gonal f sc 1 flaconi 1050ui/1,75ml merck serono spa

Che cosa è gonal f sc 1fl 1050ui/1,75ml?

Gonal f 75 soluzione iniett polv solv prodotto da merck serono spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Gonal f 75 risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di gonadotropine ed altri stimolanti dell'ovulazione.
Contiene i principi attivi: follitropina alfa da dna ricombinante
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni flaconcino multidose contiene 87 mcg di follitropina alfa (equivalenti a 1200 ui), per poter rilasciare 77 mcg , (equivalenti a 1050 ui) in 1,75 ml. ogni ml di soluzione ricostituita contiene 600 ui.
Codice AIC: 032392211 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Nella donna adulta: anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato; stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART), come la fertilizzazione in vitro (In Vitro Fertilisation , IVF), trasferimento di gameti all'interno delle tube o trasferimentodi zigoti all'interno delle tube; il farmaco, in associazione ad una preparazione a base di ormone luteinizzante (Luteinising Hormone , LH), e' raccomandato per la stimolazione dello sviluppo follicolare e dell'ovulazione in donne con grave insufficienza di LH ed FSH. Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno <1,2 UI/l. Nell'uomo adulto: il medicinale e' indicato nella induzione della spermatogenesi in uomini affetti da ipogonadismo ipogonadotropo congenito o acquisito, in associazione alla Gonadotropina Corionica umana (human Chorionic Gonadotropin, hCG).

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Posologia

Le dosi raccomandate sono quelle utilizzate per l'FSH urinario. La valutazione clinica del farmaco indica che le sue dosi giornaliere, i regimi di somministrazione e i metodi di monitoraggio del trattamento non devono essere diversi da quelli normalmente usati per i medicinali contenenti FSH urinario. Studi clinici comparativi hanno dimostrato chei pazienti in media richiedono una dose cumulativa piu' bassa e una durata del trattamento piu' breve rispetto all'FSH urinario. Si considera pertanto corretto somministrare una dose totale piu' bassa di quella generalmente utilizzata con l'FSH urinario, non solo per ottimizzarelo sviluppo follicolare ma anche per ridurre il rischio di una iperstimolazione ovarica indesiderata. E' stata dimostrata la bioequivalenzatra la formulazione multidose del farmaco e dosaggi equivalenti dellaformulazione monodose. >>Volume da somministrare per il rilascio della dose prescritta. Dose 75 UI: volume da iniettare 0,13 ml; dose 150 UI: 0,25 ml; dose 225 UI: 0,38 ml; dose 300 UI: 0,50 ml; dose 375 UI: 0,63 ml; dose 450 UI: 0,75 ml. Effettuare l'iniezione successiva il giorno seguente alla stessa ora. Donne con anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico): il trattamento puo' essere effettuato coniniezioni giornaliere. Nelle donne con mestruazioni iniziare la terapia entro i primi 7 giorni del ciclo mestruale. Dosaggio giornaliro: 75-150 UI di FSH che possono essere aumentate, se necessario, di 37,5 o 75 UI ad intervalli di 7 o 14 giorni per ottenere una risposta adeguata ma non eccessiva. Il trattamento va adattato in base alla risposta individuale della paziente. La dose massima giornaliera non supera generalmente 225 UI di FSH. Se la paziente non risponde adeguatamente dopo4 settimane di trattamento interrompere il ciclo di terapia; la paziente dovra' essere sottoposta a ulteriori accertamenti, al termine dei quali potra' iniziare il ciclo terapeutico seguente con una dose superiore a quella del ciclo precedentemente interrotto. Una volta ottenutala risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione e' necessariosomministrare 250 mcg di coriogonadotropina alfa umana ricombinante (r-hCG) o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in unica somministrazione. E' preferibile che la paziente abbia rapporti sessuali a scopo procreativo sia il giorno della somministrazione di hCG sia quello successivo. In alternativa, potra' essere eseguita una inseminazione intrauterina (IUI). Se si ottiene una risposta eccessiva, interrompere il trattamento erinunciare alla somministrazione di hCG. Nel ciclo successivo riprendere il trattamento con una dose piu' bassa. Donne sottoposte a stimolazione ovarica per lo sviluppo follicolare multiplo che precede la fertilizzazione in vitro o altre tecniche di riproduzione assistita: 150-225 UI al giorno iniziando il secondo o terzo giorno del ciclo. Il trattamento viene continuato finche' non viene raggiunto un adeguato sviluppo follicolare (valutato mediante monitoraggio della concentrazione degli estrogeni e/o mediante monitoraggio ecografico) adattando la dosein base alla risposta della paziente fino ad un massimo generalmente di 450 UI al giorno. In genere un adeguato sviluppo follicolare viene raggiunto intorno al decimo giorno di trattamento (intervallo compresotra 5 e 20 giorni). Per indurre la maturazione follicolare finale devono essere somministrati 250 mcg di r-hCG o 5.000 UI fino a 10.000 UI di gonadotropina corionica (hCG), in unica somministrazione, 24-48 oredopo l'ultima somministrazione. Comunemente si provoca una down-regulation con un agonista o antagonista dell'ormone che rilascia la gonadotropina (GnRH) al fine di sopprimere il picco dell'LH endogeno e di controllarne la secrezione tonica. Lo schema di trattamento piu' comune prevede l'utilizzo del farmaco circa 2 settimane dopo l'inizio della terapia con l'agonista; entrambi i trattamenti vengono continuati fino a quando si raggiunge un adeguato sviluppo follicolare. Per esempio dopo 2 settimane di trattamento con l'agonista, somministrare 150-225 UIper i primi 7 giorni. La dose viene poi aggiustata secondo la risposta ovarica. L'esperienza acquisita nella IVF indica che in genere la percentuale di successi rimane stabile durante i primi quattro tentativi, per poi diminuire successivamente in maniera graduale. Donne con anovulazione dovuta a grave insufficienza di LH ed FSH: nelle donne carenti di LH ed FSH (ipogonadismo ipogonadotropo), l'obiettivo della terapia con con il farmaco in associazione alla lutropina alfa e' lo sviluppo di un singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verra' liberato l'ovocita dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG). Somministrare il farmaco con iniezioni giornaliere contemporaneamente a lutropina alfa. Poiche' tali pazienti sono amenorroiche ed hannouna bassa secrezione endogena di estrogeni, il trattamento puo' iniziare in qualsiasi giorno. Uno schema posologico raccomandato comincia con 75 UI di lutropina alfa al giorno e 75 150 UI di FSH. Il trattamento va adattato in base alla risposta individuale della paziente, che vavalutata misurando le dimensioni del follicolo mediante esame ecografico e mediante il dosaggio degli estrogeni. Se si ritiene opportuno unaumento della dose di FSH, l'adattamento del dosaggio dovra' essere effettuato preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7-14 giorni. La durata della stimolazione di un ciclo puo' essereestesa fino a 5 settimane. Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione di farmaco e lutropina alfa, e' necessario somministrare 250 mcg di r-hCG o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell'hCG e il giornosuccessivo. In alternativa, puo' essere eseguita una IUI. Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l'ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attivita' luteotropa (LH/hCG), valutare l'opportunita' di un supporto della fase luteale. In caso di risposta eccessiva, interrompere il trattamento e non somministrare l'hCG. Nel ciclo successivo riprendere il trattamento con dosaggi di FSH piu'bassi rispetto al ciclo precedente. Uomini con ipogonadismo ipogonadotropo: 150 UI tre volte la settimana, in associazione con l'hCG, per almeno 4 mesi. Se dopo tale periodo il paziente non risponde, il trattamento combinato puo' ulteriormente continuare; l'esperienza clinica corrente indica che il trattamento per almeno 18 mesi puo' essere necessario per indurre la spermatogenesi. Non esiste alcuna indicazione per gli anziani e bambini. Compromissione renale o epatica: la sicurezza, l'efficacia e la farmacocinetica del farmaco non sono state stabilite.Il medicinale va somministrato per via sottocutanea.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate piu' comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). La sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) lieve o moderata e' stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non e' comune. Molto raramente puo' verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave. Le seguenti definizioni si riferiscono alla classificazione della frequenza utilizzata d'ora in avanti: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, =1/1.000, =1/10.000, >Trattamento nella donna. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. Patologie vascolari. Molto raro: tromboembolia generalmente associata a OHSS grave. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: cisti ovariche; comune: OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia associata); non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata); raro: complicanze della OHSS grave. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). >>Trattamento nell'uomo. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella.Comune: ginecomastia, varicocele. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). Esami diagnostici. Comune: aumento di peso.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi e' indicazione all'uso del medicinale durante la gravidanza. Idati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte (meno di 300gravidanze esposte) indicano che follitropina alfa non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. In studi su animali non e' stato osservato alcun effetto teratogeno. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno del medicinale. Il farmaco non e' indicato in fase di allattamento. Il medicinale e' indicato per l'uso nell'infertilita'.

Indicazioni

Nella donna adulta: anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato; stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology , ART), come la fertilizzazione in vitro (In Vitro Fertilisation , IVF), trasferimento di gameti all'interno delle tube o trasferimentodi zigoti all'interno delle tube; il farmaco, in associazione ad una preparazione a base di ormone luteinizzante (Luteinising Hormone , LH), e' raccomandato per la stimolazione dello sviluppo follicolare e dell'ovulazione in donne con grave insufficienza di LH ed FSH. Negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno <1,2 UI/l. Nell'uomo adulto: il medicinale e' indicato nella induzione della spermatogenesi in uomini affetti da ipogonadismo ipogonadotropo congenito o acquisito, in associazione alla Gonadotropina Corionica umana (human Chorionic Gonadotropin, hCG).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo follitropina alfa, all'FSH o ad uno qualsiasi degli eccipienti; tumori dell'ipotalamo o della ghiandola ipofisaria; ingrossamento ovarico o cisti ovarica non dovuta a sindrome dell'ovaio policistico; emorragie ginecologiche ad eziologia sconosciuta; carcinoma dell'ovaio, dell'utero o della mammella. Il farmaco non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di: insufficienza ovarica primitiva; malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza; fibromi dell'utero incompatibili con la gravidanza; in caso di insufficienza testicolare primaria.

Composizione ed Eccipienti

Polvere: saccarosio, sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato dibasico diidrato, acido fosforico concentrato, sodio idrossido. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili, alcool benzilico.

Avvertenze

Usare il farmaco nei problemi di infertilita' e nel loro trattamento.Puo' verificarsi un certo grado di variabilita' individuale nella risposta all'FSH. Sia nelle donne che negli uomini utilizzare la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento. Porfiria: controllare i pazienti durante il trattamento. L'aggravamento o l'insorgenza di questa condizione puo' richiedere l'interruzione della terapia. Trattamento nelle donne: studiare adeguatamente l'infertilita' di coppia e valutare eventuali controindicazioni per la gravidanza. Esaminare le pazienti per verificare l'eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso. Le pazienti che si sottopongono a stimolazione della crescita follicolare come trattamento dell'infertilita' anovulatoria o per tecniche di riproduzione assistita, possono sviluppare ingrossamento ovarico o iperstimolazione. L'aderenza alla dose raccomandata, allemodalita' di somministrazione ed un attento monitoraggio della terapia minimizzeranno l'incidenza di tali eventi. Puo' manifestarsi un incremento della sensibilita' ovarica al farmaco quando viene somministrato in associazione a lutropina alfa. Se si ritiene opportuno un aumentodella dose di FSH, l'adattamento del dosaggio dovra' essere effettuato preferibilmente con incrementi di 37,5-75 UI ad intervalli di 7-14 giorni. Non e' stata eseguita una comparazione diretta tra il farmaco/LH e gonadotropina umana menopausale (hMG). Un confronto eseguito su dati storici indica che il tasso di ovulazione ottenuto con il farmaco/LH sia simile a quello ottenuto con hMG. Sindrome da Iperstimolazione Ovarica: un certo grado di ingrossamento ovarico e' un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. E' piu' comune nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento. Al contrario dell'ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS e' una condizione che puo' manifestarsi con diversi gradi di gravita'. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilita' vascolare che puo' evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleure e, raramente, nelle cavita' pericardiache. La valutazione clinica puo' rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta. Molto raramente, una severa OHSS puo' essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio. L'aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati del medicinale puo' ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio. Le evidenze suggeriscono che l'hCG svolga un ruolo chiave nell'induzione dell'OHSS e che la sindrome possa essere piu' grave e protratta in caso di gravidanza. Pertanto, in presenza di segni di iperstimolazione ovarica, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L'OHSS puo' evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell'arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare piu' frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo acirca 7- 10 giorni dal trattamento. Tenere le pazienti sotto controllo per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG. Nella ART,l'aspirazione di tutti i follicoli prima dell'ovulazione puo' evitareil verificarsi di iperstimolazione. La OHSS lieve o moderata regredisce in genere spontaneamente. Se si verifica una OHSS grave si raccomanda di sospendere il trattamento, se ancora in corso, ricoverare la paziente e iniziare la terapia appropriata. Gravidanza multipla: nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell'ovulazione, l'incidenza di gravidanze multiple e' aumentata rispetto ai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanzamultipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali. Per minimizzare il rischio, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica. Nelle pazienti sottoposte a tecniche di riproduzione assistita il rischio di gravidanze multiple e' correlato principalmente al numero di embrioni trasferiti, alla loro qualita' e all'eta' della paziente. Prima di iniziare il trattamento informare le pazienti del rischio potenziale di nascite multiple. Interruzione della gravidanza: l'incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre e' maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l'ovulazione o per le ART rispetto a quanto avviene dopo un concepimento naturale. Gravidanze ectopiche: le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza e' ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l'infertilita'. Dopo le ART e' stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale. Neoplasie del sistema riproduttivo: sono stati segnalate sia benigne che maligne, dell'ovaio o altre neoplasie dell'apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti ciclidi terapia per il trattamento dell'infertilita'. Non e' stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di questi tumori nelle donne infertili. Malformazioni congenite: la prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART puo' essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Cio' si pensasia dovuto a differenti caratteristiche dei genitori ed alle gravidanze multiple. Eventi trombo embolici: nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso il trattamento con gonadotropine puo' ulteriormente aumentare il rischio di peggioramento o di comparsa di tali eventi. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici. Trattamento negli uomini: tassi endogeni elevati di FSH sono indicativi di insufficienza testicolare primitiva. Tali pazienti non rispondono alla terapia con il farmaco/hCG. Non utilizzare il farmaco quando non e' possibile ottenere una risposta efficace. Nell'ambito della valutazione della risposta, si raccomanda l'analisi del liquido seminale 4-6 mesi dopo l'iniziodel trattamento. Il farmaco contiene sodio.

Gravidanza e Allattamento

Non vi e' indicazione all'uso del medicinale durante la gravidanza. Idati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte (meno di 300gravidanze esposte) indicano che follitropina alfa non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. In studi su animali non e' stato osservato alcun effetto teratogeno. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno del medicinale. Il farmaco non e' indicato in fase di allattamento. Il medicinale e' indicato per l'uso nell'infertilita'.

Interazioni con altri prodotti

L'uso concomitante del farmaco con altri medicinali stimolanti l'ovulazione (es. hCG, clomifene citrato) puo' determinare un potenziamento della risposta follicolare, mentre l'uso concomitante di un medicinaleGnRH agonista o antagonista, determinando desensibilizzazione ipofisaria, puo' richiedere un aumento della dose del farmaco necessaria per ottenere una adeguata risposta ovarica. Non sono state segnalate altreinterazioni clinicamente significative con altri medicinali durante la terapia con il prodotto.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Prima della ricostituzione, non conservare a temperatura superiore ai25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Dopo la ricostituzione, non conservare a temperatura superiore ai 25 grad C. Non congelare. Conservare nel contenitoreoriginale per proteggere il medicinale dalla luce.