glucophage 60 compresse rivestite 1000mg bruno farmaceutici spa

Che cosa è glucophage 60cpr riv 1000mg?

Glucophage compresse rivestite divisibili prodotto da bruno farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Glucophage risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antidiabetici orali.
Contiene i principi attivi: metformina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: metformina cloridrato 1000 mg corrispondente a 780 mg di metformina base.
Codice AIC: 017758069 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del diabete mellito di Tipo II, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti per un adeguato controllo della glicemia. Negli adulti puo' essere utilizzato in monoterapia o in combinazione conaltri antidiabetici orali o con l'insulina. Nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti puo' essere utilizzato in monoterapia o in combinazione con l'insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina cloridrato come terapia di prima linea dopo il fallimento del controllo del regime alimentare.

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Posologia

>>Adulti. Monoterapia e combinazione con altri farmaci antidiabetici orali: 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno assunta durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose va adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Un graduale aumento del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. In pazienti che assumono un alto dosaggio di metformina cloridrato (da 2 a 3 grammi per giorno), e' possibile sostituire due compresse da 500 mg con unacompressa da 1000 mg. La dose massima raccomandata di metformina cloridrato e' di 3 g al giorno. In caso di passaggio da un altro farmaco antidiabetico orale alla metformina: interrompere il farmaco precedentee iniziare con la metformina cloridrato alla dose sopra indicata. Combinazione con l'insulina: la metformina cloridrato e l'insulina possono essere usate in associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La metformina cloridrato viene somministrata alla dose iniziale normale di 500 mg o 850 mg 2 o 3 volte al giorno, mentrela dose di insulina viene adeguata sulla base della glicemia. >>Anziani: a causa della potenziale riduzione della funzione renale nei soggetti anziani, il dosaggio di metformina cloridrato deve essere adeguatosulla base della funzione renale. E' pertanto necessaria una valutazione periodica della funzione renale. >>Bambini e adolescenti. Monoterapia e combinazione con insulin: puo' essere utilizzato nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti. Di norma la dose iniziale e' di 500 mg o 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno,assunta durante o dopo i pasti. Dopo 10-15 giorni la dose va adeguatasulla base del tasso ematico di glucosio. Un lento aumento del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Il dosaggio massimo raccomandato di metformina cloridrato e' di 2 g al giorno, assunto in 2 o 3 dosi separate.

Effetti indesiderati

Molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 < 1/10); non comune (>= 1/1.000 < 1/100); rara (>= 1/10.000 < 1/1.000); molto rara < 1/10.000, nonnota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dati disponibili). Patologie del sistema nervoso. Comune: alterazioni del gusto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: alterazioni dell'apparato gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell'appetito. Questi effetti indesiderati si verificano piu' frequentemente durante l'inizio della terapia e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Per prevenirli si raccomanda di assumerela metformina cloridrato in 2 o 3 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Anche un lento aumento del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rara: reazioni cutanee quali eritema, prurito, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rara: diminuzione dell'assorbimento di vitamina B12 con diminuzione dei livelli sierici durante l'utilizzo di metformina cloridrato a lungo termine. Si raccomanda di prendere in considerazione tale eziologia nei pazienti con anemiamegaloblastica. Molto rara: acidosi lattica. Patologie epatobiliari. Non nota: casi isolati di alterazioni nei test di funzionalita' epatica o epatite che si sono risolte in seguito a interruzione del trattamento con metformina cloridrato. In dati pubblicati e successivi alla commercializzazione, e in studi clinici controllati su una limitata popolazione pediatrica tra i 10 e 16 anni trattata per un anno, le segnalazioni di eventi avversi erano simili in termini di gravita' e di natura a quelle riportate per gli adulti.

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di Tipo II, in particolare nei pazienti in sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non sono sufficienti per un adeguato controllo della glicemia. Negli adulti puo' essere utilizzato in monoterapia o in combinazione conaltri antidiabetici orali o con l'insulina. Nei bambini di eta' superiore ai 10 anni e negli adolescenti puo' essere utilizzato in monoterapia o in combinazione con l'insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti in sovrappeso affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina cloridrato come terapia di prima linea dopo il fallimento del controllo del regime alimentare.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' a metformina cloridrato o ad uno degli eccipienti. Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico. Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 mL/min). Condizioni acute con possibilita' di alterazione della funzione renale come: disidratazione,infezione grave, shock, somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati. Malattie acute o croniche che possano provocare ipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto miocardico, shock. Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo. Allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: povidone 30 K; magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa; macrogol 400; macrogol 8000.

Avvertenze

L'acidosi lattica e' una complicanza metabolica rara ma grave (alto tasso di mortalita' in assenza di rapido trattamento), che puo' insorgere in seguito ad un accumulo di metformina cloridrato. I casi riportati in pazienti trattati con metformina cloridrato si sono verificati inparticolare in pazienti diabetici affetti da insufficienza renale grave. L'incidenza puo' e deve essere ridotta valutando anche altri fattori di rischio associati, come un diabete non controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epatica ed eventuali altre condizioni associate all'ipossia. Diagnosi L'acidosi lattica e' caratterizzata da una dispnea con acidosi, dolori addominali e ipotermia seguiti da coma. Gli esami diagnostici di laboratorio mostrano una diminuzione del pH nel sangue, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/L, e un aumento del gap anionico e del rapportolattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la metformina cloridrato e ricoverare il paziente immediatamente. La metformina cloridrato viene escreta dai reni, quindi e' opportuno determinare i livelli di creatinina sierica prima di iniziare il trattamento e in seguito, con frequenza regolare: almeno una volta all'anno nei pazienti con funzione renale normale; almeno due-quattro volte l'anno nei pazienti con livelli di creatinina sierica al limite superiore delnormale e nei soggetti anziani. La diminuzione della funzione renale nei soggetti anziani e' frequente e asintomatica. Un'attenzione speciale va riservata alle situazioni in cui puo' venire compromessa la funzione renale, ad esempio quando si inizia una terapia antipertensiva o una terapia con diuretici e quando si inizia una terapia con FANS. La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati negli studi radiologici puo' portare ad un'insufficienza renale: e' quindi necessario interrompere la metformina cloridrato prima o al momento dell'esame, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esamee solo dopo aver controllato se la funzione renale e' tornata normale. La somministrazione deve essere interrotta 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato in anestesia generale e di norma deve essere ripresa non prima di 48 ore dall'intervento. >>Bambini e adolescenti. La diagnosi di diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di cominciare il trattamento con metforminacloridrato. Non sono stati riscontrati effetti della metforminacloridratosulla crescita e sulla puberta' durante studi clinici controllati della durata di un anno, ma su questi punti specifici non sono disponibili dati a lungo termine. E' raccomandato pertanto un attento follow-up dell'effetto di metformina cloridratosu questi parametri in bambini trattati con metforminacloridrato, specialmente nei prepuberi. >>Bambini di eta' compresa fra 10 e 12 anni. Sono stati inclusi solo 15 soggetti di eta' compresa trai 10 e i 12 anni negli studi clinici controllati condotti in bambini e adolescenti. Nonostante l'efficacia e la sicurezza nei bambini sottoi 12 anni non differissero da quelle riportate per i bambini piu' grandi, e' raccomandata un'attenzione particolare quando si prescrive metformina cloridrato ai bambini di eta' compresa tra i 10 e i 12 anni. Ipazienti devono continuare il loro regime alimentare distribuendo regolarmente l'introito di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono continuare il regime alimentare ipocalorico. I test di laboratorio normalmente previsti nei casi di diabete devono essere eseguiti regolarmente. La metformina cloridrato da sola non provoca maiipoglicemia, anche se si consiglia cautela quando viene usata in combinazione con l'insulina o le sulfaniluree.

Gravidanza e Allattamento

Attualmente non sono disponibili dati epidemiologici rilevanti. Studisugli animali non indicano effetti dannosi per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale o fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Quando la paziente ha in programma una gravidanza e durante la gravidanza stessa, il diabete non va trattato con metformina cloridrato ma si deve usare l'insulina per mantenere la glicemia piu' vicina possibile al normale, in modo da ridurre i rischi di malformazione fetale associati a livelli di glicemia anormali. Nel topo in fase di allattamento, la metformina cloridrato viene escreta nel latte. Per la specie umana non sono disponibili dati analoghi e bisogna quindi decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la metformina cloridrato,considerando l'importanza che il composto ha per la madre.

Interazioni con altri prodotti

>>Combinazioni non raccomandate. Alcol: aumento del rischio di acidosi lattica nelle intossicazioni acute da alcol, soprattutto nei casi di: digiuno o malnutrizione, insufficienza epatica. Evitare il consumo di alcol e di farmaci contenenti alcol. Agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metforminacloridrato e rischio di acidosi lattica. La metformina cloridrato deve quindi essere interrotta prima o al momento dell'esame, riprendendo la somministrazione non prima di 48 ore dopo l'esame e solo dopo aver controllato se la funzione renale e' tornata normale. >>Associazioni che richiedono precauzione. Glucocorticoidi (per via sistemica e locale), beta-2-agonisti, e diuretici: hanno attivita' iperglicemizzante intrinseca. Eseguire controlli piu' frequenti della glicemia, soprattuttoall'inizio del trattamento. Se necessario adeguare il dosaggio del farmaco antidiabetico durante la terapia con l'altro farmaco e all'interruzione di quest'ultimo. ACE-inibitori: possono ridurre la glicemia. Se necessario, adeguare il dosaggio del farmaco antidiabetico durante la terapia con l'altro farmaco e all'interruzione di quest'ultimo.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non richiede precauzioni particolari per la conservazione.