glimepiride sand*30cpr 2mg glimepiride sandoz spa

Che cosa è glimepiride sand 30cpr 2mg?

Glimepiride sand compresse divisibili prodotto da sandoz spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Glimepiride sand risulta non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto glimepiride sandoz 30cpr 2mg

E' utilizzato per la cura di farmaci orali per la riduzione del glucosio nel sangue: sulfonamidi, derivati dell'urea.
Contiene i principi attivi: glimepiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa contiene 2 mg di glimepiride.
Codice AIC: 036957052 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Glimepiride e' indicata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio e la riduzione del peso da soli non sono sufficienti.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Per uso orale. Il trattamento efficace del diabete si basa su una dieta corretta, esercizio fisico e controlli regolari di sangue e urine. Gli effetti negativi di una dieta non seguita non possono essere compensati con la somministrazione di compresse o insulina. Il dosaggio dipende dai risultati dei controlli del glucosio nel sangue e nelle urine. La dose iniziale e' di 1 mg di glimepiride al giorno. Una volta raggiunto un buon controllo della patologia, tale dose puo' essere somministrata come dose di mantenimento. Se il controllo e' insoddisfacente, il dosaggio deve essere incrementato sulla base del controllo glicemico in modo graduale con un intervallo di circa 1-2 settimane fino a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno. Un dosaggio superiore a 4 mg al giorno di glimepiride porta a risultati terapeutici migliori solo in casieccezionali. La dose massima giornaliera raccomandata e' di 6 mg di glimepiride. Se necessario, nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose giornaliera massima di metformina e' possibile iniziare una terapia concomitante con glimepiride. Mentre si mantiene costante ladose di metformina, si inizia il trattamento con glimepiride con dosibasse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato, fino alla dose massima giornaliera. La terapia associata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Se necessario, nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose giornaliera massima di glimepiride e' possibile iniziare una terapia concomitante con insulina. Mentre si mantiene costante la dose di glimepiride, si inizia il trattamento con insulina con dosi basse, aumentando tali dosifino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato. La terapiaassociata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. In generale e' sufficiente una dose giornaliera di glimepiride. Si raccomanda di assumere tale dose immediatamente prima o nel corso di una colazione abbondante o, qualora non si facesse colazione, appena prima o nelcorso del pasto principale. In caso di omissione di una dose, non aumentare la dose successiva. Per i vari regimi posologici sono disponibili compresse con idoneo dosaggio. Le compresse vanno deglutite intere con un po' di liquido. La comparsa di una reazione ipoglicemica dopo l'assunzione di una compressa di glimepirde da 1 mg indica che il paziente puo' essere controllato con la sola dieta. Nel corso del trattamento, il fabbisogno di glimepiride puo' ridursi posto che il miglioramento nel controllo del diabete e' dovuto ad una aumentata sensibilita' all'insulina. Per evitare la comparsa di ipoglicemia si devono pertantovalutare una riduzione temporanea della posologia o una sospensione della terapia. E' necessario prendere in considerazione una modifica del dosaggio, in caso di variazioni di peso o cambiamenti dello stile divita del paziente ovvero in presenza di altri fattori che incrementino il rischio di ipo- o iperglicemia. Passaggio da altri agenti ipoglicemizzanti orali a glimepiride: generalmente e' possibile passare da altri antidiabetici orali a glimepiride. Per il passaggio a glimepiride devono essere presi in considerazione il dosaggio e l'emivita del medicinale precedente. In alcuni casi, specialmente per gli antidiabetici a lunga emivita (ad esempio clorpropamide), e' raccomandato un periododi interruzione di alcuni giorni, al fine di ridurre al minimo il rischio di reazioni ipoglicemiche dovuto all'effetto additivo. La dose iniziale raccomandata e' di 1 mg di glimepiride al giorno. La dose di glimepiride puo' essere incrementata gradualmente in base alla risposta terapeutica, come indicato in precedenza. Passaggio dall'insulina a glimepiride: Il passaggio da insulina a glimepiride puo' essere indicatoin particolari casi di pazienti diabetici di tipo 2, controllati con insulina. Questo passaggio deve avvenire sotto stretto controllo medico.

Effetti indesiderati

Valutazione di frequenza: molto comune (> 1/10) comune (> 1/100, < 1/10) non comune (> 1/1000, < 1/100) raro (> 1/10.000, < 1/1000) molto raro (< 1/10.000) inclusi casi isolati. Alterazioni del sistema immunitario. Molto raro: lievi reazioni di ipersensibilita' si possono trasformare in reazioni gravi con dispnea, calo della pressione sanguigna e occasionalmente shock. Vasculite allergica. Allergie crociate sono possibili con le sulfaniluree, le sulfonamidi o sostanze correlate. Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Raro: alterazioni ematologiche.Esse comprendono trombocitopenia da moderata a grave, leucopenia, eritrocitopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica e pancitopenia. Tali effetti sono generalmente reversibili dopo l'interruzione della terapia. Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Raro: reazioni ipoglicemiche. Di norma queste reazioni sono immediate, possibilmente gravi e non sempre facilmente risolvibili. L'insorgenza ditali reazioni ipoglicemiche dipende da fattori individuali, quali le abitudini alimenteri ed il dosaggio. Disturbi oculari. Non comune: a causa di alterazioni dei livelli di glucosio nel sangue sono possibili disturbi visivi temporanei, specialmente all'inizio del trattamento. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto raro: I disturbi a livello gastrointestinale, come nausea, vomito, diarrea, pressione epigastrica, gonfiore e dolore addominale. Questi disturbi raramente portano all'interruzione della terapia. Alterazioni del sistema epatobiliare. Non comune: aumento degli enzimi epatici; molto rari: alterazione della funzione epatica (ad esempio colestasi e ittero), epatite che evolve in insufficienza epatica. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: reazioni di ipersensibilita' cutanea, quali prurito, rash e orticaria; molto raro: ipersensibilita' alla luce. Indagini diagnostiche. Molto raro: riduzione della concentrazione sierica del sodio.

Indicazioni

Glimepiride e' indicata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio e la riduzione del peso da soli non sono sufficienti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Glimepiride non deve essere assunta nei seguenti casi: ipersensibilita' a glimepiride, altre sulfoniluree o sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti della compressa diabete insulino-dipendente coma diabetico chetoacidosi alterazioni gravi della funzionalita' renale o epatica (in caso di disturbi renali o epatici gravi passare all'insulina).

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico (tipo A), povidone K30, cellulosa microcristallina, magnesio stearato. Agenti coloranti: ferro ossido giallo (E172), indigotina-carminio d'indaco(E132).

Avvertenze

Glimepiride deve essere assunto immediatamente prima o durante i pasti. La terapia con glimepiride puo' provocare ipoglicemia se i pasti sono irregolari o quando vengono saltati. Possibili sintomi di ipoglicemia comprendono: mal di testa, appetito vorace, nausea, vomito, stanchezza, sonnolenza, disturbi del sonno, agitazione, aggressivita', difficolta' di concentrazione, alterazione dello stato di vigilanza e del tempo di reazione, depressione, confusione, disturbi del linguaggio e disturbi visivi, afasia, tremore, paresi, disturbi sensori, vertigini, debolezza, perdita di auto-controllo, delirio, convulsioni cerebrali, sonnolenza e perdita di coscienza fino al coma, respiro debole e bradicardia. Inoltre si possono avere segni di contro-regolazione adrenergica, come sudorazione, pelle fredda ed umida, ansieta', tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris e aritmie cardiache. Il quadro clinico di un grave attacco ipoglicemico puo' assomigliare a quello di un accidente cerebrovascolare. I sintomi quasi sempre possono essere rapidamente controllati con l'assunzione di carboidrati (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno effetto. L'esperienza con altre sulfoniluree indica che l'ipoglicemia puo' ricomparire nonostante un successo iniziale della terapia. Una ipoglicemia grave o prolungata, controllata solo temporaneamente dalla somministrazione di quantitativi abituali di zucchero, richiede un trattamento medico immediato e occasionalmente l'ospedalizzazione. I fattori che favoriscono l'ipoglicemia includono: mancata volonta' o (piu' comunemente nei pazienti piu' anziani) incapacita' del paziente di cooperare; denutrizione, assunzione dei pasti ad orari irregolari, omissione dei pasti o digiuno; cambiamenti nella dieta; squilibrio tra attivita' fisica ed assunzione di carboidrati; consumo di alcool, specialmente associato a omissione dei pasti; compromissione della funzione renale; disfunzione epatica grave; sovradosaggio di glimepiride; alcune disfunzioni del sistema endocrino non compensate che influiscono sul metabolismo dei carboidrati o sulla controregolazione dell'ipoglicemia (come in alcuni disturbi della funzionalita' tiroidea e dell'ipofisi anteriore o in caso di insufficienzasurrenalica); somministrazione concomitante di alcuni altri medicinali. La terapia con glimepiride richiede il monitoraggio regolare dei livelli di glucosio nel sangue e nelle urine; si raccomanda la determinazione della porzione di emoglobina glicolisata. Nel corso della terapia con glimepiride e' richiesto il monitoraggio regolare del profilo ematico (specialmente leucociti e trombociti) e della funzionalita' epatica. In situazioni di stress puo' essere opportuno un passaggio temporaneo all'insulina. Non si ha alcuna esperienza sull'uso di glimepiridenei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica o in pazienti dializzati. Il passaggio all'insulina e' indicato nei pazienti con grave compromissione renale o epatica. Contiene lattosio.

Gravidanza e Allattamento

Rischi correlati al diabete: livelli anormali di glucosio nel sangue durante la gravidanza sono associati ad una piu' elevata incidenza di anomalie congenite e mortalita' perinatale. I livelli di glucosio nel sangue devono quindi essere monitorati attentamente nel corso della gravidanza al fine di evitare il rischio teratogeno. In queste circostanze e' richiesto l'uso di insulina. Le pazienti che intendono avere unagravidanza devono informarne il proprio medico. Rischi correlati allaglimepiride: non sono disponibili dati sufficienti sull'impiego dellaglimepiride in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva probabilmente correlata all'azione farmacologica (ipoglicemia) della glimepiride. Di conseguenza, glimepiride non deve essere assunta durante l'intero periodo della gravidanza. Se la pazientein terapia con glimepiride, sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente cambiato con una terapia con insulina. Allattamento: non e' noto se avvenga escrezione nel latte umano. Glimepiride viene escreta nel latte di ratto. Poiche' altre sulfaniluree vengono escrete nel latte umano e poiche' sussiste il rischio di ipoglicemia nei lattanti,l'allattamento al seno non e' consigliato durante il trattamento con glimepiride.

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione concomitante di glimepiride e alcuni altri farmaci puo' provocare sia aumenti che diminuzioni indesiderate dell'effettoipoglicemico di glimepiride. Per tale ragione l'assunzione di altri farmaci deve avvenire solo dopo averne informato il medico ovvero dietro sua prescrizione. Glimepiride viene metabolizzato dal citocromo P4502C9 (CYP2C9). E' noto che la somministrazione concomitante di agenti induttori del CYP2C9 o i suoi inibitori influisce su tale metabolismo. I risultati di uno studio di interazione in vivo , riportato in letteratura, hanno dimostrato che l'AUC del glimepiride viene aumentata dicirca il doppio dal fluconazolo, che e' uno dei piu' potenti inibitori del CYP2C9. Sulla base dell'esperienza con glimepiride ed altre sulfoniluree devono essere menzionate le seguenti interazioni. Aumento dell'azione ipoglicemizzante e, quindi, in qualche caso ipoglicemia, se uno dei seguenti farmaci viene assunto in concomitanza con Glimepiride:fenilbutazone, azapropazone e ossifenbutazone sulfimpirazone insulinae altri prodotti antidiabetici orali alcune sulfonamidi a lunga durata d'azione metformina tetracicline salicilati e acido salicilico para-aminio- salicilico MAO-inibitori steroidi anabolizzanti e ormoni sessuali maschili antibiotici chinolonici cloramfenicolo probenecid anticoagulanti cumarinici miconazolo fenfluramina pentossifillina (alte dosi per via parenterale) fibrati tritoqualina ACE inibitori fluconazolo fluoxetina allopurinolo simpaticolitici ciclosfamidi, trosfamidi e ifosfamidi Si ha una riduzione dell'effetto ipoglicemico di glimepiride ed un conseguente aumento dei livelli di glucosio nel sangue se glimepiride viene somministrato contemporaneamente con i seguenti farmaci: estrogeni e progestinici saluretici, diuretici tiazidici agenti stimolantidella tiroide, glucocorticoidi derivati della fenotiazina, clorpromazina adrenalina e simpaticomimetici acido nicotinico (ad elevati dosaggi) e suoi derivati lassativi (uso prolungato) fenitoina, diazossido glucagone, barbiturici e rifampicina acetozolamide Gli H2- antagonisti, i betabloccanti, la clonidina e la reserpina possono potenziare ovveroridurre l'effetto ipoglicemizzante. Sotto l'influenza di farmaci simpaticolitici, quali i betabloccanti, la clonidina e la reserpina, gli effetti di una controregolazione adrenergica della ipoglicemia possono essere ridotti o assenti. L'assunzione di alcool puo' potenziare o diminuire l'azione ipoglicemizzante della glimepiride in modo imprevedibile. Glimepiride puo' aumentare o potenziare gli effetti dei derivati cumarinici.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 9 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
clicca qui per visualizzare i prodotti equivalenti per glimepiride sand 30cpr 2mg

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di glimepiride sand

Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.