inuver*inal 180d 100mcg+6mcg formoterolo e chiesi farmaceutici spa

Che cosa è inuver inal 180d 100mcg+6mcg?

Inuver soluzione pressur per inalaz prodotto da chiesi farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Inuver risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di adrenergici e altri medicinali per le malattie ostruttive delle vie respiratorie.
Contiene i principi attivi: beclometasone dipropionato/formoterolo fumarato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: beclometasone dipropionato.
Codice AIC: 037798028 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato nel trattamento regolare dell'asma quando l'uso di un prodotto di associazione (corticosteroide per via inalatoria ebeta 2-agonista a lunga durata d'azione) e' appropriato: in pazienti non adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria ebeta 2-agonisti per via inalatoria a breve durata d'azione usati "al bisogno" oppure in pazienti che sono gia' adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con beta 2-agonisti a lunga durata d'azione. Nota: Inuver non e' indicato per il trattamento degli attacchi acuti di asma.

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Posologia

Il farmaco e' per uso inalatorio, non e' indicato per il trattamento iniziale dell'asma. Il dosaggio dei componenti del farmaco varia da paziente a paziente e deve essere adattato in relazione alla gravita' della malattia. Cio' deve essere preso in considerazione non solo quandosi inizia il trattamento con l'associazione, ma anche quando il dosaggio viene modificato. Se un paziente dovesse aver bisogno di una combinazione di dosi diverse da quelle disponibili con l'associazione fissa, si devono prescrivere le dosi appropriate di beta 2 -agonisti e/o corticosteroidi in inalatori separati. Il beclometasone dipropionato presente nel farmaco e' caratterizzato da una distribuzione di particelleextrafini tale da determinare un effetto piu' potente delle formulazioni di beclometasone dipropionato con una distribuzione di particelle non extrafini. Pertanto la dose giornaliera totale di beclometasone dipropionato somministrata mediante Inuver deve essere inferiore alla dose giornaliera totale di beclometasone dipropionato somministrata mediante una formulazione di beclometasone dipropionato non extrafine. Si deve tenere conto di questo quando un paziente passa da una formulazione di beclometasone dipropionato non extrafine ad Inuver; la dose di beclometasone dipropionato deve essere inferiore e sara' necessario adattarla alle necessita' individuali del paziente. Dosaggio raccomandatoper adulti dai 18 anni in su Una o due inalazioni due volte al giorno. La dose giornaliera massima e' di 4 inalazioni. Dosaggio raccomandato per bambini e adolescenti al di sotto di 18 anni: non c'e' esperienza di utilizzo di Inuver nei bambini e negli adolescenti al di sotto di18 anni. Pertanto fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati non e' raccomandato l'uso di Inuver nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni. I pazienti devono essere controllati regolarmente dal medico, in modo da garantire che il dosaggio del farmaco rimanga ottimale e che sia modificato solo su consiglio del medico. La dosedeve essere aggiustata alla dose piu' bassa sufficiente a mantenere un efficace controllo dei sintomi. Una volta ottenuto il controllo dei sintomi con il dosaggio piu' basso raccomandato, allora come fase successiva si puo' provare la somministrazione del solo corticosteroide inalatorio. I pazienti devono essere avvisati di assumere Inuver tutti igiorni, anche quando sono asintomatici. Gruppi speciali di pazienti Non occorre modificare il dosaggio nei pazienti anziani. Per assicurareuna corretta somministrazione del medicinale, un medico o un sanitario deve mostrare al paziente come utilizzare correttamente l'inalatore.L'uso corretto dell'inalatore pressurizzato e' essenziale per il successo del trattamento. Prima di usare l'inalatore per la prima volta oppure se l'inalatore non e' stato usato per 14 giorni o piu', si deve spruzzare una erogazione nell'aria, per assicurarsi che l'inalatore funzioni correttamente. Quando possibile i pazienti devono stare in piedio seduti in posizione eretta nel momento in cui effettuano l'inalazione. Devono essere seguiti i seguenti passaggi. Rimuovere il cappuccio di protezione dal boccaglio e controllare che il boccaglio sia pulito e privo di polvere e sporcizia o di qualsiasi altro oggetto estraneo, espirare lentamente e profondamente, tenere la bomboletta verticalmente, con il corpo dell'erogatore all'insu', e quindi collocare il boccaglio tra le labbra ben chiuse. Non addentare il boccaglio. Contemporaneamente, inspirare lentamente e profondamente attraverso la bocca. Dopoaver iniziato ad inspirare premere sulla parte alta dell'inalatore per erogare una dose. Trattenere il respiro il piu' a lungo possibile e alla fine allontanare l'inalatore dalla bocca ed espirare lentamente. Non espirare nell'inalatore. Nel caso in cui sia necessaria un'altra erogazione, mantenere l'inalatore in posizione verticale per circa mezzo minuto e ripetere i passaggi. Dopo l'uso, richiudere con il cappuccio di protezione. Importante: non eseguire i passaggi troppo velocemente. Se dopo l'inalazione si osserva una nebbia fuoriuscire dall'inalatore o dai lati della bocca, la procedura deve essere ripetuta. Per pazienti con una presa debole, puo' essere piu' facile tenere l'inalatore con entrambe le mani. Quindi gli indici devono essere posizionati sulla parte superiore dell'inalatore ed entrambi i pollici sulla base dell'inalatore. Dopo ogni inalazione i pazienti devono risciacquare la bocca o fare gargarismi con l'acqua o lavarsi i denti. Per la regolare pulizia dell'inalatore, i pazienti devono rimuovere il cappuccio dal boccaglio e asciugare l'interno e l'esterno del boccaglio con un panno asciutto. Non si deve usare acqua o altri liquidi per pulire il boccaglio. Non sono disponibili dati clinici riguardanti l'uso di Inuver con uno spaziatore, pertanto il dosaggio raccomandato si riferisce all'inalazione del medicinale senza spaziatore (con un erogatore standard). Ilfarmaco non deve essere usato con dispositivi spaziatori; nel caso sia necessario l'uso di uno spaziatore, si deve cambiare il trattamento,passando o ad un inalatore pressurizzato alternativo con uno spaziatore definito oppure ad una polvere inalatoria.

Effetti indesiderati

Poiche' il farmaco contiene beclometasone dipropionato e formoterolo fumarato diidrato, le reazioni avverse attese per tipo e gravita' sonoquelle associate a ciascuno dei due componenti. Non vi e' incidenza di eventi avversi aggiuntivi in seguito alla somministrazione concomitante dei due principi attivi. Gli effetti indesiderati associati al beclometasone dipropionato ed al formoterolo, somministrati sia come associazione fissa (Inuver) che come singoli componenti, sono riportati diseguito, elencati per classificazione sistemica organica. >>Inezioni ed infestazioni. Comune: faringite. Non comune: influenza, infezione fungina orale, candidosi faringea ed esofagea, candidosi vaginale, gastroenterite, sinusite. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: granulocitopenia. Molto raro: trombocitopenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Non comune: dermatite allergica. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' quali eritema, edema delle labbra, del viso, degli occhi e della faringe. >>Patologie endocrine. Molto raro: soppressione surrenale. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipokaliemia, iperglicemia. >>Disturbi psichiatrici. Non comune: agitazione. Molto raro: comportamenti anomali, disturbi del sonno, allucinazioni. >>Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Non comune: tremore, vertigini. >>Patologie dell'occhio. Molto raro: glaucoma, cataratta. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: otosalpingite. >>Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, prolungamento dell'intervallo QT corretto dell'elettrocardiogramma, modifiche ECG, tachicardia, tachiaritmia. Raro: extrasistoli ventricolari, angina pectoris. Molto raro: fibrillazione atriale. >>Patologie vascolari. Non comune: iperemia, arrossamenti. >>Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: disfonia. Non comune: rinite, tosse, tosse produttiva, irritazione della gola, crisi asmatiche. Raro: broncospasmo paradosso. Molto raro: dispnea, esacerbazioni dell'asma. >>Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, secchezza delle fauci, dispepsia, disfagia, sensazione di bruciore delle labbra, nausea, disgeusia. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito,rash, iperidrosi. Raro: orticaria, edema angioneurotico. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari, mialgia. Molto raro: ritardo della crescita in bambini e adolescenti. >>Patologie renali e urinarie. Raro: nefrite. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto raro: edema periferico. >>Esami diagnostici. Non comune: aumento della proteina C-reattiva, aumento della conta piastrinica, aumento degli acidi grassi liberi, aumento dell'insulina ematica, aumento dei corpi chetonici del sangue. Raro: aumento della pressione sanguigna, diminuzione della pressione sanguigna. Molto raro: diminuzione della densita' ossea. Tra le reazioni avverse osservate, quelle tipicamente associate al formoterolo sono: ipokaliemia, cefalea, tremore, palpitazioni, tosse, spasmi muscolari e prolungamento dell'intervallo QTc. Le reazioni avverse tipicamente associate al beclometasone dipropionato sono:infezioni orali fungine, candidosi orale, disfonia, irritazione dellagola. La disfonia e la candidosi possono essere alleviate con gargarismi o sciacquandosi la bocca con acqua o lavandosi i denti dopo aver usato il prodotto. La candidosi sintomatica puo' essere trattata con una terapia antimicotica topica mentre si continua il trattamento con Iil farmaco. Gli effetti sistemici dei corticosteroidi inalatori (ad esempio il beclometasone dipropionato) possono verificarsi in particolar modo quando si somministrano alte dosi del medicinale per lunghi periodi di tempo, e possono comprendere: soppressione surrenale, diminuzione della densita' minerale ossea, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, cataratta e glaucoma. Si possono verificare anche reazionidi ipersensibilita' che includono rash, orticaria, prurito, eritema ed edema ad occhi, viso, labbra e gola.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nel trattamento regolare dell'asma quando l'uso di un prodotto di associazione (corticosteroide per via inalatoria ebeta 2-agonista a lunga durata d'azione) e' appropriato: in pazienti non adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria ebeta 2-agonisti per via inalatoria a breve durata d'azione usati "al bisogno" oppure in pazienti che sono gia' adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con beta 2-agonisti a lunga durata d'azione. Nota: Inuver non e' indicato per il trattamento degli attacchi acuti di asma.

Controindicazioni ed effetti secondari

Accertata ipersensibilita' al beclometasone dipropionato, al formoterolo fumarato diidrato e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Norflurano (HFA-134a), etanolo anidro, acido cloridrico.

Avvertenze

Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con aritmia cardiaca, specialmente nei casi di blocco atrioventricolare di terzo gradoe tachiaritmia, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, miocardiopatia ostruttiva ipertrofica, gravi malattie cardiache, in particolare infarto miocardico acuto, ischemia cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, patologie occlusive vascolari, in particolare arteriosclerosi, ipertensione arteriosa e aneurisma. Si deve prestare molta attenzione anche quando si trattano pazienti con noto o sospetto prolungamento dell'intervallo QTc, sia congenito che indotto da farmaci. Il formoterolo stesso puo' provocare un prolungamento dell'intervallo QTc. E' richiesta cautela anche quando il farmaco e' utilizzato da pazienti con tireotossicosi, diabete mellito, feocromocitoma ed ipokaliemia non trattata. La terapia con medicinali beta 2-agonisti puo' provocare, potenzialmente, una grave ipokaliemia. Particolare cautela deve essere postain pazienti affetti da asma grave poiche' questo effetto puo' essere potenziato dalla ipossia. La ipokaliemia puo' anche essere potenziata da trattamenti concomitanti con altri medicinali che possono indurre ipokaliemia, come i derivati xantinici, gli steroidi ed i diuretici. L'inalazione di formoterolo puo' causare un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Di conseguenza, nei pazienti diabetici deve essere costantemente monitorata la glicemia. Se si deve effettuare una anestesiacon anestetici alogenati, occorre assicurarsi che il farmaco non venga somministrato da almeno 12 ore prima dell'inizio dell'anestesia, dalmomento che c'e' il rischio di aritmie cardiache. Come tutti i medicinali per uso inalatorio contenenti corticosteroidi, il farmaco deve essere somministrato con cautela in pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente, infezioni fungine e virali delle vie respiratorie.L'aumento dell'uso di broncodilatatori "di salvataggio" e' indice di un peggioramento delle condizioni di base e giustifica una modifica della terapia. Il peggioramento improvviso e progressivo del controllo dell'asma e' potenzialmente pericoloso per la vita ed il paziente deve essere urgentemente sottoposto a valutazione medica. Deve essere presain considerazione la necessita' di aumentare la terapia con corticosteroidi, per via inalatoria o per via orale, o iniziare una terapia conantibiotici se si sospetta una infezione. I pazienti non devono iniziare la terapia durante un'esacerbazione oppure se hanno un significativo peggioramento o un deterioramento acuto dell'asma. Durante la terapia possono manifestarsi eventi avversi gravi correlati all'asma ed esacerbazioni. Si deve chiedere ai pazienti di continuare il trattamento,ma di ricorrere al consiglio del medico se i sintomi dell'asma permangono non controllati o se peggiorano dopo l'inizio della terapia. Si puo' manifestare broncospasmo paradosso, con un immediato aumento di respiro affannoso e respiro sibilante dopo la somministrazione. Se si verifica questa situazione occorre somministrare immediatamente per via inalatoria un broncodilatatore ad effetto rapido. Il farmaco deve essere sospeso immediatamente ed il paziente valutato e sottoposto ad una terapia alternativa, se necessario. Si deve consigliare ai pazienti ditenere sempre a portata di mano il loro broncodilatatore a breve durata di azione per il trattamento degli attacchi acuti di asma. Quando isintomi dell'asma sono sotto controllo, si puo' prendere in considerazione l'opportunita' di ridurre gradualmente la dose del farmaco. E' importante controllare regolarmente i pazienti se il trattamento viene ridotto. Con ogni corticosteroide inalatorio si possono manifestare effetti sistemici, specialmente se prescritti per lunghi periodi di tempo e ad alti dosaggi. Questi effetti e' molto meno probabile che compaiano con i corticosteroidi inalatori che con quelli orali. I possibili effetti sistemici includono: sindrome di Cushing, aspetto cushingoide,soppressione surrenale, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, riduzione della densita' minerale ossea, cataratta e glaucoma. Percio' e' importante che il paziente sia visitato regolarmente e che la dose di corticosteroide inalatorio sia ridotta alla dose minimacon la quale si mantiene un efficace controllo dell'asma. L'uso di alte dosi di corticosteroidi inalatori per lunghi periodi puo' causare soppressione surrenale e crisi surrenali acute. I bambini di eta' inferiore ai 16 anni che assumono/inalano dosi di beclometasone dipropionato piu' alte di quelle raccomandate possono essere particolarmente a rischio. Le situazioni che possono potenzialmente scatenare delle crisi surrenaliche acute includono traumi, operazioni chirurgiche, infezionio qualsiasi altro caso che implichi una rapida riduzione del dosaggio. I sintomi che si presentano sono tipicamente vaghi e possono includere anoressia, dolori addominali, perdita di peso, stanchezza, mal di testa, nausea, vomito, ipotensione, diminuzione del livello di conoscenza, ipoglicemia e convulsioni. Si deve prendere in considerazione la necessita' di una copertura addizionale con corticosteroidi sistemici durante periodi di stress o chirurgia elettiva. Bisogna prestare attenzione quando si passa alla terapia con il farmaco, soprattutto se c'e' ragione di credere che la funzionalita' surrenalica sia compromessa dauna precedente terapia con steroidi sistemici. Pazienti che sono stati trasferiti da una terapia con corticosteroidi orali ad una con corticosteroidi inalatori possono rimanere a rischio di un peggioramento della riserva surrenale per un considerevole periodo di tempo. Possono essere a rischio anche pazienti che hanno avuto bisogno, in passato, dialti dosaggi di corticosteroidi in casi di emergenza o che sono statitrattati per un periodo prolungato con alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria. Occorre sempre considerare la possibilita' di una compromessa funzionalita' residua in situazioni di emergenza o elettiveche producono stress, e si deve tenere in considerazione di adottare un appropriato trattamento con corticosteroidi. L'entita' della compromissione surrenale puo' richiedere il consiglio di uno specialista prima di adottare procedure elettive. I pazienti devono risciacquare la bocca o fare gargarismi con acqua o lavarsi i denti dopo aver inalato la dose prescritta per minimizzare il rischio di infezioni di candidosiorofaringea.

Gravidanza e Allattamento

Non ci sono esperienze o dati sulla sicurezza del propellente HFA-134a in gravidanza o nell'allattamento nella specie umana. Tuttavia studisugli effetti di HFA-134a sulla funzione riproduttiva e sullo sviluppo embriofetale negli animali non hanno evidenziato eventi avversi clinicamente rilevanti. Non vi sono dati clinici rilevanti sull'uso del farmaco in donne in gravidanza. Studi nell'animale con l'associazione dibeclometasone dipropionato e formoterolo hanno evidenziato segni di tossicita' sulla sfera riproduttiva dopo elevata esposizione sistemica.A causa dell'effetto tocolitico dei beta2-simpaticomimetici occorre esercitare particolare cautela durante il travaglio. Non e' raccomandato l'uso di formoterolo durante la gravidanza ed in particolare alla fine della gravidanza o durante il travaglio a meno che non esista nessuna (e piu' sicura) altra alternativa disponibile. Il farmaco deve essere usato durante la gravidanza solamente se i benefici attesi superinoi potenziali rischi. Non ci sono dati clinici rilevanti sull'uso del farmaco nell'allattamento nella specie umana. Nonostante non ci siano dati in esperimenti su animali, e' ragionevole ritenere che il beclometasone dipropionato sia secreto nel latte materno, come altri corticosteroidi. Non e' noto se il formoterolo passi nel latte materno, ma e' stato ritrovato nel latte di animali. La somministrazione del farmaco durante l'allattamento deve essere presa in considerazione solo nei casi in cui i benefici attesi superino i potenziali rischi.

Interazioni con altri prodotti

Il beclometasone dipropionato si metabolizza molto rapidamente tramite le esterasi senza coinvolgimento del sistema del citocromo P450. Interazioni farmacodinamiche Evitare l'utilizzo di beta-bloccanti in pazienti asmatici. Se vengono somministrati beta-bloccanti per ragioni impellenti, l'effetto del formoterolo sara' ridotto o annullato. D'altra parte l'uso concomitante di altri medicinali beta adrenergici, puo' dar luogo ad effetti potenzialmente additivi, pertanto si richiede cautela nella prescrizione di teofillina o altri beta-adrenergici contemporaneamente al formoterolo. Il trattamento simultaneo con chinidina, disopiramide, procainamide, fenotiazine, antiistaminici, inibitori delle monoaminossidasi e antidepressivi triciclici puo' causare un prolungamento dell'intervallo QTc e aumentare il rischio di aritmie ventricolari. Inoltre, L-dopa, L-tiroxina, ossitocina ed alcool possono alterare la tolleranza cardiaca nei confronti dei beta-2 simpaticomimetici. Il trattamento concomitante con inibitori delle monoaminossidasi, inclusimedicinali con proprieta' simili come furazolidone e procarbazina, possono causare reazioni ipertensive. C'e' un elevato rischio di aritmiein pazienti sottoposti simultaneamente ad anestesia con idrocarburi alogenati. Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidio diuretici puo'o' potenziare un possibile effetto di ipokaliemia deibeta 2 -agonisti. In pazienti trattati con glucosidi digitalici, una ipokaliemia puo' incrementare la predisposizione alle aritmie. Inuver contiene una piccola quantita' di etanolo. Esiste una teorica possibilita' di interazione in pazienti particolarmente sensibili che assumonodisulfiram o metronidazolo.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Prima della dispensazione al paziente: conservare in frigorifero ad una temperatura compresa fra i 2 gradi C e gli 8 gradi C (per un massimo di 15 mesi). Dopo la dispensazione: non conservare a temperature superiori ai 25 gradi C (per un massimo di 5 mesi). Il contenitore contiene un liquido pressurizzato. Non esporre a temperature piu' alte di 50gradi C. Non forare il contenitore.