glimepiride ari*100cpr 2mg fl glimepiride aristo pharma gmbh

Che cosa è glimepiride ari 100cpr 2mg fl?

Glimepiride ang compresse divisibili prodotto da aristo pharma gmbh
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Glimepiride ang risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di ipoglicemizzanti orali, sulfonamidi, derivati dell'urea.
Contiene i principi attivi: glimepiride
Composizione Qualitativa e Quantitativa: glimepiride.
Codice AIC: 036961098 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Il farmaco e' indicato nei casi di diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo, da soli,non sono sufficienti.

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Posologia

Per uso orale. Per i diversi regimi posologici sono disponibili compresse con idoneo dosaggio. Alla base del trattamento ottimale del diabete ci deve essere una dieta controllata, un appropriato esercizio fisico, oltre al sistematico controllo della glicemia e della glicosuria. Gli effetti negativi, determinati dal non rispetto della dieta, non possono essere compensati dalla somministrazione delle compresse o dall'insulina. La scelta della dose e' legata all'equilibrio metabolico accertato con la determinazione del glucosio ematico ed urinario. La doseiniziale e' di 1 mg di glimepiride al giorno. Se l'equilibrio metabolico e' soddisfacente, tale posologia puo' essere adottata come terapiadi mantenimento. Se la regolazione, invece, non risulta soddisfacente, il dosaggio va incrementato in maniera graduale, in base ai risultati dell'analisi della glicemia, rispettando un intervallo di circa 1-2 settimane per ciascun aumento a 2, 3 o 4 mg di glimepiride al giorno. Dosaggi giornalieri superiori a 4 mg di glimepiride non determinano unmigliore effetto terapeutico se non in casi eccezionali. La dose massima giornaliera raccomandata e' di 6 mg di glimepiride. Nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose giornaliera massima di metformina e' possibile, iniziare una terapia concomitante con glimepiride. Mentre si mantiene costante la dose di metformina, si inizia il trattamento con glimepiride con dosi basse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico desiderato fino alla dose massima giornaliera. La terapia in associazione deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Se necessario, nei pazienti non controllati adeguatamente con la dose giornaliera massima di glimepiride e' possibileiniziare una terapia concomitante con insulina. Mentre si mantiene costante la dose di glimepiride, si inizia il trattamento con insulina con dosi basse, aumentando tali dosi fino al raggiungimento del compenso metabolico. La terapia in associazione deve essere iniziata sotto stretto controllo medico. Normalmente, una singola dose giornaliera di glimepiride e' sufficiente. Si raccomanda di assumere questa dose subito prima o durante una abbondante colazione o, altrimenti, subito primao durante il primo pasto principale della giornata. Le compresse vanno ingerite intere con un po' di liquido. In caso di dimenticanza di una dose, non bisogna aumentare quella successiva. Se il paziente manifesta una reazione ipoglicemica assumendo 1 mg di glimepiride al di', cio' significa che il paziente puo' essere controllato con il solo regime dietetico. In corso di trattamento, poiche' un miglioramento nel controllo del diabete risulta associato ad una maggiore sensibilita' all'insulina, la richiesta di glimepiride puo' diminuire. Per evitare ipoglicemia si deve pertanto considerare opportuno ridurre temporaneamentela dose o interrompere la terapia. La correzione della posologia deveessere considerata anche in caso di modificazione di peso del paziente, di un cambiamento nello stile di vita e nel caso in cui altri fattori incrementino il rischio di ipoglicemia o iperglicemia. Il passaggioda altri agenti ipoglicemizzanti orali alla glimepiride puo', generalmente, essere effettuato. Prima di passare a glimepiride, occorre considerare il dosaggio e l'emivita dei precedenti farmaci. In alcuni casi, soprattutto con anti-diabetici dotati di un'emivita prolungata (per es. clorpropamide), e' consigliabile un periodo di interruzione di alcuni giorni, per minimizzare il rischio di reazioni ipoglicemiche dovute all'effetto additivo. La dose iniziale raccomandata risulta pari ad 1 mg di glimepiride al giorno. In base alla risposta del paziente, il dosaggio di glimepiride puo' essere incrementato in maniera graduale, come indicato precedentemente. In casi eccezionali, di pazienti affetti da diabete di tipo 2 precedentemente controllati con insulina, puo' essere indicato il passaggio alla glimepiride. Il passaggio va effettuato sotto stretto controllo medico. Bambini: non sono disponibili datisufficienti su efficacia e sicurezza di glimepiride.

Effetti indesiderati

Sulla base dell'esperienza con glimepiride e con altre sulfaniluree sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati. >>Alterazioni delsistema immunitario. Molto rari: lievi reazioni di ipersensibilita' possono evolvere in reazioni gravi con dispnea, calo della pressione sanguigna e occasionalmente shock, vasculite allergica. >>Alterazioni del samgue e del sistema linfatico. Rari: trombocitopenia da moderata a grave, leucopenia, eritrocitopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, pancitopnia. >>Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Rari: ipoglicemia. >>Disturbi oculari. Non comuni: disturbivisivi transitori. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Molto raro: disordini gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, senso di peso o di ripienezza gastrica e dolore addominale. >>Alterazionidel sistems epato-biliare. Molto raro: insufficienza della funzione epatica come colestasi, ittero ed epatire. >>Alterazioni della cute e del sistema sottocutaneo. Non comuni: reazioni di ipersensibilita' della cute come prurito, rash e orticaria. Molto rari: fotosensibilita'. >>Indagini diagnostiche. Molto rari: riduzione della concentrazione sierica del sodio, possono verificarsi innalzamenti degli enzimi epatici.Allergie crociate sono possibili con altre sulfaniluree, sulfonamidi o sostanze correlate. I disturbi gastrointestinali richiedono raramente l'interruzione della terapia. Cio' puo' evolvere nell'insufficienza epatica.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nei casi di diabete mellito di tipo 2, quando la dieta, l'esercizio fisico e la riduzione di peso corporeo, da soli,non sono sufficienti.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla glimepiride, altre sulfaniluree o sulfonamidi oa uno qualsiasi degli eccipienti, diabete insulino dipendente, coma diabetico, chetoacidosi, gravi alterazioni della funzionalita' renale oepatica. In caso di gravi alterazioni della funzionalita' renale o epatica, e' necessario il passaggio all'insulina.

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, carbossimetilamido sodico (Tipo A); povidone K25, magnesio stearato, ossido di ferro giallo (E 172), indigotina, carminio d'indaco (E 132).

Avvertenze

Glimepiride deve essere assunta poco prima o durante un pasto. Quandoi pasti sono irregolari o vengono saltati del tutto, la terapia a base di glimepiride puo' provocare ipoglicemia. Possibili sintomi di ipoglicemia sono: mal di testa, fame incontrollabile, nausea, vomito, stanchezza, sonnolenza, disturbi del sonno, irrequietezza, aggressivita', difficolta' di concentrazione, alterazione dello stato di vigilanza e del tempo di reazione, depressione, confusione, disturbi della vista edel linguaggio, afasia, tremori, paresi, disturbi sensoriali, vertigini, debolezza, perdita dell'autocontrollo, delirio, convulsioni cerebrali, sonnolenza e perdita di coscienza fino al ed incluso il coma, problemi respiratori e bradicardia. Inoltre, possono essere presenti segni di contro-regolazione adrenergica, come sudorazione, pelle fredda e umida, ansieta', tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris ed aritmie cardiache. Il quadro clinico di un grave attacco ipoglicemico puo' assomigliare a quello di un ictus. I sintomi possono quasisempre essere prontamente controllati assumendo immediatamente carboidrati (zucchero). I dolcificanti artificiali non hanno effetto. L'esperienza con altre sulfaniluree indica che l'ipoglicemia puo' ricomparire nonostante un successo iniziale della terapia. Un'ipoglicemia grave o prolungata, controllata solo temporaneamente con la quantita' abituale di zucchero, richiede immediato trattamento medico ed, occasionalmente ospedalizzazione. I fattori che possono favorire l'insorgenza di ipoglicemia includono: mancanza di volonta' o (piu' frequentemente nei pazienti piu' anziani) incapacita' del paziente di cooperare, malnutrizione, pasti irregolari o saltati, o periodi di digiuno, modifiche della dieta, squilibrio tra l'attivita' fisica praticata e l'assunzione di carboidrati, consumo di alcoolici, in particolare se concomitante a mancato consumo del pasto, alterazioni della funzionalita' renale, gravi disfunzioni epatiche, sovradosaggio di glimepiride, disturbi non compensati del sistema endocrino che coinvolgono il metabolismo dei carboidrati o la contro-regolazione dell'ipoglicemia (come ad esempio alcuni disturbi della funzionalita' tiroidea ed insufficienza dell'ipofisianteriore o nell'insufficienza surrenalica). Assunzione contemporaneadi altri farmaci. Il trattamento con glimepiride richiede il regolaremonitoraggio del tasso ematico ed urinario di glucosio. Nei pazienti anziani, i primi segnali di livelli bassi o elevati di glucosio nel sangue non sono facilmente riconoscibili o non si manifestano. Inoltre, si raccomanda la determinazione della percentuale di emoglobina glicosilata. In corso di trattamento con glimepiride, e' necessario un regolare monitoraggio epatico ed ematologico. In situazioni di stress puo' essere indicato passare temporaneamente alla terapia insulinica. Non sono disponibili esperienze sull'utilizzo di glimepiride nei pazienti con gravi alterazioni della funzionalita' epatica o in dialisi. Nei pazienti con gravi alterazioni della funzionalita' renale o epatica, e' indicato passare temporaneamente alla terapia insulinica. Il trattamento con sulfaniluree di pazienti con deficit di G6PD puo' portare ad anemia emolitica. Dal momento che glimepiride appartiene alla classe delle sulfaniluree, cautela deve essere utilizzata nei pazienti con deficit di G6PD e deve essere considerata un'alternativa terapeutica non sulfanilureica. Il farmaco contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza: rischio correlato al diabete. Tassi di glicemia alterati in corso di gravidanza sono associate con una incidenza maggiore di anomalie congenite e mortalita' perinatale. Percio' il tasso di glucosionel sangue deve essere attentamente monitorato durante la gravidanza allo scopo di evitare il rischio teratogeno. In tali circostanze e' richiesto il trattamento con l'insulina. Le pazienti che vogliano programmare una gravidanza devono informare il proprio medico. Non sono disponibili dati sufficienti sull'impiego di glimepiride in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva che probabilmente e' correlata all'azione farmacologica (ipoglicemia) dellaglimepiride. Di conseguenza, la glimepiride non deve essere assunta durante l'intero periodo della gravidanza. Se la paziente in terapia con glimepiride sta pianificando una gravidanza o nel caso in cui venga accertata una gravidanza, il trattamento con glimepiride deve essere immediatamente cambiato con una terapia con insulina. Allattamento: none' noto se avvenga escrezione nel latte umano. La Glimepiride viene escreta nel latte di ratto. Siccome altre sulfaniluree vengono escrete nel latte umano e poiche' esiste il rischio di ipoglicemia nei lattanti, l'allattamento al seno non e' consigliato durante il trattamento con glimepiride.

Interazioni con altri prodotti

La somministrazione concomitante di glimepiride e alcuni altri farmaci puo' provocare sia aumenti che diminuzioni indesiderate dell'effettoipoglicemico di glimepiride. Per tale ragione l'assunzione di altri farmaci deve avvenire solo dopo averne informato il medico o dietro suaprescrizione. La glimepiride e' metabolizzata dal citocromo P450 2C9 (CYP2C9). E' noto che il suo metabolismo e' influenzato dalla somministrazione concomitante di induttori (per es. rifampicina) o inibitori (per es. fluconazolo) del CYP2C9. In letteratura sono stati riportati irisultati di uno studio sulla interazione in vivo che mostra che l'AUC di glimepiride e' aumentata di circa due volte dal fluconazolo, uno piu' potenti inibitori di CYP2C9. Sulla base dell'esperienza con glimepiride e con altre sulfaniluree, devono essere menzionate le seguenti interazioni. Aumento dell'azione ipoglicemizzante e, quindi, in qualche caso ipoglicemia, se uno dei seguenti farmaci viene assunto in concomitanza con glimepiride: fenilbutazone, azapropazone ed ossifenbutazone, sulfinpirazone, insulina e farmaci anti-diabetici orali, alcune sulfonamidi ad azione prolungata, metformina, tetracicline, salicilati edacido p-amino-salicilico, MAO-inibitori, ormoni anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili, antibiotici chinolonici, cloramfenicolo, probenecid, anticoagulanti cumarinici, miconazolo, fenfluramina, pentossifillina (alti dosaggi parenterali), fibrati, tritoqualina, fluconazolo, ACE inibitori, fluoxetina, allopurinolo, simpaticolitici, ciclo-, tro-edifosfamide, claritromicina. Un decremento dell'azione ipoglicemizzante di glimepiride e un conseguente deterioramento dello stato metabolico puo' verificarsi quando insieme al farmaco venga assunto uno qualsiasi dei seguenti farmaci, come: estrogeni e progestinici, saluretici, diuretici tiazidici, farmaci che stimolano la tiroide e glucocorticoidi, derivati delle fenotiazine, clorpromazina, adrenalina e simpaticomimetici, acido nicotinico (a dosaggi elevati) e derivati dell'acido nicotinico, lassativi (utilizzo a lungo termine), fenitoina, diazossido, glucagone, barbiturici e rifampicina, acetazolamide Gli H 2 antagonisti, i betabloccanti, la clonidina e la reserpina possono sia potenziare,sia ridurre l'effetto di abbassamento del tasso ematico di glucosio. A causa dell'influenza di farmaci simpaticolitici, come betabloccanti,clonidina, guanetidina e reserpina, i segnali di contro-regolazione adrenergica dell'ipoglicemia possono risultare ridotti o del tutto assenti. L'assunzione di alcool puo' potenziare o ridurre l'azione ipoglicemizzante di glimepiride in maniera non prevedibile. La glimepiride, infine, puo' sia potenziare, sia ridurre gli effetti dei derivati cumarinici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Blister Al/PVC: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.Conservare nella confezione originale. Mantenere la confezione accuratamente chiusa. Flacone HDPE con tappo a chiusura: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nel contenitore originale. Tenere il contenitore ben chiuso.