isoba*inal fl 250ml isoflurano intervet italia srl

Che cosa è isoba inal fl 250ml?

Isoba inal fl 250ml soluzione per inalazione prodotto da intervet italia srl
è un farmaco veterinario della categoria specialita' medicinali veterinarie con prescrizione medica .
Isoba inal fl 250ml risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di anestetici generali.
Contiene i principi attivi: isoflurano
Composizione Qualitativa e Quantitativa: isoflurano 100% p/p.
Codice AIC: 103614018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Prodotto per uso veterinario

E' indicato per l'induzione e il mantenimento dell'anestesia generalenegli equini, nei cani, nei gatti, negli uccelli ornamentali, nei rettili e nei piccoli mammiferi.

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Posologia

Somministrare la dose efficace piu' bassa e, come per tutti gli anestetici, si consiglia di basarsi sull'osservazione del parametro dose/effetto farmacologico. L'isoflurano dovrebbe essere somministrato utilizzando un vaporizzatore accuratamente calibrato, associato a un circuito anestetico adatto; tuttavia, per la somministrazione di isoflurano puo' essere adatto anche un vaporizzatore non di precisione, non compensato (ad esempio: Vaporizzatore Stephens, Macchina di Komesaroff). CANI. Concentrazione alveolare minima: il valore di MAC (concentrazione alveolare minima) di isoflurano e' 1,28% nel cane. Induzione dell'anestesia: l'anestesia nei cani, puo' essere indotta con l'inspirazione di isoflurano a concentrazioni comprese tra il 2 e il 4%. L'uso dei farmaci preanestetici di comune impiego, quali acepromazina, oppioidi, benzodiazepine alfa-2-adrenorecettori agonisti e/o l'uso concomitante di protossido d'azoto, riduce la concentrazione di isoflurano richiesto. Se l'anestesia viene indotta con un farmaco iniettabile, la concentrazione di isoflurano richiesta nella fase di passaggio dall'anestesia iniettabile a quella inalatoria e' leggermente al di sopra di quella richiesta per il mantenimento. Mantenimento dell'anestesia: come regola generale, sono richieste concentrazioni di circa 1,3 MAC. In pratica, nel cane sono usati livelli di calibrazione del vaporizzatore (VOC) di 1,5-2,5% La premedicazione e/o l'uso di concomitante di protossido d'azoto o l'uso di sedativi e/o analgesici durante l'anestesia riduce la concentrazione di isoflurano richiesta. Il risveglio e' normalmente dolce e rapido. GATTI. Concentrazione alveolare minima: il valore di MAC (concentrazione alveolare minima) di isoflurano e' 1,63% nel gatto. Induzione dell'anestesia: L'anestesia nei gatti puo' essere indotta con l'inspirazione di isoflurano a concentrazioni comprese tra il 2 e il 4%. L'uso dei farmaci preanestetici di comune impiego, quali acepromazina, oppioidi, benzodiazepine alfa-2-adrenorecettori agonisti e/o l'usoconcomitante di protossido d'azoto, riduce la concentrazione di isoflurano richiesto. Se l'anestesia viene indotta con un farmaco iniettabile, la concentrazione di isoflurano richiesta nella fase di passaggio dall'anestesia iniettabile a quella inalatoria e' leggermente al di sopra di quella richiesta per il mantenimento. Mantenimento dell'anestesia: come regola generale, sono richieste concentrazioni di circa 1,3 MAC. In pratica, nel gatto sono usati livelli di calibrazione del vaporizzatore (VOC) di 1,5-3,0%. La premedicazione e/o l'uso di concomitante di protossido d'azoto o l'uso di sedativi e/o analgesici durante l'anestesia riduce la concentrazione di isoflurano richiesta. Il risveglio e' normalmente dolce e rapido. EQUINI. Concentrazione alveolare minima: il valore di MAC (concentrazione alveolare minima) di isoflurano nel cavallo e' 1,31%. Induzione dell'anestesia: generalmente nell'equino adulto l'induzione non viene praticata con la somministrazione di isoflurano, ma attraverso la somministrazione di un barbiturico short-acting, quale il tiopentone sodico, o di un anestetico dissociativo quale la ketamina e puo' comprendere anche l'uso della guaiafenesina. Concentrazioni di isoflurano dal 3 al 5% possono essere poi utilizzate perraggiungere la profondita' desiderata di anestesia in 5-10 minuti. Isoflurano a concentrazioni da 3 a 5% in flusso di ossigeno elevato, puo' essere usato per l'induzione nei puledri. Mantenimento dell'anestesia: l'anestesia puo' essere mantenuta usando isoflurano all'1,5-2,5%. UCCELLI ORNAMENTALI. Concentrazione alveolare minima: sono stati registrati pochi valori di MAC/ED50. Gli esempi sono 1,34% per la gru di Sandhill (Grus canadensis), 1,45% per i piccioni viaggiatori, ridotto allo 0,89% dalla somministrazione di midazolam e 1,44% per i cacatua, ridotto all'1,08% dalla somministrazione dell'analgesico butorfanolo. L'uso dell'anestesia con isoflurano e' stato riportato con molte specie, da piccoli uccelli come i diamanti mandarini, a grandi uccelli, quali avvoltoi, aquile e cigni. Induzione dell'anestesia: l'induzione con isoflurano dal 3% al 5% e' normalmente rapida. Per i cigni e' stata riportata l'induzione con propofol, seguita dal mantenimento con isoflurano. Mantenimento dell'anestesia: la dose di mantenimento dipende dalla specie e dall'individuo. Generalmente il 2-3% e' sicuro ed efficace. Per alcune specie di cicogne e di aironi puo' essere necessario solo lo0,6-1%. Per alcuni avvoltoi e aquile puo' essere necessario fino al 4-5%. Per alcune anatre e oche puo' essere necessario fino al 3,5-5%. Generalmente, gli uccelli rispondono rapidamente alle modifiche nelle concentrazioni di isoflurano. RETTILI. L'soflurano e' considerato l'anestetico di scelta per molte specie. La letteratura raccoglie il suo uso su una ampia varieta' di rettili (ad esempio varie specie di lucertole, di tartarughe, di iguana, di camaleonti e di serpenti). Concentrazione alveolare minima: nell'iguana del deserto sono 3,14% a 35 gradi Ce 2,83% a 20 gradi C. Induzione dell'anestesia: l'induzione con isoflurano dal 2 al 4% e' normalmente rapida. Mantenimento dell'anestesia: normalmente la concentrazione varia dall'1 al 3%. PICCOLI MAMMIFERI. L'isoflurano e' stato raccomandato per l'anestesia di una larga varieta' di piccoli mammiferi, quali ratti, topi, criceti, cincilla', gerbilli, cavie e furetti. Concentrazione alveolare minima: nei topi e' 1,34%, nei ratti 1,38%, 1,46% e 2,4%. Induzione dell'anestesia: concentrazione di isoflurano dal 2 al 3%. Mantenimento dell'anestesia: concentrazione di isoflurano dallo 0,25 al 2%.

Effetti indesiderati

L'isoflurano provoca ipotensione e depressione respiratoria dose-dipendente e in rari casi ipertermia maligna. Sebbene l'isoflurano possa essere utilizzato nel corso della chirurgia intracranica e nei pazienticon traumi cranici, si puo' verificare un aumento del flusso ematico cerebrale e della pressione intracranica. L'iperventilazione del paziente puo' ridurre l'aumentata pressione intracranica.

Indicazioni

E' indicato per l'induzione e il mantenimento dell'anestesia generalenegli equini, nei cani, nei gatti, negli uccelli ornamentali, nei rettili e nei piccoli mammiferi.

Controindicazioni ed effetti secondari

E' controindicato negli animali con ipersensibilita' nota all'isoflurano o con predisposizione nota all'ipertermia maligna. Non utilizzare in cavalle che producano latte per il consumo umano.

Avvertenze

Le proprieta' analgesiche di isoflurano sono minime o nulle. Prima dell'anestesia si deve sempre provvedere a una analgesia adeguata. Le richieste analgesiche del paziente devono essere considerate prima del termine dell'anestesia generale. L'utilizzo di isoflurano per specie diverse da quelle per le quali non sono noti i valori di MAC/ED50 dovrebbe essere preso in considerazione solo dopo una valutazione del rapporto rischio/beneficio. Avvertenze speciali le specie bersaglio: il metabolismo nei mammiferi di piccola taglia puo' essere influenzato dalla diminuzione della temperatura corporea, dovuta all'elevato rapporto superficie/peso corporeo. Pertanto si consiglia di monitorare e mantenere stabile la temperatura corporea. Avvertenze per gli operatori: non respirare i vapori. Gli utilizzatori devono consultare le Autorita' Nazionali competenti per le informazioni relative ai livelli di esposizione occupazionale standard per isoflurano. Le sale operatorie e le areedi risveglio devono essere fornite di adeguati sistemi di ventilazione o di sistemi di aspirazione dell'aria per prevenire l'accumulo dei vapori anestetici. Tutti i sistemi di ventilazione/aspirazione devono essere sottoposti a manutenzione adeguata. Le donne gravide o in allattamento non devono avere alcun contatto con il prodotto e devono evitare di frequentare le sale operatorie e le aree di risveglio. Evitare l'utilizzo di maschere facciali per l'induzione prolungata e per il mantenimento dell'anestesia generale. Durante il mantenimento dell'anestesia generale, utilizzare quando possibile, un tubo endotracheale cuffiato, per la somministrazione del farmaco. Per proteggere l'ambiente, e'buona norma utilizzare filtri a carbone, nel sistema di eliminazione dei gas espirati. Prestare particolare attenzione nel versare l'isoflurano, eventuali perdite devono essere contenute o eliminate immediatamente usando un materiale assorbente e inerte, quale segatura. Lavare immediatamente eventuali versamenti sulla pelle e sugli occhi ed evitare il contatto con la bocca. In caso di esposizione accidentale grave allontanare l'operatore dalla fonte di esposizione e consultare immediatamente un medico. Gli anestetici alogenati possono indurre danno epatico. Nel caso dell'isoflurano questa e' una reazione idiosincrasica molto rara, osservata dopo esposizioni ripetute. Sovradosaggio: l'uso dell'isoflurano deve essere accompagnato da un attento monitoraggio della profondita' dell'anestesia. Poiche' i primi segni di sovradosaggio sono rappresentati dalla depressione cardiorespiratoria, si devono monitorare i segni cardiovascolari (polso, frequenza cardiaca, colore e tempi di riempimento delle mucose) e quelli respiratori (frequenza e profondita' respiratoria). Se i parametri cardiopolmonari risultano eccessivamente alterati, di norma e' sufficiente ridurre la concentrazione di isoflurano, per la loro correzione. Nel caso di grave sovradosaggio, interrompere la somministrazione di isoflurano, posizionare un tubo endotracheale nel caso in cui non fosse ancora presente e ventilare con ossigeno puro, a pressione positiva. Per assicurare la normoperfusione, somministrare una terapia fluida appropriata con soluzioni contenenti cristalloidi e/o colloidi, e considerare anche l'infusione di agenti inotropici. Incompatibilita': e' stata riportata la formazione di monossido di carbonio a seguito del contatto con calce sodata che si e'asciugata. Al fine di ridurre al minimo il rischio di formazione di monossido di carbonio nei circuiti anestetici chiusi (con ri-respirazione), non lasciare che gli assorbenti di calce sodata si asciughino.

Gravidanza e Allattamento

Sebbene l'utilizzo di isoflurano nel corso dell'anestesia per taglio cesareo nel cane e nel gatto non abbia evidenziato la comparsa di effetti collaterali, non sono disponibili dati pienamente esaurienti sull'utilizzo di isoflurano nel corso di gravidanza ed allattamento in queste specie. Pertanto l'uso deve avvenire dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Interazioni con altri prodotti

L'inalazione concomitante di protossido d'azoto e la premedicazione con farmaci quali acepromazina, oppiodi, benzodiazepine e gli alfa-2-adrenocettori agonisti sono compatibili con l'uso di isoflurano; tuttavia e' prevedibile che l'uso concomitante di tali agenti (in particolaredegli alfa-2-adrenocettori agonisti) riduca la concentrazione di isoflurano necessaria per l'induzione ed il mantenimento dell'anestesia. L'isoflurano puo' essere degradato a monossido di carbonio a seguito dell'interazione con assorbenti di CO2 essiccati.

Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nel contenitore originale ben chiuso. Proteggere dalla luce solare diretta e tenere lontano da fonti di calore dirette.