irinotecan fre*1fl 2ml 20mg/ml irinotecan fresenius kabi italia srl

Che cosa è irinotecan fre 1fl 2ml 20mg/ml?

Irinotecan acc soluzione per infusione conc prodotto da fresenius kabi italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Irinotecan acc risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di altri agenti antineoplastici.
Contiene i principi attivi: irinotecan cloridrato triidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: irinotecan cloridrato triidrato.
Codice AIC: 038751018 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Irinotecan concentrato per soluzione per infusione e' indicato per iltrattamento di pazienti con carcinoma avanzato del colon-retto. In associazione con 5-fluorouracile e acido folinico in pazienti che non sono stati trattati precedentemente con chemioterapia per la malattia avanzata, come monoterapia in pazienti nei quali non ha avuto successo un regime terapeutico convenzionale contenente 5-fluorouracile. L'irinotecan in associazione con cetuximab e' indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto esprimente il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) dopo il fallimento della terapia citotossica contenente irinotecan. L'irinotecan in associazione con 5-fluorouracile, acido folinico e bevacizumab e' indicato per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma metastatico del colon o del retto.

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Posologia

Dopo la diluizione, il farmaco concentrato per soluzione per infusione deve essere infuso in una vena periferica o centrale. Dosaggio raccomandato in monoterapia: la dose raccomandata di irinotecan cloridrato triidrato e' di 350 mg/m^2 somministrati per infusione endovenosa di durata compresa tra 30 e 90 minuti ogni tre settimane. In terapia di associazione (per pazienti non precedentemente trattati): la sicurezza el'efficacia dell'irinotecan in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e acido folinico (FA) sono state determinate con il seguente schema di trattamento: irinotecan piu' 5-FU/FA nello schema di trattamento ogni 2 settimane. La dose raccomandata di irinotecan cloridrato triidrato e' 180 mg/m^2 somministrati una volta ogni 2 settimane come infusione endovenosa della durata di 30-90 minuti, seguita dall'infusione di acido folinico e 5-fluorouracile. Per la posologia e il modo di somministrazione concomitante di cetuximab, normalmente viene utilizzata la stessa dose di irinotecan somministrata negli ultimi cicli del regime precedente contenente irinotecan. L'irinotecan non deve essere somministrato prima di 1 ora dopo la fine dell'infusione del cetuximab. L'irinotecan deve essere somministrato dopo che tutti gli eventi avversi sono rientrati nei gradi 0 o 1 della scala NCI-CTC e quando e' completamente risolta la diarrea associata al trattamento. All'inizio di un'infusione successiva della terapia, le dosi del farmaco in concentrato persoluzione per infusione e di 5-FU, nei casi pertinenti, devono essereridotte in accordo con il grado degli eventi avversi piu' gravi osservati nell'infusione precedente. Il trattamento deve essere ritardato di 1-2 settimane per permettere il ritorno alla normalita' degli eventiavversi associati al trattamento. In presenza dei seguenti eventi avversi, si deve applicare una riduzione del 15-20% della dose di irinotecan cloridrato triidrato e/o 5-FU, nei casi pertinenti: tossicita' ematologica, trombocitopenia e leucopenia, tossicita' non ematologica. Iltrattamento con irinotecan deve essere continuato fino a quando non si osserva una progressione oggettiva della malattia o una tossicita' inaccettabile. Pazienti con insufficienza epatica in monoterapia: i valori di bilirubina ematica in pazienti con Performance Status <=2, devono determinare la dose iniziale del farmaco concentrato per soluzione per infusione. In questi pazienti con iperbilirubinemia e tempo di protrombina superiori al 50%, l'eliminazione dell'irinotecan e' ridotta epertanto e' maggiore il rischio di ematotossicita'. Per questo motivo, in questa popolazione di pazienti, e' necessario effettuare un monitoraggio settimanale dell'emocromo. In pazienti con valori di bilirubina fino a 1,5 volte il limite superiore della norma, la dose consigliata di irinotecan cloridrato triidrato e' 350 mg/m^2, In pazienti con valori di bilirubina da 1,5 a 3 volte il limite superiore della norma, la dose consigliata di irinotecancloridrato triidrato e' 200 mg/m^2. I pazienti con valori di bilirubina oltre 3 volte il limite superiore della norma non devono essere trattati con irinotecan. Non sono disponibili dati in pazienti con insufficienza epatica trattati con irinotecanin associazione. Il farmaco non e' raccomandato per l'uso in pazienticon insufficienza renale, perche' in questa popolazione non sono stati condotti studi specifici. Anziani: non sono stati condotti studi specifici di farmacocinetica negli anziani. A causa della maggiore frequenza di diminuzione delle funzioni biologiche, in questi pazienti la scelta della dose deve essere effettuata con cautela. Questi pazienti richiedono un controllo piu' intenso. Bambini: il farmaco non deve essere utilizzato nei bambini. Il farmaco concentrato per soluzione per infusione non deve essere somministrato in forma di bolo endovenoso o di infusione endovenosa di durata inferiore a 30 minuti o superiore a 90 minuti. Il trattamento con irinotecan deve essere continuato fino a quando e' presente una progressione obiettiva di malattia o una tossicita' inaccettabile.

Effetti indesiderati

Non ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan sia influenzato dal cetuximab o viceversa. In associazione con il cetuximab, gli ulteriori effetti indesiderati riferiti sono risultati quelli previsti con il cetuximab. I seguenti effetti indesiderati considerati possibilmente o probabilmente associati alla somministrazione di irinotecan cloridrato triidrato sono stati riferiti da 765 pazienti alla dose raccomandata di 350 mg/m^2 in monoterapia e da 145 pazienti trattati con irinotecan cloridrato triidrato in associazione con 5-FU/FA somministrato ogni 2 settimane alla dose raccomandata di 180 mg/m^2. Patologie gastrointestinali: diarrea ritardata. La diarrea rappresenta una tossicita' dose-limitante di irinotecan concentrato per soluzione per infusione. Il tempo mediano di comparsa della prima evacuazione liquida e' stato il quinto giorno dopo l'infusione del farmaco. Terapia in associazione. Molto comunemente e' stata osservata diarrea grave nel 13,1%dei pazienti che hanno seguito le raccomandazioni per il trattamento della diarrea. Non comune: sono stati riferiti casi di colite pseudomembranosa, uno dei quali e' stato documentato batteriologicamente. Nausea e vomito. In monoterapia. Molto comune: la nausea e il vomito sono stati gravi nel 10% circa dei pazienti trattati con antiemetici. Terapia in associazione. Comune: e' stata osservata una minore incidenza dinausea e vomito gravi. Disidratazione. Comune: episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito. Non comune: in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito sono stati osservati casi di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza cardiocircolatoria. Altri disturbi gastrointestinali. Comune: e' stata osservata stipsi relativa all'irinotecan e/o alla loperamide, divisa tra monoterapia in meno del 10% dei pazienti, terapia in associazione nel 3,4% dei pazienti. Non comune: occlusione intestinale, ileo o emorragia gastrointestinale. Raro: colite, inclusa tiflite, colite ischemica e ulcerativa e perforazione intestinale. Casi di pancreatite sintomatica o asintomatica sono stati associati alla terapia con irinotecan. Altri effetti lievi comprendono anoressia, dolore addominale e mucosite. Patologie del sistema emolinfopoietico: la neutropenia e' un effetto tossico dose-limitante, e' risultata reversibile e non cumulativa. In monoterapia. Molto comune: e' stata osservata neutropenia nel 78,7% dei pazienti ed e' risultata severa nel 22,6% di pazienti. E' statasegnalata anemia nel 58,7% circa dei pazienti. Comune: e' stata segnalata febbre con neutropenia severa nel 6,2% dei pazienti e nell'1,7% dei cicli. Si sono verificati episodi infettivi nel 10,3% circa dei pazienti e sono risultati associati a neutropenia severa in circa il 5,3%dei pazienti, e a morte in 2 casi. Quasi tutti i pazienti hanno mostrato un recupero entro il ventiduesimo giorno. Terapia in associazione.Molto comune: e' stata osservata neutropenia nell'82,5% dei pazienti ed e' risultata severa nel 9,8% di pazienti. Dei cicli valutabili, il 67,3% aveva una conta dei neutrofili inferiore a 1000 cellule/mm^3, compreso un 2,7% con conta dei neutrofili GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili informazioni sull'uso di Irinotecan nelle donne in gravidanza. L'irinotecan si e' dimostrato embriotossico, fetotossico e teratogeno nei conigli e nei ratti. Pertanto, il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile che assumono il farmaco in concentrato per soluzione per infusione devono essere informate che e' necessario evitare una gravidanza e di avvisare immediatamente il medico curante nel caso in cui inizi una gravidanza. Misure contraccettive devono essere adottate dalle donne in eta' fertilee anche dai pazienti di sesso maschile, durante e per almeno tre mesidopo la cessazione della terapia. Allattamento: nelle femmine di ratto che allattano, e' stato ritrovato il farmaco nel latte. Non e' noto se l'irinotecan venga escreto nel latte della donna. Di conseguenza, acausa di potenziali effetti indesiderati nel lattante, l'allattamentoal seno deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con irinotecan.

Indicazioni

Irinotecan concentrato per soluzione per infusione e' indicato per iltrattamento di pazienti con carcinoma avanzato del colon-retto. In associazione con 5-fluorouracile e acido folinico in pazienti che non sono stati trattati precedentemente con chemioterapia per la malattia avanzata, come monoterapia in pazienti nei quali non ha avuto successo un regime terapeutico convenzionale contenente 5-fluorouracile. L'irinotecan in associazione con cetuximab e' indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto esprimente il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) dopo il fallimento della terapia citotossica contenente irinotecan. L'irinotecan in associazione con 5-fluorouracile, acido folinico e bevacizumab e' indicato per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma metastatico del colon o del retto.

Controindicazioni ed effetti secondari

Malattia infiammatoria cronica intestinale e/o occlusione intestinale. Anamnesi di reazioni gravi di ipersensibilita' all'irinotecan cloridrato triidrato o a uno degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. Valori di bilirubina >3 volte il limite superiore della norma. Insufficienza midollare severa. Performance Status secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) >2. Uso concomitante con Erba di San Giovanni.

Composizione ed Eccipienti

Sorbitolo (E420), acido lattico, sodio idrossido (per la regolazione del pH), acido cloridrico (per la regolazione del pH), acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Non ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan sia influenzato dal cetuximab o viceversa. In associazione con il cetuximab, gli ulteriori effetti indesiderati riferiti sono risultati quelli previsti con il cetuximab. I seguenti effetti indesiderati considerati possibilmente o probabilmente associati alla somministrazione di irinotecan cloridrato triidrato sono stati riferiti da 765 pazienti alla dose raccomandata di 350 mg/m^2 in monoterapia e da 145 pazienti trattati con irinotecan cloridrato triidrato in associazione con 5-FU/FA somministrato ogni 2 settimane alla dose raccomandata di 180 mg/m^2. Patologie gastrointestinali: diarrea ritardata. La diarrea rappresenta una tossicita' dose-limitante di irinotecan concentrato per soluzione per infusione. Il tempo mediano di comparsa della prima evacuazione liquida e' stato il quinto giorno dopo l'infusione del farmaco. Terapia in associazione. Molto comunemente e' stata osservata diarrea grave nel 13,1%dei pazienti che hanno seguito le raccomandazioni per il trattamento della diarrea. Non comune: sono stati riferiti casi di colite pseudomembranosa, uno dei quali e' stato documentato batteriologicamente. Nausea e vomito. In monoterapia. Molto comune: la nausea e il vomito sono stati gravi nel 10% circa dei pazienti trattati con antiemetici. Terapia in associazione. Comune: e' stata osservata una minore incidenza dinausea e vomito gravi. Disidratazione. Comune: episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito. Non comune: in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito sono stati osservati casi di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza cardiocircolatoria. Altri disturbi gastrointestinali. Comune: e' stata osservata stipsi relativa all'irinotecan e/o alla loperamide, divisa tra monoterapia in meno del 10% dei pazienti, terapia in associazione nel 3,4% dei pazienti. Non comune: occlusione intestinale, ileo o emorragia gastrointestinale. Raro: colite, inclusa tiflite, colite ischemica e ulcerativa e perforazione intestinale. Casi di pancreatite sintomatica o asintomatica sono stati associati alla terapia con irinotecan. Altri effetti lievi comprendono anoressia, dolore addominale e mucosite. Patologie del sistema emolinfopoietico: la neutropenia e' un effetto tossico dose-limitante, e' risultata reversibile e non cumulativa. In monoterapia. Molto comune: e' stata osservata neutropenia nel 78,7% dei pazienti ed e' risultata severa nel 22,6% di pazienti. E' statasegnalata anemia nel 58,7% circa dei pazienti. Comune: e' stata segnalata febbre con neutropenia severa nel 6,2% dei pazienti e nell'1,7% dei cicli. Si sono verificati episodi infettivi nel 10,3% circa dei pazienti e sono risultati associati a neutropenia severa in circa il 5,3%dei pazienti, e a morte in 2 casi. Quasi tutti i pazienti hanno mostrato un recupero entro il ventiduesimo giorno. Terapia in associazione.Molto comune: e' stata osservata neutropenia nell'82,5% dei pazienti ed e' risultata severa nel 9,8% di pazienti. Dei cicli valutabili, il 67,3% aveva una conta dei neutrofili inferiore a 1000 cellule/mm^3, compreso un 2,7% con conta dei neutrofili INTERAZIONINon si possono escludere interazioni tra l'irinotecan e i farmaci bloccanti neuromuscolari. Poiche' l'irinotecan possiede un'attivita' anticolinesterasica, i farmaci ad attivita' anticolinesterasica possono prolungare gli effetti di blocco neuromuscolare del suxametonio e antagonizzare il blocco neuromuscolare prodotto da farmaci non depolarizzanti. Diversi studi hanno dimostrato che la somministrazione concomitantedi farmaci anticonvulsivanti induttori del CYP3A causa una riduzione della concentrazione di irinotecan, SN-38 e SN-38 glucuronato e ridotti effetti farmacodinamici. Gli effetti di questi farmaci anticonvulsivanti erano testimoniati da una riduzione dell'AUC del SN-38 e del SN-38G del 50% o piu'. Oltre all'induzione degli enzimi del citocromo P4503A, la maggiore glucuronizzazione e maggiore escrezione biliare possono avere un ruolo nel ridurre la concentrazione di irinotecan e dei suoi metaboliti. Deve essere esercitata cautela nei pazienti che assumono contemporaneamente farmaci di cui e' nota l'inibizione o l'induzionedel metabolismo del farmaco tramite il citocromo P450 3A4. La somministrazione concomitante di irinotecan con un inibitore/induttore di questo percorso metabolico puo' alterare il metabolismo dell'irinotecan edeve essere evitato. In un piccolo studio di farmacocinetica, in cui e' stato somministrato il farmacon da 350 mg/m^2 contemporaneamente a 900 mg di Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ), e' stata osservata una riduzione del 42% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo dell'irinotecan, l'SN-38. L'Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ) riduce i livelli plasmatici di SN-38. Di conseguenza,l'Erba di San Giovanni non deve essere somministrata con l'irinotecan. La somministrazione concomitante di 5-fluorouracile/acido folinico nel regime in associazione non modifica la farmacocinetica dell'irinotecan. Non ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan siainfluenzato dal cetuximab o viceversa. In uno studio, le concentrazioni di irinotecan sono risultate simili in pazienti che hanno ricevuto irinotecan/5-FU/FA da solo o in associazione con il bevacizumab. Le concentrazioni del SN-38, il metabolita attivo dell'irinotecan, sono state analizzate in un sottogruppo di pazienti. Le concentrazioni del SN-38 sono risultate in media 33% piu' elevate nei pazienti che hanno ricevuto irinotecan/5-FU/FA in associazione con il bevacizumab, rispetto a irinotecan/5-FU/FA in monoterapia. A causa dell'alta variabilita' tra i pazienti e della dimensione limitata del campione, non si sa con certezza se l'aumento dei livelli di SN-38 osservati fossero dovuti al bevacizumab. E' stato osservato un piccolo aumento degli eventi avversi diarrea e leucopenia. Sono state riferite piu' riduzioni della dose di irinotecan per pazienti che hanno ricevuto irinotecan/5-FU/FA in associazione con il bevacizumab.EFFETTI INDESIDERATINon ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan sia influenzato dal cetuximab o viceversa. In associazione con il cetuximab, gli ulteriori effetti indesiderati riferiti sono risultati quelli previsti con il cetuximab. I seguenti effetti indesiderati considerati possibilmente o probabilmente associati alla somministrazione di irinotecan cloridrato triidrato sono stati riferiti da 765 pazienti alla dose raccomandata di 350 mg/m^2 in monoterapia e da 145 pazienti trattati con irinotecan cloridrato triidrato in associazione con 5-FU/FA somministrato ogni 2 settimane alla dose raccomandata di 180 mg/m^2. Patologie gastrointestinali: diarrea ritardata. La diarrea rappresenta una tossicita' dose-limitante di irinotecan concentrato per soluzione per infusione. Il tempo mediano di comparsa della prima evacuazione liquida e' stato il quinto giorno dopo l'infusione del farmaco. Terapia in associazione. Molto comunemente e' stata osservata diarrea grave nel 13,1%dei pazienti che hanno seguito le raccomandazioni per il trattamento della diarrea. Non comune: sono stati riferiti casi di colite pseudomembranosa, uno dei quali e' stato documentato batteriologicamente. Nausea e vomito. In monoterapia. Molto comune: la nausea e il vomito sono stati gravi nel 10% circa dei pazienti trattati con antiemetici. Terapia in associazione. Comune: e' stata osservata una minore incidenza dinausea e vomito gravi. Disidratazione. Comune: episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito. Non comune: in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito sono stati osservati casi di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza cardiocircolatoria. Altri disturbi gastrointestinali. Comune: e' stata osservata stipsi relativa all'irinotecan e/o alla loperamide, divisa tra monoterapia in meno del 10% dei pazienti, terapia in associazione nel 3,4% dei pazienti. Non comune: occlusione intestinale, ileo o emorragia gastrointestinale. Raro: colite, inclusa tiflite, colite ischemica e ulcerativa e perforazione intestinale. Casi di pancreatite sintomatica o asintomatica sono stati associati alla terapia con irinotecan. Altri effetti lievi comprendono anoressia, dolore addominale e mucosite. Patologie del sistema emolinfopoietico: la neutropenia e' un effetto tossico dose-limitante, e' risultata reversibile e non cumulativa. In monoterapia. Molto comune: e' stata osservata neutropenia nel 78,7% dei pazienti ed e' risultata severa nel 22,6% di pazienti. E' statasegnalata anemia nel 58,7% circa dei pazienti. Comune: e' stata segnalata febbre con neutropenia severa nel 6,2% dei pazienti e nell'1,7% dei cicli. Si sono verificati episodi infettivi nel 10,3% circa dei pazienti e sono risultati associati a neutropenia severa in circa il 5,3%dei pazienti, e a morte in 2 casi. Quasi tutti i pazienti hanno mostrato un recupero entro il ventiduesimo giorno. Terapia in associazione.Molto comune: e' stata osservata neutropenia nell'82,5% dei pazienti ed e' risultata severa nel 9,8% di pazienti. Dei cicli valutabili, il 67,3% aveva una conta dei neutrofili inferiore a 1000 cellule/mm^3, compreso un 2,7% con conta dei neutrofili GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili informazioni sull'uso di Irinotecan nelle donne in gravidanza. L'irinotecan si e' dimostrato embriotossico, fetotossico e teratogeno nei conigli e nei ratti. Pertanto, il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile che assumono il farmaco in concentrato per soluzione per infusione devono essere informate che e' necessario evitare una gravidanza e di avvisare immediatamente il medico curante nel caso in cui inizi una gravidanza. Misure contraccettive devono essere adottate dalle donne in eta' fertilee anche dai pazienti di sesso maschile, durante e per almeno tre mesidopo la cessazione della terapia. Allattamento: nelle femmine di ratto che allattano, e' stato ritrovato il farmaco nel latte. Non e' noto se l'irinotecan venga escreto nel latte della donna. Di conseguenza, acausa di potenziali effetti indesiderati nel lattante, l'allattamentoal seno deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con irinotecan.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili informazioni sull'uso di Irinotecan nelle donne in gravidanza. L'irinotecan si e' dimostrato embriotossico, fetotossico e teratogeno nei conigli e nei ratti. Pertanto, il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Le donne in eta' fertile che assumono il farmaco in concentrato per soluzione per infusione devono essere informate che e' necessario evitare una gravidanza e di avvisare immediatamente il medico curante nel caso in cui inizi una gravidanza. Misure contraccettive devono essere adottate dalle donne in eta' fertilee anche dai pazienti di sesso maschile, durante e per almeno tre mesidopo la cessazione della terapia. Allattamento: nelle femmine di ratto che allattano, e' stato ritrovato il farmaco nel latte. Non e' noto se l'irinotecan venga escreto nel latte della donna. Di conseguenza, acausa di potenziali effetti indesiderati nel lattante, l'allattamentoal seno deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con irinotecan.

Interazioni con altri prodotti

Non si possono escludere interazioni tra l'irinotecan e i farmaci bloccanti neuromuscolari. Poiche' l'irinotecan possiede un'attivita' anticolinesterasica, i farmaci ad attivita' anticolinesterasica possono prolungare gli effetti di blocco neuromuscolare del suxametonio e antagonizzare il blocco neuromuscolare prodotto da farmaci non depolarizzanti. Diversi studi hanno dimostrato che la somministrazione concomitantedi farmaci anticonvulsivanti induttori del CYP3A causa una riduzione della concentrazione di irinotecan, SN-38 e SN-38 glucuronato e ridotti effetti farmacodinamici. Gli effetti di questi farmaci anticonvulsivanti erano testimoniati da una riduzione dell'AUC del SN-38 e del SN-38G del 50% o piu'. Oltre all'induzione degli enzimi del citocromo P4503A, la maggiore glucuronizzazione e maggiore escrezione biliare possono avere un ruolo nel ridurre la concentrazione di irinotecan e dei suoi metaboliti. Deve essere esercitata cautela nei pazienti che assumono contemporaneamente farmaci di cui e' nota l'inibizione o l'induzionedel metabolismo del farmaco tramite il citocromo P450 3A4. La somministrazione concomitante di irinotecan con un inibitore/induttore di questo percorso metabolico puo' alterare il metabolismo dell'irinotecan edeve essere evitato. In un piccolo studio di farmacocinetica, in cui e' stato somministrato il farmacon da 350 mg/m^2 contemporaneamente a 900 mg di Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ), e' stata osservata una riduzione del 42% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo dell'irinotecan, l'SN-38. L'Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ) riduce i livelli plasmatici di SN-38. Di conseguenza,l'Erba di San Giovanni non deve essere somministrata con l'irinotecan. La somministrazione concomitante di 5-fluorouracile/acido folinico nel regime in associazione non modifica la farmacocinetica dell'irinotecan. Non ci sono prove che il profilo di sicurezza dell'irinotecan siainfluenzato dal cetuximab o viceversa. In uno studio, le concentrazioni di irinotecan sono risultate simili in pazienti che hanno ricevuto irinotecan/5-FU/FA da solo o in associazione con il bevacizumab. Le concentrazioni del SN-38, il metabolita attivo dell'irinotecan, sono state analizzate in un sottogruppo di pazienti. Le concentrazioni del SN-38 sono risultate in media 33% piu' elevate nei pazienti che hanno ricevuto irinotecan/5-FU/FA in associazione con il bevacizumab, rispetto a irinotecan/5-FU/FA in monoterapia. A causa dell'alta variabilita' tra i pazienti e della dimensione limitata del campione, non si sa con certezza se l'aumento dei livelli di SN-38 osservati fossero dovuti al bevacizumab. E' stato osservato un piccolo aumento degli eventi avversi diarrea e leucopenia. Sono state riferite piu' riduzioni della dose di irinotecan per pazienti che hanno ricevuto irinotecan/5-FU/FA in associazione con il bevacizumab.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il farmaco dalla luce. Non congelare.