gentamicina solfato*10f 40mg/2 gentamicina fisiopharma srl

Che cosa è gentamicina solfato 10f 40mg/2?

Gentamicina solfato soluzione iniettabile prodotto da fisiopharma srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Gentamicina solfato risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici aminoglicosidici.
Contiene i principi attivi: gentamicina solfato
Codice AIC: 031423039 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato nel trattamento di infezioni gravi sostenute da microorganismi ad esso sensibili. In particolare: batteriemie e setticemie (inclusa la sepsi neonatale); infezioni delle vie urinarie; infezioni gravi dell'apparato respiratorio; infezioni gravi del SNC (comprese le meningiti); infezioni endoaddominali (comprese le peritoniti); infezioni dell'apparato osteo-articolare; infezioni del tessuto cutaneo e sottocutaneo (comprese le ustioni).

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Posologia

Le infezioni sostenute da germi sensibili normalmente si risolvono entro 7-10 giorni di terapia, nei casi piu' gravi si puo' rendere necessario un trattamento piu' protratto. Si consiglia in ogni caso di continuare la terapia per almeno 48 ore dopo lo sfebbramento del paziente. Puo' essere somministrato sia per via intramuscolare che per infusionevenosa. Adulti: 1 fiala ogni 8 ore; nei casi particolarmente gravi ladose puo' essere aumentata fino a 4-5 fiale al giorno. Bambini: 6-7,5mg/Kg/die suddivisi in tre somministrazioni (una ogni 8 ore). Prematuri o neonati fino ad una settimana: 5 mg/Kg/die suddivisi in due somministrazioni (una ogni 12 ore). Alterata funzionalita' renale: nei pazienti con alterata funzionalita' renale, per evitare fenomeni di accumulo (livelli ematici superiori a 12 mcg/ml) si deve prolungare l'intervallo fra le somministrazioni come di seguito riportato: Creatinina sierica (mg/100 ml) 1,5; Intervallo (ore) 12. Creatinina sierica (mg/100 ml) 2,0; Intervallo (ore) 16. Creatinina sierica (mg/100 ml) 2,5; Intervallo (ore) 20. Creatinina sierica (mg/100 ml) 3,0, Intervallo (ore) 24. Creatinina sierica (mg/100 ml) 3,5 X 8 = Intervallo (ore) 28. Creatinina sierica (mg/100 ml) 4,0; Intervallo (ore) 32. Creatinina sierica (mg/100 ml) 4,5; Intervallo (ore) 36. Creatinina sierica (mg/100 ml)5,0; Intervallo (ore) 40. Creatinina sierica (mg/100 ml) 5,5; Intervallo (ore) 44. Creatinina sierica (mg/100 ml) 6,0; Intervallo (ore) 48.Nei pazienti in emodialisi bisettimanale, della durata di 14 ore, la posologia raccomandata e' di 1-2 mg/Kg dopo ciascuna dialisi. La somministrazione i.m. e' preferenziale, ma in casi di necessita' (pazienti in stato di shock, disordini ematologici, gravi ustioni o ridotta massa muscolare), puo' essere utilizzata con identico schema posologico lasomministrazione endovenosa in forma di perfusione breve utilizzando una quantita' di liquido(100-200 ml) tale da consentire ciascuna somministrazione in un tempo variabile da 1 a 2 ore. Nei bambini il volume di diluente deve essere inferiore. In tutti i casi la concentrazione della gentamicina in soluzione non deve superare 1 mg/ml (0,1%). I diluenti compatibili per l'infusione sono i seguenti: soluzione fisiologica e soluzione glucosata 5%. Esistono inoltre esperienze cliniche sull'impiego della gentamicina per via endorachidea ed intraventricolare (3-8 mg ogni 12 ore).

Effetti indesiderati

Specialmente in soggetti con ridotta funzionalita' renale o trattati con dosi di gentamicina piu' elevate di quelle consigliate, sono statiriferiti disturbi renali con proteinuria e variazioni dei tests di funzionalita' renale. Negli stessi soggetti possono verificarsi fenomenidi ototossicita' che si manifestano con ronzii, vertigini, nistagmo ed eventualmente riduzione della sensibilita' uditiva. Altre reazioni secondarie descritte raramente e riferite in termini solo possibilistici all'uso di gentamicina sono: depressione respiratoria, confusione, disturbi della visione, anoressia, perdita di peso, variazione della pressione arteriosa, erusioni cutanee di vario tipo su base allergica o idiosincrasica, manifestazioni anafilattiche, febbre, cefalea, nausea,vomito, scialorrea, stomatite, stati transitori di epatomegalia con aumento delle transaminasi e della bilirubina. Eccezionalmente sono state riferite anemia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi, peraltro reversibili. Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. E' stata dimostrata un'allergenicita' crociata fra aminoglicosidi. E' stato riferito un aumento della nefrotossicita' potenziale della gentamicina a seguito della somministrazione susseguente o contemporanea, che dovrebbeessere evitata, di altre sostanze potenzialmente nefrotossiche, qualialtri aminoglicosidi ed alcune cefalosporine, o di diuretici potenti quali l'acido etacrinico e la furosemide, per le ripercussioni sul rene. Durante il trattamento i pazienti devono essere ben idratati. Il controllo della funzionalita' renale e' particolarmente importante durante il trattamento con gentamicina o con altri aminoglicosidi, specialmente nei pazienti anziani nei quali tale funzionalita' puo' essere gia' in presenza ridotta; in questi pazienti e' consigliabile la determinazione della clearance della creatinina. Analoghe precauzioni sono consigliate nelle infezioni gravissime che comportano l'uso di dosi particolarmente elevate e periodi di trattamento superiori a quelli consigliati. Durante la terapia con aminoglicosidi sarebbe auspicabile determinarne i livelli sierici ogni qualvolta possibile, per evitare dosaggiinsufficienti o eccessivi. Per la gentamicina si dovrebbero evitare picchi prolungati superiori ai 12 mcg/ml e livelli minimi, precedenti alla successiva iniezione, superiori a 2 mcg/ml, distanziando nel tempole somministrazioni o riducendone in dosaggio, quando necessario. Da usarsi sotto il diretto controllo del medico.

Indicazioni

E' indicato nel trattamento di infezioni gravi sostenute da microorganismi ad esso sensibili. In particolare: batteriemie e setticemie (inclusa la sepsi neonatale); infezioni delle vie urinarie; infezioni gravi dell'apparato respiratorio; infezioni gravi del SNC (comprese le meningiti); infezioni endoaddominali (comprese le peritoniti); infezioni dell'apparato osteo-articolare; infezioni del tessuto cutaneo e sottocutaneo (comprese le ustioni).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' alla gentamicina e/o agli aminoglicosidi. Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto deve essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico.

Interazioni con altri prodotti

Sebbene il blocco neuromuscolare non sia stato riferito in clinica ne' con gentamicina ne' con altri aminoglicosidi, questa reazione e' potenzialmente verificabile soprattutto se la gentamicina viene somministrata con succinilcolina o tubocurarina o durante trasfusioni massive di sangue citratato: qualora si verificasse, il blocco puo' essere rimosso con la somministrazione di sali di calcio. Come avviene per gli altri antibiotici, il trattamento con gentamicina puo' determinare un sovrasviluppo di microorganismi insensibili: in tal caso occorre sospendere il trattamento ed istituire una terapia idonea. La contemporanea sommistrazione anche topica, specie se intracavitaria, di altri antibiotici potenzialmente nefrotossici ed ototossici puo' accrescere il rischio di tali effetti. Il prodotto non va mescolato nella stessa siringacon altri farmaci.

Forme Farmacologiche


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