glimepiride sandoz 30 compresse 4mg sandoz spa

Che cosa è glimepiride sandoz 30cpr 4mg?

Glimepiride sandoz compresse divisibili prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Glimepiride sandoz risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzanti orali, sulfonamidi, derivati dell'urea.
Contiene i principi attivi: glimepiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: glimepiride
Codice AIC: 038724581 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Glimepiride e' indicata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 quando dieta, esercizio fisico e riduzione del peso corporeo da soli non sono sufficienti.

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Posologia

La base per un trattamento di successo del diabete e' una buona dieta, un'attivita' fisica regolare, cosi' come controlli abituali di sangue e urine. Le compresse o l'insulina non possono compensare gli effetti negativi che derivano dalla mancata osservanza della dieta raccomandata. Il dosaggio viene determinato sulla base dei risultati delle analisi del glucosio ematico e urinario. La dose iniziale corrisponde a 1 mg di glimepiride al giorno. Nel caso si raggiunga un buon controllo, questa posologia deve essere adottata come terapia di mantenimento. Seil controllo non e' soddisfacente, la dose deve essere aumentata in base alla verifica della glicemia e in modo graduale, con un intervallodi circa 1-2 settimane tra ogni incremento, fino a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno. Un dosaggio superiore a 4 mg di glimepiride al giorno determina risultati migliori solo in casi eccezionali. La dose massima giornaliera raccomandata e' pari a 6 mg di glimepiride. Nei pazienti non controllati adeguatamente con una dose massima giornaliera di metformina e' possibile iniziare una terapia concomitante con glimepiride. Mantenendo costante la dose di metformina, si inizia la terapia con glimepiride con una dose bassa, aumentandola poi in funzione del livello di controllo metabolico desiderato, fino alla dose massima giornaliera. La terapia combinata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Se necessario, nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose massima giornaliera di glimepiride e' possibile iniziare una terapia concomitante con insulina. Mantenendo costante la dose di glimepiride, iniziare il trattamento con insulina ad una dose bassa, aumentandola poi in funzione del livello di controllo metabolico desiderato. La terapia combinata deve essere iniziata sotto stretto controllomedico. In genere una singola dose giornaliera di glimepiride e' sufficiente. Si raccomanda l'assunzione immediatamente prima o durante unaprima colazione abbondante o, se questa non viene assunta, poco primao durante il primo pasto principale. Nel caso si dimentichi di assumere una dose, non si deve correggere la dimenticanza aumentando la dosesuccessiva. Per i diversi regimi terapeutici sono disponibili compresse di dosaggi appropriati. Le compresse devono essere ingerite intere con del liquido. Nel caso un paziente manifesti una reazione ipoglicemica con 1 mg di glimepiride al giorno, questo significa che il paziente puo' essere controllato con la sola dieta. In corso di trattamento, poiche' un miglioramento nel controllo del diabete e' associato a un aumento della sensibilita' all'insulina, il fabbisogno di glimepiride potrebbe diminuire drasticamente. Per evitare l'ipoglicemia si deve pertanto considerare l'opportunita' di ridurre tempestivamente la dose o di interrompere la terapia. Un cambiamento della dose puo' essere necessario, se si verificano modifiche del peso corporeo o dello stile di vita del paziente, oppure in presenza di altri fattori che determinanoun aumento del rischio di ipo o iperglicemia. Il passaggio da altri ipoglicemizzanti orali alla glimepiride e' in genere possibile. Per il passaggio a glimepiride e' necessario considerare il dosaggio e l'emivita del precedente prodotto medicinale. In alcuni casi, specialmente con gli antidiabetici caratterizzati da una lunga emivita (per esempio clorpropamide), e' consigliabile adottare un periodo di interruzione di alcuni giorni, allo scopo di minimizzare i rischi di reazioni ipoglicemiche dovute agli effetti additivi. La dose iniziale raccomandata e'di 1 mg di glimepiride al giorno. La dose puo' essere poi incrementata gradualmente in base alla risposta, come indicato in precedenza. In casi eccezionali, nel caso di pazienti affetti da diabete di tipo 2 precedentemente controllato con insulina, il passaggio a glimepiride puo' essere indicato. Questo passaggio deve essere effettuato sotto stretta osservazione medica. Utilizzo in condizioni di compromissione epatica o renale.

Effetti indesiderati

In base all'esperienza acquisita con glimepiride e con altre sulfaniluree sono da segnalare i seguenti effetti indesiderati. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: lievi reazioni di ipersensibilita' possono evolversi in reazioni gravi con dispnea, calo della pressione sanguigna e occasionalmente shock, vasculite leucocitoclastica. E' possibile che si verifichi allergenicita' crociata con sulfaniluree, sulfonamidi o altre sostanze correlate. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: alterazioni ematologiche, trombocitopenia da moderata a grave, leucopenia, eritrocitopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica e pancitopenia. Questi effetti sono in genere reversibili al momento dell'interruzione del trattamento. Disturbi del metabolismoe della nutrizione. Rari: reazioni ipoglicemiche, che in genere avvengono immediatamente, possono essere di grado severo e non sono sempre facili da correggere. Come per tutte le altre terapie ipoglicemiche, l'insorgenza di tali reazioni dipende da fattori individuali, come le abitudini dietetiche e il dosaggio. Patologie dell'occhio. Non comuni: disturbi visivi transitori, specialmente all'inizio del trattamento, dovuti alle alterazioni dei livelli di glucosio del sangue. Patologie gastrointestinali. Molto rari: disturbi gastrointestinali quali nausea,vomito, diarrea, fastidi e dolori addominali. Solo di rado questi effetti comportano l'interruzione della terapia. Patologie epatobiliari. Rari: elevazione degli enzimi epatici. Molto rari: compromissione della funzionalita' epatica, oltre a epatite, che possono evolvere in insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: reazioni cutanee di ipersensibilita', come prurito, eruzionecutanea e orticaria, ipersensibilita' alla luce. Esami diagnostici. Molto rari: diminuzione delle concentrazioni di sodio sierico.

Indicazioni

Glimepiride e' indicata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 quando dieta, esercizio fisico e riduzione del peso corporeo da soli non sono sufficienti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Glimepiride e' controindicato nei seguenti casi: ipersensibilita' a glimepiride, ad altri sulfaniluree o sulfonamidi o a uno qualsiasi degli eccipienti, diabete insulino-dipendente, coma diabetico, chetoacidosi, gravi alterazioni della funzionalita' renale o epatica (in caso di gravi alterazioni della funzione renale o epatica e' necessario passare alla terapia con insulina).

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico (tipo A), povidone K30, cellulosa microcristallina, magnesio stearato (Ph. Eur) vegetale. Inoltre, come agenti coloranti: compresse da 1 mg ossido di ferro rosso (E172). Compresse da 2 mg: ossido di ferro giallo (E172), indaco carminio (E132). Compresse da 3 mg: ossido di ferro giallo (E172). Compresse da 4 mg: indaco carminio (E132).

Avvertenze

Glimepiride deve essere assunto poco prima o durante un pasto. Nel caso di pasti saltati o consumati a orari irregolari, il trattamento conglimepiride puo' provocare ipoglicemia. I possibili sintomi di ipoglicemia comprendono: cefalea, appetito vorace, nausea, vomito, apatia, sonnolenza, disturbi del sonno, irrequietezza, aggressivita', difficolta' di concentrazione, alterazione dello stato di vigilanza e dei tempidi reazione, depressione, confusione, disturbi della parola e della vista, afasia, tremore, paresi, disturbi sensori, capogiri, debolezza, perdita dell'autocontrollo, delirio, convulsioni cerebrali, sonnolenzae perdita di conoscenza fino a e compreso coma, respiro breve e bradicardia. Inoltre possono manifestarsi segni di contro-regolazione adrenergica quali sudorazione, pelle fredda e umida, ansia, tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris e aritmie cardiache. Il quadro clinico di un grave attacco ipoglicemico puo' assomigliare a quellodi un ictus. I sintomi possono quasi sempre essere controllati mediante assunzione immediata di un carboidrato (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno alcun effetto. L'esperienza con altre sulfaniluree indica che l'ipoglicemia puo' ricomparire nonostante il successo delle contromisure iniziali. L'ipoglicemia grave o prolungata, controllata solo temporaneamente con l'abituale apporto di zucchero, richiede unimmediato trattamento medico e occasionalmente l'ospedalizzazione. I fattori che favoriscono l'ipoglicemia comprendono: scarsa cooperazioneo (piu' comunemente nei pazienti piu' anziani) incapacita' da parte del paziente di cooperare, malnutrizione, irregolarita' nell'assunzionedei pasti, salto dei pasti o periodi di digiuno, alterazioni nella dieta, squilibrio tra attivita' fisica e assunzione di carboidrati, consumo di alcolici, in particolare se in associazione al mancato consumo di pasti, compromissione renale, grave disfunzione epatica, sovradosaggio di glimepiride, alcuni disturbi non compensati del sistema endocrino che influiscono sul metabolismo dei carboidrati o sulla contro-regolazione dell'ipoglicemia (come per esempio in alcuni disturbi della funzionalita' tiroidea e dell'ipofisi anteriore o nell'insufficienza adrenocorticale), somministrazione contemporanea di alcuni altri medicinali. Il trattamento con glimepiride richiede un monitoraggio regolare dei livelli di glucosio ematico e urinario. Si raccomanda inoltre la determinazione della porzione di emoglobina glicosilata. Durante il trattamento con glimepiride, sono necessari regolari controlli epatici ed ematici (specialmente dei leucociti e dei trombociti). In situazioni di stress (quali per esempio traumi, operazioni chirurgiche invasive, infezioni con febbre ecc.) puo' essere indicato passare temporaneamentealla terapia insulinica. Non esistono esperienze adeguate sull'uso diglimepiride nei pazienti con grave insufficienza epatica e nei pazienti dializzati. Nei pazienti con grave insufficienza renale o epatica e' indicato il passaggio alla terapia insulinica. Il trattamento di pazienti con deficit di G6PD con farmaci appartenenti al gruppo delle sulfaniluree possono portare ad anemia emolitica. Poiche' glimepiride appartiene alla classe delle sulfaniluree, deve essere usata con cautela nei pazienti con deficit di G6PD e deve essere considerata una terapiaalternativa con una non sulfanilurea. Questo prodotto medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari disturbi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo prodotto medicinale.

Gravidanza e Allattamento

I livelli anormali di glucosio nel sangue durante la gravidanza sono associati a una piu' elevata incidenza di anomalie congenite e di mortalita' perinatale. Nel corso della gravidanza i livelli di glucosio nel sangue devono pertanto essere monitorati attentamente, allo scopo dievitare il rischio teratogeno. In queste circostanze l'impiego di insulina si rivela necessario. Le pazienti che desiderano entrare in gravidanza devono informare il proprio medico curante. Non sono disponibili dati sufficienti sull'uso di glimepiride in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva, probabilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemia) di glimepiride. Di conseguenza, la glimepiride non deve pertanto essere assunta durante l'intero periodo della gravidanza. Se una paziente in terapia con glimepiride sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere sostituito il piu' presto possibile con una terapia a base di insulina. Non e' noto se glimepiride venga escreta nel latte umano. Glimepiride viene escreta nel latte di ratto. Poiche' altre sulfaniluree vengono escrete nel latte umano e poiche' sussiste il rischio di ipoglicemia nei lattanti, durante il trattamento con glimepiride l'allattamento al seno e' sconsigliato.

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione concomitante di glimepiride e alcuni altri prodotti medicinali puo' provocare diminuzioni e aumenti indesiderati dell'effetto ipoglicemico di glimepiride. Per tale ragione l'assunzione di altri farmaci deve avvenire solo dopo averne informato il medico o dietro sua prescrizione. Glimepiride viene metabolizzata dal citocromo P450 2C9 (CYP2C9). Il suo metabolismo e' noto per risentire della somministrazione concomitante di agenti induttori del CYP2C9 (per esempio rifampicina) o di inibitori dello stesso (per esempio fluconazolo). I risultati di uno studio di interazione in vivo, riportati in letteratura,indicano che l'AUC di glimepiride viene aumentata di circa il doppio da fluconazolo, uno dei piu' potenti inibitori del CYP2C9. Sulla base dell'esperienza con glimepiride e altre sulfaniluree, e' necessario menzionare le interazioni descritte di seguito. Aumento dell'effetto ipoglicemizzante e pertanto in qualche caso ipoglicemia, quando in concomitanza viene assunto per esempio uno dei seguenti prodotti medicinali:fenilbutazone, azapropazone e ossifenbutazone insulina e altri antidiabetici orali, metformina, salicilati e acido para-amino salicilico, steroidi anabolizzanti e ormoni sessuali maschili, cloramfenicolo, anticoagulanti cumarinici, fenfluramina, fibrati, ACE inibitori, fluoxetina, allopurinolo, simpatolitici, ciclofosfamide, trofosfamide e ifosfamide, sulfinpirazone, alcuni sulfonamidi ad azione prolungata, tetracicline, MAO-inibitori, chinoloni, probenecid, miconazolo, pentossifillina, tritoqualina, fluconazolo. Diminuzione dell'effetto ipoglicemizzante, con conseguente aumento dei livelli di glucosio nel sangue, quando in concomitanza viene assunto per esempio uno dei seguenti prodotti medicinali: estrogeni e progestinici, saluretici e diuretici tiazidici, agenti che stimolano la tiroide e glucocorticoidi, derivati della fenotiazina, clorpromazina, adrenalina e simpaticomimetici, acido nicotinico (a dosi elevate) e derivati dell'acido nicotinico, lassativi (uso prolungato), fenitoina, diazossido, glucagone, barbiturici e rifampicina, acetazolamide. Antagonisti H2, beta bloccanti, clonidina e reserpina possono provocare sia il potenziamento sia la diminuzione dell'effetto di riduzione dei livelli glicemici. Sotto l'influenza di farmaci simpaticolitici, quali beta bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina, i segni della contro-regolazione adrenergica dell'ipoglicemia possono essere ridotti o assenti. L'assunzione di alcol puo' potenziare o indebolire l'effetto ipoglicemizzante di glimepiride in modo imprevedibile. Glimepiride puo' sia potenziare sia ridurre gli effetti dei derivati cumarinici.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperature superiori a 25 gradi C.