Conservare il contenitore ben chiuso.