glimepiride pli*30cpr 2mg blis glimepiride germed pliva pharma spa

Che cosa è glimepiride pli 30cpr 2mg blis?

Glimepiride gp compresse prodotto da germed pliva pharma spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Glimepiride gp risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzante orale: sulfonamide, derivato dell'urea.
Contiene i principi attivi: glimepiride
Codice AIC: 036952036 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento del diabete mellito di tipo II, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione del peso corporeo da soli non sono sufficienti ad abbassare adeguatamente il livello di glicemia.

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Posologia

La base di un trattamento ottimale del diabete deve essere costituitada una buona dieta, attivita' fisica regolare ed esami periodici del sangue e delle urine. Le compresse o l'insulina non possono compensareil mancato rispetto da parte del paziente della dieta raccomandata. Il dosaggio e' stabilito in base ai valori di glucosio ematico e urinario determinati. La dose iniziale e' di 1 mg di glimepiride al giorno. Se si raggiunge un controllo soddisfacente, questa posologia puo' essere adottata come terapia di mantenimento. Se il controllo non e' soddisfacente, il dosaggio deve essere aumentato in base al controllo glicemico, in modo graduale, con un intervallo di circa 1-2 settimane tra un aumento e l'altro, a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno. Un dosaggio superiore a 4 mg di glimepiride al giorno porta a risultati migliori solo in casi eccezionali. La dose massima raccomandata e' di 6 mg algiorno. Nei pazienti che non raggiungono un controllo adeguato con ladose giornaliera massima di metformina, puo' essere iniziata la terapia concomitante con glimepiride. Mentre si mantiene costante la dose di metformina, si inizia la terapia con glimepiride con un dosaggio basso che viene poi aumentato, fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato fino alla dose massima giornaliera. La terapia associata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Nei pazienti che non raggiungono un controllo adeguato con la dose giornaliera massima di glimepiride, puo' essere iniziata, se necessario, una terapia concomitante con insulina. Mentre si mantiene costante la dose di glimepiride, si inizia il trattamento con insulina al dosaggio basso, che viene poi aumentato fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato. La terapia associata deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Di norma e' sufficiente una singola dose giornaliera di glimepiride. Si raccomanda di assumere la dose subito prima o durante un'abbondante prima colazione o se non si consuma la prima colazione subito prima o durante il primo pasto principale. Nel caso in cui ci si dimentichi di assumere una dose, non si deve correggere la dimenticanzaaumentando la dose successiva. Le compresse devono essere ingerite intere con un po' di liquido. Se in un paziente si verifica una reazione ipoglicemica con 1 mg di glimepiride al giorno, questo significa chein tale paziente il controllo puo' essere ottenuto con la sola dieta.Durante il trattamento, posto che il miglioramento nel controllo del diabete e' dovuto a una aumentata sensibilita' all'insulina, la dose richiesta diminuire. Per evitare ipoglicemia, si deve pertanto considerare di ridurre tempestivamente la dose o di interrompere la terapia. La variazione della posologia potrebbe essere necessaria anche in caso di modificazioni del peso o dello stile di vita del paziente, o nel caso in cui altri fattori aumentino il rischio di ipoglicemia o iperglicemia. Generalmente si puo' effettuare il passaggio da altri agenti ipoglicemizzanti orali alla glimepiride. Per il passaggio alla glimepiride, devono essere presi in considerazione il dosaggio e l'emivita del farmaco precedente. In alcuni casi, specialmente con gli antidiabetici a lunga emivita (es. clorpropamide), e' raccomandato un periodo di interruzione di alcuni giorni, al fine di minimizzare il rischio di reazioni ipoglicemiche dovute all'effetto addizionale. La dose iniziale raccomandata e' di 1 mg al giorno. In base alla risposta terapeutica, il dosaggio del prodotto puo' essere incrementato gradualmente, come indicato in precedenza. In casi eccezionali di pazienti con diabete di tipo II controllati precedentemente con insulina, puo' essere indicato ilpassaggio al prodotto.

Effetti indesiderati

Sulla base dell'esperienza con la glimepiride e con altre sulfoniluree, devono essere menzionati i seguenti effetti indesiderati. stata utilizzata la seguente convenzione per la classificazione degli effetti indesiderati: molto comuni: >1/10; comuni: >1/100 e 1/1000 e 1/10.000 e

Indicazioni

Trattamento del diabete mellito di tipo II, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione del peso corporeo da soli non sono sufficienti ad abbassare adeguatamente il livello di glicemia.

Controindicazioni ed effetti secondari

Non deve essere utilizzato nei seguenti casi: diabete insulino-dipendente, coma diabetico, chetoacidosi, alterazioni gravi della funzione renale o epatica, ipersensibilita' alla glimepiride o ad altre sulfoniluree o sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti delle compresse. In caso di gravi alterazioni della funzionalita' renale o epatica, e' richiesto il passaggio all'insulina. RISCHI CORRELATI AL DIABETE. Livelli anormali di glucosio nel sangue durante la gravidanza sono associati ad una piu' elevata incidenza di anomalie congenite e mortalita' perinatale. I livelli di glucosio nel sangue devono quindi essere monitorati attentamente nel corso della gravidanza al fine di evitare il rischio teratogeno. In queste circostanze e' richiesto l'uso di insulina. IL medico deve essere informato se le pazienti intendono avere una gravidanza. RISCHI CORRELATI ALLA GLIMEPIRIDE. Non sono disponibili dati sufficienti sull'impiego della stessa in gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva probabilmente correlataall'azione farmacologica (ipoglicemia) del prodotto. Di conseguenza, non deve essere assunto durante l'intero periodo della gravidanza. Se la paziente in terapia, sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente cambiato con una terapia con insulina. Non e' noto se avvenga escrezione nel latte umano. Viene escreta nel latte di ratto. Poiche' altre sulfaniluree vengono escrete nel latte umano e poiche' sussiste il rischio di ipoglicemia nei lattanti, l'allattamento al seno non e' consigliato durante il trattamento con il prodotto.

Interazioni con altri prodotti

Se viene assunta contemporaneamente ad altri medicinali, puo' manifestarsi sia un aumento che una diminuzione indesiderati della attivita' ipoglicemizzante del prodotto. E' metabolizzata dal citocromo P450 2C9(CYP2C9). E' noto che il suo metabolismo e' influenzato dalla concomitante somministrazione di induttori (es. la rifampicina) o inibitori (es. il fluconazolo) del CYP2C9. I risultati di uno studio di interazione in vivo, riportato in letteratura, hanno dimostrato che l'AUC dellaglimepiride e' quasi raddoppiata in presenza di fluconazolo, che e' uno dei piu' potenti inibitori del CYP2C9. Sulla base dell'esperienza con il prodotto e con altre sulfoniluree, devono essere menzionate le interazioni di seguito riportate. Un aumento dell'effetto ipoglicemizzante e quindi, in alcuni casi, ipoglicemia possono verificarsi se si assume uno dei seguenti farmaci: fenilbutazone, azapropazone e ossifenbutazone, sulfinpirazone; insulina e antidiabetici orali, alcune sulfonamidi a lunga azione; metformina; tetracicline; salicilati e acido p-aminosalicilico; inibitori delle MAO; steroidi anabolizzanti e ormoni sessuali maschili; antibiotici chinolonici; cloramfenicolo; probenecid; anticoagulanti cumarinici; miconazolo; fenfluramina; pentossifillina (per via parenterale ad alto dosaggio); fibrati; tritoqualina; ACE inibitori; fluoxetina; allopurinol; simpaticolitici; ciclofosfamidi, trofosfamidi e ifosfamidi. Riduzione dell'effetto ipoglicemizzante e quindiun aumento dei livelli di glucosio ematico possono verificarsi se si assume uno dei seguenti farmaci: estrogeni e progestinici; saluretici e diuretici tiazidici; agenti stimolanti della tiroide, glucocorticoidi, derivati della fenotiazina, clorpromazina; adrenalina e simpaticomimetici; acido nicotinico (ad alti dosaggi) e derivati dell'acido nicotinico; lassativi (uso prolungato); fenitoina, diazossido; glucagone, barbiturici e rifampicina; acetozolamide. Gli H2-antagonisti, i beta-bloccanti, la clonidina e la reserpina possono indurre sia un aumento che una riduzione dell'effetto ipoglicemizzante. Durante il trattamento con farmaci simpaticolitici, quali beta-bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina, i segni della contro-regolazione adrenergica all'ipoglicemia possono essere ridotti o assenti. L'assunzione di alcool puo' potenziare o ridurre l'azione ipoglicemizzante del prodotto in un modonon prevedibile. Puo' potenziare o ridurre gli effetti dei derivati cumarinici.

Forme Farmacologiche


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