initiss*28cpr 1mg cilazapril crinos spa

Che cosa è initiss 28cpr 1mg?

Initiss compresse prodotto da crinos spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Initiss risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ace-inibitori non associati.
Contiene i principi attivi: cilazapril
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa da 5 mg contiene: cilazapril 5,22 mg (pari ad anidro 5 mg). una compressa da 1 mg contiene: cilazapril 1,044 mg (pari ad anidro 1 mg).
Codice AIC: 027464054 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione arteriosa.

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Posologia

Il medicinale deve essere somministrato una volta al giorno. Dato chel'ingestione di cibo non ne influenza clinicamente l'assorbimento, ilfarmaco puo' essere assunto prima o dopo il pasto. La dose deve essere assunta sempre alla stessa ora del giorno. La dose usuale del medicinale e' di 2,5 - 5 mg (mezza - 1 compressa da 5 mg) una volta al giorno, mentre la dose raccomandata per i primi due giorni e' di 1,25 mg (un quarto di compressa da 5 mg) una volta al giorno. Il dosaggio deve essere adattato individualmente in base alla risposta pressoria. Se con5 mg una volta al giorno non si riesce a controllare adeguatamente lapressione, l'effetto antiipertensivo puo' essere aumentato somministrando contemporaneamente un diuretico non risparmiatore di potassio a basse dosi. Norme Posologiche. Particolari Pazienti ipertesi trattati con diuretici. Nei pazienti che assumono diuretici, la terapia deve essere iniziata con cautela, dato che essi sono generalmente ipovolemici e hanno maggiori probabilita' di una reazione ipotensiva in seguito a trattamento con ACE-inibitori. Qualora sia possibile, i diuretici dovrebbero essere sospesi due o tre giorni prima della somministrazione del farmaco; se cio' non e' consentito dalle condizioni del paziente, laterapia con il prodotto deve essere iniziata con 0,5 mg una volta al giorno e la pressione arteriosa attentamente controllata sin dalla prima somministrazione e fino ad avvenuta stabilizzazione. Successivamente la dose di mantenimento deve essere adattata in base alla risposta individuale. Insufficienza renale.Clearance creatinina >40 ml/min: 1 mguna volta al giorno, dose massima 5 mg una volta al giorno; 10-40 ml/min: 0,5 mg una volta al giorno, dose massima 2,5 mg una volta al giorno; <10 ml min: 0,25-0,5 mg una-due volte alla settimana in base allarisposta pressoria. Nei pazienti che necessitano di emodialisi, il medicinale deve essere somministrato nei giorni nei quali non viene effettuata la dialisi e la dose deve essere adattata in base alla rispostapressoria. Ipertensione nefro-vascolare Il trattamento con il prodotto dovrebbe essere iniziato con una dose di 0,5 mg o inferiore, poiche'questi pazienti possono rispondere al trattamento con ACE-inibitori con una diminuzione della pressione piu' pronunciata rispetto ai pazienti con ipertensione essenziale. La dose di mantenimento deve essere adattata individualmente. Pazienti anziani: il trattamento deve essere iniziato con un quarto di compressa da 5 mg (1,25 mg) una volta al giorno. Successivamente la dose di mantenimento deve essere adattata in base alla risposta individuale della pressione arteriosa.

Effetti indesiderati

Con l'impiego di inibitori dell'enzima di conversione si possono verificare effetti collaterali per lo piu' di entita' modesta e reversibili; tra questi i piu' frequenti sono: cefalea, tosse, vertigini, diarrea, astenia, nausea, vomito e disfunzioni sessuali. L'uso di ACE-inibitori e' stato inoltre associato ai seguenti effetti collaterali: cardiovascolari: ipotensione, all'inizio del trattamento ed in occasione di incremento posologico. Raramente e' stata osservata ipotensione sintomatica, accompagnata da senso di vertigini, debolezza e nausea, che pero' puo' verificarsi nei soggetti con grave ipovolemia e deplezione salina, come ad esempio nei pazienti in trattamento con diuretici, in quelli sottoposti a dialisi o in quelli affetti da grave insufficienza cardiaca congestizia (vedere Precauzioni). Raramente sono state osservate sincopi. renali : in determinati pazienti il trattamento con ACE-inibitori puo' compromettere la funzione renale. Gastrointestinali: dispepsia. In rari casi possono verificarsi alterazioni del gusto, elevazione degli enzimi epatici e della bilirubina. Allergiche: reazioni di ipersensibilita' accompagnate da prurito, eruzioni cutanee e a volte febbre, comunque reversibili con la sospensione della terapia. In rari casi durante il trattamento con ACE-inibitori puo' verificarsi edema angioneurotico. Neurologiche: insonnia, nervosismo, sonnolenza e parestesia. Altri effetti indesiderati possibili sono dispnea e iperidrosi. Sipossono inoltre riscontrare alterazioni dei parametri clinici di laboratorio, quali aumento dell'azoto ureico e della creatininemia, soprattutto nei pazienti con insufficienza renale o in quelli precedentemente trattati con diuretici, modificazioni della crasi ematica. Poiche' il trattamento con ACE-inibitori fa diminuire la secrezione di aldosterone, puo' verificarsi durante la terapia un aumento della potassiemia.Pertanto, va evitato l'impiego contemporaneo di diuretici risparmiatori di potassio (quali, ad esempio, spironolattone, amiloride e triamterene) o la somministrazione supplementare di potassio.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione arteriosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Il medicinale e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota al principio attivo (cilazapril), ad altri ACE-inibitori, o ad uno qualsiasi degli eccipienti, in pazienti con ascite e in pazienti con anamnesi di edema angio-neurotico correlato ad un precedente trattamentocon un ACE inibitore. Secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio, amido di mais, ipromellosa, talco, sodio stearilfumarato, titanio diossido E172.

Avvertenze

I medicinali non vanno tenuti a portata di mano dei bambini. Edema angioneurotico Come con altri ACE-inibitori, rari casi di angioedema sono stati descritti in pazienti in trattamento con il farmaco. Poiche' questa sindrome puo' essere associata a edema della glottide, il medicinale deve essere sospeso e si deve instaurare immediatamente una terapia appropriata nel caso in cui vi sia interessamento di faccia, labbra, lingua, glottide e/o laringe. Ipotensione sintomatica Occasionalmente, durante la terapia con ACE-inibitori e' stata segnalata ipotensionesintomatica, specie in soggetti con deplezione di sodio o di liquidi collegata a vomito, diarrea, pre-trattamento con diuretici, dieta iposodica o dopo dialisi. Pazienti con scompenso cardiaco congestizio, specialmente coloro che assumono alte dosi di diuretici dell'ansa, possono manifestare una marcata diminuzione della pressione arteriosa in risposta agli ACE-inibitori. Questa dovrebbe venir trattata mantenendo ilpaziente in posizione supina e somministrandogli eventualmente soluzione fisiologica o succedanei del plasma. Dopo aver corretto l'ipovolemia, si puo' riprendere la terapia con il farmaco. Tuttavia, se la sintomatologia permane, la dose deve essere corretta o il farmaco deve essere sospeso. Cirrosi epatica Nella rara eventualita' in cui pazienti con cirrosi epatica dovessero necessitare della terapia con il farmaco,questa andra' instaurata iniziando con la dose minima possibile (0,5 mg o inferiore) e la pressione monitorata fino a stabilizzazione, poiche' potrebbe verificarsi ipotensione marcata. Insufficienza renale: pazienti con insufficienza renale necessitano di una posologia ridotta, in relazione alla loro clearance della creatinina. Come con altri ACE-inibitori, in soggetti ipertesi con stenosi unilaterale o bilaterale dell'arteria renale si possono osservare aumenti dell'azotemia e/o della creatininemia. Tali aumenti sono di solito reversibili dopo interruzione della terapia con il farmaco e/o diuretici. Poiche' il potassio sierico puo' aumentare in alcuni pazienti con insufficienza renale, durante la terapia con ACE-inibitori i livelli del potassio devono esserecontrollati frequentemente a intervalli regolari, in base alla funzionalita' renale. Chirurgia, anestesia: l'uso di ACE-inibitori in associazione con anestetici dotati anche di attivita' ipotensiva puo' causare ipotensione arteriosa. In questo caso, si consiglia di aumentare la volemia per mezzo di infusioni endovenose o - se tale misura non e' sufficiente - con infusione di angiotensina II. Iperpotassiemia Nel trattamento con ACE-inibitori, la presenza delle seguenti condizioni puo' determinare maggior rischio di iperpotassiemia: insufficienza renale, uso contemporaneo di diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio e/o sostituti salini contenenti potassio. Neutropenia, agranulocitosi: il trattamento con altri ACE-inibitori e' stato, in rari casi, associato ad agranulocitosi e a depressione midollare, in particolare in pazienti con associata insufficienza renale e/o collagenopatia. Pur non essendosi mai verificata tale evenienza con il farmaco, e' consigliabile eseguire controlli periodici dei globuli bianchi in pazienti con insufficienza renale e/o collagenopatie. Uso in pediatria Nonsono ancora disponibili dati inerenti l'efficacia e la sicurezza del farmaco nei bambini. Gravidanza: la terapia con ACE inibitori non deveessere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa.Le compresse contengono lattosio, non sono quindi adatte per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.

Gravidanza e Allattamento

L'uso degli ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE inibitori e' controindicato duranteil secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento delrischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antiipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Allattamento: poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso durante l'allattamento, il medicinale non e' raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durantel'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.

Interazioni con altri prodotti

Il farmaco e' stato somministrato contemporaneamente a digossina, nitrati e H2 - antagonisti. Non si e' verificato incremento delle concentrazioni plasmatiche della digossina ne' altre interazioni clinicamentesignificative. Si puo' osservare un effetto additivo quando il farmaco e' somministrato in associazione con altri ipotensivi. La contemporanea somministrazione del medicinale e diuretici risparmiatori di potassio puo' portare ad un aumento del potassio sierico, soprattutto in pazienti con insufficienza renale. Co-somministrazione con FANS: quando gli ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci anti-infiammatori non steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetil salicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto anti-ipertensivo. L'uso concomitante di ACE inibitori e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante. Nei pazienti in trattamento contemporaneo con ACE-inibitori e litio sono stati descritti aumenti dei livelli ematici di litio e sintomi di intossicazioni da litio. Pertanto,la contemporanea somministrazione dei due farmaci dovrebbe essere fatta con cautela ed i livelli ematici di litio controllati frequentemente. La contemporanea somministrazione di un diuretico puo' accrescere la tossicita' del litio. La somministrazione contemporanea di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (ipoglicemizzanti orali o insulina) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante di questi ultimi, conmaggiore rischio di ipoglicemia, soprattutto durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Compresse da 5 mg: non conservare a una temperatura superiore a 30 gradi C.